Recensioni per
Un gatto nella notte
di Padmini
Posso? Gli amici di Greg mi stanno sulle scatole. Ecco, l'ho detto. |
Bello. Bello bello bello. Davvero bello. |
Questa storia mi piace sempre di più, davvero e non vedo l'ora di un aggiornamento perché mi piace moltissimo il mio in cui è scritta oltre che come stai caratterizzando i personaggi. E penso sia questo ciò che me la sta già facendo amare, e nonostante sia solo il secondo capitolo. Quello che, almeno secondo me, nelle AU di questo genere stona sempre un pochino, è il fatto che si prenda Sherlock Holmes (o John, o Lestrade, in questo caso) e lo si trasli esattamente com'è nella serie, in un contesto in cui è più giovane. Nel tuo caso, al contrario, invece che dare a entrambi i personaggi una caratterizzazione identica a quella che conosciamo nella serie, e che sarebbe poco verosimile perché le persone col tempo cambiano e crescono e maturano dall'adolescenza all'età adulta, hai estrapolato un paio di caratteristiche primarie, esaltandole. Lestrade non è tanto colui che fa amicizia facilmente e che è da molti ben voluto, ma è colui il quale ha un forte senso di giustizia (che si presume, perché lo fai intendere, che sarà questo che un giorno lo condurrà a entrare in polizia) e soprattutto è l'unico a vedere qualcosa in Sherlock Holmes. E io non credo che sia andata poi in maniera tanto diversa, negli anni che non abbiamo visto. Io sono sicura del fatto che Lestrade abbia visto un qualcosa in Sherlock, qualcosa che ha portato i due a collaborare e Lestrade a rischiare la carriera tutte le volte che lo lascia avvicinare alla scena di un crimine. Lestrade è un bel personaggio, almeno quello che stai costruendo qui, e mi piace l'introspezione che stai facendo attorno a lui. Ricca di particolari e parecchio credibile. |