Recensioni per
Raccontami una storia
di Polveredigente

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 49
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
18/09/17, ore 20:08

Wow! Ne è passato di tempo, eh? Ma alla fine, come sempre, torno al mio momento con le tue parole. Non so cosa uscirà fuori da questa recensione ma mi consola sapere che sai già cosa è stato per me questo capitolo. Come l’ho vissuto e quanto l’ho apprezzato. Quindi iniziamo subito..

Lo ripeto in continuazione, capitolo dopo capitolo, sin dall’inizio di questo nuovo viaggio, questi Harry e Louis sanno di quotidianità, di naturalezza, di qualcosa che c’è, dell’odore del caffè appena svegli. E questo capitolo è stato proprio questo per me. Sono il mio quotidiano, una bellissima giornata di sole, il buongiorno da parte di un amico. Rileggendo le prime righe di questo capitolo, ho riprovato tutto questo, di nuovo e ancora. Sono la tazzina di caffè mentre guardo la città svegliarsi dalla finestra.

Ed è “strano” perché loro rappresentano la stessa cosa per loro stessi. Sono una costante nella vita dell’altro. Leggere e vivere di loro così presenti e quasi destinati a stare insieme, mi emoziona. Perché appunto proprio la stessa cosa io nei loro confronti. Non so davvero come spiegarlo ma quando Harry o Louis si raccontano di quanto di quotidiano sanno, sorrido perché è quello che sento anch’io quando penso a loro. Ho reso l’idea?

Forse questa cosa l’ho già detta in un’altra recensione ma sono una appassionata di interazioni umane, soprattutto quelle abituali, quelle che si fanno senza più pensare. Gesti come camminare o respirare. Harry e Louis sono tutto questo. Più li vedo muoversi uno verso l’altro, più il mio cuore si riscalda e sono reali. Sono di fronte a me, due vecchi amici che conosco da cosi tanti anni da essere parte della mia famiglia, della mia storia, della mia anima. E li guardo con occhi adoranti e ogni tanto sbatto le palpebre quando mi rendo conto che stanno parlando perché sono una pappina informe sul pavimento da quanto sono belli e devo ricordarmi di respirare e di assimilare le parole. Insomma, mi fanno spegnere il mio cervello da quanto bene mi fanno stare.


-->> "Tieni saldo il coltello" gli propongo, se mi dovesse ferire lo facesse bene, merito almeno di morire, lo faccia senza lasciarsi dietro segni vitali o possibilità di ripresa, lo faccia fino a lacerarmi tutti gli organi interni "non sbagliare mira."

<-- Me ma nei tuoi confronti. Le tue storie saranno la mia distruzione ma almeno finiscimi del tutto dopo. Perché non voglio sentire la loro mancanza.



-->> “perché siamo qualcosa in più rispetto ai numeri, alle medie, alle statistiche, siamo umani e nessuno sarà in grado di toglierci la nostra umanità senza il nostro permesso, perché delle volte è l’unica cosa che ci rimane ma troppo spesso ce ne scordiamo.”

<-- Su questo passaggio ti ho fatto un audio lunghissimo, perché l’importanza di questo passaggio va oltre questa storia, i suoi personaggi e tutto il mondo delle parole. Questo passaggio è qualcosa che tutti quanti dovremmo leggere di prima mattina, appena svegli, per essere umani migliori durante il corso della giornata. Per ricordarci chi siamo, della nostra unicità e che non siamo numeri o statistiche ma appunto persone. Con le proprie diversità ma pur sempre bellissimi.



-->> “Voglio fotografarti nudo” <<--

Se la memoria non mi inganna, è la seconda volta che Harry fa questa affermazione e ogni volta ho i brividi perché non intende “voglio fotografare i tuoi corpo nudo” ma “voglio mettere a nudo la tua intera essenza e bearmene”. Ed è solo una frase, solo parole ma niente funziona così con te, con loro. Sono emozioni, sensazioni, ricordi, pelli, anime, sapori e io sono disarmata.

Tra l’altro in questa scena viene citato il concorso cosa che, onestamente, avevo totalmente rimosso. E non perché non sto seguendo la storia o per problemi di memoria ma perché riesco solo a pensare a loro due, a quello che stanno costruendo. Ai gesti e le parole e tutto il resto è stato messo da parte. Ma sentire Harry parlare del come fare la foto, dagli effetti alle pose, mi ha messo voglia di vedere questi possibili scatti. Di vedere, effettivamente, lo scatto decisivo. Insomma, alle volte sono cosi reali che fatico a credere che siano solo parole scritte in una storia.


-->> “un essere umano smette di essere tale quando impone la sua presenza, un’idea, un sentimento, con la forza”

<-- alle volte leggo e mi dimentico di commentare con un mio pensiero, perché sono troppo presa da tutto ma poi incontro queste frasi e vorrei tappezzarci l’intera città. Tutte le città del mondo, in realtà.


-->> “a chi ha capito che l’amore abbatte i muri per costruire foreste dove solo i più coraggiosi avranno il coraggio di avventurarsi”

<-- Lo sai come la penso sul citare troppo. È anche vero che fallisco sempre miseramente perché le tue parole mi danno vita però ho capito che i compromessi sono la mia salvezza. Di questo lunghissimo pezzo scelgo solo questa frase ma davvero, tutto le volte, finisco di leggere e sono senza fiato. Perché lo sento, ovunque, nel mio cuore. E le parole vengono marchiate nella mia memoria e costruisce la mia forza ogni volta che non mi sento tale. Tutto questo intero passaggio è la motivazione reale per cui continuo a leggere. Le tue parole saranno sempre la mia ricompensa dopo una lunga giornata e la forza di ricominciare da me. E questo me l’hai insegnato in privato ma lo ricordo ogni volta che trovo questi passaggi nelle tue storie. Ti adoro.


-->> “se vi tocco, se vi sfioro mi sembra di poter percepire le vostre emozioni, riesco a capire chi è sincero con me”

<-- Dannazione ma quanto è bello Louis? La sua personalità sembra quella di un camaleonte, ogni volta che credo di aver capito il suo vero colore, me ne mostra un altro. E sono tutti suoi, tutti parte di qualcosa, di presente o passato. E vorrei averlo di fronte a me, studiarlo come può fare Harry, viverlo completamente, anche nelle sue piccolezze e amare tutti i suoi colori, anche quelli più scuri, più nascosti e tutti quelli che ancora deve mostrare, quelli più vicini alla sua essenza più totale. Sempre più innamorata di lui. Citando: “L’obiettivo della mia vita è essere quel filo.”


-->> Sotto i vestiti, le facciate, i rapporti sociali, siamo tutti animali guidati da un unico e potente desiderio: il nostro subconscio.

<-- Come prima, passaggio troppo lungo per citare interamente ma troppo meraviglioso per lasciarlo nascosto nel testo, senza dargli luce e attenzione. Per favore, rileggiti questo passaggio fino a “ma adesso tutto ritorna a girare secondo il giusto ordine”, fallo per me e anche per te.
Non ci sono parole altrettanto belle da dire ma questo passaggio è stato tutto. Le mie emozioni sono cambiate durante la lettura e ho percepito Harry leggere queste parole direttamente nelle mie orecchie, con una musica cangiante e la scena proiettata di fronte i miei occhi. La meraviglia.


Per tutta la recensione le mie mani hanno tremato per arrivare a questo momento. E mi sto riferendo a: "possono cambiare tante cose, il mondo può smettere di girare e il clima riproporci la glaciazione ma ci sono un paio di cose che non potrebbero mai cambiare" e le tre cose che il mio bellissimo e colorato Louis elenca davvero, potrà sembrare assurdo, ma non ho ancora superato la cosa.

Continuo a rileggere e mi chiedo come questa persona possa esistere perché sì, Louis esiste e questa è la prova.
Se per l’aviatore la prova che Il Piccolo Principe è esistito davvero stava nel fatto che gli avesse chiesto di disegnare una pecora, in Raccontami Una Storia, la prova che Louis esiste è proprio qui.
Perché:
Uno sarà sempre una principessa, secondo Sense8 è la miglior serie in circolazione e terzo, in un futuro più o meno lontano, se Dio o il Karma vorranno, avrà un cane con Harry
E QUESTO È TUTTO.

Ma comunque, già qui, dopo aver solo letto i tre punti che non potrebbero cambieranno mai, sapevo che era importante. Lo sentivo. Anche se non potevo sentire la sua voce, il tono era di qualcosa di importante. Ma sarò onesta, quando Louis spiega e racconta il perché del cane, croce sul cuore, tutto ha assunto il triplo dell’importanza. E un giorno, non molto lontano da oggi, quando ci beccheremo durante un tuo firma copie per un tuo libro, lo prometto qui perché luogo più sacro e vero non esiste, ti ripeterò queste tre cose perché me le porterò per sempre con me. Perché ci sono stata dall'inizio e perché, come dice Louis, non cambieranno mai. Così come il mio amore per le tue parole.

"ed io vorrei avere un cane con te."


(H)anna

Recensore Junior
23/07/17, ore 07:20

Anche se in silenzio, io ci sono sempre! Questi due mi fanno sciogliere. Mi è piaciuta tantissimo la parte finale, in cui Louis dice di voler un cane con Harry, mi sono letteralmente sciolta mettendomi nei panni del riccio. Stra adoro le diverse citazioni che spargi qua e là e la curiosità di leggere e capire cosa hai in serbo per i protagonisti è sempre tanta (ogni volta un po' di più). Sarà pure un capitolo di passaggio ma, ce ne fossero di più così, mica mi lamenterei eh. Alla prossima!

Nuovo recensore
12/07/17, ore 19:14

Io amo questa storia e aspetto ogni volta con ansia l'aggiornamento. E' bellissimo vedere come Louis, man mano si sia aperto sempre di più, fidandosi di Harry. Harry, che è di un romantico fuori dal mondo, che lo capisce e che crede in loro sempre e comunque.
E Louis con gli slip bianchi? Lì mi hai stesa aha
Davvero complimenti!

Recensore Junior
06/06/17, ore 12:31

Ho rimandato questa recensione per una serie di ragione, che in realtà conosci già. Quando questo succede e dopo riesco finalmente a trovare il tempo e il mood adatto per recensire, ho sempre quella sensazione addosso di non sapere più cosa si fa. Cosa bisogna dire? Come bisogna iniziare? Ovviamente, sto sentendo quella sensazione anche adesso, forse per questo ogni volta inizio con me che parlo random e dopo parte la vera recensione. Non so cosa dirò in questa recensione, se sarà decente o meno, se sarà lungo o piccolissima. Ma come sempre, eccomi qui a provarci, a prendermi il mio tempo con il capitolo e a dire la mia opinione in merito. Onestamente non vedo l’ora di rileggere il capitolo perché mi mancano dannatamente tanto. Ma bando alle ciance, iniziamo…

Quando ho iniziato a leggere il primo pezzo, ero un po’ spaesata. Nessuna emozione era definita e non sapevo come sentirmi. E la confusione aumenta ma allo stesso tempo si dissolve in quel “è qui”. Ci ho versato una lacrima, lo ammetto. Perché ero cosi persa nel cercare di capire come sentirmi, che mi sono lasciata scombussolare da quel “è qui”.

