Recensioni per
Quando cantano le spade
di Francine

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
16/07/17, ore 01:41

La storia è davvero interessante, benché non sia arrivata al momento clou della narrazione, si intuiscono e cominciano a svelarsi i vari pezzi del mosaico. Personalmente sono molto affascinata dal tuo modo scrivere, mi piace come dai un taglio più introspettivo ai vari personaggi e come integri il Cavaliere del Capricorno in un contesto più umano (nei primi capitoli quando è coinvolto nella festa e il suo rapporto contraddittorio con la cittadina e i suoi abitanti). Mi piace come sviluppi la crescita del Cavaliere partendo dagli insegnamenti del maestro ma anche il fatto che tu abbia voluto (per ora almeno) variare dalla solita trama sulla notte degli inganni. La carne sul fuoco è molta e ci sono molti buoni propositi, spero che non abbandoni il tutto perché penso possa venire fuori una bella storia e, anche se va sviluppata con molta pazienza e costruzione, ho un buon presentimento che realizzerai una fra le più avvincenti e riuscite storie del fandom. A presto (spero XD).
Ps: È la stessa valutazione e commento sia per questo capitolo che per il primo ma ovviamente perché sono un disastro in queste cose e ho fatto un pasticcio, se riesci elimina la recensione del primo capitolo, io ci ho provato ma ho fallito miseramente anche in quello quindi niente a te la decisione
(Recensione modificata il 16/07/2017 - 01:47 am)
(Recensione modificata il 16/07/2017 - 01:48 am)

Recensore Veterano
17/02/17, ore 21:11

Visto che mi son ricordata di recensire subito il secondo capitolo, ne approfitto per lasciarne una anche qua, che m'ero ripromessa di farlo giorni fa e, come al solito, me ne sono dimenticata.

Sono una creatura nostalgica, quindi riesco a capire perfettamente il desiderio di Kiki di rovistare nel passato per trovare una traccia di Yuzuriha negli archivi del Santuario - che per me sarebbero una manna da leggere e mettere in ordine, altro che compito ingrato! - e mi piace tantissimo l'immagine di lui adolescente con i capelli tenuti su dalle matite che insegue ricordi propri ed altrui su fogli, quaderni e resoconti. E ogni nome 'del passato' è un po' una piccola stretta al cuore.
Mi piace anche il rapporto di discreto cameratismo che intercorre tra Kiki e Shaina (la cui descrizione di 'gatta scontrosa' è straordinariamente calzante, la adoro), probabilmente risalente ancora all'epoca della battaglia con Poseidone. Shaina che finalmente s'è arresa a non portarla più la maschera, che tanto con la frequenza con cui si rompeva era diventata un orpello inutile ben prima che Saori pensasse che 'se ne può anche fare a meno'. 
Seiya birbante che non si fa vedere... mi sono permessa d'immaginarmi Kiki che l'avrebbe tenuto fermo piazzandogli un masso sulla pancia come si fa coi fogli arpionati con tazze e suppellettili vari su una scrivania spazzata dal vento! 

Concedimi d'immaginarmi Death Mask con una grafia a zampe di gallina, e Shura con una da dattilografo!
Shura è un compilatore assai più metodico di quanto io sia mai stata nella mia 'fase diario', in cui ero capace di scrivere qualcosa una volta ogni sei mesi... sarei stata un pessimo Saint.
E ha anche un certo talento di scrittore, la nostra capretta amatissima. Fa descrizioni accurate e racconta pure il background all'azione principale dell'opera! E bravo giovine.

Hehe, Lois me la ricordo bene... compresa la figura di melma che fece con Mu in tempi non sospetti pensando al caliente spagnolone in modo un po' troppo intenso!

Caffé serale?
JudithlovesJane

Recensore Master
09/02/17, ore 15:51

Shura. I suoi diari. La possibilità di conoscere una storia di cui siamo solo spettatori - nascosta; tradotto, la meraviglia. 

