PRIMA CLASSIFICATA: “Il cacciatore e l’antieroe” di Nia Grammatica/lessico/stile: Questo è quello che intendo con uno stile armonioso. Le parole si incastrano tra loro in modo elegante e del tutto naturale. Uno stile che colpisce, incalzante e che sorprende per la sua semplicità. Senza troppi fronzoli o giri di parole si arriva dritto al punto e si legge che è un piacere. Niente di troppo ricercato, ma intrigante, genuino e fluido. La grammatica è ottima, non abbiamo riscontrato nessun tipo di errore. Originalità: L’infanzia di Haymitch è un mistero e la tua storia riempie dei buchi in modo straziante ma al tempo stesso appagante. Hai rischiato decidendo di scrivere su questo tema: il fratellino di Haymitch è un personaggio sconosciuto così come sconosciuta è l’infanzia di Haymitch stesso. Ma lasciamelo dire: se dovessi immaginarmi un Haymitch bambino sarebbe esattamente come tu l’hai descritto. Quello che più ci ha colpito è stato la loro via di fuga, qualcosa che tocca tutte noi molto da vicino, non possiamo negarlo visto il nostro mondo GDR. Il loro modo di sconfiggere la paura, la figura metaforica del Cacciatore che, anni dopo, andrà ad aggrapparsi inevitabilmente alla figura di Katniss, tutto questo è stato davvero toccante e delicato. Azzarderei a dire quasi sublime. Sei riuscita ad agganciare ogni cosa in modo del tutto naturale che risulta quasi difficile pensare che, alla fine, non sia davvero andata così. Ti facciamo entrambe i nostri complimenti, perché questa è stata l’idea più originale in cui ci siamo imbattute in questo contest. Brava! Gradimento personale: Verapier: ragazza, lasciatelo dire, hai fatto un ottimo lavoro. La tua storia mi è piaciuta molto, per l’insieme di tutti gli elementi che l’hanno composta e che si sono incollati perfettamente tra loro. Stile, grammatica, caratterizzazione, e originalità. Ha soddisfatto ogni mia richiesta e appagato ogni mio desiderio di lettore. Hai calpestato i miei sentimenti e mi hai lasciato alla fine della pagina con gli occhi lucidi. Non so nemmeno se dovrei ringraziarti per la piacevole lettura o mandarti a quel paese. Ed è questa la sensazione che cerco sempre al termine di una storia, soprattutto se angst. Ottimo lavoro, sotto ogni punto di vista. Endorphine_L: Semplice, elegante e straziante come poche altre storie che mi è capitato di leggere in questo fandom. Ti sei aggiudicata senza ombra di dubbio il massimo sotto ogni aspetto del contest, ma nemmeno questo è sufficiente per farti capire quanto abbia apprezzato il tuo lavoro. Il rapporto tra Haymitch e suo fratello, il loro modo di sfuggire alla realtà del mondo in cui vivono, è qualcosa in cui potrebbe rispecchiarsi chiunque. Chi ruola, chi legge, chi scrive, ed è stato questo ad avermi conquistata.

Ogni volta che metto piede in questa sezione vengo colta da un gran senso di frustrazione. Frustazione nel constatare che solo storie cosidette "interattive" vengono prese in considerazione (non che sia un merito, visto i commenti sterili che si ritrovano) e constatare che veri e propri gioiellini, come questa fan fiction, vengono dimenticate in un angolino.
Mi son sempre posta domande sul passato di Haymitch: al tempo del terzo libro anche io mi chiesi come potesse essere il suo fratellino o sua madre. Mi piace molto la visione che ci hai regalto, e la svolta drammatica che ne è inevitabilmente scaturita.
Ho letto questa storia ieri sera, e ho voluto prendermi un po' di tempo per commentare, ma ancora adesso sento quel magone nello stomaco pervadermi. 
L'idea che Katniss incarni il suo, il loro, eroe d'infanzia è stata la classica goccia. Ti rivolgo i miei più sinceri complimenti, e ti ringrazio per questa bella storia che mi ha sinceramente toccato più di quanto mi sarei aspettata.
Un saluto, da un'accanita cercatrice di belle storie.
Eve