Con questa one shot, carissima Bridget, sei riuscita a farmi piangere sul serio. Mi ero ripromessa che non l’avrei fatto, mi dicevo tra le righe che dopotutto sarebbe finita bene o, quantomeno, non in tragedia, ma il fatto è che hai veramente toccato le corde del mio povero animo devoto all’angst; c’è quel tocco di dolorosa drammaticità che però viene ravvivato da un piccolo barlume di luce, la speranza, ed è proprio quella che ti fa salire le lacrime agli occhi, perché anche tu provi quel dolore che prova Taehyung e al contempo sei felice, perché quella ragazza gli ha dato un vero motivo per il quale, forse, vale la pena ricominciare tutto da capo, e farlo sul serio.
Forse avrei dovuto avvertirti subito che questa sarebbe stata una di quelle recensioni senza senso, un po’ un flusso di pensieri a caldo: di solito riesco a controllarli e dar loro voce in una lingua che somiglia almeno vagamente all’italiano, ma non sono sicura di riuscire a farlo anche stavolta, perché hai intaccato tutta la mia lucidità in questo momento.
La prima cosa che voglio dirti è che ho amato alla follia il modo in cui hai delineato Taehyung e il suo legame con la ragazza: lui ha fatto di lei il suo motivo principale per vivere, la sua musa, il suo tutto, ha investito qualsiasi cosa possedeva in quella relazione. Lo hai reso dolce e protettivo, ma anche un po’ pazzo e fuori dalle righe, creativo, gioioso e premuroso. Hai saputo valorizzare ognuna di queste qualità con piccoli gesti che hanno reso Taehyung una persona vera, viva, pulsante: ho percepito la sua personalità in modo davvero nitido, ci ho rivisto il Taehyung dei Bangtan che conosciamo e quello dell’MV al quale ti sei ispirata. Hai saputo descrivere altrettanto bene il cambiamento che ha avuto dopo la scomparsa della ragazza, la chiusura verso tutto ciò che gli ricordava lei, il rifiuto di qualsiasi cosa avesse potuto riaprire quella ferita che forse mai si sarebbe chiusa definitivamente. Però, secondo me, nel momento in cui Taehyung è tornato a far parte del mondo della moda, anche se non come stilista, ha fatto un primo passo verso la risalita; nel momento in cui ha posizionato quella foto nel suo ufficio, ha desiderato cominciare a ricordare quella donna senza che il dolore prendesse il sopravvento sui bei ricordi e su quel prezioso sentimento che provava (e probabilmente ancora prova), per lei. Ancora, nel momento in cui ha accettato quella stagista, ha accettato di rivedere il sé stesso di un tempo, ha accettato di specchiarsi in ciò che era quando lei era ancora viva e lo ha fatto per la prima volta senza alcuna paura. Sono d’accordo quando dici che la stagista non rappresenterà mai, per lui, una possibile fidanzata, ma io trovo che il ruolo che tu le hai dato sia ancora un gradino più alto: è il riflesso di Taehyung e di quello che ha perso, è il passato, il presente e anche il futuro.
E allora io voglio complimentarmi con te non solo per come hai saputo costruire la situazione e gestire i personaggi, ma anche e soprattutto per la delicatezza e la profondità del messaggio che hai voluto dare. Sono rimasta estasiata da ciò che hai scritto, dalle parole che hai scelto, da ogni singola lettera, riga e punto che hai inserito in questa one shot.
E’ veramente l’emblema di ciò che io, personalmente, adoro provare quando leggo una fan fiction di questo genere. La amo.
Posso dichiarare che questa è in assoluto la numero uno nella mia personale classifica (se ancora non si fosse compreso...). Mi dispiace un po’ dirlo ma ha davvero sbaragliato ogni più combattivo pretendente al trono. E’ questo che mi stupisce più di te: sei come i Bangtan, Bridget, ti superi ogni volta. *.*
Grazie per essere un’autrice su questo fandom e in tutti gli altri fandom sui quali hai scritto e deciderai di scrivere. Grazie, grazie, grazie. <3
Aspetto di essere stesa definitivamente con l’ultima one shot. Lo avevi premeditato, vero? Di uccidermi lentamente XD.
A prestissimo! :**
Vavi
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