Che bello scrivere le recensioni senza alcun tipo di pressione esterna, mio Dio.
Si sta così bene, è tutto così spontaneo, così vero, così sincero.
Sincero e spontaneo, siffatti, almeno quanto l’odio magistrale che in questo momento provo per entrambe, sia per la signorina che ha ideato la fanfiction e che poi si è elegantemente sviscerata fuori e lontana dal fattaccio, sia quella che ha deciso di rendere questo tripudio di angst realtà e ha deciso di attentare alla mia vita in un caldo e afoso mercoledì sera di agosto.
Odio tutto ciò. Ho odiato il fatto che inizialmente non avessi idea di cosa stesse succedendo, come anche la sensazione che ho avuto sin dall'inizio, incredibilmente scomoda fra l'altro, che qualcosa fosse fuori posto e che no, non poteva essere post-sesso quello che Kuroo stava vivendo, non con quella sensazione di ‘pizzicore’ scomodamente presente sul dorso della mano o ancora il rumore acuto e freddo del cuore artificiale che mi ha subito fatto perdere quello mio, di battito.
Ho odiato il modo accomodante con cui Akaashi e Bokuto si sono posti nei confronti di Kuroo, quella sensazione opprimente di essere sul punto di vedere qualcosa sgretolarsi e l’aria ovattata diradarsi da un momento all’altro, lasciando solo l’ovvietà di una situazione che si stava via via creando senza speranza di mal comprensione.
Ho odiato ferocemente l’attesa, attesa attesa ed ancora attesa che mi ha ucciso dentro alla prima ‘torta di mele’ pronunciata e che si è andata poi protraendo fino alla fine, quando Cristo, era ovvio qualcosa di sbagliato fosse accaduto, dannatamente scontato fossi lì per lì per abbandonare per sempre l’ultima parte innocente della mia esistenza dinanzi ad una notizia che avevo alla fine intuito ma che avevo così testardamente deciso volutamente di ignorare per quieto vivere.
Non che alla fine abbia potuto risparmiarmela, ovviamente.
Kenma morto.
Ripeto, Kenma morto.
Ma ti pare normale? Ma quale persona senza cuore sei? Sai benissimo che sono una persona sensibile, o sbaglio? Eppure eccoti qui, con quella tua insopportabile capacità di scrittura fuori da molti canoni, bella, molto lineare e molto leggera, ma dannatamente distruttiva in una situazione già così piena di emozioni come è lo scoprire che non solo Kuroo era andato in coma, e che Kenma era morto (morto, mio Dio!), ma anche che è stata una situazione violentissima, al limite dell’umano, una sparatoria, gli occhi vitrei di Kenma che rimarranno l’ultimo ricordo del più giovane che Kuroo potrà mai portarsi dietro. E quindi ripeto, rischiando anche di annoiare: Ma quale persona senza cuore sei?
Ma soprattutto, cosa vuol dire che il finale è aperto?
Tanto è ovvio che, depressione alle porte, per me ormai Kuroo è morto. E non solo perché pillole e alcool non lasciano molto scampo, meno che mai se le pillole sono più del dovuto, ma anche perché Kenma, il suo Kenma, è morto. Ed una parte di me è morta con lui in questa fanfiction. La parte ottimista, probabilmente.
Quindi niente, ho pianto leggendola la prima volta, ho pianto leggendola la seconda volta (per strada, poi), e piangerò rileggendola tutte le volte che saranno necessarie a farti (farvi!) capire che mostro sei (siete!).
Odio, lo odio, vi odio e ti odio.
Bandierina verde perché è scritta bene.
Ti odio un sacco.
Nanas |