Recensioni per
La Porta Dei Sogni
di Minako_86

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/07/12, ore 12:32
Cap. 1:

T_T Che cos'è successo a Nick? Mi sono persa un passaggio. :(
Solo Coco poteva fare quel miracolo e sono d'accordo con Joe con questo.
Mi sono lacrimati un po' gli occhi per le parole di Coco e per com'è descritta bene la situazione.
Io adoro Nick, ma mi dispiace per quello che gli è successo (Che cosa gli è successo? Non è abbastanza chiara la situazione).
Non vedo l'ora di leggere altro.
Kiss Kiss
_Nessie_Jonas_

Nuovo recensore
21/04/09, ore 22:18
Cap. 1:

Respira. Calma. *si asciuga le lacrime* Cioè, voglio dire, ti rendi conto di avermi fatta SINGHIOZZARE? Cattiva sei, ecco. Santo. Cielo. La mia idea te la presterei altre 900mila volte, se volessi. Non può essere dedicata a me, un capolavoro del genere. *scuote la testa con decisione*. Vabbè allora, passo alla recensione. Tu lo sai, che io AMO i Noco, vero? x3 Il banner è meraviglioso. Stupendo, semplicemente stupendo. Impressionante è come hai inquadrato bene la situazione: Joe che rinuncia ad essere Danger, Nick estraneo, Kev immobile. Cioè, anche la descrizione: è perfetta. Hai reso magnificamente anche le infermiere, stanche e borbottanti. Distrutte da quella visione. Bene, veramente molto bene. E Coco, è meravigliosa. Debole, che supera le sue paure per il suo 'piccolo' *prende a saltellare come un puffo impazzito*, il plettro e il sorriso... e... *_____* Quando lo abbraccia, quando gli parla ... è perfetta! Cioè, davvero, l'unica cosa che posso dire è AWWWWWWWWWWWWWWWW. Sono così dolci. E Nick, i suoi occhi vuoti. Il suo amore che persiste *________* Io sono senza parole. SENZA PAROLE. Non sono stata mai portata per i commenti lunghi, ma davvero sono così contenta, emozionata e innamorata dei Noco *pensa alle sue due shotx3* allo stesso tempo che non riesco a mettere insieme due righe decenti. E non dire che è colpa mia se sei diventata Noco! Ok, forse un pochino lo è. Ma poco. x3 Ok è del tutto colpa mia *.* Ora le Joco/Koco mi ammazzanooooo *___________________* Però anche tu contribuisci a farmi innamorare ancora di più di loro, eccheccavolo. Liamoliamoliamo. E Joe e Kev, poveri piccoli Jonas *.* Ossì, AMO anche loro. E anche con loro hai centrato in pieno. Insomma, colpita e affondata. L'unica cosa che posso dirti è COMPLIMENTI. Davvero COMPLIMENTI, oltre a un mare di grazie, GRAZIE, GRAZIEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! *Sventola bandierine Noco* PS. Se questo è il tuo primo dramma io mi dimetto.

Recensore Veterano
21/04/09, ore 20:50
Cap. 1:

