Recensioni per
Il Capitano Mills
di martaparrilla

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/07/16, ore 11:52

Credo che questa sia la primissima one shot in cui avrei veramente bisogno di un professionista sia per quello che riguarda la stesura, sia per quello che riguarda i sentimenti.
Io dovrei solo prendere il mio tablet in mano, leggerla da capo e ogni passaggio che mi da la scossa (al minimo ovviamente altrimenti sarei già morta carbonizzata visto che sarebbe tutt’una!) iniziare a delirare anche in dialetto e lascerei scrivere a chi di dovere di trasportare tutto in un italiano corretto e sensato e se i passaggi che scrive non dovessero andarmi a genio, gli darei io una scossa come si deve.
Lascio altre due righe prima di “immergermi” nella storia. Notare che ho scritto “immergermi” perché voglio stare pienamente in tema.
Parliamo del fascino della divisa in generale. Premetto che si, fa sempre un certo effetto vedere una persona in tenuta professionale e per professionale intendo le divise dell’esercito, della marina, dei rangers, ecc….; di sicuro non quella degli operai delle linee telefoniche.
Regina l’ho immaginata in tante salse, devo ancora esplorare tanti altri outfits con cui mi potrebbe far perdere il sonno ma ammetto di non l’ho mai immaginata in questa veste. A parte questa mia lacuna enorme, non avrei mai pensato che potesse contagiarmi in una maniera così profonda. Io credo solamente che i sintomi febbrili che mi sono venuti siano dovuti ad un quaranta per cento per il ruolo che le hai dato e il restante sessanta per cento al modo in cui hai sviluppato e modellato la storia; basti leggere le prime due righe. L’inizio della fine..Non sei partita con preliminari per poi chiudere tutto con il tentativo di disinnescare la bomba ma sei partita proprio dall’epicentro e già questo è un motivo non dico di smarrimento ma di euforia che data la situazione non dovrebbe esserci ma invece c’è; è viva e papabile e ti lascia spiazzata perché non c’è nemmeno il tempo di immaginare Emma sudata e in canotta perché tutta la concentrazione e focalizzata su quei dannati cavi. E’ un po’ come iniziare a correre a perdifiato senza fare un minimo di riscaldamento. Inizi a correre senza rendertene conto, senza vedere se tutto è al posto giusto…Corri e basta come se dovessi sfuggire a qualche cosa di non identificata…L’unico pensiero è solo quello di portare a casa la pelle.
Non sto esagerando ma in questi giorni mentre facevo dei tentativi su come stendere questa recensione, l’unico punto fisso era la sensazione di Regina in divisa, a come le hai cucito addosso questo ruolo e alle miriade di dettagli e dialoghi che hai messo dentro. E’ stata una lettura piacevole, coinvolgente, sconvolgente interrotta solo da qualche mia breve pausa per rileggere certi determinati passaggi e per cercare di risparmiarla il più possibile. Manco fossi nel deserto dove devo cercare di conservare l’acqua il più a lungo possibile!
Secondo me, è la recensione più difficile che mi sia mai capitata di scrivere fino ad oggi. Recensire storie che ti coinvolgono ma non completamente è mille volte più semplice perché comunque puoi “consigliare” chi scrive, puoi far vedere dove ci sono delle mancanze, dove i dialoghi sono poveri ma in questo caso come si può recensire una cosa che è nata perfetta? Forse dovrei cercare su internet questa cosa:
“Come recensire e come trasmettere attraverso parole di senso compiuto una storia che è nata, sviluppata e conclusa in modo eccellente”.
Non so veramente cosa ne uscirà quindi in pratica queste sono delle scuse anticipate se ti scriverò cose anonime, ripetitive, banali e quant’altro.
Perciò che la mia “crociera” levi l’ancora mentre io mi sporgo a salutare con il mio fazzoletto, rigorosamente bianco, perfetti estranei.
‘Un disastro di fili….lei,…non ne aveva mai saputo poi un granchè’. Allora siamo in due; io addirittura sono messa peggio perché non capisco nemmeno le istruzioni che leggo. Comunque la mia prima reazione, fossi stata al posto di Emma, sarebbe stata la tipica goccia di sudore che ti scende dalla fronte per poi insinuarsi e scivolare senza nessun ostacolo lungo tutta la schiena. Credo sia stata la parola disastro a farmi avere questa sensazione. Mio Dio… Un’ anaconda di fili!!! Orrore.
Certo che (sempre per rimanere in tema) tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e per quanto ti possano insegnare certe cose, cose che ti possono salvare la vita e che possono salvare anche quella altrui, non arrivi mai a pensare che possa accadere realmente. Secondo me Emma per una millesima frazione di secondo ha pensato che tutto quello che stava avvenendo era l’ennesima esercitazione almeno secondo la mia sensazione, il mio cervello mi avrebbe mandato proprio questo input. Pensare che tutto questo non sia reale. Direi che è calzante in più di un senso l’esempio che hai scritto riguardo all’imparare a nuotare; che poi io credo anche che con l’acqua o c’è feeling o non c’è. Deve essere un colpo di fulmine.
‘Il Capitano….sua altezza Regina Mills’. Già come l’hai apostrofata può significare una sola parola. Parola che tu educatamente non hai voluto esprimere ma che lo farò io. Altezza=stronza.
‘…non aveva fatto altro che aumentare e incentivare questa sensazione, facendola sentire sempre inadatta e incapace…’ La bellissima sensazione che tutte vorremmo provare. Essere trattate come delle nullità. Chi non vorrebbe essere al posto di Emma! Regina Mills che se deve darti una mano lo fa solo per spingerti la testa sotto l’acqua e non per salvarti la vita. Forse sto esagerando, che dici?
‘Eppure,…i suoi occhi mentivano quando si trovavano sole….Lei aveva un’estrema paura di Emma Swan’. Quando ho letto questa parte il mio collo si è alzata di due dita come se fossi un bastone telescopico. Sono rimasta sconcertata per due motivi:
- Primo perché mai al mondo avrei pensato che Regina avesse paura di qualcuno
- Secondo perché mai al mondo (vol.2) avrei immaginato che questa confessione avvenisse così presto. Non so se sia stata una strategia ma avendo scelto di scrivere questa “confessione” così presto penso tu abbia messo in subbuglio tutte le persone che hanno iniziato la storia. Già gli organi interni sono impazziti per la situazione, se poi ci aggiungi anche questo fatto direi che urge un doppione di Regina, una sorella gemella che di professione fa il medico perché mi sa che ce ne sarà bisogno.
‘Emma, d’altro canto, non aveva idea del perché’. Guarda Swan, ho già altre cose di cui occuparmi; sono passate quante? Una ventina di righe e mi sento come una sentinella che fa il turno di notte e cioè perennemente con le antenne dritte sull’attenti, non posso permettermi altre distrazioni.