Non voglio citare perché il pezzo di cui voglio parlare è troppo lungo ma dall’instante in cui Harry fa aderire il suo petto contro la schiena di Louis fino al bacio, TUTTE le volte che leggo questa scena (e l’ho letta cosi tante volte da aver perso tutto, oltre il fiato e le capacità mentali), rimango sospesa nel tempo. Prima del capitolo ti lamentavi delle ripetizioni, in questo pezzo ce ne sono, è vero, ma hanno solo aiutato a creare questa sensazione di “la mia testa è leggera come un palloncino”, perché è in grado di drogarti ogni parte di ragione e istinto.
Ogni dannata volta mi riprometto di rileggere il momento con attenzione ma dopo che Louis si volta tra le sue braccia, è una corsa in discesa per una strada ripida. Il mio ritmo di lettura continua ad aumentare di velocità fino a quando le loro labbra non si separano. E mi ritrovo a cercare aria come la forza per rifare di nuovo la stessa discesa perché “dannazione, lo devo rileggere ancora”.
Durante questo lungo istante, ci sono delle frasi che proprio non posso lasciare nel testo, perse tra le parole. Le evidenzio già durante il mio sclero/recensione in diretta ma voglio farlo anche qui, per ricordare la loro bellezza anche ai tuoi occhi che hanno smesso di vedere.

-->> “Le lingue che si cercano, i suoni che si fanno più ovattati, il resto che sparisce mentre noi percepiamo solo l’altro, in maniera amplificata, con i gemiti che diventano parole ed i morsi che diventano promesse, e con la stessa velocità con cui è arrivato si allontana, lasciandomi con l’affanno ed una mano a sorreggergli una gamba intorno al mio bacino, con le dita a scavargli letteralmente le ossa, impudenti contro qualsiasi sguardo o rimprovero, impudente come l’amore che provo per lui.”

Quel: “i gemiti che diventano parole ed i morsi che diventano promesse” e la mia sanità mentale che chiede pietà per la troppa bellezza. La parte dove dice: “e con la stessa velocità con cui è arrivato si allontana, lasciandomi con l’affanno” sono schifosamente io, tutte le volte che leggo questo pezzo.
Okay, dato che mi dico di non citare troppo ma alla fine fallisco sempre miseramente perché questa storia mi urla di essere citata ovunque, creerò questo angolino per citare tutto quello che ha colpito il mio cuore e che mi ha fatto perdere la ragione. Alle volte lasciando un commento (sempre se la mia sanità mentale me lo permette o se non mi lascerò bloccare dalla perfezione abbagliante) e fermandomi ad ammirare i dettagli.

-->> “quello che provo per questo concentrato di ossa e colori può essere solo amore” <<--

-->> “perché la tranquillità che mi ha trasmesso nonostante i suoi occhi in chiaroscuro, la serenitá di sapere di aver trovato la mia strada grattandogli via dagli occhi la polvere, ed il mio cuore, il mio cuore che per la prima volta nonostante avesse davanti il soggetto perfetto ha continuato a battere tranquillo come a dirmi non preoccuparti avrai tanto tempo per ammirarlo”
Lasciami evidenziare quel: “grattandogli via dagli occhi la polvere” perché dannazione, ci sono morta

-->> “Hai cambiato faccia” ansima, sfiorandosi le labbra e guardando il mio viso con una tale intensità da farmi sentire per la prima volta la pelle aderire alle ossa, la bocca tirare sotto ogni respiro pesante, gli occhi pizzicare per ogni battito di ciglia negato

Allora, parliamo di questo per favore. Perché ne ho proprio bisogno. Quando ho letto il “Hai cambiato faccia” ho sentito riversarsi tutta la confusione percepita a inizio capitolo. Ho riletto la frase un paio di volte, strizzando anche gli occhi, credendo di aver letto male. Quando dopo (non commento la descrizione di Harry al modo in cui Louis lo studia perché ci muoio in questa recensione) Louis dice: “Ora che sei mio” giuro di aver pianto. Onestamente non ho bisogno di giurare perché sfido chiunque a restarsene con gli occhi asciutti dopo una esclamazione come quella, di quel livello e intensità.

“ti bacerei per ore solo per vederti sorridere” […]“passerei la mia vita intera sulle tue labbra” << --- come uccidere in cuore in felicità

“fallo” e quella che esce dalle mie labbra ha il sapore di una preghiera e ci baciamo ancora più castamente, come due adolescenti davanti ai cereali al miele << --- MA TI RENDI CONTO DELLA MERAVIGLIA DI QUESTA FRASE O NO?

E per chiudere in bellezza questo primo frammento, la parte conclusiva, mi ha fatto troppo ridere buttando completamente via quella sensazione di confusione dalle spalle e dal volto. Mi ha fatto ridere con le lacrime agli occhi. Perché sono cosi puri e quando giocano in quel modo, sembrano anche semplici, rendono tutto semplice. E si amano, si amano tanto in quei momenti. Senza domande, dubbi o preghiere.

Il secondo frammento/pezzo non potrebbe iniziare nella maniera migliore. Ho amato l’immagine di Louis quando si fa piccolo al fianco di Harry e ancora di più quando solleva il capo con gli occhi lucidi quando sente “amore mio” e lo fa ripetere al ragazzo. E in questo secondo frammento di capitolo c’è anche uno dei miei pensieri preferiti di questo capitolo. Lo trascriverò e basta perché davvero non ha bisogno di parole aggiuntive e comunque non saprei che dire. In questo pensieri di Harry c’è la vita. È una realtà vera e propria. Ed è leggendo questi pezzi che mi verrebbe voglia di urlarti contro quando butti merda sui capitoli. Perché davvero, no. Ma questo è un altro discorso e ho già detto tutto in un audio.

-->> “io non mi sono mai arreso su questo amore perché ci credo, ci credo nonostante tutti ci abbiano insegnato a non farlo, perché ci dicono che non è facile credere in un rapporto, che sia d’amicizia o d’amore, perché non si sará mai davvero felici, perché che tu sia ricco o povero, solo o pieno d’amici, dovrai sempre combattere, per emergere, per rimanere a galla, per continuare a respirare, ed invece con lui non combatto, con lui sono senza sforzi”
Nel dettaglio: perché che tu sia ricco o povero, solo o pieno d’amici, dovrai sempre combattere, per emergere, per rimanere a galla, per continuare a respirare

“Il mio unico desiderio al momento sarebbe di girare per casa tua ed urlarti contro quello che provo” << --- Me quando parliamo delle tue storie. Ma seriamente QUESTA FRASE

All’interno dei capitoli ci sono sempre questi mega lunghi pensieri di Harry che vorrei incorniciare e di cui vorrei parlarti. Ovviamente, essendo cosi lunghi, non mi va di trascriverli e allo stesso tempo non saprei neanche cosa dire in merito, perché sono la meraviglia e mi tolgono la parola. Però poi mi ricordo che tu non sei in grado di vederli e la voglia di trascriverli ovunque, ma soprattutto qui, torna di nuovo forte.
Quindi citerò una parte di questi pensieri e dopo tu andrai a rileggerti tutto il resto. Però usando colori diversi e occhi nuovi e non sporchi dalle tue critiche senza fondamenta. Perché non posso accettare che qualcosa di questo livello venga etichettato nel pacchetto “non abbastanza” o “fa schifo”. Non posso lasciarti credere una roba del genere, non posso davvero più. A costo di toglierti la polvere dagli occhi, proprio come Harry fa con Louis.

-->> ”perché potremmo pure avere il vento contro, il sole a bruciare i raccolti curati con tanto ardore o la neve ad aprile ma io credo, e ci credo solo come si può credere in un Dio”

Tra i vari pensieri di Harry, ci trovo sempre qualcosa che urla me, che parlano di me, che raccontano della mia vita o presente. In cui mi ritrovo e che mi spingono a fermarmi a ripensare. Durante la festa di compleanno di Louis, mentre Harry racconta di Louis che non ha conosciuto ma che immagina, ha descritto anche il mio passato. Perché sono cosi vita che non è per niente difficile ritrovarsi all’interno delle loro parole

-->> ”Perché è come se in passato avesse chiuso ogni porta con ogni mandata possibile, coperto le finestre con spesse tende di velluto nero e ignorato ogni persona che si affacciava speranzosa alla sua porta con un pugno pronto a battere contro il legno troppo spesso per far arrivare un rumore pulito, solo sussurri ovattati di vita che lui troppo impegnato ad usare i mattoni che gli avevano buttato contro per costruire un’altra fortezza non riusciva ad ascoltare”

Tra l’altro, a prova che non dico quello che dico perché siamo amiche (e sai che in questi casi, quando di parla di polveredigente è solo la fan che parla), in questo pezzo che amo e che mi ha troppo ricordato me, si sente la mancanza di virgole e forse un punto. Infatti la lettura è un po’ difficile ma il messaggio resta bellissimo.

Restando su questo pezzo e sempre con la mia nuova filosofia di non citare tutto il pezzo ma solo la parte che mi ha mandato fuori di testa (e con la speranza che tu abbia il buon senso di andarti a rileggere l’intero passaggio), ecco qualcosa che mi ha molto emozionata. Diciamo che ho un debole quando Harry parla dei colori di Louis e del suo sorriso/risata, quindi ogni volta il mio cervello diventa l’interno di un Dalek, per farti capire e quindi non posso non citare questo passaggio:

.perché vedo solo un turbinio di colori appena lui entra in una stanza, vedo i colori ed in automatico sorrido, perché il suo Louis ti fa sorridere con i suoi modi alterni prima da bambino e poi da regina

.Il mio ossimoro, il mio bellissimo ossimoro, che penso sempre di non poter conoscere meglio e poi mi sorprende ancora.

.ci guardiamo per un secondo infinito fino a quando muove il suo indice per farmi capire che mi vuole lì accanto e lo accontento subito, e finalmente riprendo a respirare

.non mi sembra così strano perché Louis ha il naso affondato nel mio collo e sorride contro la mia pelle “Occhi verdi stai passando una bella serata?” e quando lo guardo negli occhi, oggi antichi e preziosi come il primo giorno ma allo stesso tempo incredibilmente luminosi e vivi, spontaneo mi esce “ogni giorno in cui i nostri occhi si incontrano è un bel giorno”.

.“Non mi hai ancora baciato da quando ho compiuto ufficialmente 24 anni” puntella le braccia contro i fianchi ed arriccia le labbra socchiudendo gli occhi in maniera minacciosa “rimedia immediatamente” e lo faccio senza farmelo ripetere, me lo tiro contro dai passanti dei pantaloni neri e lo spingo il più vicino possibile, gli mozzo il fiato senza alcun rimorso, perché è dalle mie labbra che deve respirare.

.tutto sparisce tranne i nostri ansimi spezzati, le nostre promesse mute e i passi di due vite separate, opposte, apparentemente parallele, che ogni volta che ci baciamo sembrano portare direttamente in quel luogo, in quell’attimo, in queste bocche, in questa storia

(Non sai quanto mi sto trattenendo dal non citare tutta la parte finale di questo pezzo. Tu non ne hai la mia idea della sua bellezza e di quanto mi stia dando)
Per quanto mi sia difficile, basta citare. Di questa storia citerei sempre tutto il capitolo ma poi che senso avrebbe chiamarla “recensione”? Va detto che faccio una fatica enorme a trattenermi e cerco sempre di scendere a compromessi con me stessa, scegliendo solo alcune frasi. Quindi no, quelle citate non solo le mie uniche frasi preferite ma l’intero capitolo lo è. E vorrei davvero essere in grado di descrivere la loro bellezza o perché finiscono nella mia recensione ma come si descrive la bellezza, la vita, l’arte? Non si può, ecco come. Ci saranno sempre emozioni o pensieri che resteranno per sempre miei, di cui non riuscirò mai a parlarne qui perché non so davvero come. Ma credimi, mio fiorellino di campo, Raccontami Una Storia è nel mio cuore al sicuro e amata.