Ecco, facciamo sta recensione, togliamoci questo peso....
Ovviamente lo sai che scherzo... lo sai, sì? Allora, facciamo così, recensione bella articolata, riga per riga, ma senza commenti extra, perché sono nervosa e perché sennò non scrivo un tubo nemmeno stasera e questo non è buono, proprio no. Indi per cui poscia, andiamo a incominciar!!!
Il banner, come ti ho già detto, è marvellous ( XD) ma, mi spiace dare ragione alla 3, per nulla platonico. Sai, la mia teoria è che tu sia una Noco convinta senza rendertene conto, ohssì, signora mia!
Ma passiamo alla storia.
Allora, la prima immagine che ho notato, leggendo, anche se, a dire il vero, rimane un poco in secondo piano, è Joe. Joe che non riesce a parlare, lasciando a Kevin l’onere di guidare Coco e di avvertirla. Un Joe che ha deciso che, forse, in quest’occasione, è meglio non essere Danger... o che forse, da quando Nick non è più lui, ha deciso di crescere, di maturare per il suo fratellino che è bloccato nel suo personale limbo. Fa quasi paura, quest’immagine... ed è sicuramente più forte sia di quella di Coco sia di quella di Kevin, che pure sono maggiormente in rilievo. Coco che ha paura, perché sa che quello è Nick solo esteriormente, ma che ancora ci crede, che è convinta forse più dei suoi fratelli che lui guarirà, e quindi non vuole tradirlo, non ce la fa. È forte, Coco, alla faccia di chi l’ha definita debole. E Kevin è premuroso, ma questa volta ha ragione lei: Nick è lì e l’aspetta. Lei ci deve andare.
Bella la descrizione del giardino... questa bellezza rinchiusa nell’ordine maniacale, che pare quasi un richiamo alla vita di chi lì ci abita. Magari persone stupende, incatenate nell’immobilità sempre uguale della malattia, nell’ordine rigoroso e dolorosamente perfetto del loro male. Si adatta perfettamente al contesto, sìsì. Anche l’infermiera sembra parte integrante del suo posto di lavoro. Silenziosa ed eterea. E qui c’è di nuovo Joe. Joe fragile come non si è mai visto, che stringe la mano alla sua Coco, perché ha più paura lui di lei... perché è più rassegnato. E di nuovo, infatti, è Coco che decide, Coco che guida sia Joe che Kev (che tenta comunque in ogni modo di testare la sicurezza, perché le vuole bene. E basta xD), proprio come una piccola stella polare, appunto.
È incredibile, poi, la metamorfosi almeno apparente di Joe, che davanti al suo fratellino cerca sempre di essere forte, di essere almeno un po’se stesso. Perché forse può servire. Perché forse Nick lo sente. Però il sorriso è triste, il sorriso non è il suo. Perché la malattia di Nick non ha cambiato solo lui, ma tutti, tutti quanti, anche se forse in modo meno evidente. La reazione di Nick non poteva, purtroppo, essere diversa. Perché per lui solo sua madre conta, perché gli altri non esistono più, non lì e non in quel momento. Non senza Denise. Perché quel suo piccolo mondo è troppo, troppo perfetto per uscirne e tornare alla dura realtà.
Anche la dolcezza di Kevin, sempre presente, è però terribilmente diversa, visto e considerato che cerca di dare alla sua Coco una forza che nemmeno lui ha. Sai, credo davvero che queste prime pagine, malgrado tutto, siano la parte più struggente della storia, perché analizzano nel dettaglio, in maniera quasi crudele, ciò che nella vita di quei due ragazzi non c’è più. Perché non è Nick quello che soffre di più.
E qui ti faccio una piccola, piccola osservazione (io che correggo te... uoooooo!!!). Fin dalla shot di Chiara, noi abbiamo sempre definito, erroneamente, Nick schizofrenico, ma questo suo reagire violentemente agli stimoli esterni, il chiudersi nel suo mondo, il rifuggire il contatto fisico... questo è un caso di autismo descritto maledettamente bene (perché io conosco degli autistici attraverso Ale ed è esattamente così che i più gravi si comportano). Benissimo, appunto. Rasenti il realismo di Rain Man, ‘more, e questo non è assolutamente da tutti.
Stupenda la reazione dei fratelli al tentativo di Coco, forse addirittura involontario, di stabilire un contatto. Joe che scatta, Kevin che lo trattiene... le loro personalità perfettamente espresse, anche se mutate nel profondo.
Ora, io devo dire che non è che mi faccia morire il fatto che uno che non riconosce la gente reagisca in modo diverso al tocco di uno piuttosto che di un altro. Sarò stronza e tutto quello che vuoi, ma mi suona decisamente poco realistico, eppure in qualche modo sei riuscita a rendere bene anche questo. Chissà perché proprio lei... forse perché è l’unica a credere ancora davvero in lui... o forse semplicemente perché è Coco e non serve altro.
