Ciao carissima!
Mi dispiace di averci messo un'infinità a passare e leggere questa bellissima one shot, ma purtroppo, ormai l'avrai capito, i miei tempi sono paragonabili a ere geologiche XD
Quando mi avevi informata di averla pubblicata, ti ho manifestato la mia curiosità ed entusiasmo nello scoprire che avevi deciso di scrivere qualcosa su Tony, personaggio lontano (ma non troppo) dal nostro affezionato Cap; curiosità dovuta, più che altro, alle tue affermazioni circa il non sentirti abbastanza addentro al personaggio per riuscire a coglierne la personalità e a renderlo vivo.
Ebbene, giunta all'ultima parola del testo ho constatato che, diversamente da come avevi sostenuto, Tony è un personaggio che hai studiato e compreso abbastanza bene da trasmettermi, con questo brano, il dolore, la delusione e la frustrazione che ha provato nel vedere la propria vita e i legami con le persone amate sgretolarsi anno dopo anno.
Il racconto è quasi una finestra dei suoi fallimenti e dei suoi tentativi mal riusciti attraverso la quale Tony non può impedirsi di guardare e l'immagine della tomba dei suoi genitori, abbandonata all'incuria e avvolta dai rampicanti, ne è una metafora. La presenza de mazzo di fiori, gesto così semplice e puro (secondo me da imputare a Steve) è la goccia che fa traboccare il vaso (come osava Steve portare un fiore alla tomba dei suoi genitori, quando lui stesso, il figlio, non andava a trovarli da vent'anni?).
Quando Tony vede la scena prova rabbia e capisce che il denaro che spede per pagare il custode non è servito a tenere ordinato e pulito quel luogo, esattamente come la sua vita: pur essendo l'uomo più ricco ed economicamente più potente del globo, la sua vita sta andando in pezzi, il suo animo è ferito e i suoi affetti sono perduti.
La sua reazione è esemplare del suo carattere: lancia via il mazzo di fiori e sradica con violenza e ferocia i rampicanti fino a provocarsi ferite e dolore (a cui è quasi del tutto assuefatto).
La sua reazione è il caos, che viene dissipato solo da una persona, l'unica in grado di riportare l'ordine e la calma nella vita e nello spirito di Tony. E la storia muta il tono: tutto diventa più calmo.
Tony non può che rimproverarsi, ammettere le sue colpe e odiarsi per assomigliare a suo padre nei pregi e nei difetti. Rievoca la sua vita dal momento del sequestro, descrivendola come un'illusione, come se la sua vita vera, reale, fosse stata solo quella di un eccentrico miliardario, infallibile e inattaccabile. La sua vita da eroe, piena di errori e costantemente minacciata, viene quasi ripudiata e degradata a ruolo di sogno.
Ma Pepper, la voce della ragione, vede le cose molto più chiaramente e gli ricorda che, invece, Iron Man c'è, è reale e forte e si rialza sempre ad ogni capitombolo.
D'altro canto, aver avuto Peggy Carter come madrina non può non aver avuto un qualche effetto sul carattere di Tony, no? ;)
Inutile dire quanto questa one shot mi sia piaciuta e quanta speranza mi abbia dato quel 12% (che un giorno scopriremo che significato ha nell'MCU!). La speranza che un personaggio così forte e fragile come quello di Tony, così costantemente protratto al bene, senza talvolta riuscire, purtroppo, a raggiungerlo come avrebbe desiderato, possa rialzarsi e ritrovare l'equilibrio nella propria vita e con i suoi affetti.
Lo considero un regalo di Natale e te ne sono davvero grata, perché con questo testo mi hai regalato davvero delle forti emozioni!
Bravissima, come sempre ^-^
Alla prossima!
Lady Realgar |