Ho ripescato la tua storia prima che mi sfuggisse di mente, perché merita davvero.
Mi è piaciuta l'impostazione da testo teatrale perché non è pesante. Fa capire che è un testo a copione ma con pochi elementi (anche se tu avevi scritto il tutto ben prima di "Cursed child" quindi in temi assolutamente non sospetti... poteri di preveggenza del fanwriting!).
Poi mi è piaciuta l'ambientazione, quello spazio bianco e nebbioso.
Un palcosceico, o il limbo in cui si risveglia Harry dopo essersi sacrificato nella foresta proibita,prima di capire che si tratta della stazione di king's cross?
Perché effettivamente Voldemort è intrappolato in un limbo: lui che teme la morte più di ogni cosa preferisce restare in eterno a "esibirsi in estenuanti e noiosissimi monologhi davanti ad un pubblico immaginario" piuttosto che affrontare una volta per tutte la paura dell'ignoto.
Il fatto che Voldemort sia riassunto dl colore verde è un colpo di genio. In effetti è vero. L'Avada Kedavra è verde.. e non sto qui a rifare l'elenco dei verdi...
Infine, last but not least, mi è piaciuto come hai reso Voldemort.
è venuto fuori OOC, ma un OOC che a me non è dispiaciuto per niente, perché gli dà più profondità.
è un gioco intricato in cui Voldemort finisce per diventare attore del suo dramma personale.
Fa paura perché sembra ancora più folle che nei libri, ma in un certo senso dispiace per lui.
E alla fine... non gli piace il verde? Ma povero! E deve pure sorbirsi il sipario verde... adottiamolo! |