Non ho mai considerato la coppia Tosca/Salazar...quindi che ci faccio qui?
Il fatto è che mi intrigano sempre le storie sui Fondatori! E mi intriga leggere le caratterizzazioni che vengono date a ciascuno di loro, visto che il canon lascia molto spazio all'immaginazione.
La coppia che hai scelto è una bella sfida, e devo proprio farti i complimenti per averla svolta in modo originale e convincente, con molta delicatezza e senza forzature.
Mi è piaciuto il contrasto tra la spigolosità asociale del carattere di Salazar e la tenerezza accomodante di Tosca, una tenerezza che comunque non si risolve in pappamollaggine, ma nella sincera capacità di comprendere l'altro e accettarlo così com'è - l'osservazione che più mi è piaciuta!- a differenza di Godric e Priscilla che non riescono o se ne fregano.
Per quanto riguarda Salazar, ho decisamente apprezzato che tu gli abbia fornito una motivazione logica che andasse al di là di "la pensa così perché è brutto e cattivo". Hai fatto bene ad accennare al problema, come hai giustamente detto, una delle poche cose che sappiamo è che Salazar i figli di Babbani non li voleva, al punto di nascondere un BASILISCO, un BASILISCO! Nella speranza che li facesse fuori tutti. Dei ragazzini. Fermo restando nel medioevo i diritti dei minori erano un'utopia, lo ritengo comunque sintomo di notevole pelo sullo stomaco. Per questo motivo il tuo Salazar è più "dolce" rispetto alla mia immagine del personaggio, ciò non toglie che l'abbia comunque apprezzato.
Hai dato ai personaggi un'introspezione che funziona, e che appassiona, anche.

Il termine Extranis che hai inventato mi piace, effettivamente la parola "Babbano" ha un suono un po' moderno e borghese, oltre al fatto che è difficile si siano chiamati sempre così.
Mi sa che ci siamo abbeverate alla stessa traduzione della saga! A mio parere (non troppo spassionato, ma vabbè) hai scelto le alternative migliori alla non-traduzione dei nomi. "Corinna" mantiene l'allitterazione con il cognome, ma "Priscilla" trovo si adatti di più al personaggio, sono perfettamente d'accordo con te. "Cosetta" compare solo nel movieverse e...bleah.
"Tosca" è un nome che fatico a collocare nell'Inghilterra medievale, ma d'altronde "Helga" accostato al cognome tradotto avrebbe poco senso.

Nelle storie "what plot? Ma senza porn", ho paura di trovare stile pesante e tanti sbadigli, il tuo stile invece è ricercato senza essere affatto pesante. Le immagini che evochi sono ben incastrate l'una nell'altra, le frasi hanno senso e non sono vuote iperboli, nessuna parola è sprecata. Quella che mi è rimasta più impressa è questa: "Per allora, il ricordo avrà reso brace il fuoco dell'ira di Godric e ammorbidito la linea rigida delle spalle di Priscilla", proprio una bellissima immagine!
Nella storia si respira proprio "il vento d'autunno", sei riuscita benissimo a ricreare l'atmosfera e i sentimenti con le tue parole!

Peccato per il contest, ma hai fatto benissimo a finire la storia e a postarla ugualmente! Sono sicura che in tanti la ameranno come me!

Alla prossima! :D

 

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Ciao! Non posso credere di essere la prima a recensire questa storia perchè è seriamente (e non lo dico per esagerare o ingraziarmi l'autrice) una delle migliori che abbia mai letto nella categoria "Harry Potter". Tutto rimanda a un lirismo e a un linguaggio poetico che ha del meraviglioso. Vorrei dirti subito la cosa che ho gradito di meno, così da lasciar spazio, poi, a tutti i complimenti che vomiterò sulla tastiera (mmm..bella immagine). Ecco, l'unica cosa che, a mio parere, appesantisce un po' la lettura e stona con il tono aulico della ff sono le parentesi, che tu usi per racchiudere anche pensieri o scorci meravigliosi e assolutamente non superflui del testo. Un po' è gusto personale, che mi porta a non amare le parentesi e a limitarne l'uso (a parte nei commenti, vedi ora, per esempio!), ma in realtà, anche stilisticamente parlando, la parentesi dovrebbe teoricamente servire per esplicitare qualcosa del testo che, comunque, non è di primaria importanza. Mentre molti dei tuoi passaggi lo sono, a mio parere. Detto ciò, bando alle ciance, la storia resta comunque un piccolo capolavoro e tu hai una padronanza linguistica che mi induce a pensare che le parentesi facciano proprio parte del tuo personalissimo stile di scrittura. In fondo, sono gusti, no?
Ti assicuro che la tua ff mi ha fatto rivalutare il personaggio di Tosca (anche per me resta Tosca, per inciso. E, di certo, non Tassofrasso!). Per quanto poco ne sappiamo dei fondatori, non avevo mai subito il fascino di Tosca, pensandola un po' come a una "sempliciotta", sulla falsariga della prof. Sprite. Ma, in effetti, me ne rendo conto solo ora, è proprio questo il suo pregio. La sua semplicità è ciò che la contraddistingue dagli altri e che la rende così placida e serena in tutte le sue manifestazioni, tanto da vincere il cuore di Salazar, che ne è esattamente l'antitesi. L'essere così profondamente in pace con sè stessa e con il mondo ha del mistico in sè: ad un tratto, verso l'inizio, Tosca è apparsa ai miei occhi un po' come una dea della natura, una demetra che con gioia accetta quello che è il creato e in esso si identifica; e, allo stesso modo, Tosca accetta le decisioni altrui e il futuro, cosa che, come tu hai tenuto a sottolineare, è estranea a Salazar, il quale non crede nel futuro, ma, allo stesso tempo, ha un senziente nell'ineluttabilità di certi incontri e certe coincidenze inevitabili. Insomma, tutto nella tua ambientazione è perfetto e tutto è calmo, sereno, pacifico. Anche le foglie che cadono e, arrendendosi al proprio destino, vengono calpestate e, in armonia con la natura, producono un suono musicale. Beh, non saprei che altro aggiungere,a parte il proposito di aggiungere la tua storia fra le preferite. Sei stata davvero insuperabile!
(Recensione modificata il 04/03/2017 - 03:10 pm)

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