Ciao bella,
so che la storia è datata 2016 e so che ci stiamo sentendo frequentemente su whatsapp e quindi la recensione in sé ha poco valore. Ma a dirla tutta ci tenevo lo stesso ad imprimerla nero su bianco, anche per quelli che potrebbero essere (e si spera) altri futuri lettori.
Partiamo con la frase iniziale. Un piccolo tocco di classe che adoro. Una frase, un piccolo spazio ritagliato all'interno di una storia, per dare un'introduzione alla stessa con grandissima abilità.
Bellissimo l'inizio della storia, narrato in parte attraverso gli occhi di Genki, che fa un po' il punto della situazione su come siano andate le cose dopo l'ultima avventura vissuta a Digiworld. Ho apprezzato il fatto che tu abbia ribaltato la visione che il mondo ha circa Digiworld e i digimon. Se si pensa anche solo a Digimon Tri, giusto per fare un esempio, nonostante gli sforzi estremi dei ragazzi, i digimon vengono visti come dei mostri e assai pericolosi. Invece nella tua visione finale, al contrario, si crea una vera e propria sinergia tra umani e mostri digitali. Insomma, il finale che tutti avrebbero voluto vedere sin dai tempi.
Ciò che amo di te è la scelta lessicale accurata e ricercata a cui sottoponi la storia.
Tornando alla storia, mi piace la visione che hai dato dei digiprescelti, ormai vecchiarelli, nel presente della storia. Insomma, i nonni sono i nonni e per chiunque sono dei supereroi, almeno personalmente parlando mia nonna per me è... semplicemente fantastica e metterei la firma ovunque per invecchiare come lei. Figuriamoci poi se i nonni in questione sono niente di meno che due degli otto digiprescelti storici. Mi piace l'idea che Genki li veda come dei supereroi, perchè in effetti lo sono stati (e rimangono tali anche nel nostro presente, per quanto mi riguarda :P). Alla faccia di tutti i supereroi nati sotto il nome Marvel.
Un altro particolare che ho apprezzato della storia è che sei rimasta con i piedi per terra. Mi spiego meglio, non sei partita in quarta elogiando e osannando da subito i digiprescelti. Sei partita in sordina, raccontando le loro gesta ma mantenedo comunque un velo di privacy per quanto riguarda almeno la loro vita privata. Il che lo rende più veritiero, soprattutto ben sapendo che i digimon si sono dovuti CONQUISTARE il loro posto nel mondo. Perciò parlare apertamente di tutto sin da subito poteva risultare un azzardo. Procedere a stentoni è sicuramente stata la mossa migliore per i digiprescelti.
Ritrovare Taichi vecchiarello mi fa un po' senso. Non penso di averlo mai immaginato oltre i trent'anni, lo ammetto! Sarà che per me lui (come tutto l'anime Digimon del resto) è immortale! Trovo molto dolce il legame descritto tra Taichi e suo nipote. (Ps. ma lo sai che io ho giocato per diversi anni in porta? Che bello ritrovare un portiere in famiglia Yagami! E' un elemento singolare. Ps2. ma lo sai che io tutt'ora corro coi roller? Oddio tutte queste coincidenze mi fanno venire i brividi!!!!).
Penso di aver perso un battito quando ho letto della morte di Sora, ma sarei dovuta aspettarmelo. D'altra parte parliamo di tanti tantissimi anni in avanti, Taichi è anziano ed era prevedibile ritrovare qualche morto nel corso della storia. Ciò nonostante non ti nego che mi ha stretto un po' il cuore ritrovare Taichi a poter solo rimembrare il suo amore senza poterlo più stringere a sé.
Ho ADORATO il ricordo che ha Taichi di Sora ed in particolare il riferimento molto molto dolce alla scena del film in cui la rossa se la prende con lui per averle regalato il fermaglio e aver messo in dubbio la sua bellezza. Scena che per altro trovo esilarante.
Ma no! Hai rotto l'atmosfera romantica che si stava creando uccidendo pure Hikari. Per fortuna che Wendy dice che io sono un'assassina, ma temo proprio che tu sia peggio di me. Scherzi a parte, è stato un colpo di scena. Se potevo sì e no aspettarmi la morte di Sora, non posso dire lo stesso di Hikari. Alla fine lei è più giovane del fratello, perciò rimango in parte con l'amaro in bocca per questo dettaglio. Tralasciando questo particolare, ammetto di ritrovarmi molto in un tuo pensiero: un digimon è legato indissolubilmente al proprio partner. Muore uno, muore anche l'altro. Perchè il loro legame va al di là di ogni cosa ed è un tipo di legame LEALE, persino nella morte.
Ma arriviamo al cuore della storia, la lettera di Taichi a Sora. L'ho letta in stile pazza fanatica, con la faccia spiaccicata allo schermo, una mano appoggiata al petto, proprio a livello del cuore e gli occhi sgranati. AMO! AMORE!
"Tu eri il mio elemento più importante, l’essenziale e tutto ciò che completava la mia essenza" cioè io piango ora.
Cioè una lettera lunghissima, un ricordo indelebile che mi ha fatto seriamente emozionare. Mi hai fatto esplodere di gioia, la mia taiora, il mio happy ending sognato e sperato fin dall'infanzia. Il finale che TUTTI avrebbero avuto. Sei riuscita a cogliere ogni particolare, l'amore inizialmente non corrisposto di Taichi, quel maledettissimo episodio di Natale, il sacrificio di Taichi nello spingere Sora tra le braccia di Yamato solo per amore. Oddio, mi sento male. Il tutto contornato da uno stile espressivo impeccabile. Scrivi indubbiamente bene, ma la cosa che ti caratterizza di più è il riuscire a far trasparire dalla tua storia TE, te come persona, i tuoi sentimenti, tutto quello che hai dentro. E si percepisce, eccome se si percepisce. Sei di un'empatia estrema, una meraviglia da leggere.
Con un bacio, uno "stupido" bacio adolescenziale, sei riuscita a descrivere TUTTO. Tutto quello che c'è dietro la Taiora, tutto quello che può essere definito vero amore. Con un solo bacio sei riuscita a farmi sognare. Amo il rating rosso, come già ti accennavo, perchè mi piace approfondire il rapporto non più infantile che scaturisce dai digiprescelti (taiora, mimato che sia). Ma già con la descrizione del loro primo bacio mi hai fatto volare.
Ho trovato molto tenero che Taichi abbia condiviso una lettera così personale e -in piccola parte- esplicita con il nipote e ancora più tenero ritrovare il piccolo Genki emozionarsi nell'udire le parole del nonno.
Una tradizione consolidata negli anni, magica e ricca di ricordi, che mi ha fatto seriamente emozionare.
Grazie per avermi condiviso questa storia! |