Di tutta questa situazione mi piace immaginare (lo so, sono ripetitiva come le puntate che trasmettono la domenica de Il Segreto) lo schermo diviso in due. Da una parte Emma inginocchiata sul pavimento davanti a quella matassa di fili e dall’altra Regina con il cuore che sembra le stia uscendo dalla divisa. La parte che ho preferito e che descrive al meglio ciò che ho appena scritto io è questa:
‘Non riusciva a dare il meglio quando Emma Swan era intorno a lei, semplicemente la destabilizzava in un modo che non riusciva a definire’. Sensazione peggiore una persona non può provare visto poi la situazione che entrambe stanno vivendo. In condizioni “normali” sarebbe già difficile e fonte di irritazione avere una persona che non ti fa ragionare e che ti fa uscire esce dai tuoi schemi quotidiani.
‘Quegli occhi del color del mare, quelle braccia muscolose, quella tenacia…’. Ti prego buttami una secchiata di acqua gelida dritta in faccia!
Quindi mi stai dicendo che Regina sta plasmando Emma a sua immagine e somiglianza in modo che non possa sentirsi attratta dalla bionda? Perché, come hai scritto tu, Regina non ama se stessa e se Emma è la sua fotocopia può solo voler dire che non si innamorerà mai di una persona che odia? E’ estremamente dura come cosa. Da una parte il suo ragionamento non fa una piega; certo è un piano molto contorto ma anche coraggioso se ha deciso di intraprendere questa strada.  Su di me ha avuto un impatto estremamente forte la consapevolezza e la durezza su come Regina si vede; sembra quasi che provi disprezzo per la propria persona. Descrizione dura e cruda che però rende la lettura ancor più coinvolgente.
Penso si sia capito che amo il personaggio di Regina; amo il modo in cui la descrivi e il tipo di carattere che le cuci addosso. L’odio che prova verso se stessa, il suo modo di voler primeggiare sempre e su chiunque ma anche tutte le sue paure. E’ così facile capirla e immedesimarsi che non ne hai idea. O forse si… Chissà.
La tensione di entrambe è papabile come quando si alza il vento improvviso che può portare solamente una cosa…Il temporale e in questo caso sento ancor di più questa tensione dalla parte di Regina e credo che il merito sia dovuto sempre alla scelta delle parole che inserisci. Niente paroloni per descrivere la paura che attanaglia il capitano, quei vocaboli che se appunto non hai un vocabolario non capisci neanche ciò che stai leggendo. Secondo me tutta la fluidità della storia nasce da un’idea di base semplice che poi si sviluppa da sola, certo probabilmente nel percorso incontrerai anche tu la strada che è chiusa per “lavori in corso” ma l’alternativa che fornisci ti fa sempre rimanere in carreggiata; non sconfini mai con situazioni allunga brodo, sai dosare le giuste quantità solo che c’è sempre un difetto in quello che scrivi. Che sia una one shot, che sia una long qui si rimane sempre affamati; non so perché ma per quanto mi abbuffi non sono mai sazia.
Va beh non so come diavolo sono andata a finire su questo argomento; sappi solo che il mio era un complimento. Strano ma pur sempre un complimento. Ma torniamo ad affari più seri ovvero…Cercare di non morire.
‘La sottoposta era sempre precisa e puntuale…’. Mi hai tolto le parole di bocche. E’ stata breve, concisa e diretta. Altre qualità che a quanto vedo fanno andare il sangue al cervello a Regina; inizio a sentirmi a disagio nel chiamarla Regina in questa storia; mi sembra di prendermi troppa confidenza, va a finire che dovrò darle del lei e prima di scrivere il suo nome far il saluto militare. Che brutta cosa avere la sensazione di essere costantemente sulle scorze dell’uovo. Potrei farci una pagina intera (si, stranamente ne farei solo una) su questo malessere. E la colpa/merito è tuo perché ogni volta, ogni volta che porto a termine solo la prima riga di una storia che inizi sono già proiettata in un altro mondo. La sana e senza effetti collaterali, “evasione”.
“…abbia fiducia in me, per una volta”. Touchè Capitano.
Ora giustamente tuffiamoci nel flash back di Emma e vediamo la sua reazione al loro primo incontro.
Mi tiro su le maniche della camicia (ipoteticamente visto che sono in maniche corte e l’unica soluzione possibile, visto il caldo sarebbe quella di strapparla stile Hulk) e pregusto il tutto. Se la situazione fosse una tranquilla vacanza senza pericolo di morte sarei spaparanzata su una sdraio, cocktail in mano e in procinto di godermi il racconto di Emma Swan.
Ok perché mi fa tanto sexy immaginarmi Regina non ancora Capitano ma solamente un vice? Ho veramente qualcosa che non va? In fin dei conti non dovrei avere una reazione di questo genere visto che è un percorso obbligato per tutti, eppure alla sola vista di “vice capitano” ho sussultato.
‘non avrebbe mai incontrato una donna più affascinante di lei’. Amo questa cosa che hai scritto. Amo la sicurezza di Emma nel pensare questo. In questo suo pensiero la sento così sicura che sarebbe disposta a scommetterci qualunque cosa. Sono completamente affascinata. Mi sento…Mi sento anch’io avvolta in una pellicola; peccato che la mia sia quella da forno e non quella da divisa del Capitano Mills.
Che poi la cosa buffa è che qui si fantastica su Regina con la divisa delle migliori occasioni dimenticandoci completamente (e grazie a te che mi hai fatto fare un ennesimo film mentale) che esistono gli allenamenti e gli allenamenti sono il binomio inscindibile di… Tuta mimetica e non c’è allenamento che si rispetti se non lo si fa sotto una pioggia battente e incessante. Vedi? Vedi del perché avrei bisogno di una persona o di una macchina che interpretasse i miei pensieri? Perché sento che sto girando a vuoto, sono un pochino dubbiosa sul fatto che non possa trasmetterti quello che tu trasmetti ad ogni cosa che pubblichi.
“…non ho mai pensato che lei valesse meno degli altri, come le salta in mente?”. Ehm vediamo….Dai Emma tira fuori il tuo block notes dalle tasche laterali e inizia ad elencarle tutto…Ma proprio tutto.
“…potrei elencarle una decina di situazioni in cui mi ha umiliata gratuitamente…” Direi che Emma è stata decisamente più sbrigativa e meno sarcastica della sottoscritta. A volte ho veramente sprazzi di veggenza perché mi ero completamente dimentica di questa risposta da parte della bionda ma noto con piacere ed orgoglio che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Siamo entrambe sulla stessa barca! Piaciuto il paragone?
Sappi comunque che c’è troppa tensione…Questi dannati cavi iniziano a stringermi alla gola e il “bip” prodotto da questa bomba costruita (presumo) in modo artigianale, mi sta facendo esplodere i timpani. Ancora adesso, a distanza di tanti giorni dalla prima lettura, arrivata a questo pezzo, il mio primo istinto è stato ancora una volta quello di allargarmi il collo della maglietta proprio per favorire un po’ d’aria e per cercare di distrarmi da questo immane casino.
