Salve :)
Ho letto con un insopportabile magone questo tuo crudo e toccante omaggio ad uno dei momenti più drammatici e scioccanti della serie, nonché ad un personaggio tanto controverso e discusso quale Eleanor Guthrie, che in quest'ultima stagione si è trasformata nel vero villain della situazione, pur avendo le sue ragioni.
Ho apprezzato sia lo stile della narrazione, spezzata, incisiva e asciutta, sia la maniera in cui hai trattato il rapporto tra lei e Charles Vane, una relazione fatta di contraddizioni e competizione, di passione e repulsione, che a mio parere hai saputo rendere con molto acume, soprattutto nell'evidenziare la volontà di lei di giustificare la vendetta, pur avendo un chiaro rimorso per le sue azioni. Oltre che per il suo istinto di autoconservazione e per la sua indole profittatrice, che l'ha portata a legarsi al nuovo governatore di New Providence.
Ho letto molte critiche all'evoluzione negativa subita da questo personaggio, ma credo che tu abbia colto in pieno il suo modo di ragionare: è una commerciante abituata a ponderare il prezzo di ogni cosa, è una tiranna che sa quali sacrifici implica detenere il potere, ed è autolesionista, perché per orgoglio rifiuta l'aiuto di chi prova del sincero affetto nei suoi riguardi e preferisce inimicarsi tutti.
Con le tue parole hai descritto perfettamente il suo carattere e ti faccio i complimenti per la prosa.
Saluti, Fanny |