Ciao,
io credo di non poter commentare una storia dal suo primo capitolo. Posso però commentare la tecnica e il metodo di scrittura.Avverto: potrei essere duro.
Prima cosa: fai attenzione agli errori di battitura. Basta rileggere il testo per trovarli, e se io da lettore trovo errori di battitura penso che tu non abbia riletto bene il testo.
seconda cosa: attenzione ai tempi verbali. Non puoi usare soltanto il trapassato prossimo e l'imperfetto. soprattutto non usate il trapassato prossimo quando serve il passato remoto. suona male.
terza cosa importantissima: la prima cosa da fare quando si scrive una storia è essere chiari. Se vuoi che il lettore pensi una determinata cosa devi farei in modo che quello che scrivi porti a pensare proprio quella cosa. Sì, questo è uno degli aspetti più difficile della scrittura, ma è anche uno dei più importanti. Ad esempio: se vuoi dire che i genitori biologici l'hanno abbandonata e poi dopo sono morti, la prima cosa che devi dire è proprio che l'hanno abbandonata, non che sono morti. Tu hai scritto:
"Ero orfana, mia madre e mio padre erano morti anni fa, quando avevo otto anni. Ora ne avevo quindici, ma non dimenticherò mai, come potrei? I miei genitori mi avevano abbandonato. Nulla li avrebbe potuto giustificare quello che avevano fatto. Tempo dopo che mi abbandonarono, morirono per un incidente d'auto."
capisci che si legge prima "mia madre e mio padre erano morti anni fa", al che si pensa che chi parla sia senza genitori perché questi sono morti anni prima. Poi si legge "I miei genitori mi avevano abbandonato", al che chi legge pensa che chi parla sia perlomeno superficiale: perché sembra si dica che i genitori, morendo, abbiano abbandonato la figlia. Poi nel periodo dopo viene chiarito tutto, certo, ma la sgradevole sensazione di confusione rimane nel lettore. E non perché il lettore sia stupido, è compito di chi scrive far capire al lettore la storia, e più ci riesce più è bravo.
In più devi, e sottolineo "devi", essere chiara. Se scrivi una frase devi contestualizzarla e devi rendere esplicito tutto ciò che hai nella testa. Per esempio: "Da quando sono stata adottata a tredici anni, molte cose son cambiate.
Chile era stato molto gentile nelle prime settimane dal mio arrivo, dato che non mangiavo nulla, mi portava da mangiare di nascosto da casa sua. Eravamo diventati subito grandi amici."
Domande che mi faccio da lettore: Come, e in che senso, sono cambiate le cose? come mai non mangiava nulla, ma accettava il cibo di Chile? I genitori adottivi non le davano da mangiare? Chile era gentile perché le dava il cibo o lei accettava il cibo perché era gentile?
quarta cosa: stai attenta alle ripetizioni! per esempio quando scrivi "Eravamo proprio opposte, e proprio per questo, perfette. Opposte non solo di aspetto, ma anche di carattere.".
quinta cosa: evita di ripeterti troppo. peer esempio in questo punto "Credo che sia peggio quando i tuoi genitori ti abbandonano, rispetto alla loro morte", il "rispetto alla loro morte" appesantisce la frase, oltre che essere comprensibile dal contesto. Bisogna essere chiari, ma bisogna anche evitare di dire troppo.
infine, questa non è veramente una critica, perché usi così tanto il dialogo indiretto? quello diretto l'hai usato pochissime volte! ma è più semplice e molto meno pesante di quello indiretto. In più il dialogo indiretto dà alla tua storia un taglio che è molto simile a quello del racconto parlato, che rende il tutto meno vivo e più stinto.
Fine delle critiche.
Mi sento di dirti che sei sulla buona strada, e voglio incoraggiarti! c'erano buoni spunti!
Continua a scrivere.
Prendi queste critiche, falle tue, costruiscici sopra.
Continua a scrivere,
e vedrai: migliorerai molto!
Tifo per te, sappilo :) |