Questa è l'epigrafe di Shura, la possibilità di conoscere il suo passato attraverso la narrazione a diario personale che, francamente, trovo il modo migliore per farlo - e anche più difficile, perché significa a) mettersi nei panni completi del personaggio b) usare la prima persona, che, ogni tanto, per me è ostico. 
Mi è piaciuta molto l'interazione tra Shaina e Kiki, gli accenni a Seiya da parte di Shaina (sì, Kiki, devi inchiodarlo sul posto, capito bene?) e sono curiosa - una caratteristica per me fondamentale. 
Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli. ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

*caffè bollente? Qui è tornato freddo!* 



 

Recensore Veterano
09/02/17, ore 14:03

Avevo in programma di venire a sbirciare nei diari del Capricorno da un po', come sai. C'è un gusto raro e un po' guardone nel infilare il nasino nel diario altrui, più che nel nostro, almeno finché il tempo non fa di chi aveva scritto qualcuno di diverso, un estraneo che avevamo incrociato, una volta. Ma il diario altrui apre sempre una finestra su un altro mondo: rende evidente l'ovvietà assurda che qualcun altro esiste, senziente e pensate proprio come noi - una delle cose scontate di cui capacitarsi è più controintuitivo. Il gusto, poi, è triplicato se sono i diari di una persona precisa; ed è elevato alla n se sono i diari di Shura. A me Shura piace tanto quanto lo trovo un personaggio difficile: non riesco mai ad inquadrarmelo bene in testa, mi sfugge; eppure non riesco a nutrire per lui nulla dell'antipatia infantile che gorgoglia per le cose che non vengono facili. 

Dunque ti seguo e inizio dall'ultima versione, con fiducia nelle tue scelte autoriali - anche, almeno un pochettino, perché oggi il mio spirito filologico, sempre altalenante ed altrettanto dilettante, è in sciopero. 

Dunque, da lettore non filologico, mi concedo il lusso di soffermarmi un attimo forse sull'inessenziale: l'epigrafe. Sono pochi gli autori che ho amato e amo come Thomas Mann, la principale ragione della mia eterna frustrazione verso il tedesco, che in perpetuo so troppo male per godermi appieno Mann in originale. Nella mia personalissima (e dunque assoluta, come tutte le cose personalissime) classifica dei libri più belli che abbia mai letto, troneggia La montagna incantata - fiancheggiato dal Doctor Faustus, perché sono quel tipo di persona, ma è accidentale. E La montagna incantata, che così tanto ha a che fare con il senso e i residui (passami il termine impreciso) della morte, mi sembra una scelta ad hoc per quel che ho letto finora.



Per il resto sì, assolutamente sì, senza se e senza ma, ai Pirenei piuttosto che la Navarra. Io mi prendo tutto quello che viene dopo (o prima) del manga classico con le pinze e a pezzetti sparsi, con buona pace del povero Okada - che è una lettura d'intrattenimento, ma fa testo solo finché serve e per quanto si sia disposti ad accettarlo. Non ho problemi a lasciare Izo e Ionia nel dimenticatoio, con la facilità di cui ci si disfa delle cose che non convincono. 

E sì alla Biblioteca, per cui - come sai - ho il mio debole tutto speciale.

E sì, sì, sì, al liberarci delle maschere delle sacerdotesse! 

E ancora un sì all'interazione fra Shaina e Kiki, che ad ogni riga mi ha fatto sorridere con tenerezza - e considerando il mio cuore di pietra e l'umore particolarmente nero di questi giorni, direi che non è un'impresa da poco!

Quindi mi armo di sacca e bastone, e mi preparo a seguire il cammino che traccerai e a raccoglier conchiglie.