Il terzo frammetto di questo capitolo non ha bisogno di nient’altro che essere letto, quindi citerò due frasi che mi hanno colpito molto e andiamo avanti…
gli accarezzo i capelli e la stanchezza accarezza i miei
“Forse perché sentivo di dover trovare te”. 

L’ultimo pezzo è davvero tanta roba. In questa recensione non ho dato il meglio di me. Ci sono più citazioni che parole mie e vorrei dispiacermi della cosa ma non lo faccio perché, come ti sto ripetendo da tempo, questa storia merita di essere citata. Ci tengo però a precisare, ancora una volta, che mi vivo ogni cosa. Ogni passaggio, ogni parola, ogni emozione, ogni istanti. Certo, non commento più ogni cosa come facevo con Feel ma davvero, è tutto cosi meraviglioso che le mie parole sono superflue.
Tutto questo per dire che non so cosa andrò a scrivere ancora ma ho apprezzo questo capitolo dalla prima parola fino all’ultima. È un capitolo bello pieno, con delle frasi che mi rimarranno per sempre dentro e dei momenti davvero molo importanti per la storia e il loro rapporto. Questo voglio che tu lo sappia, perché io ne vedo la bellezza ma tu no e queste recensioni voglio che ti aiutino a vedere il tuo talento e per farlo devo usare le tue parole e non più le mie.
Detto questo, andiamo a citare un po’ questo ultimo frammento del capitolo. Anche perché, bisogna dirlo, mentre rileggo il capitolo semplicemente non riesco più a smettere di leggere, vivo il momento, mi godo la lettura e mi dimentico che cosa devo fare e resto incantata dalla bellezza.

-->> perché ha venduto il suo corpo per necessità, ora vorrei che lo donasse come gesto di puro amore

Senza citare (alle volte faccio la brava, vedi) la parte dove Harry strofina il naso contro la mascella leggermente ruvida di Louis, sorridendo e dicendo tutte quello che ha fatto ma il non aversi fatto la barba, mi fa sempre sorride. Adoro vedere Louis sempre più a suo agio con Harry, senza quelle falsa convinzioni nella testa. Credo che tu dovresti essere un po’ più come Louis e vivere quello che viene senza puntare a una perfezione che è solo un mito. No, questa recensione non è una ramanzina (anche se te la meriti) ma non puoi negare che Louis ti assomigli sotto molti punti di vista e fare il paragone diventa inevitabile sotto i miei occhi.

Louis che chiama Harry con ogni nome possibile tranne che con il suo è al pari di quando Harry parla dei colori e del sorriso e riso di Louis e credo di aver davvero detto tutto. Also, Louis che dice che anche i nomi sono etichette è tutto. Perché la gente continua a discriminare le etichette ma non si rendono conto che anche il loro stesso nome è un etichetta e, nella maggior parte dei casi, neanche scelta da loro.

E arriviamo allo “spogliati” che mi ha tolto il fiato e il tempo. Forse perché arriva dopo il commento di Louis sul caffè, forse perché è una specie di ordine da parte di Harry. Fatto sta che ho riletto questa parola un paio di volte prima di continuare la lettura. Il: “è nudo anche quando é completamente vestito, é nudo ricoperto solo dai suoi sbagli che finalmente mostra orgoglioso, è nudo ma letteralmente non abbastanza” è qualcosa di cosi incredibile che lo vorrei far leggere a tutti

La scena sul letto, davvero, non so come commentarla. Ci sono tutti i sensi in questa scena: dal gusto all’odore, dal tatto alla vista e poi suoni e ansimi bellissimi. Amo queste scene perché il tempo sembra scorrere con un’altra velocità e lo posso sentire. Che sia giorno o notte mentre leggo, l’orologio inizia a girare più velocemente e poi tutto si blocca di colpo e impazzisco perché quasi sempre ci sono frasi come: “Tutto si ferma. Le mani, il fiato, il cuore, New York” che mi fanno realizzare che non è stato solo una sensazione sulla pelle. Perché perfino New York si ferma in questo momenti e io inizio a respirare piano.

-->> mentre lui trattiene il respiro in attesa, finalmente creta malleabile e non diamante grezzo <<--

Quando Harry dice a Louis di trattenere il fiato e di non urlare troppo forte è dopo lo butta nella vasca idromassaggio… Sti due mi toglieranno ancora la vita. E sicuro perderò la vita dopo frasi come: “e lui mi sovrasta in un secondo, sedendosi a cavalcioni sul mio bacino e riprendendo a baciarmi con una foga mai avvertita prima” perché seriamente, è tutto cosi veloce, che il mio cervello non ce la fa proprio

“credo in quelli che hanno capito che alcune persone dopo che sbattono le porte in faccia rimangono in attesa che vadano a bussare di nuovo” << --- MI HAI DATO LA VITA E ME L’HAI TOLTA COSI TANTE VOLTE IN QUESTO CAPITOLO E QUESTA FRASE E’ COSI ME HELP. Oh, urlo perché sono in estasi

“credo nelle persone che ci credono anche per due” << --- MA DI COSA STIAMO PARLANDO QUI. Sì, sono entrata in modalità fan girl lol

E dannazione, tutto il pensiero che nasce dall’abbraccio, lacrime. Di nuovo, citerei tutto ma preferisco citare solo una parte ma per favore, per me, rileggiti tutta questa parte perché, bho, lo dirò spesso ma da davvero la vita

.voglio credere in qualcosa che l’uomo non è ancora in grado di capire, che la carne non può accettare ma con il quale si ritrova a fare i conti, voglio credere che lui mi sia stato sempre accanto e che tutti gli ostacoli superati in vita mia siano serviti per rendermi pronto ad affrontare lui in questo momento

.“Assolutamente sì” risponde guardandomi negli occhi e arricciando il naso, sta soppesando la sua risposta “sennò non saresti il mio ragazzo”
“Sono il tuo ragazzo?”

.le persone più forti sono quelle che non si vergognano a dimostrare quello che provano.

.mi rendo conto che ha stravolto tutto senza cambiare nulla

Tre cose da dire velocemente prima della conclusione:
Primo, il momento in cui Harry dice “vieni qui e godiamoci il tramonto” e dopo Louis fa aderire la sua schiena contro il suo petto e si bea dei baci del riccio sul collo è quello che io intendo per amore e amare.
Secondo, l’acqua che si colora di rosa e poi di tutti gli altri colori e il regalo di compleanno. Il regalo è bellissimo ma è l’idea di come abbia deciso di dargli quel regalo che mi ha fatto amare Harry
Terzo, Harry è passato da “Spogliati” a “Chiudi gli occhi” e io sono ancora qui senza parole

-->> “andiamo nella città eterna per rendere eterno il nostro amore” ed ha tutto il sapore di un giuramento divino. <<--

Che dire, anche questa recensione è andata. Non so se ho detto abbastanza ma sicuramente non tutto quello che ho provato, però spero di averti regalato almeno una prospettiva diversa su questo capitolo e di avertelo fatto amare tanto quando l’ho amato io. Ti prego di rileggere questo capitolo e di farlo pensando a quello che ho detto in questa recensione, perché questo capitolo è solo d’amore. Sono soddisfatta di aver passato il mio tempo in loro compagnia e non vedo l’ora che arrivi il prossimo capitolo. Se vuoi mandarmi dei frammetti in anteprima, chi sono io per lamentarmi della cosa. Davvero ottimo lavoro, ho apprezzato e amato tutto e se ti sento di nuovo insultare questa storia o i singoli capitoli, giuro che do di matto.

Also:
“Dedico il capitolo a quella ragazza che da fan è diventata amica ma continua a crederci più di me.”
Sempre e comunque, mio fiorellino di campo



(H)anna

Recensore Junior
10/04/17, ore 19:56

È passato del tempo, troppo tempo a mio avviso. Mai mi ero presa così tanto tempo prima di una mia recensione. Devo dire che sono state delle settimane un po’ off, come ben tu sai ma eccomi. Questa mattina ho deciso di non chiudere il sole fuori (letteralmente parlando) e di dedicare le mie energie a questa recensione. Le tue storie (questa come Feel The Moment), sono sempre state il sole durante i lunghi giorni di buio. E, da quando ho letto questo capitolo fino a questo momento, l’ho dimenticato. Mi sono lasciata avvolgere dal buio, forse perché ne avevo bisogno e ho allontanato la mia giornata di sole, per questo oggi non lascio il sole fuori e lo faccio passare attraverso la finestra, per riscaldare la mia stanza e me. Devo anche dire che sono abbastanza nervosa, non recensisco da po’ e lo sento.

Ho voluto fare questa premessa per scusarmi, non con te Polveredigente aka Anto ma con Raccontami Una Storia. Mi voglio scusare per l’assenza, la mancanza di attenzione e per questo mio momento di legame con la storia che è mancato in queste settimane. Te lo dico spesso (e adesso sto parlando a te, mio fiorellino di campo, che stai leggendo e madre di questa meraviglia), recensisco per me stessa. Non per fare una favore a te, non perché spinta dalla nostra amicizia o per altro. Recensisco perché ne sento il bisogno e scrivo tutto quello che mi va di dire, come queste lunghe premesse. Raccontami Una Storia è sempre stata come uno specchio per me, dove mi vedevo da fuori e forse non volevo essere vista e mi sono nascosta. Forse sono qui anche per capire quel perché senza risposta che mi assilla da giorni. E come vedi, ecco il mio egoismo, ecco il mio bisogno prima di quelli del mondo. La prova che recensisco solo per me stessa e il bisogno di farlo subito, quasi tutte le volte. Il mio momento da sola con la storia e i suoi personaggi. Ma direi di aver detto anche troppo, quindi iniziamo.

Posso dire che ho letto la prima frase e ho iniziato a sorridere con una stupida, urlando: “Quanto mi sono mancati”? Perché è vero, ho già letto questo capitolo ma è anche vero che mi sono mancati. I pensieri di Harry, tutto quel: “Un ossimoro che cammina, vive, si muove in un mondo frenetico e tecnologico ma pensa, agisce e tocca come se appartenesse ad un’altra epoca, ad un’epoca solo sua, sempre sua”, il mio cuore non può reggere e non capisco come io abbia potuto pensare di andare avanti nella mia vita, senza aver elogiato in un modo appropriato questo, come molti altri passaggi. Also, preparanti a tante citazione perché questo capitolo deve essere citato tutto.

E resto imbambolata a rileggere frasi come: “come uno schiaffo in pieno viso a tutte quelle convinzioni e falsi miti che ci vedono solo come amici” che mi spingono a pregare ogni tipo di divinata. O il momento di descrizione di quando Harry si allontana per fare una foto a Louis, quel: “Ed i suoi occhi hanno il colore del mare”. Ti risparmio la trascrizione di tutta la scena ma quando parla dei suoi occhi, con queste frasi brevi e profonde, non posso non percepire l’intensità di essi. E mi ci perdo, in bene o in male perché alle volte non hanno colore, altre volte sono in tempesta ma poi ci sono quelle volte che sono del colore del mare e mi rilasso.

Una parte di me vuole fare la brava e trascrivere al minimo le citazione ma di fronte una frase come: “e la parola amici esce come un fiotto di sangue, dolorosa ma involontaria e tremendamente necessaria, perché siamo questo” come posso stare in silenzio e passare avanti? Se non fosse per la mia decenza di scrivere una recensione un minimo decente e degna di essere letta, avrei finito per pubblicare una recensioni solo con citazioni e sotto scritto: Ogni volta che penserai di non essere brava, per favore, rileggi questa recensione. Perché davvero, le frasi in questo capitolo, sono la mia ossessione.

