’Sera, Morgana. ^^
Come promesso, appena liberata dagli impegni e trovato un refolo di respiri mi sono fiondata a leggere la tua fanfic! Dopo aver letto con dedizione e meditato su un possibile commento che fosse all’altezza del brano sopracitato, ho deciso di recensire la tua storia al meglio delle mie capacità e nella maniera più esaustiva possibile, in modo da lasciarti un giudizio costruttivo e non le solite due parole messe in croce.
Partiamo dai punti di forza della tua storia: uno di essi è senz’altro il titolo, che non fa che suggellare la “fusione” fra contestualizzazione e poesia (la “nevicata” è il fulcro portante della narrazione, prompt derivato dalla poesia; “di fine ottobre” è l’arco temporale in cui ha luogo l’intera vicenda. Lo reputo veramente calzante, ecco.
Altra nota di merito va alla maestria con cui hai reso il tematico intreccio fra opera in versi e scrittura in prosa: sembrava che ciascuno dei due brani tra loro frapposti fosse il tassello mancante dell’altro, creando una scacchiera di parole da cui è impossibile non rimanere affascinati.
Anche la caratterizzazione di Lily e James, nonostante il poco spazio che hai lasciato loro, è resa piuttosto bene: forse la personalità di Lily è distintamente evocata dall’intrinseco messaggio di questa poesia o forse è stata l’introspezione in cui ti sei cimentata, seppur breve e lasciva, a “convertirmi” a questi personaggi, fatto sta che ho apprezzato le tue proposte, sebbene le piccole pecche in cui una storia così corta non può fare a meno di trascinare con sé.
Il punto debole della tua storia è appunto la sua estenuata brevità: per le Flashfic del genere (oltre che a spartire un po’ meglio gli equilibri fra poesia e testo) lo stile dev’essere avvincente e intrigante sino ai limiti del possibile (tanto ché gli autori si sbizzarriscono, fra le più astruse figure retoriche e le più incisive scelte linguistiche), la trama dev’essere ben articolata e i personaggi altrettanto magistralmente delineati. Detto ciò, mi permetto di dirti che ho riscontrato un errore in ambito grammaticale: piuttosto che scrivere “ventun anni” [forma corretta], hai scritto, forse per una svista, “vent’un anni” [forma scorretta. A parte ciò, lo stile per questi contenuti poteva essere gestito in miglior modo, con più cura ed enfasi. Alcuni dei tuoi passi non li ho compresi a pieno. Esempio: “In un minuto si sono susseguite le nostre risate, le urla e il tonfo.” – Onestamente, non ho né compreso né gradito il motivo di questo brusco distacco del plurale a favore del singolare. Ci sono altre occasioni in cui la punteggiatura non è per nulla affine o perfino inutile e fastidiosa, dato che finisce per “impastare” il discorso.
In questa storia, in altre parole, ho riconosciuto delle ottime “premesse” per quella che potrebbe rivelarsi, per il mio modesto parere, una bellissima storia; il peccato è quello che tu abbia sorvolato su alcuni aspetti importanti di una Flashfic e perciò la resa non sia stata completamente efficace. Questa mia considerazione non vuole togliere nulla a questa fanfiction: l’ho divorata in pochi istanti, stregata dalla trama che, seppur non Originale nei contenuti ma intrisa di un’innovazione tutta sua, e, a prescindere dalle minuzie che ho tenuto a ispezionare nel dettaglio, mi è piaciuta un sacco! *_* È stata... illuminante, ecco.
Complimenti, oltre che per la tua competenza in materia, anche per l’accostamento totalmente combinato fra poesia e scena: avevi ragione, la vicenda è azzeccata per quella composizione!
Se ti va di leggere qualche altro esperimento poetico per il contest, puoi leggere la mia Ted/Andromeda. ;)
A presto!
Maty |