E poi arriva la realtà. Una realtà in camice bianco con faccia e camice da medico (piccola nota: stetoscopio, senza r) che rapisce Joe e Kevin, lasciando Coco da sola con il guscio-Nick... e con il suo contenuto ancora intrappolato troppo, troppo lontano. Come ti ho detto, gli occhi per me sono essenziali, quindi è giusto che tu abbia dato loro un peso molto grande. Perché un paio di occhi vuoti vogliono dire una vita che non c’è più. Nel caso di Nick, una vita che ha deciso di continuare da un’altra parte, da solo con Denise, senza il resto dei suoi cari. Non so te, ma io lo trovo decisamente peggio che morire semplicemente.
Quindi Coco è sola con Nick... e lo guarda, e analizza i dettagli uno ad uno, con una cura per nulla normale ma tanto, tanto commuovente, per cercare in quel guscio anche solo una traccia del suo piccolo, del suo amico, fratellino o quello che vuoi. Traccia che non trova. Per questo lo abbraccia. È un abbraccio triste, ma non disperato, no. Se fosse stata disperata se ne sarebbe semplicemente andata e ciao pep. Invece no, invece lei gli si avvicina sempre di più. Lei lo vuole sentire, anche se sta male, anche se è obbiettivamente una speranza quasi da pazza. Lo ripeto: è coraggiosissima, la tua Coco.
Nick a quel contatto in qualche modo reagisce, ed è commuovente che Coco pensi subito che sia per mettere in atto una delle sue solite reazioni. Lei resta lì nonostante il movimento... vuol dire che l’ha spaventata, quel movimento, ma lei deve parlare e non può andare via o non si sfogherà mai più. Dovrebbe averlo capito, Coco, oramai, che Nick non le farebbe male mai, nemmeno nella pazzia più nera.
Dolcissimo, invece, il bacio (platonico? Mah....) che gli regala. Un bacio tipicamente loro, che appartiene alla normalità di ogni giorno, inserito, però, in un contesto che di normale non ha proprio niente. E l’abbraccio... nemmeno l’abbraccio è normale. Non lì, non in quel momento. Eppure esiste, quell’abbraccio, il contatto non si spezza e questo ha dell’incredibile, come non mancheranno di notare Kevin e Joe. E si sa che l’incredibile dona speranza... lo dice anche Russel Crowe in uno dei film più belli di sempre: “Ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile.” Ed eccolo lì, il miracolo di cui parla Russel, o John, se lo prendiamo dal punto di vista del personaggio. Una ragazza minuta dagli occhi chiari che, forse, ha fatto fare ad un ragazzino fuggito dal mondo un piccolo passo per tornarvi e resistervi anche senza sua madre.
Joe è assolutamente Joe nell’ascoltare, o, meglio, nel non ascoltare la tiritera sempre uguale del dottore, che ha pure un nome da dottore, e da dottore antipatico, per di più. Perché Joe non crede a una parola tra quelle che il medico gli ha detto e, infatti, lascia a Kevin il compito di salutare, di dire che ci spera, di ringraziare. Lui si volta e se ne va, perché altrimenti non sarebbe lui. E poi c’è Coco, Coco che non vuole lasciar soffrire, la sua Coco, con questo aggettivo che stona sempre un po’, almeno alle mie orecchie (e non sto shippando Koco), perché nessuno dovrebbe mai definire un’altra sua, nemmeno se la ama e Joe lo fa fin troppo spesso, ma di questo parleremo più ampiamente in Gabrielle, dove ci infilerò anche una sana dose della mia carissima ship del cuore *risata malvagiUa*.
Però qualcosa riesce a colpire anche il duro Joe, questo Danger diventato uomo troppo in fretta, qualcosa che gli dà molta più speranza di mille dottor Giraude. E infatti sgrana gli occhi, chiama Kevin perché anche lui lo veda, perché ehi, se lo vede anche lui non può essere un sogno né un’allucinazione. No, è assolutamente vero ed è questo a colpirlo tanto. Nick vicino a Coco. Nick abbracciato a Coco. Non un Nick completamente se stesso, ma nemmeno il solito involucro totalmente vuoto. Una luce flebile di una speranza appena nata (il nervosismo mi rende poetica xD).
Una piccola porzione di Nick che sparisce quando arrivano i suoi fratelli, ma che per un attimo è esistito e che è comunque riuscito a dare a Joe la forza di sorridere di fronte ad una cosa normale come la piccolezza della mano di Coco. Qualcosa di normale, che forse, però, aveva dimenticato, perché con un fratello ridotto in quel modo, niente sembra più normale.
Me lo permetti un attimo di gelosia nei confronti di Coco, abbracciata contemporaneamente da entrambi i Jonas? Direi che è lecito, no? xD
E ora il finale, con una Coco profondamente convinta, un Joe quasi euforico e un Kevin che cerca comunque di tenere i piedi per terra, ma che alla fine si lascia convincere a sognare un po’, perché sognare non ha mai fatto male a nessuno.
Bene, suppongo di aver finito... ah, no, ho mancato il titolo/canzone, che io trovo azzeccato, ma difficile da interpretare. Magari tu nemmeno ci hai pensato, non lo so, però io trovo che sia Coco, quella porta. La porta che chiude una realtà troppo scomoda e crudele e dà inizio ad un sogno che forse si realizzerà.
Bella, semplicemente.