Non so perché ma non sono stupita dal fatto che Emma riceva “attenzioni” solo dal suo Capitano, sono solo contenta per aver letto questo suo pensiero e contenta del fatto che tu lo abbia voluto inserire. Sarebbe stato interessante vedere il periodo gavetta della bionda o meglio il modo in cui gli altri colleghi la trattavano e quali bizzarre idee partorivano solo per attirare un’unghia di attenzione da parte del Capitano.
Credo non sia stato per nulla facile.
‘Non sarebbe di certo usciva viva da lì, tanto valeva dire le cose come stavano’. I nodi ora in un modo o nell’altro erano arrivati al pettine.
‘Il Capitano,…decise di recarsi esattamente dove si trovava Emma…’ Madonna se questa scena potesse parlare da sola si racconterebbe in questa maniera:
‘Regina che alza lo sguardo di scatto, le pupille dilatate come di chi ha trovato finalmente la soluzione che cercava da una vita, aggancia in modo deciso il telefono e con leggiadria, eleganze e al tempo stesso fermezza, percorre l’infinito corridoio per raggiungere Emma, mentre i suoi capelli si muovono sospinti da un’improvvisa brezza mattutina’.
‘…i secondi erano dolorosi come il sale sulla ferita causata da un sottile foglio di carta sulle dita…’ In caso tu avessi dubbi sull’impatto che questa descrizione possa aver avuto su di me beh… Vai tranquilla perché non potevi usare esempio migliore per farmi capire. Ma proprio il foglio di carta? Uno dei dolori più bastardi che si possano provare!!!
Chissà se davvero succede così, chissà se la risata isterica ed incontrollata di Emma è una reazione comune a chi veramente si trova in una situazione del genere. Posso solo dire che mi ha impressionato molto e io aggiungo (sempre parlando per me solamente) che avendomi messa nei panni di Emma (nelle tue storie sono sempre nei suoi panni, il che a volte è assurdo) mi è scappato anche un piccolo pianto isterico.
Capisco e comprendo benissimo la paura che la bionda prova nei confronti del suo Capitano; paura che in un grafico a torta (perdonami ma sai che la mia mente ha vita propria) coprirebbe il settanta  per cento della superficie e la rimanenza si divide tra attrazione, attenzione e curiosità.
‘Il suo sedere dietro la gonna bianca era assolutamente illegale, andava contro ogni legge di gravità’. Ti ringrazio!!! Grazie per avermi fatto ridere ed aver allentato questa fottuta tensione!! Quindi il “culo del Capitano” potrebbe essere incriminato per alto tradimento? No, lo chiedo perché solo a guardarlo farebbe parlare anche il più incallito dei criminali. Solo che adesso ho un’associazione alquanto strana…
“La pasta del Capitano” e “Il Culo del Capitano”. Ok, la smetto.
Perché questo momento così divertente deve essere rovinato da uno di nome Hood? E comunque chi non si sarebbe riscoperta gelosa in una situazione del genere? Io direi gelosa e pure incazzosa.
Sai che sento anch’io un’insana voglia di correre? Ma sono sicura che se dovessi alzare le gambe, quel dannato timer inizierebbe a scendere ancor più velocemente. Queste sono le situazioni che anche quando guardo certi tipi di film mi fanno mettere le mani davanti agli occhi ma lasciandovi una fessura perché ho come l’impressione che spiando l’impatto possa essere meno traumatico e doloroso e poi.. Poi le dita dei piedi incrociate anche a rischio del temibile crampo. Ecco…questa credo sia la descrizione migliore che ti posso fare quando parli della situazione che sta vivendo Emma; mentre quando si parla di sentimenti velati e che non hanno ancora una forma definita mi si contorcono le interiora. In pratica da qualunque angolazione sono costretta a soffrire.
Certo che di descrizioni di Regina ne ho lette molte in tante fan fiction che ho seguito ma paragonarla ad una bomba non mi era mai capitato. Mi sembra di essere in un campo minato; ogni passo che faccio senza sentire il “click” è un passo guadagnato.
Credo che ‘…capace di far esplodere chiunque si avvicinasse a lei’ non lo scorderò mai più.
L’arrivo a sorpresa del Capitano (perdonami so che è un paragone fuori luogo) potrebbe mettere fine prematuramente alla vita di entrambe e lo dico perché appena si è aperta la porta, appena i loro sguardi si sono incastrati ho sentito una scintilla e visto dove si trovano, direi che di scintille meno ce ne sono e meglio è. Siamo per loro sue ma anche per me che sto leggendo e scalpitando.
‘Da un lato della bocca comparve un mezzo sorriso sghembo…”Riposo, sottufficiale” ‘. Eh no…direi proprio un bel no secco! Non è possibile che forse ci si lascia le penne e lei…Lei come una Dea è impassibile, affascinate e sexy da paura? Non posso crederci dunque non posso accettarlo. Cioè per me è “tanta roba”, il Capitano è “tanta roba”. Mi sento totalmente intontita a tutto ciò che mi circonda. E’ come se stessi girando in cerchio ad una velocità sostenuta e la vista e l’udito iniziano a farsi distanti, come se si fossero staccati dal mio corpo.
“…Vediamo di uscire insieme da questa stanza”. Un sola parola… Classe… Prima classe!!!
Posso respirare fino a qua l’iniezione di fiducia e di coraggio con cui Emma è stata contagiata e penso anche di poter percepire l’orgoglio di Emma nel ricevere il suo primissimo complimento.
“Non volevo metterla in imbarazzo…glielo avrei comunicato a quattr’occhi, così da metabolizzare da sola questo suo…errore di vedute”. Perché questa frase mi suona come una gigantesca frecciata? Anzi come la stoccata vincente di una gara di scherma. Oddio o forse è solo una mia sensazione, magari nella frase appena detta dalla bionda non c’era né aggressività, né altro ma un semplice dato di fatto.
‘Per cui prese un unico respiro profondo ’ o che dir si voglia una lunga rincorsa per tentare di saltare l’ostacolo visto che il tentativo è solo uno.
“…Nonostante la sua intransigenza mi ha fatto sentire a casa. Le sue attenzioni, ..mi hanno dato l’importanza che non ho mai avuto per nessuno…ha un sedere da sballo….Quindi grazie, Capitano Mills”. Sono assai dispiaciuta di non aver riportato il pezzo per intero ma mi sembrava troppo esagerato e troppo sfrontato da parte mia; il sedere però…Quello proprio non potevo escluderlo! Tornando seria per un attimo, da questa confessione di Emma io sento tanta tristezza ma non per il fatto che forse potrebbero non vedere più la luce del giorno ma per il fatto che è una persona sola, che non è mai stata voluta ed apprezzata e che nessuno le ha mai concesso un briciolo di fiducia e se per lei Regina significa “casa”, significa “importante” allora la mia idea si rafforza. Forse è vero anche che certe persone dimostrano il proprio attaccamento emotivo dimostrando l’esatto contrario. Entrambe hanno un passato e un vissuto diverso. Io con questo “monologo” di Emma le vedo come due oggetti che orbita e si capovolgono nello spazio e che a furia di girarsi attorno, alla fine si toccano e si incastrano. Ehm…Poi il culo del Capitano aiuta molto a bilanciare il tutto!
