Recensioni per
Di quando Nico capė di amare le bottiglie (in vari sensi)
di Black White Dragon

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore

Qual č quella parola che si usa per dire che una storia č LA PERFEZIONE MANDATA DA DIO IN TERRA?
Non esiste! Io non ho parole! questa ff č tra le mie best-sellers! L'ho letta... quanto? Non ricordo neanche quante volte l'ho riletta!!! Meravigliosa, semplicemente meravigliosa!

Recensore Junior

Era una ff epica, per me dovresti scriverci un secondo capitolo
Continua cosė !
GOOD JOB!

Recensore Veterano

[Valutazione del contest "Giochi o non giochi?"]

Titolo:
Il titolo è molto originale e divertente, con quella precisazione tra parentesi che strappa immediatamente un sorrisetto al lettore e fa nascere in lui la curiosità di scoprire a cosa ti riferisci con la postilla finale “in vari sensi”.



Sviluppo del gioco:
Il “gioco della bottiglia” è uno dei più classici, e mi è piaciuto molto che tu abbia deciso di modificarlo un po’ per renderlo originale senza perdere però la sostanza dello stesso.
Mi è anche piaciuto che tu abbia deciso di iniziare la storia dal giorno dopo – con questa immagine iniziale di Nico semisvenuto nel bagno di Percy – e solo in un secondo momento ti sia soffermata a raccontare la serata del gioco, per poi tornare di nuovo al presente.



Caratterizzazione dei personaggi:
Per tutta la storia il punto di vista rimane esclusivamente quello di Nico, ma attraverso i suoi occhi anche gli altri sono caratterizzati molto bene.

Lo vediamo nella prima scena preda di un risveglio piuttosto traumatico (o meglio, un normale risveglio dopo una serata piuttosto traumatica), confuso e disorientato.

Mi è piaciuto quel suo primo scambio di battute con Percy, con Nico che sprizza acidità da tutti i pori e Percy che anziché prendersela sorride: mi sono sembrati entrambi naturali fedeli a se stessi.


Mi ha invece un po’ stonato, nel flash-back, la considerazione di Nico sul fatto che è illegale bere sotto i ventun anni, è un po’ troppo “bacchettona” e poco verosimile; invece la sua decisione di lasciarsi andare e anche questo suo “gasarsi” perché “sta bevendo roba illegale e non è neanche male” l’ho trovata naturale, adatta a un ragazzino come lui.

Con l’innalzarsi del tasso alcolico si ha un progressivo abbassarsi di IC, ma comunque direi che te la sei giocata bene: nella stranezza, sono tutti abbastanza verosimili (Nico che sorride, Frank che russa, Leo che cerca di avvitare la bottiglia dal fondo e Jason e Percy che si guardano e ridono).

Anche l’idea di Leo di giocare al gioco della bottiglia al posto del solito “obbligo o verità” non stona, perché tutto sommato in una situazione del genere la voglia di sperimentare può tranquillamente venir fuori.

Sulle “regole” di questo gioco, invece, ho qualche riserva: da un lato mi piacciono molto perché danno un tocco originale alla storia, ma dall’altro mi sono sembrate un po’ forzate, troppo artificiose e complicate da elaborare per qualcuno che poco prima non riconosceva nemmeno il sopra dal sotto di una bottiglia.

Il fatto che tutti accettino senza esitare è da imputare ovviamente al tasso alcolico ed è quindi comprensibile, come è pure comprensibile che Nico inizialmente abbia alcune riserve ma che poi si convinca accarezzando la possibilità di poter baciare (finalmente) Percy.

Il sorriso con cui Percy si avvicina a Nico me lo immagino tra l’innocente e il provocatorio, e mi ha fatto sorridere quel “Prendi per il culo, Jackson” che giustamente si ritrova a pensare Nico nel vederlo!

Mi è piaciuto anche l’aver sottolineato come Nico si goda quel primo bacio a stampo perché, anche se sbagliato e finto, è pur sempre un bacio con la sua cotta storica.

Non mi ha invece convinta il fatto che poi si metta a piangere: sì, sicuramente vedere Percy e Jason che si baciano con estrema naturalezza (come se peraltro ci fossero abituati) non gli ha fatto piacere, ma da come l’hai descritto non è ancora abbastanza ubriaco da essere preda di una sbornia triste, e questo improvviso e radicale cambiamento sembra un po’ fuori luogo, considerando anche il carattere introverso di Nico.

