Ma buongiorno, carissima!
Ti chiedo scusa per non aver recensito anche il primo capitolo, vale a dire il prologo, ma non ho proprio avuto tempo, e comunque ti ho raccontato le mie impressioni per messaggio! Tuttavia, ci tenevo molto a mandarti questa recensione. Il primo capitolo è stato davvero bello, e coinvolgente. Penso davvero tu abbia un talento per storie thriller di questo tipo, dalle sfumature inquietanti e piene di suspense. Si vede tantissimo nello stile che hai di scrittura, che personalmente troppo molto bello.
Non dico queste cose perché sei mia amica, sai che sono un giudice sempre molto sincero, e se pensassi che quello che hai scritto fa schifo te lo direi. Con il massimo dell'onestà ti dico che mi sono sentita catturata dalle vicende! Il ragazzo dai capelli biondi è veramente, veramente molto inquietante, ed è bello che tu non sveli niente in anticipo. Il lettore si sente libero di crearsi le proprie teorie e speculazioni. Infatti, per quanto tu mi abbia anticipato il succo della storia, dal momento che non mi è chiaro al 100% sono davvero curiosa di scoprire come andranno avanti le vicende, chi sono i personaggi, cosa succede a chi.
E poi pensavo, una delle vittime è il padre di Alexander!! Quello del prologo, no? Le cose si fanno un sacco interessanti, dal momento che lui stesso ha avuto quello strano incidente lungo il fiume, e a questo punto mi chiedo... Sarà davvero Alexander? Che strana strategia assume quello spettro bianco inquietantissimo? Che, tra parentesi, me lo immagino come una scimmia bianca poco pelosa e un po' ossuta, e con un volto ovviamente diverso da quello di una scimmia...... il fatto che si appoggi a terra con le mani inquieta molto devo dire. Come se fosse sempre sul punto di cadere in avanti. Me lo sono visto davanti agli occhi quando parlavi di Alexander steso a terra prima di "morire". E poi, evidentemente, ritorna all'interno del marchio di cui hai parlato, che è stato impresso sulla pelle di alcune vittime.
Insomma, largo alla speculazione. Ajar e Samuel mi sembrano due personaggi molto ben fatti. Davvero, come non è potuto venire in mente ai poliziotti di controllare la fermata dell'autobus? Quanta superficialità! Hanno una bella gatta da pelare però. E pensavo, magari l'impronta di quella mano è la stessa del ragazzo biondo che incontra Claire alla fermata, dal momento che aveva anche del sangue sulle labbra (puoi dire quello che ti pare ma non riuscirai mai a convincermi che quella roba rossa sulla bocca fosse ketchup!!), e probabilmente la ragazza non ha perso tempo a guardargli le mani.
Dal punto stilistico e narrativo è davvero scritto bene, non so cosa dire. Magari col tempo troverò esempi buoni per spiegarti esattamente cosa intendo quando dico che il tuo stile di narrazione è un buono stile. Inoltre, non ci sono errori grammaticali, giusto qualche errore di battitura. Ad esempio, ho trovato "Numerò" invece che "Numero", ma sono davvero piccolezze.
Detto ciò, probabilmente andrò a leggermi anche l'altra storia che hai pubblicato l'altro ieri e di cui non mi avevi detto niente xP
A dopo, un abbraccio fortissimo, e aspetto con ansia il prossimo capitolo C:
Claire.
PS: quando il tipo biondo dire a Claire che "le manca molto" intende da vivere? Ho come la sensazione che questi spettri possano vedere il tempo che manca da vivere ad ogni persona. Un po' come gli occhi degli Shinigami in Death Note, ora che ci penso ahahah però ho avuto questa sensazione! Bien, ora ho detto proprio tutto, mi dileguo ;) (Recensione modificata il 19/09/2016 - 02:32 pm) |