Terza classificata a parimerito al contest interattivo "Flashiamo!"
Grammatica: 10/10
Ottima; "assai palpistati" e "aria malsana corrotta" li reputo scelte stilistiche, perciò mi sembra insensato segnalarti degli errori.
Stile: 7.5/10
Devo dire che questo stile non mi ha entusiasmato tanto, a differenza di quanto mi è successo con altri tuoi scritti. Mi piacciono gli stili ricercati, evocativi e poetici, ma in questa flash ho l'impressione che tu abbia ecceduto: le frasi risultano ampollose, sono formate da un surplus di sostantivi e aggettivi che penalizzano a livello d'incisività e rendono il significato dispersivo ("confessioni mormorate a fior di labbra sul fare di sera, sporche invenzioni mascherate da melodiosi sonetti d’amore."; "soffocata dall’aria malsana corrotta dalla sua perfidia"); meraviglioso quel "sporche invenzioni [...]", graffiante, pertinente ed evocativo, ma un aggettivo in meno renderebbe la frase più incisiva e il suo significato più autentico.
Il lessico risulta pesante in numerosi punti ("ignominia", "antitesi del suo vero essere, antonimia delle sue effettive ragioni", "sanguinolenta fine"); da un lato capisco l'intento di ricorrere a un lessico d'altri tempi per renderlo più vicino al linguaggio di Helena, ma l'effetto non mi è piaciuto.
In una flash prettamente introspettiva uno stile del genere può suggerire un'idea di artificiosità: non essendoci un'interazione vera e propria tra i protagonisti, la ricercatezza delle frasi non comunica, sembra fine a se stessa, surclassa gli stessi protagonisti.
Di solito, se le considerazioni critiche riguardano unicamente il mio gusto personale, non assegno mai meno di 8/10. Ti ho dato 7.5 perché la lettura non è sempre scorrevole. È proprio l'abbondanza di aggettivi a rallentare tutto, un po' come succede quando si usa spesso il corsivo: se voglio porre l'accento su 'ciao', ma poi sottolineo altre cinquanta parole, l'effetto si perde ("schiacciata sotto il peso della sua infamia, soffocata dall’aria malsana corrotta dalla sua perfidia."). Nella frase che ho citato, 'malsana' o 'corrotta' mi sembra di troppo. Le immagini che hai proposto mi sono piaciute e potrebbero piacermi da impazzire, se fossero meno "agghindate". In particolare ho amato la metafora della luna e della terra, il riferimento alle invenzioni mascherate da sonetti, i sentimenti "inventati sulle ultime luci del giorno": fanno calare sui personaggi un'atmosfera cupa, piena di segreti e di proibito, hanno il sapore di una letteratura d'altri tempi che ben si adatta a Helena Corvonero, sarebbe magnifica se meglio calibrata. Questo stile molto barocco potrebbe piacere da morire a chi ha gusti diversi dai miei. Il consiglio che posso darti io, in sintesi, è di "limarlo" un po'.
Titolo: 2/5
È uno di quei titoli che mi piace, ma non troppo. "Inganno" è abbastanza spoglio, molto generico e, male peggiore, decisamente scontato per parlare di Helena Corvonero e Tom Riddle, quindi in questo caso non mi ha convinto. Servirebbe qualcosa di più particolare, qualcosa che possa lasciare il segno.
IC: 15/15
Tom Riddle è ben delineato: lo vediamo in veste di manipolatore, di calcolatore, di seduttore, e in particolare "sporche invenzioni mascherate da melodiosi sonetti d’amore." rende alla perfezione l'idea di chi sia. Anche se rimane nell'ombra e ci appare filtrato dal punto di vista di Helena, è inconfondibile. La falsità delle sue adulazioni, il "finto ardore" negli occhi, la sua bellezza, la sua "infamia": sono caratterische che gli appartengono indiscutibilmente. La lussuria che accompagna l'odio nel suo sguardo mi aveva inizialmente fatto dubitare, tuttavia ho poi compreso che facesse riferimento al potere e a ciò che Helena, ignara dell'inganno, aveva inizialmente scorto in lui (infatti si parla di "finto ardore"). Con Helena sei stata impeccabile: ciò che rende la sua caratterizzazione realistica è il senso di vergogna che prova per essersi fatta ingannare; per una come lei, abituata a essere corteggiata assiduamente quand'era in vita, deve essere stato imperdonabile passare dalla parte di quelli beffati e sfruttati. Molto convincente e d'effetto questo suo continuo vagare senza meta: è come se dopo l'inganno Helena si fosse sentita completamente spaesata da non avere più alcuno scopo o passatempo; colpisce nel segno anche il suo sentirsi soffocata dalla malvagità di Tom e dalle bugie. Ottimo!
Sviluppo della coppia: 7/10
Il "pathos" risulta indebolito per due motivi. Lo stile eccessivo, che in alcuni punti comunica un senso d'artificiosità, riduce il coinvolgimento emotivo, lo fa perdere dietro a giri di parole che non arrivano in maniera diretta e che offuscano i sentimenti. A influire negativamente è anche la scarsa presenza di Tom in scena; se fosse stato una parte attiva, avrebbe potuto fare la differenza. Infine, manca quel tocco finale di sorpresa e di novità che rende un testo memorabile: hai raccontato una storia che già conosciamo, concentrandoti più sulla resa poetica, anziché sul contenuto in sé. Un vero peccato, perché questa flash ha tantissimo potenziale! Il tormento di Helena è forte, pregnante, e la meschinità di Tom si avverte soprattutto con quel "sporche invenzioni mascherate da melodiosi sonetti d'amore". Una scelta efficace per esprimere la forte infatuazione di Helena per Tom è la metafora della luna e della terra, che rende Tom il satellite di quest'ultima.
Per concludere, l'atmosfera cupa e dark che hai intessuto per la coppia è perfetta. Se i sentimenti fossero espressi in maniera più incisiva, il "pathos" aumenterebbe esponenzialmente!
Totale: 41.5/50 |