Di contro, ho apprezzato moltissimo la scenetta del bacio tra Leo e Nico (che si è appena ripreso): Nico che cerca di tirarsi indietro e Leo che insiste per rimanere fedele alle regole del gioco… e poi lo prende in giro con quella battutina su Percy. Molto verosimili entrambi – soprattutto Leo.

Mi è suonata un po’ strana la spontanea proposta di Jason “Io dico che dovrebbe baciarci entrambi”, ma voglio attribuirla a una disinibizione alcolica e quindi passo oltre.

Nico che bacia velocemente Jason come per togliersi il pensiero prima di concentrarsi su Percy è assolutamente fantastico! E mi è anche piaciuto come tu abbia sottolineato che non riesce più a pensare lucidamente per l’effetto combinato dell’alcol e del bacio di Percy.

Molto tenera la scena di Nico che a bacio finito si accoccola su Percy, e tutto sommato direi che ci sta, perché Nico invece ha deciso che già che è in ballo tanto vale ballare, e si permette di godersi quella situazione fino in fondo; come ci sta anche il fatto che Percy non lo scacci, anzi, gli mette un braccio intorno alle spalle come se fosse la cosa più normale del mondo: in fondo non sono due estranei ma amici che si vogliono bene, e Percy non è il tipo che si fa problemi a dimostrare il suo affetto.

La decisione di Nico di ritirarsi dal gioco dopo il terzo – e più intenso – bacio con Percy è stata secondo me molto in linea con il personaggio: dentro di sé Nico pensava probabilmente che non ci sarebbe più stata occasione di baciare Percy, ed è naturale che desiderasse finire la serata con il suo bacio come ultimo ricordo prima di andare a dormire.


E torniamo al presente con un Percy completamente privo di pudore che si spoglia in tutta tranquillità per farsi la doccia anche se Nico è in bagno con lui – cosa che in effetti è normale, essendo due ragazzi… come è normale che Nico ammiri il corpo nudo di Percy quasi con venerazione, e ci fantastichi su anche mentre lui è a lavarsi.

Una delle parti che mi è piaciuta di più per la sua verosimiglianza, è la risposta che Percy dà a Nico alla domanda “ma perché voi vi ubriacate?”: credo anch’io che quei ragazzi sentano la necessità di comportarsi come “degli adolescenti coglioni”, di tanto in tanto, proprio per assaggiare quella normalità che molto spesso gli è negata. Inoltre la naturalezza con cui Percy dice tutto questo è propria del suo personaggio, sempre genuino e sincero.

E istintivo, soprattutto, il che si riallaccia molto bene a quel quarto bacio impulsivo che ha dato a Nico per cercare di capire se gli piacciono anche i ragazzi oppure no; anche il suo ragionamento contorto (ma nemmeno più di tanto) sul fatto che un bacio dato per gioco è diverso da uno dato spontaneamente è molto da lui.

Così come è da lui quella domanda ingenua che fa sorridere Nico (ma quanto può essere tonto Percy?), che per una volta si prende una piccola rivincita con quella frase sibillina finale, prima di andarsene dalla cucina di Percy lasciandolo ancora più confuso di quanto è di solito.


Nel complesso, a parte qualche esagerazione nel flash-back, ho trovato tutti i tuoi personaggi molto ben caratterizzati e fedeli al loro corrispettivo nel canon.



Stile e trama:
Lo stile è estremamente fluido e fresco, ricco di discorsi diretti e con una sintassi semplice ma ben curata.

Il linguaggio è quotidiano, senza fronzoli, perfetto per una storia che parla di adolescenti adottando il punto di vista di un adolescente.

L’idea di cominciare la narrazione “dagli effetti” della serata mi è piaciuta (anche se in effetti lasciarlo dormire sul pavimento del bagno non è stato molto gentile da parte di Percy, ma immagino che non fosse propriamente nelle condizioni di realizzare che magari sarebbe stato meglio trascinarlo sul divano), l’ho trovata un buon escamotage per rendere più originale quello che – a conti fatti – è un cliché già molto utilizzato (non che ci sia niente di male in questo, io adoro i cliché): una serata “per soli uomini” che per il troppo alcol degenera in qualcosa di parecchio, parecchio ambiguo.


