Quinta classificata al contest "Flashiamo! II edizione"
Grammatica: 7.8/10
Ci sono alcune cose da rivedere. A parte qualche errore di poco conto, ci sono due frasi piuttosto contorte.
• "Eppure, quanto poco era bastato per disciogliere i blocchi massicci:": "quanto poco" è un'espressione che si usa nelle esclamazioni, perciò o inserisci "!" (- 0.10) o scrivi semplicemente "era bastato poco".
• "Teddy era alunno e maestro in mezzo alle sue braccia, le mani dolcemente immerse tra i capelli cangianti (rossi) e i loro corpi incastrati insieme in unico ansito, un unico essere, un'unica vita[...].": "le mani immerse" sono quelle di Bill, giusto? Propendo per un sì, dubito infatti che sia Teddy a immergere le dita nei suoi stessi capelli con dolcezza e sono abbastanza sicura che "rossi" fra parentesi faccia riferimento a quel "nero" per indicare il cambio d'umore del Metamorfomagus. Se è quindi Bill a "immergere le mani", l'impostazione grammaticale non regge. Il periodo inizia con "Teddy era", ma il soggetto dopo cambia con "Bill", poi di nuovo con "corpi", passando pure dal singolare al plurale, senza che i suddetti siano retti da un verbo principale. Devi specificare il cambio di soggetto, la frase è da rivedere (- 1).
• "La sua estate era terminata una fredda sera d'inverno, stretto tra le braccia sottili, il capo (nero) poggiato sul suo petto": qui fai lo stesso errore, il soggetto iniziale è "estate", poi diventa una persona; il passaggio dal femminile al maschile avrebbe dovuto rendere l'errore piuttosto evidente e, quindi, evitabile; "stretto tra le braccia sottili" posto come inciso non sta in piedi, di chi sono quelle braccia?, ci vorrebbe un "sue" (- 1).
• "cumoli": "cumuli" (- 0.10)
Stile: 8/10
Lo stile è a mio avviso il punto debole della flash - l'unico, per esattezza. Al di là degli errori grammaticali è la sua forma a incidere negativamente: in alcuni punti le frasi sono poco scorrevoli e prolisse, in altri la lettura risulta poco fluida ("Vent'anni quell'inverno di gelo e di frustrazioni insoddisfatte s'era protratto") o appesantita. Diversamente mi avresti conquista al cento per cento, non nascondo infatti che questa è una delle flash che ho preferito.
Tutti questi aspetti negativi sono causati principalmente dalla lunghezza delle frasi.
"Bill Weasley attendeva la fine dell'inverno e l'inizio di quella tanto agognata estate da quando, più di vent'anni prima, s'era caricato dell'illusoria leggerezza di un matrimonio sbagliato, abbandonandosi stupidamente alla speranza che un giorno i mille vezzi che gli risultavano insopportabili in Fleur sarebbero divenuti cari al suo cuore." --> iniziare una storia con una frase così lunga si rivela raramente una scelta efficace; la prima sensazione che ho avuto leggendo è stata noia, alla noia si è poi sostituita la stanchezza quando ho realizzato che le frasi lunghe si ripresentavano più volte. La mia filosofia è "Cattura la preda velocemente e subito." Secondo me un lettore lo si cattura con un colpo secco, un incipit breve, efficace - se gli dai una piccola dose alla volta puoi spingerlo più facilmente a chiederne di più, quindi a continuare a leggere; se lo fai stancare subito è più probabile che arrivi a metà lettura già stremato. In sintesi bisogna fare in modo che il lettore familiarizzi col testo a piccoli passi. Magari questo punto di vista per te è sbagliato, ma te l'ho esposto perché mi sembrava il modo più chiaro per spiegare che effetto ha avuto su di me leggere una frase di quella lunghezza. Ho letto frasi molto più lunghe, prolisse e stancanti, ma già questa mi è sembrata penalizzante.
"Teddy era estasi, tormenta, brivido, lucida fantasia e folle realtà, tempesta estiva di brutale bellezza, imperfezione pura sotto le sue mani di rude pagano, perfezione assoluta nel breve spazio fra le loro labbra." --> qui l'aspetto evocativo, emotivo e artistico si perde per via dell'eccesso; dividere i concetti e impiegarli in più frasi, spezzando quell'elenco limitante di virgole, renderebbe le definizioni più memorabili, pregnanti e d'impatto.
