Ciao! E' tanto che non ci si vede da queste parti, bentornata :)
Ho trovato questa fanfiction ieri sera, sbirciando nel sito, e leggendo il tuo nome mi sono incuriosita e gli ho dato una letta. Non avevo avuto tempo di commentare, però, perciò lo faccio oggi :)
La trama è molto interessante: hai descritto la trasformazione di Cas molto bene, passando dal generale, dove illustri il nostro modo di concepire le cose e il mondo e come questo può venire sconvolto dal caos, al particolare, parlando di Castiel e del disordine che regna dentro di lui che è passato da essere un angelo, un soldato di Dio, a un "semplice" (si fa per dire) umano.
Hai descritto anche molto bene il ruolo di Dean: Castiel, che vede le cose a modo suo, associa il salvare vite di Dean all'essere un angelo e, di certo, se è così, allora i ruoli possono essere invertiti e anche lui può essere un umano.
Come ti ho detto altre volte, a me piace molto il modo in cui scrivi: sembra che le frasi ti vengano fuori da sole, che il tuo sia un flusso di pensieri (di un personaggio, chiaramente) che esce in modo fluido sul foglio, come se fosse tuo, non so se mi spiego. Ma se questo è un bellissimo pregio del tuo stile di scrittura, a volte può rivelarsi anche un difetto, chiamiamolo così. In questo caso, il "difetto" è dato dal fatto che, forse scrivendo di getto, ti sono uscite delle ripetizioni. In questa frase, ad esempio "Chiamiamo radio qualcosa che trasmette musica; chiamiamo televisione ciò che trasmette immagini e suoni; chiamiamo telefono ciò che ci permette di parlare con persone addirittura nell'altro capo del mondo", non era necessario ripetere la parola chiamiamo così tante volte. (Era meglio dire, poi, all'altro capo anziché usare nel, ma è una sciocchezza)
Un altro esempio è questo: "Caos a cui vuole porre fine. Caos che sente prima di tutto dentro di se. Caos che non sa gestire, caos che lo spaventa – che gli incute un terrore che non sapeva di poter provare" dove hai ripetuto troppe volte la parola caos.
Non è un errore grave, solo che tutte queste ripetizioni rendono la lettura un po' pesante. Con una rilettura attenta, comunque, penso che puoi risolvere il tutto :)
Un altro piccolo appunto, è sul contesto: quello che hai indicato è "più stagioni", senza specificare in quale momento la storia si svolge. Non si capisce, quindi, se il "problema" dell'umanità di Castiel sia dettato dall'assenza di grazia - come accade da tre stagioni a questa parte - o di una sensazione che l'ha scosso per un po' nelle stagioni precedenti.
Credo che, comunque, con questa frase tu abbia descritto al meglio ciò che sente: "Castiel è quell'uccello che è diventato cane da un istante all'altro, seminando solo confusione". Non potevi esprimerti in modo migliore... bravissima! :D
Davvero complimenti per questa piccola shot: un'idea originale e che tratta bene la confusione di Castiel. Brava, brava, brava! :D
Alla prossima, con la speranza che sia presto! :)
PS: non mi sono dimenticata di Natalie e della tua long; ho solo avuto poco tempo per ultimarla. Appena ho un attimo ripasso a finirla! :D :** (Recensione modificata il 17/01/2017 - 07:25 pm) |