Dopo il “giustissimo” pronunciato da Louis, c’è un lungo passaggio (che non andrò a trascrivere per la decenza di cui ti parlavo prima) che mi ha strappato il cuore dal petto, dove Harry descrive prima il sorriso falso di Louis (quel “sorride falso” cosi in contrapposizione al “ride bellissimo”) e dopo descrive i suoi movimenti falsi, il suo entrare nel personaggio. Ma davvero, quel: “e i jeans strappati che oggi indossa sembrano ricucirsi, per ritornare alla perfezione, per raggiungere la perfezione” è un’immagine bellissima. La mente vive per immagini, tutte le informazioni che riceve le vede sotto forma di immagini e quando ho letto questa frase, ho proprio visto Louis indossare dei jeans strappati, ricucirsi, per tornare perfetti. Ed è stata una immagine dolorosa da una parte ma molto illuminate, bellissima, da far esplodere il cervello dall’altra.

Ho capito che questa recensione sarò io che rileggo un passaggio, mi emoziono e lo verrò a scrivere su questo foglio bianco, cercando di non citare tutto per la decenza di un buon lavoro ma morendo in una frase. E la frase in questione è; “ed il suo corpo nudo al centro del mio letto anche se con tutti i vestiti ancora addosso” e ovviamente tutto il passaggio precedente a questa frase, che ha completamente privato ai miei polmoni della loro aria ma questa frase in particolare è qualcosa di unico. Quel riferimento al volere il corpo di Louis al centro del suo letto, nudo ma anche vestito. Non posso spiegare l’emozioni ma ti riempie. Passerei la vita a rileggere quella frase senza stancarmi mai. Come ho detto anche prima, la mente vive di immagini e tu inizi la frase e la tua mente vede un corpo nudo al centro del letto ma finisci la frase ed è completamente vestito. La senti la mia mente impazzire per questa frase?

“in una giornata di sole magari” e mi manca il fiato al pensiero che non sará più al mio fianco quando New York verrà di nuovo riscaldata dalla primavera <- questa frase mi ha spezzato il cuore, sia all’intero della storia sia fuori, nella mia vita.

Ho sempre amato prestare attenzione e notare piccoli gesti, per poi dargli la giusta importanza ed Harry mi rappresenta molto sotto questo punto di vista. Ed Harry lo fa spesso, quasi sempre. Si ferma a notare i gesti veloci di Louis, facendoli vivere anche a noi, noi distratti dalle parole. Quindi puoi immaginare me quando: “un movimento impercettibile per chiunque, ma non per me che di lavoro noto i particolari e per passione venero lui” soprattutto per quel “e per passione venero lui” è stato bellissimo.

“Spogliati di tutto quello che non serve, non voglio vedere nulla sul tuo viso se non felicità” e qui avrei tanto da dire, sia sulla frase in sé sia su tutto quello che aggiunge dopo Harry. Come, per esempio, il suo parlare di “guerra d’amore” creando una metafora bellissima, soprattutto quando dice che Louis sorride leggermente e riesce a vedere la ritirata delle truppe che non volevano il bene del ragazzo tra le sue braccia, che mi ha commossa. Perché in questo capitolo hai regalato delle immagini, immagini che sono semplici ma estremamente forti. Immagini che ti toccano e che dopo sono difficili da lasciare andare. Come lo spogliarsi o lo volere vedere nudo in quel parco.

"ma con te è cambiato tutto in un attimo, ogni volta che respiravamo la stessa aria, che ti toccavo, che mi guardavi, era un pezzo che mi sfuggiva e che tu sapientemente carpivi per metterli insieme, come un vecchio puzzle trovato in cantina” si avvicina pericolosamente e la voglia di baciarlo freme sotto la superficie “e sarà che sto impazzendo, sará che non conosci ancora ogni cosa ma fra le tue mani anche io mi sento completo, senza crepe, senza pezzi mancanti.” <- T H I S ! Ragazza mia, questa parte è tutto. Come tutto quello che viene detto prima di questa frase conclusiva, che non trascrivo perché è tutto contenuto nel capitolo ma questa parte voglio metterla in mostra, non per me stessa ma per te. Per mostrarla a te.

“e quei problemi oggi sembrano chiusi nei suoi occhi, quegli occhi che per troppo ho visto in bianco e nero e adesso urlano di colore” anche qui, non trascrivendo l’intero pezzo, mi limito a morire in una frase e che frase, lasciatelo dire. Forse lo avrai capito ma quando Harry parla dei colori di Louis, puoi davvero sentire le rottole nel mio cervello andare in contro circuiti. È davvero la mia fissa. Ma tolta la frase (quel “adesso urlano di colore” piango sempre tutto), tutto il passaggio precedente è degno di nota. Tutto quello che dice sul viso di Louis ma soprattutto sulla casa piena di urla e discussioni ma dove ci torni sempre perché è casa, in cui mi sono rivista molto.

“i suoi occhi sono in tempesta, e so che in qualche modo dovrei essere felice di tutte le sfumature che lo colorano, ma il blu non è chieto come vorrei, concentrandomi potrei davvero vedere le pennellate di nero che sporcano quel mare perfetto” ricordo di averti detto o meglio confessato, durante la mia lettura in diretta, che leggo Raccontami Una Storia per sentire parlare Harry dei colori di Louis e come ti ho da poco detto; è la mia fissa. Davvero, ogni volta mi trovo catapultata in emozioni diverse e lo adoro. All’inizio, quando gli occhi di Louis erano ancora coperti, ricordo che dopo passavo ore a girare in tondo per riprendermi o mi passavo le mani tra i capelli come una folle. Alle volte mi ritrovo a piangere e altre a sorridere. O, ancora come adesso, a gesticolare come una folle cercando di capire, nella frustrazione, come queste frasi e immagini cosi perfette possano esistere.

Arrivata a questo punto, vorrei prendermi un secondo per ringraziarti (e ringraziare Harry) ancora una volta per le tematiche che Harry fotografa e che dopo ci racconta. Soprattutto per tutte le ragazzine o ragazze (magari anche ragazzi) che leggono questa storia. Sono tematiche delicate ma che vengono trattate benissimo e lasciano davvero tanto.

Questo capitolo è formato da una serie di immagini e questa mia recensione è una serie di frasi da mettere sotto i riflettori. Perché questo capitolo non ha bisogno di complimenti, questo capitolo non ha bisogno di altre parole o spiegazioni, questo capitolo non ha bisogno della mia recensione ma tu sì. Tu che hai creato tutto questo e non te ne rendi conto. E sono alla conclusione del secondo pezzo, quando Harry trova Louis in casa sua e Louis apre il suo cuore, mostrandosi. E io sono in lacrime e non me ne vergogno e mi mangio le mani e urlo perché è tutto unico di suo e non ho altro da aggiungere. E vorrei trascrivere ogni cosa, evidenziarla e appendere il tutto in tutta la città. Allora prendo la mia frase e la lascio qui, per mostrarla a te: "poi sei arrivato tu e la tua dannata macchina fotografica” sorride forte e le onde scure non danno così tanto fastidio a pensarci bene “ehi ragazzo dagli occhi blu sei triste, innamorati di me”.

Attenzione, momento non previsto durante la scrittura:

Mentre scrivo questa recensione, mi sono resa conto di una cosa, una differenza. Quando mi ritrovavo a recensire Feel The Moment, tendevo molto a parlare di me, delle mie emozioni, dei miei ricordi, nei miei momenti. Momenti e pensieri che vivevo attraverso loro. Ma raramente mi ritrovavo davvero a parlare di loro. Forse perché lo facevo già in privato nella nostra chat, forse perché sentivo che era più importante condividere cosa mi facevano provare. Anche perché i capitoli erano qualcosa di unico e c’erano poche parole che potessi davvero aggiungere. Ma qui è diverso.

All’inizio ho cercato di recensire nello stesso modo ma lentamente, le mie recensioni sono cambiate. E te ne parlavo spesso, del modo in cui cercando il mio metodo di recensire questa storia, è stata una mia ossessione per un bel po’, questo cercare di capire come fare. E durante questa recensione l’ho capito. Feel The Moment mi spingeva molto a guardare dentro di me, a scavare nei miei ricordi, a mettere a posto vecchi tassali consumati dal tempo. E io ero loro, ero completamente loro, talmente tanto loro che ancora adesso non ne trovo il confine. E quindi parlare di me e di quello che avevano lasciato in me era inevitabile ma con Raccontami Una Storia è diverso e me ne rendo conto adesso, mentre Louis parla di se stesso ma io non ho scritto come quel discorso è stata la trascrizione di tutta la mia vita, fino a qualche anno fa.

Come ho detto all’inizio, questa storia è uno specchio sulla mia persona. Come una persona conosciuta da poco che, attraverso la sua storia, ti aiuta a capire la tua. Un po’ come te. Raccontami Una Storia è te, che mi fai da specchio e mi aiuti a vedermi da fuori, con tutta la mia forza che continuo a ignorare e il coraggio che fingo di non avere. Basta guardare la differenza tra li scleri in diretta di Feel The Moment e quelli di Raccontami Una Storia, che sono un continuo trascrivere di frasi. E allora mi chiedo: Se la storia non ha bisogno di me e io non scrivo di me, a chi sto parlando? e l’ho capito. L’ho capito mentre scrivevo.

E tutto questo non era previsto ma è successo e mi sono fermata, ho riletto la recensione fin ora scritta e in tutta la recensione, per tutto il tempo, io ho parlato a te, mi riferisco a te, sto evidenziando la storia per te. Come ho detto a un certo punto in questa recensione, adoro notare i piccoli dettagli per poi dargli la giusta importanza e quando mi ritrovo a leggere questa storia, faccio esattamente questo. Che sia durante lo sclero in diretta o in una recensione; metto in evidenza la storia, le parole, i gesti, i momenti. Ma se io conosco già la loro importanza, per chi li sto mettendo in evidenza? Due capitoli fa, dopo aver finito di leggere, mi sono detta “non ho niente che voglio dire sul capitolo” perché si descriveva da solo e non aveva bisogno delle mie parole ma tu sì.

Perché tu non sei in grado di vederne la bellezza, il potenziale, la forza ma io sì. Io che recensisco per me stessa e che leggo per me stessa. Io che noto i piccoli dettagli e che vivo di frasi. Io che finisco di leggere e mi sento blessata (questa parola non ha traduzione nel mio vocabolario) ogni volta che ricordo di conoscerti, di conoscere la persona dietro polveredigente. Nello sclero in diretta ti ho detto che, questa: “il mio piccolo grande uomo, il ragazzo pieno di nulla che si è rivelato essere tutto” frase rappresentava molto te, o meglio il modo in cui mi sento da quando sei entrata nella mia vita. Il modo in cui mi sentivo nulla ma tu mi stai facendo capire che posso essere tutto.

In conclusione, recensisco ancora per me stessa ma alle volte mi rendo conto di voler solo trascrivere, con tanto di fanali e insegne al neo con sopra scritto: “Questa meraviglia l’hai scritta tu” o “E per fortuna che era un capitolo che non ti convinceva ma questa meraviglia l’hai notata nel capitolo?”. Diciamo che è un modo carino per farti sapere che ci saranno sempre più citazioni e non mi scuserò più della cosa ahahah. Ma no, a parte gli scherzi, non so da dove è uscito fuori tutta questa realizzazione ma volevo comunque condividerla con te. E' tutto molto confuso, forse non si capisce niente e forse non ho detto tutto ma adesso è il momento di tornare alla recensione.

