Recensioni per
Se non posso averti
di Freya Crystal

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
30/10/17, ore 19:56

Seconda recensione premio del contest Sfida alle 100 parole – IV edizione

Devi sapere che gli intrighi psicologici mi piacciono tantissimo, quindi ho divorato questa tua storia e ho amato questi tuoi personaggi così tanto corrotti da demoni camuffati da angeli. È infatti assurdamente geniale che sia l'amore, un sentimento identificato come positivo, a veicolare l'insoddisfazione di entrambi; un amore che inizialmente non sembra aver contorni così foschi: sì, c'è un lui, una lei e un altro (almeno così fa credere l'inganno del racconto), ma in fondo sembra una situazione piuttosto comune e accettabile tra adolescenti; invece la situazione è molto più complessa, sofferente e inaccettabile.
Trovo che questa sia una storia completamente amorale, dove metti in atto un sovvertimento di valori che ho davvero apprezzato nell'ottica del dramma psichico. Vediamo Daphne costretta a considerare positivo fingersi innamorata di un ragazzo diverso da colui che la ama, e vediamo Blaise che allo stesso tempo percepisce come negativa l'idea che Daphne possa dichiararsi innamorata di lui. È tutto a rovescio, con la conseguenza che nulla potrà mai portare benefici nella vita dei tuoi personaggi, stretti in un limbo eterno di insoddisfazione e sofferenza.
In tal senso, la metafora del pittore (che poteva essere anche quella del poeta al tempo dello stil novo) secondo me è molto aderente, perché incarna perfettamente un amore viscerale ma platonico, che trova appagamento solo nella distanza – un mix di ossimori!
Il tutto è poi calato in un'atmosfera così decadente che, non so, mi è parso davvero di essere in presenza di una tela d'altri tempi, spettatrice non pagante di un dramma che ha divorato tutti i protagonisti del racconto.
Non ho una caratterizzazione-tipo per Daphne, ma la tua interpretazione mi è piaciuta, l'ho trovata fuori dai soliti luoghi comuni (in questo caso ho apprezzato che la sua millantata bellezza in ambito fanon fosse solo un contorno sfocato), appassionata e assolutamente corrotta dall'amore che nutre per Blaise, in nome del quale accetta persino l'infelicità. Come se tra l'essere infelice con lui e senza di lui si rassegnasse alla prima, scartando a prescindere l'ipotesi di felicità.
Blaise, ovviamente, mi è piaciuto. Per lui ho una caratterizzazione-tipo e tu l'hai riproposta: in qualche maniera lo immagino sempre sfuggente, bellissimo, altero, passionale, e tu hai messo in scena tutte queste caratteristiche, ognuna declinata a suo modo e tutte a negativo. Persino la sua passione, qui, è veleno. Un po', ma solo nella parte iniziale, mi ha ricordato un Blaise Zabini di cui scrissi anni fa (in coppia con un'improbabile Angelina!), me l'ha ricordato quella sorta di ossessione che lo spinge verso la ragazza.
Ultimo ma non ultimo, lo stile. Qui sei stata lineare da un lato e spezzata dall'altro (letteralmente!). Difatti mentre la narrazione è chiaramente orientata in una direzione, i dialoghi scandiscono i momenti di confusione: i lettori assieme ai personaggi non sanno mai chi si stia riferendo a chi – Daphne, Draco e Blaise si mescolano, confondono, sino poi a sbiadire tutti e tornare a galla nel finale, con contorni ben definiti, dove si scopre finalmente quale legame ci sia tra i tre.
Molto intrigante il titolo, invece, che a primo impatto sembra solo il titolo di una storia triste, ma poi si rivela essere la conditio sine qua non di quest'amore malato.
Una bellissima storia, ricca di spunti e molto "disturbante", psicologicamente parlando!
Spero di riuscire a completare al più presto le recensioni che ti spettano (ma se anche dovessi tardare, non preoccuparti, arriveranno! In primis perché le hai vinte e poi perché leggere le tue storie è proprio un piacere!), quindi alla prossima!
Un abbraccio,

Rosmary

Recensore Master
28/03/17, ore 19:11

Complimenti per il primo posto giudiciA, assolutamente meritato:)
Ti lascio il mio commento:

