Ciao, il titolo della tua storia mi ha incuriosito e ho fatto un salto. L'idea mi è piaciuta molto, ci sono buone basi per una storia avvincente.
Mi è piaciuta l'introspezione della protagonista, questa sua platina di rassegnata malinconia, quasi autodenigrante, critica verso se stessa; me la resa molto viva e reale. Complimenti!
Ho notato anche una buona narrazione e un buon linguaggio; buono il ritmo, mi hai fatto entrare nella storia.
Se posso permettermi però, ti vorrei consigliare di aggiustare le seguenti frasi:
"Era da quando era bruscamente finita la sua infanzia che avevano iniziato a farle quelle cose orribili: quando nessuno stava a guardare la buttavano senza troppi complimenti sul pavimento di legno umido, le strappavano di dosso i vestiti e poi violavano ancora il suo corpo ormai non più aspro e illibato come era stato negli unici anni felici della sua vita: quelli della sua infanzia" -> oltre la ripetizione dei due punti in un unico periodo, vi è anche la ripetizione del concetto dell'infanzia.
"con le ultime forze che le restavano, residue da quella fuga. "Aiutami, ti prego..."" non sarebbe meglio avvicinare l'aggettivo al sostantivo a cui è legato?
Spero di non averti offeso. A presto! |