‘La mora fece trascorrere alcuni secondi, .. prima di prendere il viso della donna accanto a lei tra le mani…’ Lo sai che questo è il mio tallone d’Achille e trovo sia scorretto da parte tua usarlo in questa circostanza! Non siamo già con abbondante acqua alla gola?
‘…le sue dita le sfiorarono le labbra in un modo che di materno non aveva assolutamente nulla…il Capitano la destò dai suoi pensieri posando le labbra sulle sue…non voleva morire senza averla baciata…’. Sarà pure il loro approccio dal punto di vista “epidermico”, sarà pure il loro primo discorso che non riguarda il lavoro ma è la scena più romantica a cui i miei occhi abbiano mai assistito. Si potrà pure pensare che in condizioni del genere non ci sia nulla di nuovo in questo loro gesto e invece io vedo e sento proprio il contrario. Per come è fatta Emma, per come l’hai creata tu, e la stessa identica cosa vale per Regina, trovo che sia una sorpresa che quando ti rendi conto che è avvenuto ciò che speravi sin dall’inizio ti viene da dire:
“Cavolo, ma è già successo? Lo hanno fatto sul serio?”. Voglio dire non è assolutamente così scontato che si siano baciate perché, per quanta attrazione ci sia io sono abbastanza convinta che la superiorità che Regina emana possa mettere Emma talmente in soggezione dal farla desistere da qualunque mossa o parola e anche Regina stessa così austera e impenetrabile (l’unica cosa che fa fuoriuscire è tutta la sua fierezza) ha fatto invece una mossa coraggiosa. Ripeto, c’era il rischio che tutto ciò non avvenisse. Da uno a dieci per me era un sette abbondante.
“…sono attratta da lei, da te, dal primo giorno che ti ho vista.. Non era odio Emma, era desiderio….taglia quel filo, Swan, non esitare con lui come ho fatto io conte fino ad ora”. Sapevo, sapevo che prima o poi mi sarei imbattuta in uno scoglio che neanche con miracolo avrei potuto evitare. Lo scoglio in questione è il dialogo; se prima avevo una certa difficoltà nel descrivere la situazione, adesso  mi devo destreggiare con dialoghi di questo calibro e credimi nessuna mia parola sarà mai minimamente all’altezza  di come scrivi tu certe emozioni. So che da adesso in poi sarà tutta una salita, una salita faticosa ma al tempo stesso piacevole. Forse è questo il vero campo minato. Cercare di non sparare della cavolate troppo grosse che rovinerebbero l’intera storia. Boh cercherò come sempre di andare per la mia strada e di parlare nell’unico modo che conosco ovvero con il cuore.
‘Mancavano dieci secondi..’ Per Dio passate e che no se ne parli più, almeno sappiamo di che morte dobbiamo morire!
‘Attendendo il momento della deflagrazione’. Mai parola mi fece stare così in ansia e piena di paura.
‘I toraci si alzarono e si abbassarono faticosamente…’ Faticosamente immagino come se avessero un macigno in pieno stomaco, giusto? I respiri in questa circostanza sono rumorosi come uno scoppio di cannone ma finalmente si può fare un ultimo sforzo e tirare il tanto agognato sospiro di sollievo.
‘Il bip fastidioso era scomparso…’ Non sai che odio immenso ho per questo bip. Mai come in questa condizione, ho desiderato tanto un martello.
‘Ma nulla di ciò accade’. Dopo questo calvario che ho patito. Ebbene si mi ci metto dentro con tutte le scarpe, come minimo non deve accadere nulla perché se solo tu hai osato pensare ad un secondo timer giuro che sarebbe scaturita una rivoluzione vera e propria.
Possiamo e vogliamo parlare di queste lacrime che da tempo volevano uscire dagli occhi di Emma e che adesso non potevano più rimanere nella loro sede? Credo si possa solo dire che l’adrenalina, la paura, la tensione e il sollievo hanno fatto la parte che dovevano fare; hanno interpretato il loro ruolo/funzione in maniera eccelsa poi è anche subentrato il fattore desiderio e il fattore confessione quindi un pianto liberatorio è una cosa nella norma. Se devo scegliere obbligatoriamente tra questo momento e quello in cui Regina apre gli occhi per prima beh scelgo quest’ultimo perché il bacio dato in fronte ad Emma per me non ha paragoni con nient’altro perché è un bacio che significa una marea, anzi un oceano di cose mai dette ma che non sempre hanno la necessità di uscire dalla bocca. Perciò paletta alzata e voto dieci al Capitano Mills.
Comunque adesso che la tensione si è sciolta, mi ritrovo a leggere un altro tipo di tensione e anche questa non è che sia molto diversa; sono perennemente rigida, se le mie spalle potessero parlare mi direbbero:
“Stronza, smettila di farci soffrire o una mattina di queste, quando aprirai gli occhi, faremo un pigiama party con la tua nervatura, vedremo allora cosa farai”. Ma la verità è che non è colpa mia, non sono io che scrivo queste cose, cosa posso farci se mi immedesimo in questa maniera?
Ma questa scena, a cui mi accingo ad assistere ha un piccolo richiamo alla Ufficiale e Gentiluomo? Emma che solleva Regina e la fa sedere sul tavolo…Dio a momenti mi aspetto che se la prenda in braccio e che attraversi tutti i cinque corridoi senza mai staccarle gli occhi e le labbra di dosso! A questo punto mi chiedo come i vestiti che indossano non si siano sfilati e sciolti dai loro colpi tra il caldo che ci sarà lì sotto e tra il caldo che le due emanano.
‘Regina pensò che fosse inappropriato,…voleva interrompere quella dolce e sensuale tortura…’. Secondo me questa cosa non la pensa minimamente. Non ci credo che stia pensando così. Forse per “inappropriato” intende il luogo ma di certo non i gesti e le intenzioni.
‘Riusciva solo a mettere le radici dentro lo sguardo di Emma’. Non so come e da dove ti sia venuto questo paragone sappi però che rende come non mia l’idea. Da proprio la sensazione di essersi  “radicata” dentro di lei come quegli alberi secolari così potenti da sollevare pure l’asfalto.
 ‘Sentiva qualcosa alla bocca dello stomaco che la faceva stare fisicamente male…si infilò direttamente tra le gambe del Capitano…’. Dai sintomi che la bionda sta vivendo in questa scena quasi assurda, forse ha capito che l’unica medicina in grado di farle passare questo disturbo semi sconosciuto è quello di afferrare il toro per le corna; di non soffermarsi a pensare a “che cos’ho, che cosa mi sta succedendo” perché secondo me in parte capisce che cos’ha e ripeto la via per affrontare tutto e…Appunto affrontarla!
‘Poi Emma indietreggiò, abbassando lo sguardo’. Per la miseria, per un attimo mi ero illusa di aver fatto centro. Fortuna mia che tutto è come sempre ovvero io che non ci azzecco mai un fico secco.
‘…prima di scorgere un’espressione di insoddisfazione sul volto del Capitano’ Ma come minimo! Se ci scappassero delle imprecazioni non mi stupirei per nulla. Non è che anche qui mi subentra il tormentone del “mai una gioia”?.
