Recensioni per
Breathe, John
di Little Redbird
Magari per te le storie di luglio sono vecchie e non le controlli più ma prego che non sia così,! Chr dolcezza ma questo è normale essendo tu. Trovarti qui invece è un sorpresone... Meraviglioso! Quanto è bella questa semplicissima scena di bacio. Per altro anche credibile. Penso che se Sherlock perderà la testa lo farà totalmente. Senza riserve |
“…Il caldo, lo shock, il profumo di Sherlock…”: è una ff, questa, che va definita non breve, sarebbe un limite, ma fulminea ed abbagliante. Hai racchiuso tutto ciò che è energia e legame tra Sh e John in un percorso narrativo che è costituito quasi da un susseguirsi di flash. C’è tutta la loro storia, tutto ciò che li rende inseparabili ed unici. Quelle che investono prepotentemente Watson sono sensazioni forti, a lungo attese, che lo abbagliano, lo stordiscono come dici bene tu. Sh non viene descritto direttamente ma la sua presenza, carismatica e potente, pervade tutta la scena. Trovo, qui da te, un consulting la cui personalità corrisponde al ritratto che me ne sono fatta in questi anni, tra la (ri)lettura di Doyle, le serie Granada e BBC e delle lunghe navigazioni nel grande mare del fandom. Spesso lo si fa agire come una candida donzella, pudica, o meglio, impreparata alla scoperta di avere un cuore ed all’incontro fatale con una persona che diventa più importante della vita stessa. Sicuramente Holmes si trova spiazzato di fronte a qualcosa che non conosce e che teme possa indebolire la sua intelligenza e la sua particolare autonomia esistenziale, caratterizzate dalla voluta lontananza rispetto a normali relazioni umane. Ma non si deve dimenticare che la sua razionalità è veramente sconfinata e, dunque, perfettamente in grado di esaminare ciò che gli sta succedendo da quando ha visto Watson al Barts. Pertanto, quello che stringe il suo blogger tra le braccia, è uno Sh consapevole di ciò che prova, di ciò che vuole e lo afferma, non solo travolgendo John con una carica emotiva potente, ma lanciando anche una gigantesca sfida a Scotland Yard che li ha, Lestrade a parte, sempre derisi e, addirittura colpevolizzati. Umanissima, meno fascinosa ma tanto coinvolgente è la confusione in cui viene travolto John, abbagliato dal suo sole. Bella, bella storia. |
Ciao, non potevo non fermarmi a lasciare una recensione, anche se confesso che non ricordavo di averti lasciato un prompt (ma perché ne ho tipo lasciati duemila...). Comunque, ho sorriso rileggendolo perché ho sto kink pazzesco per l'edificio di Scotland Yard e per John e Sherlock che ci fanno delle cose dentro. Mi ha fatto molto piacere che tu l'abbia fillata, anche perché mi pare di capire che era da tempo che non scrivevi Johnlock. Mi è piaciuto molto come hai lasiciato che Sherlock prendesse l'iniziativa su John, come lo spingesse a fare un qualcosa che forse John mai avrebbe fatto in un luogo del genere. Io credo molto in questo, ovvero che superati gli scogli iniziali, Sherlock sia molto dominante. Ho visto molto da Sherlock, questo "respira, John" che gli sussurra. |
Ho trovato questa flash deliziosa. |