Finalmente leggo il nuovo capitolo. Non vedevo l’ora di leggerlo per vedere come si evolveva la storia e, ovviamente, l’attesa ne è valsa la pena! Questo capitolo ha battuto molti “record” rispetto ai capitoli precedenti. Difatti questo è, in primis, il capitolo più erotico fra tutti, per non dire il più arrapante. Le descrizioni sono così vivide, intense, passionali e anche estremamente naturali, spontanee. Le cose accadono così, in maniera imprevista, proprio perché vi è una enorme passione fra i due. E tutta questa passione trasuda da ogni parola che usi, da ogni singolo gesto che i protagonisti compiono. E, come sempre, ti sei attenuta a descrizioni estremamente reali, proprio come è reale la vita e, ormai, anche questi personaggi per noi lettori. Ho sentito pienamente dentro di me tutta la passione provata da Ranma, segno che hai colto proprio nel segno, riuscendo a descrivere una perfetta e realistica scena di “quasi amore”. E complimenti perché sei riuscita anche a entrare perfettamente nella testa (e non solo…) di un uomo, cosa sente, cosa prova, come soffre e come si comporta. Brava!
Altro record battuto da questo capitolo è la dimostrazione di quanto potere abbia davvero Ranma (anche se non so perché ma credo che il suo vero vero potere debba ancora attendere un po’ per manifestarsi e temo proprio quando ciò accadrà). Comunque sia, vedere come in questo capitolo usi appieno il suo qi per sbarazzarsi addirittura a distanza di numerosi nemici è il massimo. La descrizione che hai fatto dei comuni mortali che assistono al suo potere che viene rilasciato mi ha fatto venire la pelle d’oca. Sembrava davvero un demone che si è scatenato!
Altro record battuto da questo capitolo è il livello di rosicamento provato sia da personaggi che non riescono a concludere sia, ovviamente, anche da noi lettori, che non vediamo l’ora di leggere la scena in cui i due finalmente faranno l’amore. E ovviamente non basta l’interruzione dovuta dal ciclo, ma ovviamente ci si mette pura la sfiga che fa arrivare i ninja e fa sì che Ranma si allontani per cadere addirittura in una trappola! Ma non è una semplice trappola, questa volta si trova ad affrontare un Ryoga molto arrabbiato! Ovviamente Ryoga non può competere con Ranma, ma non so perché credo che gli darà lo stesso del filo da torcere!
E quanto detto sinora sono solamente i cosiddetti record battuti da questo capitolo. Veniamo ora ad analizzare la sua struttura e le parti che mi hanno colpito di più.
Tutto è estremamente armonico, è un capitolo organico con parti che sono ben amalgamate le une con le altre, in cui il leitmotiv si potrebbe definire il sangue. Il sangue la fa da padrone in questo capitolo: prima il sangue di lei che impedisce che i due si uniscano, poi il sangue di lui che forte gli pulsa nelle vene (e non solo), quindi il sangue versato dai ninja uccisi e, infine, il sangue che verrà versato nello scontro che ci sarà fra Ranma e Ryoga. Il ritmo di questo capitolo è come una sinfonia, come onde del mare, si alzano e si abbassano, per poi rialzarsi e riabbassarsi, sempre di più, sempre più forti. La pace che c’è nel tempio, poi ecco che arriva la passione che si monta e cresce ma che poi si deve arrestare, poi di nuovo calma, poi arrivano i nemici; scena di sangue e timore che Akane possa essere ferita, e così la tensione cresce ancora, quindi tutto torna normale quando si pensa che tutti i ninja siano morti. E poi invece Ranma che ne scova ancora due vivi, li insegue e…casca in una trappola. Di nuovo tensione alle stelle, ma ovviamente lui supera questo momento ed arriva…Ryoga, e di nuovo l’onda della suspense e dell’emozione tocca il suo apice e…ci lasci così con il massimo della tensione, in sospeso, non sapendo cosa accadrà e come andrà a finire.