“Perché?” penso che sia l’unica parola che può uscire da qualsiasi bocca seguito a ruota forse da questa “Ma che ca..o!”.
No, no, no, è aria di ritrattazione quella che scorgo nelle parole di Emma? Per la serie ‘pensavo che fossero i miei ultimi minuti quindi ho fatto questa sparata ma adesso che il pericolo è passato ritiro tutto e mi scuso ’? Non voglio cadere in questo presunto tranello perciò chiudo gli occhi lasciando giusto due fessure che mi servono per leggere quello che avviene dopo e solo in seguito potrò esprimermi.
‘Si passò le mani tra i capelli mal raccolti…’ Brutto segno, segno di imbarazzo e di inversione di rotta. Hai visto come sono brava a rimanere e sfoggiare termini riferiti al mare e alle barche?.
‘Regina pensò che tormentata fosse ancora più sexy’. Adesso non è proprio il caso di pensare ad Emma in questa versione. Adesso sono preoccupata per le parole successive che le usciranno di bocca. Cioè capisco che è una gran “gnoccolona” e che la mente (e non solo)va in automatico su pensieri impuri ma dopo ciò che appena successo….Stiamo tutte sul chi va là.
Quante volte ti ho detto che il nome “Emma” pronunciato da Regina fa brutti effetti? Il suo nome deve essere pronunciato in piccole dosi; il sovradosaggio può causare…Può causare la fine di tante vite!
‘E il corpo di Emma lo percepì’. La vedo come un piccolo soldatino sull’attenti.
“Prima ti ho baciata, non lo trovi inopportuno?”. In effetti Regina non ha mica tutti i torti, è un po’ come voler dire: “Abbiamo fatto trenta, perché non fare trentuno?”.
Mi piace questa ammissione che sta facendo il Capitano me la immagino pronunciare queste parole con la tranquillità e la compostezza che la contraddistingue; la frase successiva però non saprei come “gestirla”, non saprei con che tono potrebbe pronunciare questo:
“Ho detto che ti trovo attraente,…che ti ho desiderata dal primo giorno…”. Forse nella sua voce si può sentire leggermente un tono di dispiacere? In fin dei conti esternare questi sentimenti (e i sentimenti in generale) per il Capitano è una cosa che non contempla ma che comunque sta facendo quindi questo “rifiuto” o “blocco” se così lo vogliamo definire potrebbe averla destabilizzata e ferita.
‘I suoi passi la portarono fino allo spazio personale di Emma….’ Sta forse tentando di invadere lo spazio della bionda per vedere se rimane ferma sulla sua convinzione di atteggiamento “inopportuno” o se riesce a smuoverla e a farle capire quanto la desidera? Sta di fatto che vedere Regina avanzare mi inquieta, mi fa palpitare il cuore e mi farebbe fare delle gaffe mostruose. Ad Emma però faccio tanto di cappello perché è sempre riuscita a parlarle guardandola veramente negli occhi ed è uno sforzo, a mio avviso, che tutti non sono in grado di affrontare. Tutti questi incontri ravvicinati nel giro di pochi minuti però sono troppi; troppi per me e non oso immaginare per la bionda! Probabilmente nei panni di Emma sarei diventata color “arcobaleno”.
“Capitano, tutto bene?”. La frase giusta da dire in questo caso sarebbe “Fanculo, proprio adesso dovevano chiamare?” ma mi sento più a mio agio dire “Meno male”. Salvata in corner, possiamo respirare e cercare di fare un pochino di ordine su tutti questi accadimenti. Non ho mai amato il time out tecnico come in questo caso. Lanciatemi una bottiglietta d’acqua ma prima riempitela con dei potenti integratori perché ho sudato come avessi fatto la mezza maratona con quaranta gradi all’ombra. E vedo che anche Emma è grata per questa interruzione altrimenti lei più che color arcobaleno sarebbe diventata cianotica!
 ‘Regina, al contrario, era innervosita dal fatto di essere stata interrotta’. Già per sua natura essere interrotta equivale a uno sgarbo che si può lavare solo col sangue! Figuriamoci in questa occasione e figuriamoci adesso quale mossa deciderà di fare. Perché da adesso in poi mi sembra di essere al centro di una gigantesca scacchiera? Se ci pensiamo bene è come una partita di scacchi e Regina non ha voluto perdere tempo, ha voluto attaccare la sua “avversaria” e metterla subito alle corde. Ora sta ad Emma decidere come uscirne.
“Riprenderemo questo discorso,…non ne dubiti”. Deglutizione a ruota e senza sosta! Regina quando fiuta la preda, o quando ha l’osso in bocca non molla nemmeno a costo della vita! D’altronde è nata combattente, la sua natura è così, non conosce altre vie. Poi come si dice “chi nasce tondo non può morire quadrato”.
‘…che, quando incrociava il suo sguardo, la ignorava in modo eclatante. Emma era disturbata da questo atteggiamento,…ma ne era anche sollevata perché non avrebbe saputo come affrontare il suo sguardo…’. La situazione non è per nulla piacevole perché qualunque cosa Emma vuole in questo momento non ne ha la certezza matematica. E’ infastidita ma sono sicura che se il Capitano avesse un atteggiamento più morbido ne sarebbe intimorita; da qualunque prospettiva si guardi la cosa è un casino e, siccome non si può stare col piede in due scarpe, è meglio affrontare tutto e subito. Bisogna prendere quello che viene almeno ci si può mettere il cuore in pace; ammesso che sia possibile perché quando si parla di Regina, e soprattutto quando si parla di Regina in questa storia “cuore in pace” non è la risposta esatta. Almeno per ora.
‘…non era che il principio dei preliminari, l’annuncio di un’opera teatrale, la prefazione di un libro, l’intro di una canzone’. Bocca aperta e occhi sbarrati alla lettura di questa parte. Io ero già rapita e soddisfatta a “l’annuncio di un’opera teatrale” ma poi ho letto i restanti due paragoni e mi sono sentita…Vediamo se riesco a fartelo capire. Hai presente quando fai una previsione e questa viene rispettata alla lettera ma al tempo stesso fai l’ingorda e vorresti che la suddetta previsione venisse superata ma se ciò non dovesse avvenire sarebbe comunque un risultato più che soddisfacente? Ecco in questo caso direi che hai sbancato tutto, la mia “previsione” è stata fottutamente rispettata, superata, surclassata. Mi sento come quel rompi palle che esce quando fai partire lo streaming di una serie tv e dice “Sono veramente euforico”!!!! Se non hai capito una mazza di questa accozzaglia (cosa assai probabile) mi dispiace ma meglio di così non potevo fare.
‘Solo la notte diventava complicato sfuggire a questo momento…’ sarà pur vero che la notte porta consiglio ma porta anche tanti pensieri accumulati durante la giornata e per quanto Emma sia sfibrata dagli sforzi fisici che compie, appena stacca la spina, le si accende la luce di emergenza; e questa luce di emergenza proietta sul soffitto la scritta “Capitano Regina Mills”.
