Tu conosci il mio affetto smisurato nei confronti di Jung Hoseok, perciò puoi immaginare come io mi sia approcciata al capitolo quando mi hai avvisato che questa volta ti saresti concentrata in particolare modo sul rapporto tra Jungkook e il main dancer del gruppo. La prima cosa che mi viene in mente quando penso ad Hobi e Kookie è “ballo”: quando ti ho scritto che avevo già il mio sospetto su quale sarebbe stato il focus del tuo capitolo stavo proprio pensando ad un “missing moments” in cui i bangtan sarebbero stati alle prese con una delle loro meravigliose coreografie.
Eh si perchè, all’inizio di questa raccolta, tu Vavi ci hai avvisate: hai scritto che avresti parlato di tanti, piccoli pezzi di un puzzle che avrebbe così composto il quadro della crescita e maturazione di jeon Jungkook (e dell’intero gruppo) in tutti questi anni, dal pre-debutto fino a Wings.
Ogni capitolo è stata una piacevole sorpresa, hai saputo affrontare con estrema cura anche argomenti molto delicati come la distanza dalla famiglia, le prime prove, il momento del debutto, etc.. E quindi ho davvero sperato con tutta me stessa che, con il delinearsi del personaggio di Jungkook, prima o poi saltasse fuori anche l’argomento “ballo”. E quale miglior modo di affrontare questo momento se non facendo interagire il maknae con colui che rappresenta l’essenza del movimento? Forse sono un pò di parte ma non posso farci niente, trovo i movimenti di Hobi ipnotici xD
Torniamo per al tuo testo: anche in questo caso, la scena si apre in un momento “difficile” per i nostri BTS che, evidentemente, non hanno fatto altro che provare la coreografia tutta la sera (o meglio, notte). E’ quasi l’alba, e i sette ragazzi sono uno più stremato dell’altro sul pavimento ad imprecare e massaggiarsi le gambe e le braccia ovviamente doloranti per lo sforzo.
La stanchezza regna sovrana sui loro volti, ma Jungkook non si lascia sfuggire certo una particolarità del momento: chi più chi meno, ognuno di loro sta facendo qualcosa.. C’è chi commenta l’orario assurdo con cui hanno deciso di interrompere le prove, c’è Tae che decide di andare a prendere la colazione per tutti con la scusa di “una boccata d’aria” e poi c’è Hoseok che, stranamente, non apre bocca, quasi come se volesse sparire.
Jung Hoseok è la rappresentazione dell’allegria e del buon umore, perciò Jungkook non ci mette molto a capire che qualcosa non va nel suo hyung e, soprattutto, il perchè Hoseok si stia comportando in quel modo così sospetto. Non va tutto sempre liscio come l’olio e il maknae ha imparato a saper gestire ed affrontare questo genere di situazioni.. Ma vedere Hobi così abbattuto e senza forze lo lascia così turbato Kookie che addirittura decide di interpellarlo.
Lo chiama, senza fare domande, perchè nemmeno lui sa esattamente come iniziare il discorso e cosa Hoseok vorrebbe sentirsi dire, però in cuor suo capisce che l’unico modo per dare una scossa all’atmosfera di stanchezza, rabbia e frustrazione che aleggia in quella stanza è quella di prendere in mano le redini del gruppo.
Recentemente Jungkook ha rivelato al mondo intero il suo stato d’animo nei confronti dei suo hyungs con sua solo track “Begin”: a parte la profondità di quel testo, io vorrei però concentrarmi sul significato di una sola frase (che secondo me, rispecchia perfettamente il “mood” di questa parte della tua raccolta):
I can’t stand
you crying
I want to cry instead
Although I can’t
Jungkook soffre, lavora sodo, ha i suoi momenti “no” in cui vorrebbe sparire dal mondo.. E’ ancora giovane e sta imparando a gestirli, ma il suo carattere sempre molto attento e scrupoloso gli permette di “nascondersi” meglio rispetto agli altri componenti. A differenza di Hoseok (ed io aggiungerei anche di Tae e Jimin), Jungkook sa come “non esternare” certe sue frustrazioni e certi suoi atteggiamenti, cosa che invece riesce più difficile agli altri.
Imparando a considerarli come una famiglia, come dei veri fratelli che lo hanno accolto, lo hanno aiutato a crescere, lo hanno accettato così come è, Jungkook preferisce prendere sulle SUE spalle il peso delle loro sofferenze piuttosto che vedere la tristezza e la fatica dipingersi sui loro volti.
E questa parte della tua raccolta mi è sembrato l’esempio più lampante che fino a questo momento ci hai lasciato.
“Io continuo a provare”.
Non servono molte parole in realtà a Jungkook non servono mai xD per riaccendere in ognuno di loro quella scintilla che nonostante la stanchezza, consentendo loro di rimettersi nuovamente in piedi e premere quel tasto “Play” sullo stereo.
Che dire, sono rimasta semplicmente INCANTATA dal modo con cui ogni piccolo particolare che decidi di inserire ogni volta in questa raccolta diventa motivo di riflessioni profonde e che trovano continui riscontri anche nel più immediato presente, esulando dal tempo e dal luogo in cui effettivamente prendono forma nella tua testa.
Questa OS è stata veramente un colpo al cuore, mi è piaciuto come hai deciso di impostare la scena, mi è piaciuto quel Jungkook che, forse per la prima volta, rompe le righe e prende in mano la situazione come farebbe un vero leader (senza ovviamente nulla togliere a Nam xD)
E il momento in cui Hobi decide di alzarsi perchè quelle quattro stentoree parole del maknae valgono quasi più di un abbraccio? Al diavolo il male alla caviglia, quello posso curarlo domani (un pò come Jungkook e il suo rapporto con la febbre xD)
E la dolcezza di Tae che rientra con le brioche per tutti? Un gesto più bello dell’altro, davvero Vavi.
Come sempre, l’attesa ha dato i suoi frutti *^*
E, come sempre, mi sono dilungata in discorsi che spero comunque possano avere un senso xD
Dunque non aspetto altro che poter leggere un nuovo missing moments cara Vavi, non vedo l’ora di scoprire quale sarà la tua prossima scelta! <3
Un abbraccio,
-bridgetvonblanche
Ps: posso chiederti quale coreografia ti sei immaginata stessero provando? Perché a me è subito venuta in mente “Butterfly”: so che non è forse la loro coreografia più difficile, però ecco, questo è stato il mio pensiero originario quando ho letto quelle righe xD |