Anche la scelta dei doppi punti non mi ha convinta del tutto. Se da un lato li trovo in linea con la fredda sentenza messa in atto per i tuoi protagonisti, dall'altro li reputo "anti-sentimento"; sono un repellente per la fluidità del testo e la spontaneità dell'introspezione. "Eppure, quanto poco era bastato per disciogliere i blocchi massicci:": questa frase suona male perché stroncata da due punti, appare troppo lenta e impostata, spegne il coinvolgimento, non si lascia leggere in quella maniera che trascina a fine storia con leggerezza e immediatezza.
Ciononostante ci sono anche molti aspetti positivi. Presenti i ricordi a spezzoni, come se i ricordi stessi di questa storia d'amore fossero mutato in un respiro singhiozzante e affaticato. L'impaginazione mi sembra in linea con la trama, ho apprezzato la scelta di separare i ricordi con l'inserimento di frasi più brev - le mie preferite, mi sono rimaste impresse perché le trovo evocative nella loro brevità. L'intera metafora su cui gioca la flash è di mio gusto, amo i riferimenti alle stagioni. "L'estate si sta avvicinando, l'inverno sta appassendo." è una frase d'effetto, carica di presagio ma anche emblematica, per questo invoglia a leggere; la trovo dotata di un'eleganza decadente, quasi oscura, essendo così breve dà infatti un'idea negativa, anziché suggerire eventi positivi e gioiosi. Questo stile è stato un maestro nel mostrare come il tempo abbia rubato la vita non solo alle stagioni, ma anche all'amore. Ti sei servita di una voce che ha plasmato l'estate e l'inverno sui tuoi personaggi, hai così reso ogni immagine delicata, elegante, evocativa - sfuggente come le stagioni stesse. Il modo in cui hai chiuso il cerchio è stato letale, hai ucciso ogni speranza e idea di cambiamento, scrivendo una sentenza irreversibile che mi ha proprio ricordato il gelo d'inverno - quel gelo rigido, immutabile.
Titolo: 5/5
Mi ha colpito subito, è gradevole da leggere e denso di significato. A livello musicale non è il massimo, la ripetizione di "erno" lo appesantisce, ma curiosamente è proprio quello il suo bello: il suono duro ha un che di sentenzioso che riflette la desolazione finale. L'idea di un eterno inverno è solenne e triste al contempo, fa pensare a una condizione emotiva di stallo, di morte e di solitudine, quindi funge anche da spia rivelatrice degli avvenimenti futuri. Credo che sia la sintesi perfetta della storia, nonché dei suoi personaggi, è il suo abito su misura.
IC e Caratterizzazione personaggi: 14/15
L'unico motivo per cui ti ho penalizzata riguarda la concezione che Bill ha di Fleur. Non trovo inverosimile il modo in cui il loro matrimonio è giunto a una condizione di stallo, ma il fatto che già in partenza Bill non amasse Fleur: dai libri emerge chiaramente il contrario, l'idea che Bill l'abbia sposata sperando che col tempo cambiasse una parte di sé stride col personaggio canon. Per il resto ho solo considerazioni positive da fare.
"La leggiadra perfezione con cui sua moglie affrontava ogni sua mansione era insostenibile", "L'imperfezione aveva un sapore delizioso.": con queste frasi sei stata capace di spiegare chiaramente cos'ha visto Bill in Teddy, cosa ha fatto sì che lui vedesse nel ragazzo più giovane una fuga dalla realtà, oltre che l'oggetto di nuovo amore. Fleur è troppo perfetta, troppo impostata, mentre Teddy è "estasi, tormenta, brivido, imperfezione" - e così diventa inevitabilmente "perfezione" per Bill - è l'opposto di quella moglie che il protagonista non ama. Teddy è novità, è una fonte di stimoli inaspettati, è la primavera sentimentale di Bill con l'irruenza e l'esplosività dell'estate. Se Teddy è simbolo di un amore nuovo che fiorisce, Bill è "corpo vecchio e fiacco" coi "nervi gelati" da un matrimonio sterile. Giochi interamente con le metafore delle stagioni per presentare il contrasto tra Fleur e Teddy, poi tra Teddy e Bill, ma in queste metafore ho intravisto un ulteriore messaggio: l'age gap tra i due amanti s'impone inequivocabilmente, fa sì che il lettore non scordi mai gli ostacoli impliciti in questa relazione clandestina. Le metafore di cui ti servi per costruire lo stile sono in linea con i personaggi, contribuiscono ad arricchirli, forniscono con chiarezza l'interpretazione che volevi dare di entrambi. Sia Bill che Teddy costituiscono uno specchio che può essere osservato da più angolazioni, ciascuna delle quali gli dà spessore.
