Recensioni per
Il retaggio di Eva
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/07/16, ore 11:07

Ormai ho capito che te vai tenuta d'occhio nella pagina autore! ogni tanto ci regali uno spaccato storico che graffia con nonchalance.
Che dici, la tua è una toccata e fuga? 
Bello questo ritratto della sorella geniale del geniale Wolfgang, ma il codice genetico non è un'opinione. Solo che lei era del sesso sbagliato a quell'epoca.
Provava affetto per il fratello e rimpianto per non aver potuto seguire le sue orme, andando a fare la baronessa Tal dei Tali. Però almeno ha vissuto a lungo a differenza del fratello, troppo odiato e invidiato e quindi con la fine che conosciamo tutti, purtroppo.
Bella prova.
Ciauzz
K.-L.

Recensore Master
14/07/16, ore 10:34

Buongiorno.
Che bel raccontino!
Mi è piaciuto tantissimo.
Si nota la tua attenzione alla condizione femminile. In questo caso, la povera protagonista ha rinunciato ad un grande futuro solo perchè è donna, e deve maritarsi...
Un vero peccato, ecco.
Bene, come al solito ho trovato tutto scritto molto bene, e la vicenda da te descritta è molto interessante e profonda.
Complimenti per tutto.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Junior
14/07/16, ore 10:22

Pausa caffè, giusto per commentare questo tuo nuovo lavoro.
Non sapevo nulla della sorella di Mozart e ricordavo vagamente che da bambino suonasse con la sorella maggiore e stop: come sempre mi stupisci per la tua vasta conoscenza dei personaggi storici. Te lo dico sempre anche di persona che dovresti scrivere un romanzo storico perchè quello è il tuo campo, c'è poco da fare!
Nannerl ha pagato tutta la vita il fatto di essere una donna: la paghiamo ora, figurati nel settecento.
Poco importava il genio femminile, anzi.
Sei sempre più brava!
ti abbraccio

Recensore Master
14/07/16, ore 00:00

Un altro dei tuoi bellissimi omaggi al genio femminile ingiustamente non riconosciuto! E (aggiungo io) non solo per colpa dell'epoca: quante storie di donne fantastiche del passato (scienziate, artiste...) rimangono tuttora sconosciute ai più?
Veniamo alla protagonista. Sapevo che si esibiva insieme al fratello, così ho ingenuamente sempre pensato "Wow, che padre moderno e liberale!". Errore! In realtà, la bambina era "usata" un po' come un fenomeno da baraccone, finché le regole imposte dalla società non l'hanno fatta rientrare nei ranghi. Finita la festa, doveva piegarsi a diventare una donna come tutte le altre. Questa intima sofferenza e ribellione traspaiono molto chiaramente dalla tua storia. Si capisce che non è nemmeno una questione di fama o soldi: lei AMA proprio la musica, ma può ormai coltivare questa passione solo nel privato. Spero che questo abbia almeno un po' mitigato il dolore della rinuncia.
Mi è piaciuto anche il fatto che non c'è traccia di invidia nei confronti del celebre fratello, anche se sono ormai lontani. Anzi, di lui rimangono teneri ricordi, come il suo buffo incontro con la principessina Maria Antonietta e la lettera in cui riconosce la sua bravura.
E brava pure tu, che sai sempre dipingere in modo nitido e vivido questi ritratti di signora!

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