Ciao! Voglio essere sincera e spero che per questo non te la prenderai, anzi, mi auguro che la recensione ti possa essere utile. Non mi va di dirti tante cose carine che poi non sarebbero vere.
Faccio una premessa prima di recensire la storia vera e propria.
/*Inizio premessa. Ho letto che per colpa della tastiera straniera usi gli apostrofi invece degli accenti. Sappi che ho fatto un notevole sforzo per far finta di niente. :-D Spero che prima o poi tu riesca a trovare un modo per mettere gli accenti, perché – anche se scrivi bene – può succedere che certe persone ossessionate ,come me, passino a leggere altro. La mia tastiera per un periodo si è rifiutata di scrivere la “m” e io copia-incollavo la lettera pur di continuare a scrivere in modo corretto. Fine premessa.*/
Dunque, all’inizio il tuo racconto sembra narrato da più punti vista, invece proseguendo si capisce che la bambina che abbiamo incontrato per prima è l’adulta che troviamo poche righe più avanti. La narrazione risulta molto, forse troppo veloce. Per esempio, mi è sembrato che Eilidih elaborasse troppo velocemente la morte dei genitori, iniziando già a pensare a cosa avrebbe fatto da regina. E la battaglia tra angeli e demoni che stava avvenendo al di fuori del castello? Viene ignorata e liquidita con poche parole: “ Non c’era piu’ stato alcun attacco da quel lontano giorno”.
Con la narrazione veloce si vengono a creare dei bruschi cambi di scena, con ampi salti temporali, che confondono il lettore. Una pecca della velocità con cui descrivi gli eventi è che non si ha il tempo di affezionarsi ai personaggi: succede tutto troppo di fretta. La protagonista non mi è entrata per niente in simpatia, sembra che manchi di carattere, appare come una banderuola al vento che si lascia manipolare. Mi sarebbe piaciuto leggere di più su come il generale è riuscito a farla innamorare. Di quest’uomo – che sembra svolgere un ruolo abbastanza importante – non sappiamo nemmeno il nome. Insomma, la fretta di raccontare più cose in un unico capitolo ha reso il racconto un po’ confuso.
Mi sono piaciuti, invece, i momenti descrittivi e la fluidità del testo. Penso, infatti, che tu abbia fatto un buon uso della punteggiatura. Secondo me la storia ha del potenziale, ma dovresti trattare gli argomenti con più calma.
Attenta anche a qualche refuso:
“Quel stesso figlio” = quello
“Era stato ordine di giustiziare” = era stato dato ordine
“Torno fuori” = tornò
“Poco dopo mi dato” = mi ha dato
A presto! |