T H I S -> mi sistema un riccio dietro l’orecchio <- T H I S

Capisco quello che ho voluto spiegare prima, quando mi ritrovo a leggere i pensieri di Harry sul regalo di Louis e trovo l’intero pezzo meraviglioso e vorrei trascriverlo qui e poi mi rendo conto che non ha bisogno di parole, perché è completo e allora capisco che voglio fartelo solo vedere come lo vedo io. Quello che scrivi in questa storia, si auto completa da solo ed è bellissimo.

- - > “lo bacio come per assaporarlo, lo bacio fino a perdere la concezione di tempo, legge, spazio, lo bacio dove i nostri baci sono illegali ed eterni, e poi mi allontano, lui è ancora lì, con gli occhi che sfarfallano e con le labbra schiuse e lucide, ancora più gonfie, ancora più rosse, e lo bacio ancora una volta, per poi costringermi contro lo schienale e sfiorare le mie di labbra, come in stato di trance.” < - -

Al pezzo citato sopra vorrei aggiungere anche “e la bocca bagnata di me” e andare avanti con la mia vita.

Prima di passare all’ultimo pezzo e alla conclusione di questa recensione lunghissima, lasciami citare due frasi che sono qualcosa che lasciano tanto. Tipo: “e il tuo palmo vuoto è stato riempito con la mia di mano, per stringerci senza catene, per camminare uno al fianco dell'altro” che è davvero una dichiarazione d’amore e anche: “mi vede davanti a lui come una certezza ed io certezza mi sento nel suo mondo” che è vera poesia.

Sarà difficile sopravvivere ma soprattutto recensione l’ultima parte, che urla CITAMI in ogni parola scritta. E vorrei davvero citare tutto e parlarne ma non c’è niente che io possa aggiungere e vorrei solo farti sentire la mia voce mentre leggo e espressioni sul mio viso piene di emozioni. Ma suppongo, e questo te lo avevo anche detto, che ci sono emozioni che restano al lettere ma davvero, sotto mio consiglio, rileggiti ad alta voce l’ultimo pezzo. Magari d’avanti a uno specchio, cosi da poterti guardare e dopo, se ti va e anche da parte mia, fatti un applauso o datti una pacca sulla spalla e complimentati, di vero cuore, per il lavoro svolto. Perché, tesoro mio, hai creato un capolavoro che mi ha completamente fottuto il cervello e rubato il cuore.

E dato che abbiamo appurato che è un capitolo da citare, ecco alcune delle mie citazioni preferite, e sei pregata di leggerle tutte, grazie:

_ Abbiamo tentato di affogare le parole in una bottiglia di vino rosso che non ha fatto altro che rendere noi più pesanti e loro più scivolose, e più la presa aumentava per affogarle, e più loro guizzavano in superficie < - - GENTE, QUESTA FRASE E’ ORO

_ e subito dopo un bicchiere d'acqua, ma è un secondo e contro il frigo c'è anche Louis, il busto avvolto da un mio maglione che lascia le gambe muscolose nude, il sorriso bastardo e un sopracciglio alzato, e poi una lunga sorsata direttamente dalla bottiglia. Sto impazzendo, è chiaro, lo vedo anche quando non c'è, ha lasciato un'orma così pesante nella mia vita che in sua mancanza il mio cervello lo immagina comunque al mio fianco, lo materializza per ricordarmi che in realtà svegliarmi e trovarlo per casa come se fosse casa sua è l’unica cosa che in realtà voglio < - - DATEMI QUESTO NELLA MIA VITA E SARO’ FELICE PER SEMPRE

_ se all’inizio lo consideravo bello più parla e più mi lascia senza fiato, perché è quello che fanno le persone interessanti, un’ora prima sono solo belle, poi ti mostrano con orgoglio le ferite e diventano le più belle, le uniche che resteresti ad ascoltare anche quando non parlano < - - LA VERITA IN PAROLE

_ "Ho bisogno di dirti cosa provo" < - - MA IL PRONTO E’ QUESTIONE DEL MEDIOEVO? LO ABBIAMO DIMENTICATO INSIEME ALLA MACCHINA PER RIANIMARE IL CUORE? MA SI PUO’ INIZIARE UNA CONVERSAZIONE COSI, SENZA AVVISARE O FARE ALTRO? MI DEVI CHIAMARE PRIMA DI QUESTE USCITE O CI LASCIO LA VITA, DANNATO

_ la voce di Louis arriva affannata e dolorosa, come sale sulle ferite, come se si stesse trattenendo da tutta una vita e fosse arrivato il momento di scoppiare, come un vulcano che erutta e distrugge tutto quello che trova sul suo passaggio, lasciando cenere e nulla < - - IO SONO CENERE E NULLA DOPO QUESTO PASSAGGIO (uso il capslock primo, perché sto davvero urlando quello che scrivo e secondo, perché non so in che modo far notare i miei commenti dato che adesso saranno solo citazione, quindi perdonami).

_ "Cosa?" chiedo a corto di fiato e la terra sembra tremare sotto i miei piedi, ed il mio corpo stesso è l’epicentro o forse mi sbaglio, forse Louis è l’epicentro, forse devo solo aspettare che mi distrugga, forse lo devo solo far parlare < - - ME. HA DESCRITTO ME. STA PARLANDO DI ME. QUESTA SONO IO. MI STATE DISTRUGGENDO, TUTTI E DUE E IO MUOIO QUI

_ "Zitto, sono i due minuti di coraggio folle che mi spettano al mese e se parli non ti dirò più cosa penso" < - - Di questo concetto di vita ne farò un mantra. Mi prederò anch’io i miei due minuti al mese di coraggio folle, fino a farli diventare due minuti a settimane e poi al giorno.

_ perdo tempo, fiato, voglia, perché ho paura < - - LA MIA VITA IN UNA SINGOLA FRASE

Quando Louis dice che ha rubato un telefono da un borsone negli spogliatoi, quel bambino che ho sempre visto in lui, si mostra prepotente. Ho davvero visto l’immagine di un bambino, che ha rotto qualcosa e va dalla sua mamma, con quei due minuti di coraggio al mese e confessa tutto. E tra il mio corpo che vuole distruggere qualcosa per l’adrenalina che sente in esso, il mio cuore che batte come un ossesso messo in prigione per sbaglio e gli occhi che non sanno se urlare con delle lacrime e rimanere spalancati in un silenzio doloroso, questo momento mi ha fatto tenerezza.

_ "e quindi ti giuro, ti giuro che ci ho provato ma non ce la faccio” il mio cuore si ferma, è solo un istante “Capisci che io cercavo in tutti i modi di non perdere la testa e me l’ero già fottuta? Ed io lo so che tu sei un uomo adulto e tutto quanto, ma deve avvenire sempre tutto lentamente?” __Oh, piccolo Louis, niente sta andando lentamente. Tutto sta correndo, non lo senti? Il mio cuore, il tuo, quello di Harry. Tranne il respiro, quello si è fermo e tutto questo l’ho già letto ma il mio fiato è immobile mentre il tempo corre e io sento le lacrime. Tu non le senti?

E vorrei trascrivere tutto quello che succede prima di quel: “lo stiamo facendo senza alcuno sforzo, ci stiamo” ma davvero, il mio cuore non ha mai battuto cosi tanto e il mio respiro, dannazione il mio respiro. È stato come annegare, Louis parlava e io annegavo e l’unico pensiero che continuavo a urlare era: Cosa stai dicendo Louis ma poi arriva Harry e dopo questa frase, tutto torna calmo anche se tutto mi ha turbato ed è stato come correre, correre fino a sentire male ovunque, dentro e fuori. Ero completamente spaventata. E poi penso che hai detto che questo capitolo non ti soddisfaceva e volevo urlartelo contro per fartelo vivere. Che poi è quello che sta succedendo e che ho fatto in questa recensione interminabile.

“ma dopo questi mesi in cui mi ha abituato ad un rapporto di contatto, senza social network, senza mi piace per dirmi che mi stava pensando, senza messaggi perché non gli avevo augurato la buonanotte, senza alcun tipo di intermediario se non la sua voce e la mia, se non il suo corpo ed il mio, mai avrei immaginato che questa conversazione potesse avvenire tramite un telefono” __ La bellezza di Louis è qualcosa a cui non mi abituerò mai e sono felice della cosa. Voglio solo conoscerlo ancora e amarlo ancora di più di quello che già faccio.

_ fino a fargli capire che può cambiare tutto in un secondo, che alcuni fra i più grandi sconvolgimenti dell’umanità sono avvenuti in un secondo, ma non è questo il momento, non è questo luogo, non è questo il mezzo < - - non ho più forze in corpo but T H I S

E ci siamo, dopo davvero troppo ore di recensione, siamo alla fine. Non so cosa dire a questo punto ma grazie. Grazie per questo capitolo, Grazie per essere la mia Raccontami Una Storia, Grazie per aver fatto entrare il sole nella mia finestra. Grazie per farmi essere meno Nulla ma più Tutto. Spero che questa recensione ti arrivi ma che soprattutto ti permetta di vedere la bellezza di questa storia e in particolar modo di questo capitolo.
Alla prossima,
Ti voglio bene
Anna

Nuovo recensore
29/03/17, ore 23:31

Ho aspettato con tanta ansia l'aggiornamento. Devo sapere che mi ero passata la tua storia sull'ebook, convinta che fosse completa, ho scoperto dopo che non lo era. Quindi attendevo con trepidazione il capitolo e che dire, in questo c'è una svolta. Finalmente il fragile Lou decide di lasciarsi andare, ha capito di non potersi più nascondere dietro l'indifferenza. E Harry? Harry così paziente e innamorato! Sono stupendi, amo il tuo modo di scrivere. Non farmi attendere tanto *-*

Recensore Master
11/03/17, ore 13:23

BUOOOOONGIORNO! <3
Finalmente ho un mese di respiro dalla dannatissima sessione esami! 
Insomma.. 1 mese e 4 giorni non sono tanti giorni, no?
L'importante è la recensione arrivi sempre alla fine, ricordi, prima o poi arriverà! AHAHAHAH
Coooomunque, passando al meraviglioso capitolo.. questa è forse l'UNICA o tra le pochissime storie dove adoro Nick.. nelle altre lo fanno sempre un po' troppo stronzo.. ma qui.. awwww!
Si vede che vuole un bene dell'anima a Harry, nonostante sia un po' cinico!
Per non parlare di Louis.. che adoro immensamente.. (sperando non faccia una brutta fine, peccato, non trovi?) AHAHAHAHAA
Adoro questi capitoli infinitamente fluff, quasi non mi sembri tu.. non è che è il tuo alter ego che scrive? E' impossibile che sono già 3 o 4 capitoli di seguito completamente dolci e senza catastrofi.. ma vabbe!
Adoro il modo in cui Harry adora già Louis.. o dovrei dire venera? Non lo so.
Ma solo da poche righe si nota il modo in cui già è completamente pazzo di lui.. amore mio!!
Spero vada avanti così, davvero, non farci disperare!
A presto amore.
E ricorda che sei la migliore! <3

-Rose.

Recensore Junior
08/02/17, ore 10:29

Io ti aspetto sempre con molto ansia...
Non avete dubbi o paure. Insomma non è il primo capitolo e ci sono persone che ti apprezzano come la tua storia.
Un bellissimo intreccio di emozioni da far scalpitare il cuore e ,credo , che tutte vorremmo viverla fino infondo con te e con i nostri cuccini.
Quindi prendi da noi il coraggio e scrivi,buttati ed amala.

