Recensioni per
Via di fuga
di Emily_Jhonson

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
04/11/16, ore 11:06
Cap. 1:

Ciao, la tua storia mi ha molto colpita e per due ragioni su tutto. La prima cosa che mi è piaciuta è la descrizione iniziale, l'immagine di questo Sherlock che suona di fronte alla finestra è stupenda. Personalmente sono molto legata a Sherlock che suona il violino e amo i racconti in cui si fa anche solo menzione della cosa. Qui addirittura tu ci descrivi il momento, dando un'idea quasi visiva e con uno Sherlock vestito di scuro davanti alle luci di Londra che filtrano dai vetri. Ho apprezzato anche diversi dettagli, come l'idea che Sherlock faccia sembrare tutto semplice, come se lo studio del violino non fosse un qualcosa che richiede anni e anni di applicazione, ma sembra che sia "nato imparato" (per usare una forma dialettale, che in questo caso specifico trovo particolarmente adatta). E la cosa mi ha fatta anche sorridere perché è un qualcosa che mi diceva sempre il mio insegnante di musica d'insieme, ovvero che lo strumentista, mentre suona, deve far sembrare a chi ascolta che è facile suonare quel determinato brano o strumento. Insomma, mi hai riportata indietro a una vita fa, quindi grazie.

L'altro aspetto che ho apprezzato riguarda più in generale le relazioni fra Sherlock e John e il loro faticare a capirsi. C'è uno "slash" fra gli avvertimenti e quindi si pensa che, sul finale e quando si capisce che John rimarrà a Baker Street, la direzione che John e Sherlock prenderanno sarà proprio quella. Nel frattempo però quello che ci regali è il momento, importante, in cui finalmente entrambi aprono uno spiraglio. John sta per ammettere di aver sbagliato a sposare Mary e ha paura di non poter essere un buon padre, nel futuro, se lo confesserà. Sherlock invece è più criptico, ovviamente, ma fa chiaramente capire che lui comunque ci sarà e che è felice se resterà a Baker Street, anche se la cosa si intuisce tra le righe più che capirsi chiaramente.

La storia ha risolti tristi e angoscianti, ma lascia comunque addosso sensazioni piacevoli.
Koa

Recensore Master
31/10/16, ore 17:32
Cap. 1:

Ciao! Questa OS mi è piaciuta molto, anche se è un po' triste...
Ci sono troppe cose non dette tra loro, dovrebbero parlarsi chiaramente e affrontare una volta per tutte i loro demoni. E' lampante che John si è pentito della scelta che ha fatto, e mi sembra di aver capito che dà la colpa a Sherlock dei suoi errori. Secondo me sbagliano solo a non giocare a carte scoperte. Il finale mi è piaciuto moltissimo: John, nonostante i numerosi messaggi di Mary, decide di rimanere ad ascoltare le note del violino di Sherlock. Beh, forse alla fine ha scelto lui, chissà...

Complimenti vivissimi!!
Alla prossima!!! :)

Recensore Master
31/10/16, ore 15:28
Cap. 1:

Indubbiamente la tua storia merita di essere letta e recensita, anche per l’impegno che si nota nello scrivere in modo curato, con l’attenzione a scegliere i termini meno scontati (“…movimenti determinati e precisi, ma rilegati fra loro da una fluida naturalezza e da una inequivocabile volontà…” solo un esempio). Il tocco IC è tangibile, soprattutto per quello che riguarda Sh, del quale hai colto e fissato gli atteggiamenti e i discorsi che ci riportano all’immagine canonica che abbiamo di lui: l’eleganza naturale dei movimenti, l’attitudine alla musica come espressione di ciò che non riesce a trovare la strada per esprimersi, le tante parole non dette che si celano dietro a frasi contratte e, apparentemente, casuali, il legame simbiotico che ha con John. A proposito di quest’ultima osservazione, molto suggestiva l’immagine finale della tua storia in cui i due ritrovano per sè una dimensione che è negata agli altri, alla stessa Mary e che trova respiro nelle note che si liberano dal violino. “Noi due contro il resto del mondo”, senza bisogno di spiegazioni o imbarazzanti confidenze. A conclusione, metto in evidenza una frase che mi ha fatto ritrovare lo Sh che tanto ha colpito la mia emotività :“…la fronte era corrugata…mentre gli occhi cristallini scorrevano sulle pagine ingiallite dello spartito che aveva di fronte…”.