Abbiamo qui due diversi modi di affrontare il dolore.
Del resto, Flare ed Hilda sono diverse tra loro, come la notte ed in giorno. Tanto espansiva ed esuberante la prima, quanto più riflessiva ed introversa la seconda. Quest'ultima poi, deve fare i conti con dei pesanti fardelli mai portati dalla sorella minore: la responsabilità di sovrana ed il senso di colpa.
Già: la colpa ed il pentimento. A differenza di Flare, che con la sua condotta sempre sincera e cristallina non ha e non avrà mai nulla da rimproverarsi, Hilda Polaris ha sulla coscienza la morte dei suoi cavalieri. Tutti quanti. Ha sconvolto l'ordine naturale con lo scioglimento dei ghiacci di Asgard, da officiante di Odino qual era ha commesso atti di eresia, ha condotto i suoi guerrieri in una guerra folle ed insensata. Uomini prodi e coraggiosi sono morti senza un motivo valido.
Flare parla di malefizio, di anello maledetto... certamente. Ma chi viene avvinto dal malefizio è perché ne è stato sedotto. E' perchè ha ascoltato la voce suadente di una sirena che promette potere, ricchezza, benessere.
Tutto questo Hilda lo sa.
Per questo mentre Flare può solo provare dolore ed abbandonarsi al lutto, ma in tutta serenità di coscienza, questo lusso Hilda non può permetterselo.
Ecco, io credo che tu abbia perfettamente colto, in questo racconto, questa chiave di lettura dei fatti di Asgard. La tua Hilda prova vergogna. Sente su di sé il peso del disonore e non vuole neppure condividere con la sorella minore la sua sofferenza. Una sofferenza che la divora dentro.
Sottovaluta però il potere salvifico dell'amore: l'amore di una sorella, che non si arrende di fronte ad una porta chiusa.
Flare, a modo suo, è anch'essa una combattente. Non cede di fronte alla barriera che Hilda interpone tra loro ed avanza con coraggio.
Chi ama davvero è la creatura più forte dell'Universo.
Ti ringrazio per tutte le riflessioni che mi hai donato con questo splendido racconto, così vero e sentito.
Hai reso un ritratto splendido e commovente alle due principesse, rimaste così sole in mezzo ai ghiacci...
Complimenti, tesoro.
Un abbraccio
Lou
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