Mi piace molto l’inserimento di flash-back nella narrazione, lo trovo un ottimo espediente per svelare al lettore particolari passati senza appesantire la storia con un lungo monologo diretto o una sterile spiegazione del narratore stesso, ma forse sarebbe stato più calzante se avessi alternato il presente a più parti di ricordi: quest’unico flash-back è un blocco molto grande, e se da un lato consente una linearità della trama molto facile da seguire, dall’altro il fatto che Nico abbia ripensato proprio a tutta quanta la serata nell’arco di pochi secondi (l’arco di tempo che intercorre tra la sua risposta acida e la domanda di Percy se poteva farsi una doccia) stona un po’.

Invece, suddividendolo in più parti e alternandolo a spezzoni (anche piccoli) di presente ci sarebbe stata una maggiore integrazione tra i due fili narrativi; anche se devo ammettere che non mi dispiace affatto l’effetto di disorientamento che si viene a creare nel lettore nel brusco passaggio tra i ricordi e il presente: quando Percy fa la sua domanda, il lettore viene colto di sorpresa come Nico stesso, e gli ci vuole qualche momento per rendersi bene conto di dove si trova e cosa sta succedendo.

Una delle cose che più mi è piaciuta di questa storia è l’attenzione ai dialoghi: sono tutti estremamente spigliati e dal lessico quotidiano, con alcune espressioni non proprio corrette (sia semidivine che non) ma estremamente tipiche di ragazzi di quell’età, il che è la cosa più importante nei discorsi diretti.


Parlando di queste “serate tra uomini”, devo dire che l’idea mi piace: come ha giustamente detto Percy, anche se “hanno salvato il mondo un paio di volte” loro sono pur sempre degli adolescenti, adolescenti maschi, ed è estremamente naturale che ogni tanto si ritrovino per passare una serata insieme senza le ragazze di mezzo.

Non mi ha invece convinta che Nico finora non fosse stato invitato: se non avesse partecipato per impegni o per mancanza di voglia sarebbe andato bene, ma dopo la fine della seconda saga Jason lo prende un po’ sotto la sua ala protettiva, assicurandosi che non si isoli più e che abbia sempre degli amici con sé, e avrei trovato più verosimile che almeno lui lo avesse invitato qualche volta; poi sì, magari Nico avrebbe potuto rifiutare per qualunque motivo, ma in questo modo sembra che finora avessero voluto escluderlo, il che è esattamente il contrario di quello che un personaggio come Jason (in primis, ma anche tutti gli altri) farebbe.

Il fatto che il gioco arrivi dopo una discreta quantità d’alcol ingerita (a proposito: Frank che russa in un angolo è davvero un tocco di classe!) ci sta molto bene e, nonostante le perplessità di cui ti ho già parlato sulle regole forse troppo complicate da elaborare in quella situazione, rende il tutto molto realistico.

C’è però una cosa che non ho potuto fare a meno di notare, e che mi lascia perplessa, ed è il comportamento di Jason e Percy: i sentimenti di Nico durante il gioco li conosciamo, Leo è assolutamente evidente che abbia preso il tutto come la goliardata che è, ma loro due sono parecchio ambigui persino in una situazione del genere; insomma, già al primo bacio, quello innocente a stampo, Jason circonda il collo di Percy con le braccia… ecco, mi è sembrato un po’ troppo, per dei ragazzi presumibilmente etero.

Quello che passa è che scene del genere siano all’ordine del giorno, ma considerando che alla fine della serata Percy bacia Nico per cercare di capire se gli piacciono anche i ragazzi oppure no, l’ho trovato un po’ contraddittorio: da un lato il lettore ha il dubbio che in queste serate capiti spesso che si bacino tra loro (il che, devo dirlo, non mi convince molto), dall’altro ci sono parecchi indizi che portano invece a pensare che sia una novità.

Ma lasciamo da parte questo mio dubbio amletico e proseguiamo.

Lo sviluppo del gioco è strutturato molto bene, e mi sono piaciute molto le varie reazioni dei ragazzi ogni volta che la bottiglia decretava chi dovessero baciare.