Recensore Veterano
20/04/09, ore 13:46
Cap. 1:

ci tenevo a leggerla, dopo la chicca che mi avevi dato non vedevo l'ora!! e poi, dopo essermi disperata per la sorte del povero nick (sigh!), mi sono data il tempo di assimilare...
ed eccomi qui! a recensire dopo una simulazione di terza prova che mi ha letteralmente distrutta (infatti, e purtroppo, non ti lascerà un papiro di recensione...ma, dato che questa è l'ultima occasione per recensire prima di uno studio da stacanovista, ne approfitto e mi farò perdonare il più presto!!! xD)
Avevo letto la shot di Ice-Bubble...non ricordo di averla pure recensita (e qui torniamo sul mio problema recensioni ç__ç) ma ricordo che mi aveva colpita: insomma, è così difficile immaginare un Nick così distrutto dalla perdita della madre.
intendo, è difficile immaginare chiunque così distrutto, ma particolarmente Nick, con quell'anima buona e razionale che si ritrova, così tranquillo e cauto.
"vederlo" così mi ha spezzato il cuore: di solito il tuo Nick esprime calore...questo, invece, era solo un involucro...per estraniarsi dal dolore è arrivato persino ad annullare sè stesso, e se nemmeno l'appoggio di Coco e dei suoi fratelli l'hanno salvato da questo sarà difficile per lui uscirne.
Ma il fatto che non abbia allontanato Coco, che si sia limitato Sì a rimanere immobile e passivo sotto al suo contatto, ma che non l'abbia schivato, lascia pensare esattamente quello che Gabrielle ha ripetuto più volte, alla fine: guarirà, e ne sono certa anche io!
Indi per cui sei costretta a scrivere un seguito U_u altrimenti mi lascerai crogiolare nella disperazione (e, okay che sei perfida, ma non credo fino a questo punto xD)!!
perdonami ancora per la recensione striminzita (questa perla meritava un poema, altro che un papiro!) e mille complimenti, come al solito...sei brava, tanto che potresti anche farci un pensierino per il tuo futuro xD e questo lo sai, te l'ho detto così tante volte che rischio di sembrare più noiosa di quanto io sia davvero =3 baciiii!!

