Recensioni per
Fucking Heartless, go and stand alone
di Kim WinterNight
Carissima Kim, appena ho aperto la pagina ho visto tantissima originalità! E' una cosa bellissima e prima d'ora non l'avevo mai visto! Ho letto che questa poesia ha partecipato al contest chiamato "Acrostici", però come ti è venuta in mente l'idea di usare un'acronimo in inglese per scrivere questa storia? |
2^ CLASSIFICATO: Kim_Sunshine in “Fucking heartless, go and stand alone!” |
Buongiorno Kim, innanzi tutto ti faccio i miei complimenti perchè gli acrostici sono una delle cose che amo ma dove proprio non so destreggiarmi!! |
Provo sempre una profonda ammirazione per chi decide di utilizzare dei temi "scomodi"; ammirazione che cresce esponenzialmente quando il lavoro è, oltretutto, ben fatto e non cade nel patetico. Insomma, mi sei piaciuta molto. Ho trovato la tua poesia è come un pugno: la leggi e rimani senza fiato, perché (per fortuna per me) mi è difficile pensare un padre che odia la figlia talmente tanto, Proprio per questo non puoi far niente per togliertela dalla mente. Ammetto che sono abbastanza senza parole. Ti faccio veramente tanti complimenti e ti auguro buona fortuna per il contest. |
In breve? Puoi considerarmi un tuo nuovo recensore e devo ammettere che, avendo letto le poesie di alcuni degli "avversari", la competizione si fa sempre più interessante, senza dimenticare l'audacia che hai mostrato scegliendo un titolo in una lingua straniera, qui l'inglese, una scelta ch'io non avrei mai fatto, perché è stato già tanto esser riuscito a scrivere un acrostico e perciò non ce l'avrei mai fatta ricorrendo ad una lingua straniera, anche con un paio di mesi a disposizione. Peccato che non vi sia una versione in lingua inglese, perché mi piace la corrispondenza tra il titolo e il testo del componimento - anche se fosse in estone o in islandese o in finlandese, tanto per citare le lingue che più mi incuriosiscono, solo per la curiosità della struttura delle frasi e per cimentarsi con la pronuncia o informarsi sulle regole di grammatica di base -. Avrai capito che sono una persona molto curiosa, quindi non stupirti se mi chiedo se si tratti di un episodio di vita vissuta o di una via di mezzo tra il reale vissuto e un esercizio di scrittura e di stile. Spero in una smentita della prima ipotesi, perché dispiace sempre pensare di conoscere qualcuno che ha vissuto una tale esperienza e, nel caso, ammiro per come sei riuscita a delineare i tratti di un padre despota e incapace di rivestire questo ruolo e per il coraggio che hai avuto per parlarne. In ogni caso, è un ottimo componimento, la cui strofa finale riassume l'intera vicenda e avrebbe potuto partecipare al contest da sola, data la presenza di un acrostico, comunque in lingua straniera e che riassume anch'esso la sensazione provata dalla protagonista vittima e, volendo essere positivi e volendo credere nella redenzione, più tardi dall'antagonista prima carnefice ora vittima delle sue stesse azioni. Per me una scelta vale l'altra: in ogni caso, sarai un avversario tosto come tutti gli altri dei quali ho letto gli acrostici in questione. Accidenti... Quindi, per concludere, ottimo lavoro e ti faccio i miei più sentiti e sinceri complimenti. ;-) :-) |
Kim, quest'acrostico è semplicemente meraviglioso. Avevi detto che non saresti stata in grado di scriverlo, invece hai creato un capolavoro, sotto tutti i punti di vista. |
Buongiorno. |
Buonasera. |
Ciao Kim, hai usato parole davvero dure in questa poesia. Il modo in cui hai condito i versi mi fa pensare a una distesa di sabbia, da quanto è arido ciò che dici. Non è una cosa negativa, cioè non ti sto giudicando in malo modo. E' ciò che ho sentito leggendo. Ormai lo sai che molto spesso, quando leggo, vado a immagini e questo è quanto. Poi, credo di non poter essere oggettiva nell o scrivere questo tipo di recensione perchè so cosa c'è dietro. Quello che ti ha ispirato. Ciò che mi viene da dire è che in un certo senso questa è la prova di come ogni cosa che noi 'vediamo' possa ispirarci. Siamo noi che dobbiamo non solo aprire il cuore, ma anche la mente all'ispirazione. L'ispirazione poi in cambio ci da una valvola di sfogo... |