Recensore Junior
08/02/17, ore 22:51

Io ho amato questa tua storia.
Perchè è stata la prima. E, si sa, le prime volte sono difficili da dimenticare. Perchè è densa, viva; perchè è carne alla carne, pane al pane e vino al vino. Perchè è una delle storie in cui ho scoperto (risocperto) il senso dell'osare, del MAS (sì, quello dannunziano. Perdona la metafora: ci sta, ma io sono in overdose da Laudi eccetera per colpa di certi studenti testoni).
In cui ho detto sì: allora si può essere in canon anche con creatività, anche tagliandosi uno spaccato e riscrivendo qualcosa. Anche creando dal nulla ambienti, personaggi, colori, profumi. Allora si può scrivere bene anche reinventando un mondo senza stravolgerlo.
L'ho amata anche per questo. Oltre ai riferimenti a Orlando, El Cid e a tutta l'allegra combricola epica. Si capisce.
L'ho amata perchè offrive uno spaccato sulla vita privata, sulla vita dei cavalieri d'oro prima che fossero d'oro, come poche ne esistevano. Di valide soprattutto. E non arabattate e campate in aria.
Perchè c'è il tuo realismo logico, crudo e quotidiano fino al parossismo, qui dentro. Perchè c'è una storia ce è una storia, una di quelle che davvero ti aspetti di trovare quando inciampi in vecchi diari chiusi in un baule. Di quelli che hanno le pagine ingiallite, un quadrifoglio schiacciato che hai paura diventi polvere fra le dita e una calligrafia antica, di tempi che possono essere ieri o una vita prima. Ma che non sono oggi. Semplicemente.
Sono una storia che è la storia di qualcuno; con i suoi alti e bassi, con nulla di straordinario e proprio per questo speciale: perchè sarà anche una su un milione, quella storia, ma è la storia che adesso hai per le mani.
E non è tanto perchè, questa storia, non è uno spaccato qualunque, non è una finestra aperta su uno dei mille cortili di una fantomatica città di memoria, ma è la storia di Shura, così come te la sei immaginata (lode a te per il lavoro mirabile che avevi fatto!) prima che altri (?) lo facessero. Prima di Episode G, del Canvas e di qualsiasi altro prodotto oggi in continuity (e non). Quando l'hai scritta l'hai scritta creando un mondo.
E per certi aspetti, per me, quel mondo é e sempre sarà il mondo di Shura. Lo resterò per sempre nella mia immaginazione.
Quindi sì, tieni i tuoi personaggi, tieni le tue ambientazioni. Non sono in linea con quello che è venuto dopo? Ecchissene...(ok. perdona il francesismo). Sono belle. Funzionano. Crearono quell'atmosfera, quel background logico che si incastra a pennello. E di AU (e no. Lo so che non è una AU, non nel senso tradizionale del termine, almeno) ne esistono di davvero insensate. Di seriamente drammaticamente insensate. Lo so io come lo sai tu.
La tua è, ripeto, un mondo, il tuo mondo. Con i suoi ritrmi e le sue fascinazioni; con una logica stringente in cui tutto torna. Per te e per come l'hai immaginata, ma torna.
Ed è la parte più bella (o almeno quella che mi ha sempre maggiormente catturata): poter seguire il filo dei tuoi pensieri in modo così completo, quasi intimo.
Quindi benvenga questa riscrittura, questa nuova risistemazione. Perchè sì, accontentarsi non di chi scrive. Accontentarsi è di crede di scrivere bene.
E tu scrivi bene e sai scrivere. Per questo non ti accontenti (e, probabilmente, non ti accontenterai comunque. Mai^^ Per mia viscerale soddisfazione e gioia, perchè se questi sono i risultati...Evvai!)
Io ti leggo (e ti rileggerò) sempre con entusiasmo e trepidazione, come la prima volta. E, permettimi una piccola deformazione personale, cercherò differenze con le precedenti versioni con il lumicino, per vedere come sei cresciuta. Come sei cambiata.
Non per pedanteria o criticità. Ma perchè amo scoprire come evolve lo stile di una persona, soprattutto di una persona che ammiro.
In conclusione: buon inizio viaggio!