Recensore Junior
07/02/17, ore 20:53

Prima di iniziare questa nuova recensione vorrei ringraziarti. Dopo il capitolo precedente (che ha mandato completamente in tilt il mio cervello e dal quale non mi sono ancora ripresa), non so come avrei reagito a un capitolo simile. Il fatto che questo capitolo sia iniziato in questo modo, tra amici e quattro risate è stato come un’ancora di salvezza.

Amo l’angst e vivo per l’angst ma qui non stiamo parlando di Feel The Moment, non so neanche, anzi ne sono sicura, che quello che troviamo in Raccontami Una Storia sia angst. Probabilmente quando arriverò alla fine sarà tutto un grande “OH!” da parte mia, perché avrò tutte le risposte e non dovrò scervellarmi per capire ogni singola sillaba ma adesso mi sembra che questa storia si stia prendendo gioco di me, mettendo in evidenza frasi che sembrano fuori contesto ma che in realtà fanno parte di una frase molto più lunga e io lì a capire il significato.

Tutto questo per farti capire che questa storia mi manda in tilt tutte le volte e alle volte - come con il capitolo precedente - ne esco viva per miracolo. Quindi trovarmi un capitolo che non mi abbia fatto lavorare quei due neuroni già stanchi, è stato grandioso. Nonostante tutto è stato un capitolo molto apprezzato dallo sottoscritta. Ci sono stati dei momenti che non sapevo davvero come commentare perché come tu mi hai detto: “l’abitudine la senti, non la descrivi” però ho davvero apprezzato tutto di questo capitolo.

Il tuo #manonmiconvincedeltutto me lo dovrai rivendere per il prossimo capitolo perché, anche questa volta, questo capitolo è stato tanta roba ma per niente deludete.

Come già detto, questo capitolo apre con le avventure di Harry e dei suoi amici e lasciami dire che Nick mi era mancato più di tutti. I suoi commentini sono la mia vita (il “complimenti a te grande maestro di vita” di Louis è quello che penso anch’io ogni volta che Nick parla). Con un pizzico di Ed Sheeran e Coldplay (che mi ha spinto a stoppare la lettura per andare ad ascoltare le canzoni). Quando poi Louis arriva, penso che neanche una vita intera mi possa aiutare trovare le parole per descrivere il momento ma l’ho sentito. Tutta la prima parte: dalle battute di Nick, ai messaggi da parte Louis, alla scelta del film, alla scena della poltrona, a Louis stretto accanto a Harry…ho sentito tutto. Non posso commentarlo forse, non posso descriverlo ma mi hanno fatto sorridere e commuovere e ridere. E soprattutto mi sono sentita parte del momento.

La seconda parte di questo capitolo apre con Harry e Louis che sono loro stessi, che sono due bambini in corpi adulti. Che si amo anche in quel modo, con quella naturalezza, con quella semplicità. Ma anche se alle volte ce lo fanno credere, non solo più due bambini e quando sono all’intero del bar e iniziano a parlare, io ero parte di quella conversazione, una conversazione anche molto particolare. Questo mi fai provare con questa storia; mi rendi parte della conversazione e applico i loro pensieri e le loro riflessioni sulla mia vita, su chi sono, su i miei sogni. E facendo questo non mi rendi facile il compito di commentare perché dici già tutto tu. Finirei per parlare di me invece che di loro ma questo significa solo che loro sono diventati la mia normalità, parte della mia vita, reali.

Diciamo che in momenti come questi ringrazio il giorno in cui ho iniziato a sclerare in diretta, cosi sai già tutto. Come tutti i collegamenti tra me e loro o i miei pensieri che poi non finisco per scrivere qui o la possibilità di trascrivere tutte le frasi che mi hanno colpito di più nel testo. Come dico sempre, quando mi siedo di fronte al pc per scrivere queste recensioni, lo faccio per me ma dove essere onesta, lo sclero in diretta (oltre a essere uno dei miei momenti preferiti) mi rende molto felice e mi fa sentire molto più vicina a te. Come se dirti tutto quello che penso in quel modo, durante la prima lettura, sia un tramite più diretto tra il mio provare delle emozioni e fartelo sapere.

E con la parte conclusiva di questo capitolo, viene messa da parte l’aria giocosa e torna quella parte fatta di domande, dove tutto sembra una corsa che ti toglie il fiato e il pavimento sotto i piedi. Quella parte in cui ti chiedi cosa sta succedendo e non realizzi finche non succede. Dove le domande vengono chieste tutte insieme e le risposte arrivano dopo, in disordine. E senti il corpo immobile, con il cuore che prova a fare silenzio e il cervello che cerca di essere più veloce e le senti lavorare come in una vita senza ferie. E forse lo puoi anche sentire chiedere una pausa ma il cuore sa che non ci sarà una pausa, che ci siamo troppo dentro e che sarà sempre con una vita intera in poche parole. E allora “Giura”.

E ci sono tanti frammenti che vorrei trascrivere e condividere anche qui. Che vorrei illuminare e amare ma quel Giura le racchiude tutte. Racchiude la richiesta di Louis, il loro amore. Quel passare da “sto davvero facendo tutto questo per vederlo felice?” al “ed è questa la felicità?”. Contiene cosi tanto che, ancora prima di leggere oltre quella parola, ne avevo già sentito il peso e l’importanza. E davvero non so come ma quella parola riesce a trattenere tutto, a far provare tutto, ad essere abbastanza ma allo stesso tempo semplice. Complimenti.

-
"Quanto di più?" mi domanda strofinando il naso contro la mia mascella, la sua pelle morbida che si scontra contro la mia con un leggero strato di barba, forse siamo arrivati al vero problema, forse non c'è più bisogno di urlare, forse vuole solo essere rassicurato
"tutto quello che di più cerco nella vita" rispondo direttamente sulla sua pelle, abbracciandolo del tutto "stai tremando, hai freddo?"
"sei tu" rimango interdetto, ma lo stringo più forte "il tuo amore scorre dal tuo corpo al mio e mi fa rabbrividire" amore, ed adesso sono io a tremare "più mi parli, più mi fai credere che sia possibile innamorarsi di me e non del mio corpo"
"Louis"
-

Ancora poche cose da dire e poi credo di potermi ritenere soddisfatta. Il buongiorno di Louis mi ha lasciata a boccheggiare, quando Harry parla del suo sogno che ha voluto realizzare mi ha ricordato molto me perché in parte è anche il mio sogno, l’abbraccio di Louis e il racconto di Harry sulle foto attaccate al caminetto è vita. Come apprezzata è stata anche il riferimento sulla Regina Victoria che è la mia Regina. Detto anche questo ottimo lavoro, aspettando il prossimo e Grazie.

(E quel il mio “Grazie” leggilo con la stessa importanza di “Giura”, perché nasconde tante cose al suo interno).

"non c'è mai nessuno perfettamente fatto per l'altro, ci sono solo persone che si vogliono e che combattono per stare insieme."

Recensore Master
06/02/17, ore 12:17

CIAAAAAAOOO ROOOSSA.
Cosa saranno mai 1 mese e 2 giorni di ritardo? Nulla che non si possa risolvere, immagino.
Non odiarmi, so che in fondo in fondo mi ami.
Coooomunque, andiamo al capitolo, che è un concentrato di fluff e diabete insieme.
Ma quanto sono belli questi due?
Quanto è dolce Harry, ma soprattutto quando è innamorato?
Louis è ancora un mistero, ma pian piano so che Harry scoprirà tutto di lui, e saprà ricucire le sue feirite e lenire le sue insicurezze.
L'unica cosa di cui ho più paura è che sta andando tutto troppo bene e ho paura. 
Conoscendoti ho molta, troppo paura, terrore addirittura.
Ma vabbè, lasciamo scorrere i capitoli e vedremo un po'.
Non può mancare la mia parte di capitolo preferita, ed eccola qui:

“Facciamo così allora” tentenno di proposito e lo vedo leccarsi le labbra e mangiarsi un sorriso “Vorrei portarti in una città qualunque, una calda magari, dove potremmo girare mano nella mano perché nessuno sa chi sono, nessuno sa chi sei e ti offrirei un gelato, solo per il gusto di farti sporcare il naso" mi prende la mano e poi si porta il groviglio alle labbra, ricoprendole di baci, ed il calore di quella città dei sogni lo sento sulla pelle “e poi ti comprerei dei fiori di tanti colori diversi, tranne che blu, perché il blu ce lo metterai tu" e sorride timido, senza parole da dire, senza emozioni da provare “ma ad un certo punto mi accorgerei del tuo sguardo bianco e nero di nuovo, forse a causa di uno stupido, forse a causa di un ricordo, ed io impazzirei e cercherei di farti sorridere con smorfie e battute stupide, di farti ridere perché adoro la tua risata, perché sono drogato della tua risata" e lui sorride, sorride forte, e dalle rughe intorno agli occhi entra la luce, la luce che non c’è, la luce che lui crea "E poi forse ti bacerei o forse no, perché non so se saremo una coppia in quel posto sperduto, ma vorrei tanto, lo vorrei con tutto il mio cuore” ed è lui a baciarmi, in quella porzione che non è più guancia ma non ancora labbra “ed il mio dovere sarà fatto, perché il mio dovere sarà sempre solo quello di farti felice”.

MAMMA MIA STYLES, SEI DAVVERO TROPPO DOLCE.
AHHHHHHHHH.
Se Louis non si innamora di te ci sono sempre io eh! AHAHAHAH


Spero che entro il 2018 arrivi l'altro capitolo.
Scherzo, ti amo, lo sai.
A presto amor! 

-Rose.
 

Recensore Junior
14/01/17, ore 19:59

Non so davvero cosa andrò a scrivere in questa recensione. Sono passati dei giorni da quando ho letto il capitolo e ho procrastinato la recensione per cosi tanti motivi che forse non ce n’era davvero uno. Non che io sappia cosa andrò a scrivere quando mi metto di fronte la pagina bianca e il capitolo affianco, ma questa volta sento che è un altro tipo di agitazione. Sento di star trovando il mio metodo di recensire questa storia e dopo aver letto questo capitolo, avevo voglia di scrivere una recensione più tecnica, cosa che di solito non faccio perché preferisco o comunque mi viene più naturale parlare del impatto che il capitolo ha avuto su di me. E questo bisogno forse viene dal fatto che mi hai detto che questo capitolo ti faceva schifo, o comunque non ti piaceva. Cosa che trovo assurda, dato che è un capitolo stupendo.

Prima di tutto, prima di seguire il capitolo e di parlare a ruota libera per le prossime ore, vorrei parlare di questa storia, in generale. Tu sai che ho amato Feel The Moment, come sai che l’ho davvero sentita sulla mia pelle. Ancora adesso (come per sempre) ha un’importanza nella mia vita. Ho amato Feel The Moment soprattutto per il suo angst, o comunque è la prima cosa che mi ha spinto a continuare. Era il perfetto angst per me, dato che sono un’amante del genere e le cose troppo fluff o smut non mi fanno impazzire. Dico questo perché Raccontami Una Storia è stato un altro mondo.

Da subito, fin dal prologo, ho percepito questa cosa. Questo tempo che diventa più veloce e poi si ferma di colpo. In molte delle recensioni a questa storia l’ho detto. Proprio perché è una cosa che mi ha colpito. O forse perché venivo da Feel The Moment dove tutto si svolgeva più lentamente e nessuno correva da nessuna parte. Durante la lettura di questo capitolo ci ho riflettuto molto e sono arrivata a delle risposte, risposte di cui ti ho già parlato ma che volevo dire anche qui. Raccontami Una Storia è il lasso di una vita. In ogni capitolo mi sembra di vivere una vita intera. Una vita fatta di ogni tipo di emozione, senza esclusioni di colpi.