‘…Era stata la sua prima vera operazione rischiosa e sapeva bene quanto potesse cambiare una persona,…Ignorava volontariamente la sua sottoposta perché desiderava ardentemente che raggiungesse il massimo della sopportazione…’. In questo momento Emma è come una pentola a pressione, sta già bollendo e fischiando da parecchio ora bisogna capire se riuscirà a raggiungere la temperatura ideale o se farà saltare il coperchio frantumando tutto quello che le sta attorno.
‘Cinque giorni di riflessione potevano bastare’. Cinque giorni che per entrambe sono equivalsi  a cinquanta!
Come poter descrivere il corpo scultoreo di Emma con parole che siano di senso compiuto e in mezzo a queste non si siano decine di simboli incomprensibili ed indecifrabili? L’unica cosa che potrebbe rendere l’idea sarebbero un paio di gifs animate.
E’ sempre strabiliante come in un paio di righe riesci sempre a tenere viva la fiamma della storia. Non c’è mai un passaggio dove il fuoco è debole e tenti di spegnersi.  E’ continuamente alimentato. Sei come una locomotiva che viaggia su tempi record e nonostante la velocità sia altissima continui a buttare dentro carbone; ripeto, l’esempio lampante è la scena della palestra. Mi dispiace non spendere parole diverse o fare un discorso più elaborato ma quando vedi Emma sudata, col corpo in tensione mentre la mora la osserva, ovvio che la salivazione ti va a zero!
“La aspetto tra venti minuti nel mio ufficio…”. Vedrai come venti minuti voleranno in cinque di minuti!
‘Emma trattenne il respiro’. Dai Swan ora ha girato i tacchi, tossisci pure!
“Ha il tempo per una doccia,…ma può raggiungermi anche così”. Sudata, scarmigliata e accaldata? Lo ammetto…Esprime sesso da tutti i pori.
Certo che il profilo basso Emma non sa proprio cosa sia; appena entrata si è fatta subito sgamare. Il suo è l’unica caso dove una doccia fredda non serve minimamente a toglierle di dosso le ustioni che il suo corpo emana! Per la miseria sta cosa che ho scritto fa tanto fuoco di Sant’Antonio!
“Emma, guardami per favore”. No Maria, io esco, corro in mezzo alla strada nella speranza che qualche macchina mi appiattisca come un serpente! Perché non è che ti limiti a scrivere certe frasi, no, devi per forza girare il coltello nella piaga e aggiungermi quel fottuto tono di voce.
“…non posso obbedire, mi perdoni”.
“Le sto così antipatica?”. Non fare tanto la spiritosa Regina, sai perfettamente il perché Emma non può obbedire a questa richiesta. Sei tanto, sei troppo in un solo colpo, Regina Mills!
Quindi in un batter di ciglia siamo arrivate alla fase porn/seduction? Devo essermi persa qualcosa, forse mi è caduta una penna e quando mi sono rialzata per raccoglierla tutto stava già avvenendo. Sai che io non sono favorevole nei commenti di certe situazioni e anche qui farò quello che ho sempre fatto, ovvero limitarmi a leggere e continuare a stupirmi per la facilità con cui descrivi i momenti di intimità che sono misti a passione e sensualità. Di certo per te non è una novità e forse che ne so, per te è un dono naturale riuscire a non entrare in modo volgare e spudorato nelle situazioni da bollino rosso e di certo sai come mettere le giuste parole nel momento giusto, vedi ad esempio questa:
“Dì il mio nome, Emma…”.
“Emma, per favore”.
“Parlami, per favore”. Queste per me sono l’equivalente di “Apriti sesamo”. Per me sono parole magiche. Tu potrai sfruttarle per tutte le tue storie future e io ti posso garantire che mi faranno sempre lo stesso effetto, come se le sentissi per la prima volta. Capisco appieno la sensazione del cuore di Emma, sentirlo sotto ad una pressa e non riuscire più a concentrarti su altro tranne che su determinate frasi. E’ proprio vero che la magia esiste e che le storie hanno il potere di coinvolgerti e con te alla fine succede sempre.
Dopo tanti giorni dalla prima lettura e averla ripresa in mano nuovamente ieri pomeriggio ho ancora lo stupore e l’incredulità nel vedere Regina così sicura di se stessa riguardo a ciò che prova per Emma, vedere che proprio lei, dall’alto del suo ruolo fa il primo passo e lo fa in maniera decisa che non ammette dubbi o incertezze ma le fa scoprire il suo lato più umano e vulnerabile. Forse però, quello che ancora mi fa alzare il sopracciglio e corrugare la fronte, è Emma Swan; Emma Swan che batte più di una volta in ritirata. Riesco a capirla quando stavano disinnescando la bomba ma qui mi ha sorpresa, pensavo veramente che non riuscisse a contrastare i suoi istinti che finalmente potesse tirare i remi in barca e lasciar navigare i sentimenti che prova e invece sta letteralmente mettendo le mani avanti, sta pensando in maniera logica e schematica; forse il tutto è dovuto al tipo di lavoro e al tipo di comportamento che si insegna in marina. Non so, l’unica cosa sicura è che in ciò che scrivi niente è come sembra e questi continui capovolgimenti di fronte non possono che essere un toccasana per chi legge. Ci credo poi che nei commenti tutti vogliono un continuo!
‘…se voleva avere una risposta, doveva andare a prendersela. Emma la rispettava troppo per fare anche solo mezzo passo verso di lei, la temeva’. Se non altro i sentimenti sono più che corrisposti, c’è solo l’intoppo “rispetto”, “soggezione”. A quanto vedo però, entra in vigore il famoso proverbio che “Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”. Più chiaro di così penso non si possa spiegare.
Adesso in questo istante sono in fase “fottuta paura” per le parole che Emma sta pronunciando, per la vena di arrabbiatura che ho sentito nella voce di Regina. Ho tanta paura che la bionda possa scegliere la carriera e io non so se potrei accettare la cosa. Grazie al cielo non faccio in tempo ad avvilirmi che si parano davanti agli occhi queste magnifiche e strappalacrime frasi:
“…la vita vera sta sulla piattaforma”.
“Impara che esistono anche i desideri e i sentimenti. Impara che ci si può sentire vivi anche così. Impara che la vita è una sola”. Denunciami pure per plagio ma sappi solo che se dovessi riscrivere la recensione farai esattamente questo. Bisogno impellente di rimarcare queste frasi e bisogno impellenti di fermarmi per far respirare occhi e gola!
Non sto scherzando, ho fatto veramente una breve pausa. Ci sono troppe emozioni in ballo e io non so ballare!
Questa volta voglio chiudere così, senza nessuna aggiunta. Voglio godermi il momento e togliermi di dosso la brutta sensazione che ho appena passato. Voglio essere positiva e fare tesoro delle parole che hai fatto pronunciare a Regina, dopodichè posso gettarmi un cuscino in faccia e sfogare la tensione.
Ci sono, con un ritardo orrendo e vergognoso ci sono arrivata.
Che posso dire riguardo al fatto di continuarla? Potresti, secondo me non sviluppare una long ma uno, al massimo due capitoli bonus li potresti aggiungere tranquillamente.
Grazie di tutto Marta.