Inserire "rossi" e "nero" tra incisi sarebbe stata una scelta stilistica più elegante, ma ciononostante ritengo l'uso delle parentesi più adatto se si osserva il dettaglio dal punto di vista della caratterizzazione. Le parentesi evitano di porlo in evidenza, lo rendono una presenza leggera, quasi superflua. Credo che il tuo intento fosse mostrare come Teddy sia passato dalla felicità alla tristezza, dal rosso della passione al nero di una storia d'amore destinata a non avere futuro - e credo che tu abbia evitato di sottolinearlo per creare un effetto sorpresa nel finale, oppure perché volevi offrire un punto di vista del tipo "è scontato che la felicità di Teddy dipenda da Bill, non ho bisogno di porlo in rilievo". Propendo più per la seconda ipotesi, ma in ogni caso sappi che questa caratterizzazione mi è piaciuta molto, non ho interpretato i personaggi come le classiche macchiette stereotipate, con l'alunno giovane e solare, e il maestro vecchio e spento. Da ogni riga traspare come Teddy, in realtà, sia simile al Bill giovane delineato dalla Rwoling. Bill è uno spirito avventuriero, un ragazzo amante del brivido e alla costante ricerca di esperienze travolgenti, tutte cose che Teddy gli restituisce amandolo e lasciandosi amare. "Teddy ammorbidiva la neve con le mani, levigava la superficie con le labbra e lentamente lasciava a ricordo di quei blocchi portentosi solo un'ampia pozzanghera", ma quando la storia d'amore con lui termina, il gelo di un matrimonio triste torna a pesare sulle spalle di Bill, s'"ispessisce", e "i cumuli" si riformano. Il perché Bill rimanga volutamente imprigionato nell'eterno inverno del matrimonio non viene spiegato, ma lo si può evincere: age gap in primis e scandalo famigliare che la verità provocherebbe. Lasciare un finale aperto e a libera interpretazione del lettore non intacca la credibilità della scelta di Bill, né la caratterizzazione di nessun altro personaggio.
Per il resto, chi siamo noi per dire come avrebbe reagito una Fleur ormai adulta di fronte alla scoperta di un tradimento? Del resto dalla flash traspare il fatto che anche lei non sia più innamorata di Bill. Chi siamo noi per dire che in futuro Bill non avrebbe intrecciato una relazione extra-coniugale? L'IC per me non è stravolto, Bill e Fleur vent'anni dopo (? ipotesi) sono diversi dai Bill e Fleur più giovani che abbiamo conosciuto. Non hai scritto che si sono dati alla pazza gioia torturando animali, non li hai snaturati, hai offerto un'interpretazione tra le migliaia possibili dei loro io futuri. E un conto sono gli stravolgimenti caratteriali, un altro gli amori: il carattere di ognuno non garantisce mai che X si comporterà "colà" perché "è fatto così", quando entra in gioco l'amore ogni atteggiamento o scelta è imprevedibile, anche le persone più insospettabili possono metterlo in atto. Peccato per la considerazione iniziale di Bill su Fleur, unica nota stonata, perché per il resto i tuoi personaggi mi sono sembrati estremamente realistici in poche righe.
Sviluppo della coppia: 9.7/10
Nonostante la tua flash sia prettamente descrittiva, sei riuscita a coinvolgermi tantissimo. Di solito l'assenza di un confronto diretto tra i protagonisti me li fa apparire più distanti, meno memorabili e coinvolgenti, perciò ti faccio tanti complimenti. Mi hai sorpresa dall'inizio alla fine, nonostante l'epilogo fosse prevedibile, con una serie di dettagli densi di significato (ad esempio "rossi" e "nero"), con quel continuo rimando alle stagioni, con la ripetizione di "Non può piovere per sempre", con la citazione finale di Lolita che stronca ogni possibilità di un lieto fine - se il finale era aperto, la citazione lo chiude drasticamente.