Per quanto riguarda Nico in particolare, c’è un – comprensibile – crescendo di aspettativa col proseguire del gioco, e anche un diverso modo di porsi di Nico stesso: al primo bacio è diviso tra il desiderio e l’imbarazzo, il secondo si impone di goderselo perché forse non avrà altre occasioni… e il terzo se lo gode e basta, liberando il cervello da tutti i fastidiosi pensieri razionali che lo popolano di solito.


Il ritorno al presente è improvviso e repentino, nonostante avvenga proprio al termine dei ricordi, e dopo quell’evidente mancanza di pudore di Percy di cui abbiamo già parlato (ancora non riesco a capire se quel ragazzo c’è o ci fa) la narrazione riprende con toni più tranquilli.

Mi è piaciuto molto quest’ultima parte completamente dialogica: sa di familiarità e quotidiano, due semplici chiacchiere tra amici ancora un po’ intontiti dall’alcol e dal sonno che fanno colazione insieme.

E poi ho apprezzato il finale, con questa piccola e meritata rivincita di Nico che lascia Percy decisamente confuso e il lettore con un sorriso divertito, in bilico tra il desiderare di scoprire veramente cosa succederà al prossimo giro di “obbligo o verità”… e la voglia di continuare semplicemente a fantasticarci su.



Gradimento personale:
Questa storia è davvero particolare e forse anche controversa: ci sono parti che mi sono piaciute da morire (prima tra tutte l’ultimo – anzi, il penultimo – bacio tra Percy e Nico) e altre che non mi hanno convinta molto (come l’atteggiamento spigliato di Jason e Percy).
In generale, però, è stata una lettura divertente e decisamente piacevole, con un finale che mi fa sorridere e sperare in un possibile sequel… o no?

Nuovo recensore

Per prima cosa, devo dire che non ho ancora letto Eroi dell'Olimpo, quindi non conosco i personaggi di Jason, Frank o Leo, ma tu me li hai fatti amare da adesso.
Poi, partendo dal presupposto che la Pernico č la mia ship preferita di tutta la saga di Percy Jackson (non so quanto durerá, perchč č uscito anche Le Sfide di Apollo...), devo dire che amo questa storia e voglio assolutamente che tu la continui, in un modo o nell'altro.
Spero davvero che tu riesca a mandarla avanti, perchč č davvero una bella storia.❤

Nuovo recensore

bellissima questa fanfiction! Non puoi proprio continuarla? hahah complimenti mi ha fatto sorridere immaginare loro due baciarsi! complimenti alla scrittrice :)

Recensore Veterano

Eris! Amica mia, unica fonte di gioie per i Percico, prima persona che conosco a sapere chi sia Priapo, amore della mia vita, luce dei miei occhi!
Ok, dopo quasta serie di salamelecchi tendenzialmente inutile, passiamo a parlare di questa storia.
Andiamo con ordine:
Frank che si addormenta dopo aver bevuto č la mia nuova religione, esigo una fan art del figlio di Marte dormiente, la necessito come le piante hanno bisogno del Sole per vivere. Deve essere una cosa cucciolosissima, aiuto.
Poi, Leo č un Percico shipper accanito, eh? Il mio amore per lui cresce sempre di pių, soprattutto dopo aver letto anche le Sfide di Apollo.
Jason e Percy che braccano Nico per farsi baciare entrambi sono meravigliosi, anche perché secondo me in fondo in fondo, Jason un debole per Nico ce l'ha avuto (leggasi ce l'ha tuttora).
Ora, il finale... Io esigo un seguito, ne ho estremamente bisogno. Voglio sapere cosa sia successo con Annabeth, voglio sapere cosa succederā a Nico e a Percy. Voglio vederli giocare ad obbligo o veritā, dai! Deve essere meraviglioso, ti prego continua, ti prego, ti prego, ti prego!
Non perdo tempo a ripeterti quanto io adori il tuo modo di scrivere, č cosė scorrevole, divertente e coinvolgente. Vabbé, questo giā lo sai, te l'ho detto anche l'altra volta.
Ora mi dileguo che devo andare a vedere una mostra di fotografie degli studenti dell'universitā. Non si sa mai che qualcosa mi ispiri una OS.
Un bacio e un biscotto della fortuna,
Alice In Wonderbook

p.s. se conosci qualcuno che sa disegnare, fagli fare un disegnino di Frank che dorme hahaha