Buongiorno, cara Bigin!
Devo dire che questa poesia mi ha inizialmente colpito per il suo riferito all'acqua, che ti dirò, è probabilmente l'elemento che più rappresenta la mia persona, per cui ho provato a immedesimarmi ancora di più in questo protagonista che presenti con la sua fragilità umana, riconducibile a chiunque.
Arriva un certo momento nella vita di chiunque dove ci si rende conto di come il mondo sia un bordello ìmpari a qualunque cosa, capace di mostrare dislivelli atroci dal punto di vista della vita, delle scelte e delle opportunità a chiunque decida di vivere a fondo questo girotondo che è la propria esistenza.
La società è un covo di matti fugaci che cerca di inserire quelle asticelle del normale per dare alle persone un modo per sentirsi nella zona confortevole, senza rendersi conto che nuoce gravemente a persone che tendono tantissimo a mostrare la propria individualità. Perché diciamoci la verità: a meno che non succeda qualcosa essa considererà sempre la persona come un outsider, uno spauracchio da bersagliare totalmente fino ad affondarlo, a meno che non decida di sottostare alle regole implicite imposte dalla stessa società.
E se una persona non è preparata a lottare e ad andare avanti, sarà il passato e la debolezza a sfinirla e a intrappolarla in un circolo vizioso e tremendo.
Il protagonista di questa poesia ha semplicemente i suoi momenti di sconforto ma dentro di sé ha una luce che lo guida, un cuore che vorrebbe cibarsi di sentimenti buoni quanto sereni per poter assaporare frammenti di felicità da tenere stretti stretti e condividerli chi saprebbe apprezzarli.
L'indifferenza del mondo è solo uno dei tanti motivi (e mali) del perché sta sprofondando, creando quasi elementi angoscianti, horror, realmente inquietanti e privi di una vera e propria fondamenta ma che paradossalmente siamo riusciti a donare loro.
L'ultima quartina penso sia stata quella più micidiale perché racchiude il sistema malato che la società sta cercando di far primeggiare e quanto siano fugaci e senza perennità i gusti che impone, veloci come le nuvole che vanno e vengono nelle porzioni di cielo, improvvise e non durature come la marea che ogni tanto fa capitolino in qualche luogo.
Lo stile è inframmentato dalla creazione di molte e varie immagini, risulta essere fortemente visivo, espressivo, naturalistico per il buon numero di terminologia utilizzata a riguardo e la composizione libera si serve per raccontare sentimenti come la paura, la malinconia, il disagio, la volontà di andare avanti perché la propria integrità è ancora lì a dare man forte nell'oblio.
Perché il mondo si merita persone che, in queste condizioni attuali, bramino salire su a galla, respirare a pieni polmoni e trovino il modo per risollevarlo piano piano.
Complimenti, una poesia veramente significativa e della quale condivido il pensiero!
Un abbraccio forte,
Watashiwa |