Mi sono sentita coinvolta e vicina a Bill, ho simpatizzato per lui nonostante avesse tradito Fleur perché l'idea di un relazione sentimentale noiosa e spenta mi terrorizza; ho provato dolore per la sua rinuncia, per la sua incapacità di uscire allo scoperto, ma anche per lo stesso Teddy, impossibilitato a poterlo vivere in fondo dopo avergli ridato la vita.
La ripetizione di "Non può piovere per sempre" la trovo azzeccata, mi sembra quasi di vedere Bill ripeterla a se stesso con fare ossessivo, con un timore sempre più accentuato di scoprire che in realtà si sbaglia, che l'estate non arriverà più. E la sua estate è Teddy, "caldo torrido allacciato al suo corpo". La frase finale "Ma può nevicare" è stata una pallottola nel petto, una brusca chiusura d'effetto che implica il ritorno, quasi obbligato, di Bill al suo inverno - Fleur e, per estensione, un matrimonio non più voluto. Ho percepito il matrimonio come un paesaggio sterile, oltre che come un ostacolo a una relazione clandestina, un luogo privo di stimoli. La frase finale mi ha trasmesso un senso di gelo e disfatta: ho come avuto l'impressione che Bill, nella febbrile aspettativa della disfatta dell'autunno, si sia realmente dimenticato dell'arrivo dell'inverno. Se ho interpretato il tutto correttamente, allora significa che Bill è stato travolto da Teddy al punto tale da cullarsi in una bugia fino a perdere i confini della realtà e arrivare a crederci. Il sentimento per Teddy è disperatamente intenso, così destabilizzante e annichilente che Bill ha bisogno di superare gli ostacoli per gradi - della serie "prima l'autunno, all'inverno ci penso dopo" - per riuscire a resistere all'assenza dell'amante. Quello che hai scritto tu secondo me rappresenta ciò che si chiama farsi travolgere totalmente da qualcuno.
Di fronte alla domanda "Perché non vivere la relazione alla luce del sole?" la tua storia potrebbe costituire una (non) risposta estremamente realistica. La vita non è mai così facile. Questa flash ci mostra una coppia inusuale, con un forte age-gap, che se uscisse allo scoperto susciterebbe scandalo tra diverse famiglie. La vita mostra tantissime coppie segnate da tradimenti, in cui lasciarsi sarebbe la scelta più giusta, ma quella che ai più si rivela difficile per una serie di situazioni. Quella che mostri con Bill, quindi, è una realtà - purtroppo comune, ma reale. Sostenere che il rapporto tra due persone debba sempre e solo durare "finché morte non ci separi" significa vivere nel mondo delle favole. Non siamo nella testa delle persone - e le persone prendono strade imprevedibili. Non tutti i matrimoni durano in eterno, è una realtà che prescinde dall'indole degli individui: l'amore può finire indipendentemente dall'integrità morale, dall'onestà e dalla forza di volontà. Non ci vedo nulla di strano o impossibile e, credimi, per quanto possa sembrare strano che una persona sposi qualcuno senza essere sicuro di amarla davvero, e per quanto io sia contro i tradimenti, so che tutto questo può avvenire. Ho esposto queste considerazioni per mostrarti quanto la flash sia stata capace di coinvolgermi. La clausola che avevo imposto era trasmettere, non rispettare i codici morali della società. Lasciami dire che mi capita ben poco di leggere flash prettamente descrittive in grado di lasciarmi a fine lettura una caterva di sensazioni. Mi sono sentita gelare, soffocare cumulo dopo cumulo sotto la neve di una vita sterile e spenta; ho sperato inutilmente in un epilogo alternativo, ho avuto voglia di conoscere meglio i protagonisti, sono rimasta perennemente col fiato sospeso, ho percepito innocenza, colpevolezza, nostalgia bruciante e rassegnazione amara. L'unica pecca risiede nello stile, certe frasi risultavano dispersive per la loro lunghezza e per l'eccesso di sostantivi in esse contenuti. Per il resto sei riuscita ad emozionarmi, a lasciarmi il segno.
Totale: 44.5/50 |