Recensore Veterano
14/07/16, ore 15:24

Sinceramente parlando credo di essere diventata un mezzo incubo per tutti gli autori che hanno ricevuto una mia recensione proprio perché sono parecchio critica nel bene o nel male x'D
E in questo caso criticare (in negativo) una storia così ben scritta e strutturata è davvero dura, a meno che non parliamo di una critica positiva!
In quel caso è decisamente più facile xD
Pertanto se ti aspetti che qualcuno ti dica che la storia è orribile, la vedo dura...
La trama è originale, intrigante e avvincente, i personaggi assolutamente perfetti nei loro ruoli; forse l'unico che stonava un po era Hood, non sul flirt con Regina ma, sul fatto che era uno dei farabutti a cui dobbiamo dire grazie per aver terrorizzato Sua Maestà sulla possibile dipartita del suo amato cigno...
*sospira*
Tesoro mio, il mio amato cucciolo di panda, hai quasi rischiato di ricadere nel tuo circolo privato di Maiunagioia ç.c
Che cosa triste...
Ma fortunatamente, almeno qui, tutto si è risolto per il meglio *-*
Anche se devo ancora capire Emma come ha fatto a stendere due ufficiali e restarne illesa, ma va bene non importa xD
E infine le descrizioni che hai messo ci hanno permesso di capire non solo ciò che stavano provando le protagoniste ma anche la loro relazione tra loro e il resto dell'equipaggio, anche se questo punto è stato sviluppato giustamente più sulla figura di Regina; in più hai dato al lettore anche un minimo di background durante le scene, che francamente non guasta mai come scelta ;)
E poi vogliamo parlare del doppio combo di Sua Maestà e il Cavaliere Bianco in divisa? Hai sciolto i cuori degli amanti della divisa 😁❤❤❤
Detto tutto ciò ti aspetti davvero una critica? Nah, non penso proprio u.u
Ora però, per quanto riguarda l'uso della terza persona... per essere un'autrice che ha pubblicato praticamente tutte le sue storie in prima persona, di cui se non erro l'altra fanfic che hai scritto in terza persona è "Dance with me", non te la sei cavata affatto male.
Ora facendo una rapida valutazione tra la prima persona che hai usato con "Il castigo del silenzio" (che mi sono appena ricordata non ti ho ancora recensito... arriverò prima o poi anche lì non temere...) e questa, ho notato come nella prima storia il testo è più... fluido, chiaro, scorrevole (?) si capisce che ti trovi più a tuo agio nello scrivere comunque; ora non pensare che questa storia non sia chiara o scorrevole lo è e con la terza persona hai fatto un lavoro stupendo, ci sono stati solo un paio di punti in cui personalmente mi sono un po persa non capendo subito chi stava parlando...
Ma questo fatto se nessuno l'ha notato può essere un mio difetto dato da diverse variabili e.e"
Ad ogni modo se devo fare un ulteriore confronto tra questa e l'altra storia che ho citato, così da avere come metro comune la terza persona, devo dire, e non ho alcun dubbio su questo, che con quest'ultima ti ho trovata più "cresciuta": il testo e il contenuto sono sempre impeccabili e geniali, ma con questa storia sei andata oltre non ti sei limitata al dialogo e ai sentimenti reciproci delle due protagoniste, ma hai dato al lettore qualcosa in più; sei stata abile nel trascinarsi tutti dall'inizio alla fine in questa avventura e non solo ci hai tenuto con il fiato sospeso, l'ansia e gli imprechi (Sì, sono una mezza camionista x3) soprattutto quando nessuna della due si decideva a fare la prima mossa in ogni senso, ma sei anche riuscita a dare una forma e una consistenza nel rappresentare queste due donne e i loro sentimenti che non sempre si è grado di portare alla luce con questa persona.
In "Dance with me" la trama era accattivante, ma c'era sempre quella sensazione di distacco tipica della terza persona, un distacco che qui non ho quasi percepito :3
Quindi, davvero complimenti ;3
Ora sarò probabilmente la millesima persona che te lo dice, ma se ci fossero le idee e l'occasione di trasformarla in una Long sarei stra felice di leggerla!
In prima o terza persona, fai tu guarda anche se dopo questo continuare a destreggiarti e allenarti con la terza non sarebbe male :3
Anche perché sarei curiosa di sapere che ruoli ricoprirebbero Henry, Snow e David... sempre se compaiono, oltre al fatto che sarei curiosa di scoprire di che morte devono morire Hood e Hook, senza contare la situazione che si è venuta a creare tra quelle due in quei 3 mesi e dopo sulla terraferma! Se qualcuno le scopre... uhmmm *w*
Poi magari Emma viene trasferita in un'altra sezione e... eh eh va bene qui comincio a partire quindi meglio se mi fermo x'D
Che poi non so cosa ti abbia ispirato, però mentre leggevo continuavano a venirmi in mente immagini del film "Operazione sottoveste" ed un po anche Full Metal Panic, quest'ultimo però più sul fattore magico anche se qui la magia non c'è... sbaglierò probabilmente visto che ci troviamo in entrambi i casi in un sottomarino. Che poi appunto, la storia è ambientata in un sottomarino o su una nave? Considerando gli spazi mi verrebbe da pensare al sottomarino, penso all'ufficio di Regina e mi viene in mente una nave xD
La nave/sottomarino Storybrook il terrore dei mari! X3
Ed ora una curiosità... perché hai messo la fic tra i generi drammatico? Se non ricordo male quando si parla di questo genere all'interno di una storia si prevede la dipartita di un personaggio (il più delle volte il protagonista o qualcuno vicino a questo) ma qui non è morto nessuno... anche se su quella nave hanno rischiato tutti parecchio! E no... la strage dei lettori che sono impazziti per la ship SQ in versione marine o che sono morti di crepacuore tra la bomba e l'attesa che Emma saltasse (finalmente) addosso a Regina non fa rientrare questa fiction tra i "drammatico"... mi dispiace 😂
Seriamente, come mai?
Ad ogni modo ti faccio davvero i miei complimenti per questa fantastica storia, che se mai penserai di continuare mi troverà assolutamente tra i lettori che la seguiranno ;)
Ancora complimenti e spero davvero di leggere altre tue storie ^^

Recensore Junior
12/07/16, ore 22:27

veramente bellissima!!! wow regina e emma sono bellissime, ma leggerle in questa storia è stato fantastico!
personaggi decisamente realistici nonostante il cambio di ambiente, e poi la storia è decisamente coinvolgente, dalla prima all'ultima parola!
veramente brava, complimenti!

Recensore Master
07/07/16, ore 15:27

Già il fascino della divisa,se poi ad indossarla c'è quel gran pezzo di Regina,capisco che Emma abbia perso la tramontana.La bomba avrebbe fatto meno danni,però non avrebbero goduto della reciproca presenza.Certo che se la sono presa comoda,cinque anni per "dichiararsi",meglio tardi che mai.Se vuoi dare un seguito da parte mia non posso che esserne felice.Grazie e ciao.

Recensore Veterano
06/07/16, ore 23:37

Confermo e ribadisco: questa ff è davvero molto molto ben scritta. Forse la terza persona ti sembra strana, ma i pensieri e i sentimenti dei personaggi riesci a renderli molto bene.
Che cosa vuoi che ti dica? Sai già cosa penso del racconto. Anche se forse non ti hoancora detto che mi piace come gestisci i loro incontri amorosi, in maniera sensuale senza essere volgare... o bolgare. :P
Bravissima come sempre! Sono fiera di te!