Ci sono dei giorni che ci sembrano volare e momenti che durano anni. Come ci sono quegli attimi dove ti sembra di correre dietro qualcosa e poi tutto si ferma di colpo quando realizzi dietro cosa stai correndo. Credo di amare questa storia per questo motivo. Ho amato questa storia già da quando mi hai regalato il prologo il giorno del mio compleanno ma forse solo dopo questo capitolo che ho sentito davvero il legame. Proprio il capitolo che ti faceva schifo. Perché Raccontami Una Storia è la vita e tutti amano essere in vita ma poi arriva quel momento dove capisci di amare la vita in sé. Perché la vita è fatta di tempo, di emozioni, di persone, di parole, come di essere assimilata, capita e amata.

Ho parlato di Feel The Moment perché (andiamo, ogni occasione è buona per parlare di Feel lol) io sono stata loro, perché appunto li ho sentiti tutti parte di me, come se li avessi tatuati sulla pelle e avessi sentito l’inchiostro anche delle mie vene. E da ognuno di loro ho preso un insegnamento, perché ognuno di loro ha rappresentato una mia paura o un mio ostacolo o un momento della mia vita (e Feel è stata in molti momenti della mia vita. Dai più importanti, ai più coraggiosi sia in quelli di sconfitta o di tristezza. Posso legarti ogni capitolo di Feel a un momento particolare della mia vita). Mi sono sentita coraggiosa e forte con Feel The Moment. Ma io ero loro. Ero le loro parole, le loro emozioni, le loro paure. Questo per dire che ho vissuto Feel in un modo completamente diverso e molto personale. Dalla serie che non c’era nessun confine tra me e Feel The Moment. Nessuna distinzione dalla storia e la mia vita oltre la storia. Ma con Raccontami Una Storia è reale.

Voglio dire, loro sono reali. Mi sembra di conoscerli, di essere loro amica. Che stia ascoltando questa storia dalle loro voci e non tramite parole scritte. Non so come spiegarlo e mi sembra che potrei trascorrere la mia vita tentando di farlo ma comunque di non arrivare da nessuna parte. Ma da quando inizio un nuovo capitolo a quando lo finisco, mi sembra che una intera vita sia trascorsa e che le ore spese nella lettura, non siano andate sprecate ma vissute, forse per questo ci metto tanto tempo per finire un capitolo o perché rileggo o rifletto cosi tanto durante la lettura. Vivo il capitolo. Anzi, vivo la vita. E onestamente mi piace. Mi piace conoscere la loro vita e vedere lo sviluppo della loro storia da cosi vicino.

Tutto questo per dire che una parte di me, una grandissima parte di me, pensa che siano reali. Che siano da qualche parte del mondo, in carne ed ossa, a vivere la loro vita. Forse non si chiamano Louis e Harry, forse non vivono neanche a New York ma questa è la loro storia. E questa non è la recensione tecnica che volevo fare ma è una cosa che volevo dire. Una cosa che volevo che sapessi. Non so se sarò in grado di dare una delle mie recensioni a questo capitolo ma sopra tutto, volevo che tu sapessi questo ed eccolo qui.

Anna (senza H)

Recensore Junior
04/01/17, ore 23:23

È un po' che non lascio un commento; ho saltato gli ultimi due o tre capitoli ma, in mia difesa, posso dire di aver trovato a malapena il tempo per leggerli, figuriamoci pure scrivere. Voglio solo dirti che sono ancora qui anche se non mi faccio sentire e mi piace come sta procedendo la storia: quel senso malinconico e nostalgico, romantico e di tensione costanti, sono curiosa di vedere dove porteranno (come sempre sono di corsa quindi non mi dilungo, volevo solo dirti che ci sono ancora tra i lettori).

Recensore Master
27/12/16, ore 17:00

EHIIII LA ROOO.
Stavolta sono "leggermente" in ritardo, colpa mia! AHAHAHHAA
Ma bando alle ciance, quanto sono dolci e teneri i miei Larry? AWWWWWW.
Sono una meraviglia, e Louis ubriaco lo è ancora di più!
E siamo solo all'inizio..figuriamoci quando staranno davvero insieme! 
Forse questa è una delle storie più fluff che hai scritto.. spero anche nel finale.. anche se..boh! AHAHAHA
Però aspettiamo tutti una svolta nel loro rapporto, e finalmente una dichiarazione da parte di entrambi, anche se ormai  è palese ciò che prova il nostro Harry!
Questa ff nonostante tutto mi fa spuntare sempre un sorriso, e ne sono felicissima. E sai questo che significa? Che arriva al cuore di chi la legge, perchè riga dopo riga scopri le emozioni di tutti i personaggi ed è come se ci fosse ognuno di noi nella storia.

Quale frase può essere la mia preferita se non questa? Che meraviglia!
“Cosa non vuoi buttare?” chiedo aggiustandogli il ciuffo dietro l’orecchio
“Persone” mi guarda e il cuore impazzisce “tocchi” mi accarezza la guancia ed io vorrei solo esplodere di felicità “baci” mi sfiora le labbra con le dita per guardarmi con uno sguardo vacuo, prima di baciarmi, a labbra strette, ad anima accesa, a cuore aperto "non voglio perdere niente stando ad occhi bassi su un cellulare."

Continua così amor, e lo sai che anche se non sono puntuale, le recensioni arrivano sempre e comunque!
Un bacione. 


-Rose.

 

Nuovo recensore
27/12/16, ore 06:39

Mi piace moltissimo la tua storia, anzi, tutte le tue storie sono fantastiche 🙂 La stavo leggendo qua su efp poi ho visto che l'hai messa anche su wattpad.. dovresti mettere tutte le tue storie anche li, visto che sono meravigliose! anzi se non ricordo male su wattpad è già presente una tua vecchia storia (riscritta da un'altra ovviamente 🙂). In ogni caso, aggiornerai? 😉

Recensore Junior
11/12/16, ore 23:15

Dal quel “online” sono passati due giorni. Due giorni non completamente facili per me. Due giorni in cui mi sono sentita instabile, triste e con le lacrime agli occhi. Ma prima di questi giorni, prima che la tristezza del momento arrivasse, sei arrivata tu con il tuo “online” e le tue parole. Il mio conforto dopo una brutta giornata, la mia ricompensa dopo una giornata, invece, in cui ho sorriso. Il mio sorriso. Le mie lacrime. Sempre lì per me, comunque vada, per qualsiasi cosa. Forse per questo ci metto ore per leggere i capitoli e dopo mi prendo ore per recensire. Una parte di me ne ha bisogno, l’altra parte di me non vuole che finisca.

E anche questa volta non è stato diverso ma diverso è stata la mia necessita. Mi sono mancati, te l’ho anche detto. Mi sono mancati e ho pianto per questo, ancora prima di iniziare. E l’inizio, quella prima frase, non ha aiutato a trattenere le lacrime. Questo capitolo è stato particolare. Ho percepito tristezza dalla prima lettera e ho pianto, e ho corso, e sono rimasta senza fiato e dopo ho riso e sorriso. Perché mi sono mancati. E adesso mi chiedo se il mio giudizio sia stato compromesso da questo o se hai lasciato qualcosa che ancora non doveva mostrarsi e io, come mio solito, ci sono finita dentro. Ma iniziamo…

La prima frase, come già detto, mi ha colpito. Come un pugno nello stomaco. Ieri sera, quando mi sono messa a letto, ho aperto il capitolo, ho letto quella prima frase e ho spento il telefono. Sentivo già le lacrime ma le avrei condivise solo con te. Questo mi hai fatto ma mi sta bene, è la nostra abitudine, quella cosa da fare solo insieme. Leggere con te è un onore. Fatto sta che mi ha colpito ed è stato strano quando Harry dice di sentirsi instabile, quando io mi sono data la stessa definizione. La sofferenza mi ha colpito e mi ha confusa. Sarà un capitolo triste? Succederà qualcosa di brutto? Questo mi domandavo mentre leggevo con il respiro che si rifiutava di muoversi dall’interno dei miei polmoni.

Ed Harry. Quando parla della passeggiata ho sorriso ma è stato strano. Quando parla dell’esperienza di vedere Louis ballare, del come lo avrebbe volentieri fotografato, dipinto e persino scritto un libro su quello spettacolo, ho sorriso anche lì ma di nuovo, è stato strano. Quando parla della freddezza che lo muoveva e del suo sguardo che lo evitava, il sorriso ha iniziato a in criccarsi ed è stato strano. Quando dice che non ha colpa, oh mio piccolo Harry, ho smesso di sorridere, ha smesso di essere strano, ho iniziato a correre. Ed ero completamente immobile ma avevo il fiatone per tutte quelle parole e dopo tutto si è bloccato di colpo ed era il citofono. Lui era al citofono che chiedeva permesso di entrare perché gli era mancato.


“Louis.
Ecco che tutto vacilla,
ecco che tutto scompare”


Da quando hai iniziato a raccontare questa storia, in maniera molto random, mi sorprendi con estratti del capitolo successivo e mi piace. Mi piace non solo perché mi fa sentire speciale ma anche perché dopo mi “diverto” ha ritrovarlo nel testo. Vedere quel piccolo pezzo trovare il suo posto come nei puzzle. “immagino di essere felice qui a casa mia con la persona che al momento assomiglia il più possibile ad un futuro” era in uno di quegli estratti e mi sono emozionata a leggerlo perché mi ha sorpreso. Mi ha dato di familiarità e dopo ho ricordato e lo sono andata a ricercare nella nostra conversazione. Potevo anche evitare ma poi non sarei stata io.

Comunque, con le lacrime agli occhi, il respiro affannato e il cuore ovunque arriva Louis e “Cupcake”. Se non fosse per lui, ironia della sorte, passerei il mio tempo in lacrime con questa storia. Ma Louis mi fa ridere, anche quando mi chiedo chi sia e cosa nasconda. Con tutta la voglia di conoscerlo, con tutta la voglia di vederlo sorridere. Lui mi fa ridere e rende tutto leggero (come il loro secondo incontro, quando tutti ridono ma Harry riesce ad ascoltare solo quella di Louis).

Harry e Louis sono personaggi molto differenti ma descritti molto bene. Anche se in realtà non so niente di loro, mi sembra di conoscerli da sempre. Di Harry mi ha colpito subito il suo modo di pensare, il suo modo di prestare attenzione, il suo modo di amare bellissimo. Di Louis mi ha colpito quello che fa, le sue azioni, il suo modo di agire. Con la sua voce potrà anche allontanare Harry ma con il suo corpo lo avvicina fino a confondere i confini tra i loro corpi. E i suoi occhi, mi hanno colpito i suoi occhi. Comunque, il punto è: Louis mi fa ridere.
Se non ci fosse Louis, probabilmente ci sarebbero solo i pensieri di Harry. Se ripenso al Prologo, nella parte di Louis, ci sono tante piccole azioni: come la sveglia, la doccia, il caffè, la sigaretta mentre in quella di Harry ci sono pensieri, ricordi, perché. E mi piace. Mi piace perché sono due mondi in collisione al momento e devono trovare il loro modo per esserne uno solo, senza però perdere chi sono.

Ma tornando al presente, al capitolo e a questa recensione…se ho sorriso quando Louis dice che non ricordava bene la lunghezza dei capelli di Harry e voleva saperlo, una lacrima è scesa quando Harry, portandogli un succo all’ananas, dice che Louis non c’è, che fissa i suoi capelli e guarda la sua bocca ma non c’è.