Ma c’è anche un’altra tensione che aumenta, ma sottilmente e che mi ha creato più inquietudine di tutto il resto ed è una frase detta da Hiroshi mentre con Ranma parlava delle sue mogli: “D’accordo. Speriamo solo che nel frattempo tua moglie non incontri mai quella pazza! Ti immagini se…”. Non so perché ma questa frase mi angustia un po’…A ciò aggiungo anche la visione di Hiroshi che vede chiaramente Kodachi…Guai grossi all’orizzonte! Senza considerare il presagio nefasto avuto da Akane, ossia la tazza che si incrina (ps: ottima chicca orientale questa. In tutti i manga quando deve accadere qualcosa di davvero brutto, succede sempre qualcosa del genere. Ottimo riferimento “dotto” e ottimo elemento di suspense).
Altro elemento che sembra secondario ma che serve a mettere inquietudine in noi lettori è il presagire la possibilità che Mousse si allei con Happosai. Va bene che Mousse non conta nulla, ma chissà cosa potrebbe combinare se si alleasse con Happosai…
Insomma, in questo capitolo hai messo così tanti elementi, sia espliciti che impliciti, che sono riusciti a crearmi molta agitazione e grande suspense e quindi un’enorme voglia di leggere il prossimo capitolo.
La citazione iniziale è stata proprio un colpo da maestro: butti là una piccola frase (fra l’altro presa da un film orientale, e questo “collegamento” mi è piaciuto molto) che lascia presagire qualcosa di non molto buono, anzi…ma stando in posizione iniziale, e seguita da una bella scena di “amore coniugale” viene quasi inconsciamente rimossa dalla nostra mente: “non può accadere davvero qualcosa di brutto, ormai il peggio è passato”, mi viene da dire, e invece è una frase molto profetica!
Molto apprezzati sempre i riferimenti agli occhi dei personaggi che si sviluppano nell’arco della storia e mostrano, nel modo più chiaro e veritiero possibile, gli stati d’animo dei personaggi: ora sono affamate, ora sono laghi cristallini, ora sono pozzi neri in cui bolle una rabbia sconfinata, ora invece sono prive di vita. Stupendo!
Meraviglioso il discorso finale fra Ranma e Ryoga, quando finalmente Ryoga capisce come stanno le cose. Lui è sempre stato un po’ duro di comprendonio e cocciuto. Ce ne vuole perché capisca realmente. E per “aiutarlo a capire” mi è piaciuto molto quando Ranma gli dice chiaramente: ““Dove si trova mia moglie non sono affari tuoi”. Ciò non di meno Ryoga non si vuole arrendere, da bravo testone quale è! Complimenti anche per aver reso chiara un’altra “illuminazione” avuta da Ryoga: ora ha capito che vuole tornare da Akari e “l’idea di non rivedere mai più il suo volto dolce e innocente lo fece quasi impazzire”.
E chiudi poi con una frase che crea un botto di suspense: che cos’è che Ryoga può fare e vuole fare, cos’è l’unica cosa che gli restava da fare? Io un’idea ce l’ho e non vedo l’ora di leggere il seguito per vedere se ho ragione e, se sì, come descriverai il tutto.
Complimenti infine per il tuo sapiente uso oculato e non pesante di parole ed espressioni orientali (come il “tempo delle nuvole e della pioggia”) che ci fanno sempre amabilmente immergere in questo mondo antico giapponese. Stupendo anche l’uso a volte comico che fai di queste parole, come ad esempio: “Allora, vuoi dirmi perché te ne stai con il nunchaku al vento?”. Meraviglioso! Termine squisitamente giapponese utilizzato in un contesto più che giusto e anche in maniera spassosa! Sei geniale!! E soprattutto per nulla volgare. Davvero brava!
Questo capitolo è un altro dei tuoi gioielli! Grazie per averlo scritto e, come sempre, termino con la mia solita preghiera di aggiornare presto! Bravissima!!
PS: complimenti anche per la fanart! Disegnata davvero bene ma soprattutto complimenti per il contrasto fra il bianco e nero e il colore rosso del sangue. Anche qui, in questo disegno, il sangue (come nel capitolo) ha un ruolo molto importante! |