Recensore Junior
06/07/16, ore 14:17

CAZZO.
«Ha il tempo per una doccia, se vuole, ma può raggiungermi anche così.»Hai deciso di fare sul serio...
Allora recensire questa os è già di per sè una trasgressione per me,dato che no le leggo, nn le prendo neanche in considerazione perchè le ritengo troppo come dire "frettolose" sparate dritte al "punto" if you know what i mean,ed io amo la lentezza nella narrazione,mi piace innamorarmi a piccoli passi dei personaggi e poi immedesimarmi nelle loro sensazioni,senza dimenticare che si,conosciamo come le nostre tasche le nostre protagoniste,ma sentircele descrivere e bene è sempre un piacere.Ora,tu hai demolito due miei tabù,e cioè:le donne in divisa,che solitamente non amo,e cazzo,il sesso e subito,insomma in una os è proprio quello che odio,ma tu hai costruito in relativamente poco spazio,un castello di emozioni e tensione sessuale incredibile,a parte che ho sentito nello stomaco probabilmente la stessa cosa che hai provato tu nello scrivere,e cazzo,ti lascio immaginare il piacere..insomma se è la prima volta che scrivi in terza persona,mi pare di averti già letto,di sicuro non mi hai deluso,anzi,devo solo rimproverarti appunto,di averne fatto una OS quando invece sarebbe stato un ottimo spunto per una storia a capitoli che prometteva moooolto bene,ma si sà,le gioie non possono mai durare,e noi non siamo abituate,quindi andiamoci piano.
brava,complimenti,e pensaci a tirarne fuori qualcosa di più lungo XD
l HAVE A DREAM.

Nuovo recensore
06/07/16, ore 09:44

sei tornata, *______*
finalmente, sono contenta. ottimo inizio, mi piace.
non farci attende troppo mi raccomando che ultimamente boh, nessuno aggiorna più nulla.

Nuovo recensore
06/07/16, ore 02:05

Mi è piaciuta un sacco questa one-shot! Diversa dalle altre che si leggono di solito, originale. Mi permetto di dirti una cosa: che ne diresti di trasformarla in una vera e propria storia con più capitoli? Sarebbe interessante vedere cosa riserva il futuro per Emma e Regina qui. Cosa faranno mentre sono entrambe in servizio? Durante i giorni in cui non lavorano e non hanno da rispettare nessuna regola? Dopo? Sarei curiosa.

Spero prenderai in considerazione la cosa! Complimenti ancora :-)

Recensore Junior
05/07/16, ore 23:45

Confermo quanto ha detto la tua dolce metà: Credo sia la ff più bella che tu abbia scritto. Però perché un os?? Sarebbe stato bello leggere di più T.T Complimenti davvero. Bella, coinvolgente e sempre ben scritta. S.

Recensore Master
05/07/16, ore 23:23

Wow! Ok, allora mi è piaciuta tantissimo la parte finale! O meglio, da quando Emma è entrata nella stanza di Regina. Bello l'inizio, la bomba, Regina che le dice quello che le voleva dire da tempo dopo che Emma si era praticamente "sfogata" con lei perchè pensava che sarebbero morte. Ma la parte finale è bellissima perchè mentre era scontato per me che si sarebbero saltate addosso, sono rimasta MOLTO PIACEVOLMENTE colpita dal fatto che Emma stesse letteralmente tremando, perchè aveva paura, voleva Regina, ma non capiva, non sapeva, non voleva perdere tutto quello che la faceva sentire bene...e Regina l'ha capito e le ha detto quello che provava da ormai 5 ANNI!!! Porca miseria della resistenza!!! Regina, sei un mito!!! Cmq è stata una parte dolcissima! E l'ho adorata! Non sto invece qui a spiegare cosa diavolo ho rischiato mentre Regina praticamente si denudava di fronte ad Emma...coff coff...buon gesù!!! XD Cmq complimenti per la storia! Avevo bisogno di una bella SQ! *___* La mia amata OTP!!! *_____*

Nuovo recensore
05/07/16, ore 19:31

Ciao! Che bello ri-leggerti così presto! 
Questa storia è davvero fenomenale, il modo in cui scrivi è davvero accattivante e lo so che risulto essere ripetitiva, ma lo credo davvero! 
Per quanto mi riguarda dovresti continuare a scrivere in terza persona, ma non perché non mi piacciono le storie in prima persona, ma perché sono dell'idea che in questo modo si lasci più spazio al lettore. (Non so se è chiaro il concetto), ma è come
se il lettore potesse immaginare le scene da spettatore (come in un film) e non come protagonista. 
Un tuo punto di forza sono assolutamente le descrizioni, la cura che metti nel parlare dei vari particolari permette a noi esterni di avere un'idea precisa della

situazione. 
Per quanto riguarda la trama, a mio avviso dovresti immediatamente trasformarla in un long e concentrarti anche su tutto il dopo, quando si incontreranno per i corridoi della nave e sarà praticamente impossibile
fare finta di niente, quando il capitano le assegnerà compito ardui solo per poter stare sola con lei.. Cose di questo genere 😏 
Ma forse sono io che mi faccio prendere troppo. 
Non vedo l'ora di leggere nuove storie! 
A presto! 

Recensore Junior
05/07/16, ore 17:29

<3 <3 Molto bella!!! Credo tu abbia perfettamente reso l'idea delle emozione e dei sentimenti che le protagoniste scatenano nell'altra, in qualsiasi ambientazione in cui capitano.
I miei complimenti!!! XD

Recensore Master
05/07/16, ore 15:07

Ciaoo!
AMEN!
Per metà one-shot ho pensato:
Cedi, cedi, cedi. Emma cedi e che diamine. Sto soffrendo io per te. se è una tortura per me pensa per te.
E ... si finalmente ha ceduto. Diciamo che regina non le ha concesso molte altre chances
Comunque One-shot veramente bellissima, mi è piaciuta molto molto molto.
Hai avuto un idea originale e mi è piaciuto anche come l'hai sviluppata.
Inoltre è scritta veramente bene anche se preferisci scrivere in prima persona rispetto alla terza.
Penso che questa sia una delle mie one-shot preferite e infatti adesso l'aggiungo nella lista delle preferite.

BACI, a presto!
(Continua così che sei forte)

Recensore Junior
05/07/16, ore 14:02

Bella bella bella bella...forse non mi sono spiegata abbastanza...Bella!:D Sono rimasta incollata allo schermo del pc dalla prima parola all'ultima.WOW! Allora,scritta benissimo,ma che sei molto capace in quel senso già lo avevo capito da tempo.Sono passata dall'ansia mista a terrore per la possibile esplosione della bomba, allo struggermi per la distanza creatasi tra le due protagoniste,fino all'esplodere della vera bomba,fatta dai loro sentimenti tenuti nascosti per anni.Hai dato ad entrambe dei ruoli perfettamnete calzanti.E me ne pentirei se non ti dicessi che vorrei tanto che la continuassi,ma mi rendo conto che è quello che dico quasi sempre ogni qual volta leggo un os cosi bella e coinvolgente.Insomma,BRAVA!!! e grazie per questa perla :) A presto spero ;)
(Recensione modificata il 05/07/2016 - 02:03 pm)