Recensore Master
19/04/09, ore 22:38
Cap. 1:

Temevo e desideravo leggere questa shot. L'idea da cui l'hai presa non era facile da scrivere e devo dire che il risultato è ottimo. Mi si è stretto il cuore nel leggere la visita di Coco, i sentimenti dei fratelli e lo stato in cui è Nicky, piccolo amore. Capisco i timori di Coco, perchè vedere qualcuno a cui vogliamo tanto bene ridotto in quelle condizioni è terribile, finchè lo si immagina è un conto, ma rendersene conto con i propri occhi lo rende più vero ed è impossibile tornare indietro poi. Però loro sono tanto legati e doveva fargli sentire che, nonostante tutto, gli è vicina. Toccante come Joe, cerchi di essere allegro per il fratello, cercando di trattarlo normalmente. Anche se quella parvenza di "normalità" viene sgretolata da una semplicissima frase "La mamma dov'è?". Povero Nick, la sua mente è concentrata solo sulla madre, sull'unica cosa che sarebbe in grado di farlo uscire da quello stato, di farlo tornare nella realtà, ma che nessuno dei suoi fratelli o Coco è in grado di dargli, perchè non c'è più. Eppure, per quanto perso nel suo mondo, riconosce il tocco della sua dolce Gabrielle e non lo rifiuta, lasciando basiti i fratelli. Quel legame particolare che c'era fra di loro è ancora vivido per fortuna, un piccolo laccio che fa capire come, in un angolo della mente di Nick, ci sia un contatto con la realtà che lo circonda. Ho adorato come hai descritto ogni piccola azione, lei che lo abbraccia, l'indifferenza del suo "piccolo" che invece osserva le nuvole e rimane immobile per esempio. Senza contare che è palpabile il dolore di Coco nel vederlo così, nel ritrovarlo così uguale fisicamente da sembrare impossibile che ci sia qualcosa che non va. Mi piace come gli abbia parlato da sola, senza i fratelli intorno, proprio come in quei momenti in cui si confidavano liberamente e, forse è stato proprio quello, la sua spontaneità, il sentimento delle sue parole che è passato attraverso il muro della sua mente. Persino Joe e Kevin, che sembrano ormai rassegnati a quella dura realtà che non cambierà mai, devono riconoscere che non è vero. Quel braccio di Nick nei capelli di Coco vale più di mille parole e mille sguardi. Lui c'è. Ci vorrà del tempo ma finalmente qualcosa si è mosso, lo sa lei, l'hanno capito Joe e Kevin, ma soprattutto è Nick ad aver trovato una strada per uscire da quel mondo in cui si è rinchiuso, perchè forse si renderà conto che c'è qualcosa per cui vale la pena di tornare. Quando se ne vanno hanno tutti il cuore più leggero, me compresa dato che non so stare senza lieto fine. Questo è stato il migliore che potevi scrivere e l'ultima parola "guarirà" chiude perfettamente la shot. Come sono bellissimi il titolo e il banner che hai messo. Eviterò di aggiungere che ci sono troppi riferimenti che potrebbero essere mal interpretati. Tipo il banner dove Nick ha quell'aria così sexy che... *dato che il reverendo potrebbe leggere evita di finire la frase*; per non parlare di quel neo su cui ti soffermi troppo, oppure come Coco si appoggi baciandogli l'incavo del collo... *guarda la 1 cercando di capire se è sincera o se ne approfitta per realizzare qualche fantasia segreta* xD Sei stata bravissima nel descrivere "il dramma" come l'hai definito tu, ottima prova! Io aspetterò un seguito, ambientato qualche giorno dopo, qualche mese dopo o chissà quando non importa. Si distrae vedendo il trattorino di Frankie che viaggia... *rotola*

Recensore Master
19/04/09, ore 18:34
Cap. 1:

intrappolato nel suo mondo, per paura di affrontare la realtà, e cioè che non tutte le promesse possono essere mantenute......impressionante, davvero...solo l' idea di nick ridotto così mi fa venir le lacrime agli occhi..poi tu scrivi divinamente, percui...
davvero bella, complimenti!

Recensore Master
17/04/09, ore 21:48
Cap. 1:

mi sono messa a piangere...la visione di nick cosi...mi ha fatto piangere, incredibile...sei stata bravissima!!!!!no more to say...