“i nostri occhi che superano problemi, luccichii, rossori, i nostri occhi che sono sempre verde nel blu e blu nel verde, i nostri occhi che hanno imparato ad essere sinceri anche quando il mondo mente, che hanno imparato a riconoscersi anche fra un milione di maschere”


Quando Harry spiega a Louis, come se ne avesse il bisogno, che il suo passato è quello che lui è, mi ha ricordato di nuovo, ancora una volta, un bambino. Per me Louis è azione perché, come dirà alla fine di questo capitolo, lui non vuole buttare niente e non vuole perdessi niente, quindi tende a notare tutto e agisce con delle azioni. Questo, tra l’altro, è il motivo per il quale mi ricorda un bambino perché è il modo in cui i bambini vivono (o almeno prima che li piazzano un videogame davanti). I bambini rispondono con delle azioni, anche se li stai parlando. Ed è un complimento perché è un’abilità che perdiamo sempre troppo preso e mi piace riscoprirla in Louis. Forse per questo rido e sorriso quando c’è lui.
E come un bambino, fa notare a Harry che “il semplice pensare di non dover pensare è un pensiero” e io rido e sono bellissimi. Che poi il “respira profondamente, sei libero, sei bravo, va tutto bene” sarà il mio mantra, questo è quello che storia lascia a me.

“le mie mani non si fermano, il mio cuore non si ferma, è tutto in movimento quando c’è lui anche se non facciamo altro che stare fermi”
<---mi riprometto sempre di non citare ma è difficile spiegare o parlare senza la frase in questione. Fatto sta che Harry ed io la pensiamo allo stesso modo. È quello che percepisco e che continuo a far notare. Il modo in cui tutto si muove anche stando fermi.

“Giuro che vorrei proteggerti” le sue labbra calde si muovono contro il mio collo e sento i brividi diffondersi “perché vedo nei tuoi occhi una luce che non vorrei essere in grado di spegnere” la mia bocca contro la sua tempia e la mia mano contro il suo fianco si bloccano in sincrono “ma non riesco a starti lontano, posso bere, posso fumare, ma alla fine il mio cervello riesce a pensare solo a te”
<---Si, lo so, ho appena detto di non citare ma no, non chiederò scusa questa volta. Questo pezzo è tutto e lo trascriverò ovunque.

Andando avanti, la seconda parte si apre con un “buongiorno raggio di sole” e quel Louis che tanto mi ricorda un bambino e che tanto mi piace. Dal “Dammi del cibo e poi ti sarò debitore a vita”, al suo essere arrotolato nel plaid di winnie the pooh (ottima scelta Harry), dal strofinare il naso contro la pelle del divano e il suo sorriso per l’odore di Harry. E quando manda via Harry perché vuole dormire? Anche Harry dice che gli ricorda un bambino che ignora la mamma. Persino quando si sdrotola fuori dalla coperta per mettersi comodo sul divano o il strisciare la sedia contro il parquet per poi avventarsi contro la tazza del caffè e mangiucchiare un oreo, mi ricorda un bambino.

E poi si passa alle domande, al suo “Perché il modo migliore per dire a qualcuno che ti manca è presentarsi a casa sua, non te lo ha mai detto nessuno?” o ad Harry che nota le sfumature di verde in tutto l’azzurro degli occhi di Louis. O il “ma adesso è tutto diverso, è di fronte a quella persona che ha cercato di allontanare ogni volta e dalla quale alla fine è andato a chiedere riparo” e il regime cambia. Sui piatti della bilancia da una parte c’è un Louis sedicenne e dall’altra parte tutto quello che ancora non può dire e che voglio sapere.

E Harry che cerca di alleggerire l’aria e io voglio solo risposte. E tra Harry che intrappola la mano libera di Louis e se la porta alle labbra che mi fa dolcezza e Louis che “Quindi ti mancano solo 3 domande importanti e cinque stupide” che mi fa sorride come una bambina. E la rabbia a vincere. La rabbia quando parla di quel uomo, quel cliente inglese, che osa toccarlo con gesti e parole. Il mio sangue si è raggelato nelle vene e il mio respiro è diventato pesante. Volevo difenderlo, lo voglio sempre. E una lacrima è caduta giù e l'ho lasciata cadere, proprio come tu mi hai detto di fare.

Abbiamo parlato spesso, e spesso l’ho fatto in queste recensioni, delle loro anime che sanno di antico. Quando Louis parla della sua famiglia benestante, dei ricevimenti, i vestiti da damerino…tutti quei colori antichi che ho sempre visto, con cui hai lasciato macchiare la storia, si uniscono a un unico quadro. E so quanta cura hai dedicato ai dettagli, alle parole da usare, al dipinto che hai creato e che ci hai messo di fronte. Un dipinto che io vedo chiaro di fronte ai miei occhi e ti ringrazio per questa immagine. Sofferente o meno che sia. Che il mondo la noti oppure no.



stringe i denti e deglutisce l’ultima volta, prima di scrollarsi dalla mia presa per bere del caffè, il fantasma del Louis che ho conosciuto, le sue risate, riecheggiano in questa stanza, in questa camera, oltre che nella mia testa, perché lo vedo ridere, lo vedo prendermi in giro e poi lo vedo adesso, e lo vedo in quel treno…
“Lou” mi alzo come un automa ed il suo sguardo è ancora lontano, freddo, tutto un bianco e nero dove vince il nero, dove il nero vince sempre “guardami, guardami ti prego”

Questa scena non la sopra mai descrivere e non mi illudo di saperlo fare, per questo ho decido di trascriverla. In queste recensioni parlo sempre dal mio punto di vista, perché che sei brava e hai talento, non mi serve di certo una recensione per dirtelo, lo faccio ogni giorni. Durante i tuoi dubbi e i miei momenti di ammirazione. Ho letto questa scena cosi tante volte che, quando mi sono decisa di andare avanti, il tempo mi aveva lasciata indietro. Pensando anche che non ne sarei più uscita.
E tornando a quel giorno nel treno, quando Louis dice “parla ogni volta che mi controllo negli occhiali di un passante” riferendosi alla madre, la mia mente è corsa all’immagine di Louis prima di salire su quel treno, quando si ritrova a specchiarsi negli occhiali di una ragazza, pensando proprio a sua madre. Ovviamente ho dovuto mettere in pausa e andare a rileggere il prologo, solo per una conferma e per apprezzare a pieno il rifermento.




Louis che: “Ora capisci perché non posso amarti?”
Also Louis: mi accarezza la guancia ed è un solo secondo ma ritorna il blu ovunque
Le sue azioni…



“Non voglio che mi ami solo cerca di essere felice” la mia guancia brucia sotto il suo tocco leggero, come se avesse paura di rompermi, come se fossi io quello crepato, quello distrutto “e se io ti posso aiutare... posso accettare di non vederti innamorato di me, ma triste per favore no”
<---Il mio piccolo Harry che ama cosi tanto il mio piccolo Louis



“Cosa fai domani?”
“Esco con te?”
“Non credo proprio” mi fingo affranto “ho un appuntamento con un bellissimo ragazzo con gli occhi blu, non posso di certo dargli buca”
“che peccato” si massaggia il ponte del naso “perché io non ho molta voglia di incontrare il mio con sta massa informe di capelli scuri”
“Come mai?”
“Fa troppe domande” mi fa un occhiolino
<---Esemplari di due bambini che giocano e vivono la vita con semplicità. Il miei piccolini.



sempre la solita domanda per la quale vorrei essere in grado di farlo entrare nel mio corpo e farsi guardare dai miei occhi, perché non capisce che ogni movimento che fa, ogni parola che dice, mi lasciano come incantato, come preda del peggiore degli incantesimi. Lui non si rende conto di quanto potere esercita su di me, di come passerei ore solo a guardarlo esistere e risplendere.
“Fallo decidere a me”
<---Lo sai perché mi permetto di citare questo pezzo. E dato che sei l’unica che deve capire il riferimento, non aggiungo altro



Non so cosa andrò a scrivere adesso ma non ti perdonerò mai l’inizio del quarto pezzo. L’ansia e il terrore e alla fine era solo una discussione infantile su un panino. Non si fanno queste cose, cattiva. Lo so, questa recensione sta prendendo una piega strana ma non è colpa mia se si stanno trasformando in due bambini. Onestamente è solo bello non piangere ma ridere. E se ci fossero ancora dubbi: “ancora quel dito puntato contro il petto, brutto vizio questo che ha” un bambino, non ho altro da aggiungere.


E ora cosi, per niente random, le mie frasi preferite di questo quarto pezzo. Solo perché ho riso troppo, non ho niente di serio da aggiungere e perché mi sento rappresentata da queste due frasi ma non pensare che non abbia notato tutte le volte che Louis appoggia la testa sulla spalla di Harry o sul suo petto e tutti quei baci sulla guancia o tutte le volte in cui Harry avvolge Louis con il suo braccio.

“Sia la bravura che la bellezza sono eterni” rivelo come se fosse un segreto di stato “per questo entrambi possono essere catturati con una fotografia”

Alza il capo e mi dà un bacio leggerissimo fra la mascella ed il collo “Babe” soffia direttamente nel mio orecchio “i lieto fine non esistono, sono solo storie che non hanno avuto il tempo di farsi raccontare”



Quando (uso un sacco di quando, me ne rendo conto) ho iniziato questo capitolo e ho percepito tutta quella tristezza, ho iniziato a pensare a qualsiasi scenario possibile, come l’eventualità che Louis e Harry non vengano accoppiati e che quindi Harry non sarà il fotografo Louis. Dopo i primi due pezzi che mi hanno fatto piangere, sono arrivati questi tre pezzi leggeri che mi hanno fatto dimenticare anche i più piccoli dei problemi e quando Louis parla del fatto che Harry sarà il suo fotografo, ho pensato stesse scherzando, soprattutto per la domanda di conferma di Harry. Ma per mia fortuna li ami e non avresti mai fatto mai questo a loro due.

E quando la sensazione di mancanza va via, quando le lacrime si asciugano sulle guance, quando il sorriso è l’unica cosa che ricordi, la realtà bussa e “quindi dobbiamo lasciarci fra poco” e io lo so che si stava riferendo a me, o tutti quelli che leggeranno. Ero cosi presa a ridere e a notare i particolari che avevo dimenticato che ero alla fine e che la mia fermata era vicina. Ma non volevo scendere, non volevo lasciarli di nuovo, non volevo sentire la loro mancanza ancora una volta. E quando “per incontrarci per forza di nuovo questa settimana” ho sperato stesse ancora parlando con me.


“Non ho un cellulare” ha gli occhi lucidi e si sta allontanando da me, la sua fermata si avvicina ed io non voglio che scenda, non ha un cellulare. (non chiedere perché ho citato questo pezzo, non tutto devi avere un perché tse. Ma mi piace)

“Cosa non vuoi buttare?” chiedo aggiustandogli il ciuffo dietro l’orecchio
“Persone” mi guarda e il cuore impazzisce “tocchi” mi accarezza la guancia ed io vorrei solo esplodere di felicità “baci” mi sfiora le labbra con le dita per guardarmi con uno sguardo vacuo, prima di baciarmi, a labbra strette, ad anima accesa, a cuore aperto "non voglio perdere niente stando ad occhi bassi su un cellulare."



E anche questa recensione è andata.
Ho iniziato a leggere alle 14:00 e ho finito di leggere alle 16:30.
Ho iniziato a recensire alle 18:30 e sto finendo alle 23:15.
La gente legge e recensisce in pochissimo tempo e forse dovrebbe imparare a essere di nuovo dei bambini e andare di nuovo piano.
Ma poi ci sono io che vorrei poter spendere più tempo con loro ma per oggi il mio tempo è finito.


La tua
Anna