9/10 
Devo ammettere di non amare particolarmente questa coppia: forse perché il fandom ne ha abusato a oltranza per creare dei Serpeverde degni di questo titolo, e le storie su di loro sono piene di stereotipi e altre amenità. 
La tua flash però è pura poesia, ed è riuscita a farmi dimenticare l’astio per questi personaggi. Daphne è descritta divinamente, con versi poetici più che frasi, nella sua disfatta, nel suo dolore. E più questo aumenta, più lei diventa arte, la musa perfetta per il dipinto di Blaise (ho trovato molto creativa l’idea di renderlo una sorta di pittore). Il suo voler imprigionare Daphne perlomeno sulla carta è un chiaro segno di una morbosa possessività, che trovo adatta a un personaggio tracotante che sembra aver sempre ottenuto tutto dalla vita. La frase “La mia tristezza... il mio essere distante... è questo che ti piace di me?" è una perla, e descrive al meglio la natura distruttiva della coppia. Ho amato moltissimo anche l’invisibile presenza di Draco: non compare mai effettivamente nella storia ma inconsapevolmente tira i fili della trama, e si insinua perfettamente come elemento disturbatore della coppia. Anche la struttura stessa della storia, la divisione tra i pensieri, i dialoghi e le azioni, rende la storia labirintica e originale. 
L’unico particolare che mi sfugge è questo: “Se è così non ho altra scelta. Continuerò a fingere d'amare Draco al posto tuo"…nel senso che Blaise è innamorato di Draco? Che dovrebbe preoccuparsi di più per lui? 
 

Recensore Junior
28/03/17, ore 16:32

Ciriciao Freya!
Il fatto che questa sia stata la mia storia preferita è proprio perché, come hai detto tu, ci sono molteplici modi di interpretarla. Vi rivedo un amore disperato, tormentato, non corrisposto (sia realmente con Blaise e Daphne, sia astrattamente con Draco). Ho immaginato che Blaise pensasse a Daphne come una musa, che diventa perfetta e desiderabile solo quando ne personifica i desideri o solo quando ne emergono i tratti più affascinanti (dicevo, infatti, che mi faceva vagamente pensare al film "Venere in pelliccia"). Lei è allo tesso tempo anche una figura angelicata, irraggiungibile. Le parole espresse da Blaise sono poche, ma sono vivide e reali e in questo modo rendono autentico il sentimento. Il personaggio di Blaise è molto curato così come quello di Daphne: i protagonisti così sono tridimensionali, reali, vicini. Il fatto che Blaise si nutra anche artisticamente di Daphne mi rafforza l'idea di rapporto tra musa ed artista, tra una persona che dà senza riserva e una che riceve in silenzio. La frase finale poi è stupenda: pur di farsi amare, Daphne preferisce mostrare un lato che non è propriamente suo, ma che ha fatto innamorare Blaise. Davvero stupenda!
Che dirti ancora se non complimenti?
Un bacione
M.P.

Recensore Master
28/03/17, ore 12:52

7.5/10

Ammetto che non so che dire su questa flash, perché le sensazioni che mi ha dato sono contradittorie. C'è quella vena "sadica" che qui non trova giustificazione, o per lo meno non l'ho capita. Probabilmente è colpa mia, mi è andato il cervello in fumo dopo questa maratona.
La storia, di per sé, mi è piaciuta: ha uno stile pittorico, leggero; ho trovato azzeccato il ripetere del nome di Daphne, perché dimostrava una specie di ossessione, di punto luce intorno cui girava il mondo di Blaise. Il mio problema sono state le emozioni che mi ha suscitato: contraddittorie e a tratti non definite. Blaise sembra innamorarsi sempre di più del suo dolore, come un pittore maledetto, affannarsi a osservarla da lontano. Il suo amore si muove tra l'ossessione e un senso platonico di questo sentimento. Mentre Daphne è sincera, pura, ricca di emozioni, molto più chiara dei pensieri a cui Blaise sembra relegarla.
Alcune espressioni mi sono piaciute particolarmente, e nell'aspetto complessivo la flash ha saputo dipingere, in un crescendo d'intensità, immagini molto belle nella mia mente.


Questo è il mio commento, ma tu lo sai già.
Ciò che mi ha fatto sorridere, a posteriori, è stato il fatto che quella stessa contraddittorietà che mi ha fatto esitare nel commento e nel voto erano l'effetto e le sensazioni che volevi trasmettere tu, in parte.
La confusione in parte rimane, perché credo sia parte integrante del mio modo di interpretare la flash, a dispetto di note e intenzione - e dati di fatto.
Ciò che ho apprezzato è il fatto che, fin dalla prima lettura, è facilissimo collegare la tua storia a un momento della trama dei libri, incastrandola alla perfezione nella narrazione originale - fatto aiutato anche perché i personaggi sono secondari e più liberi rispetto agli altri. Finora avevo letto solo le Daphne di July, e la tua mi ha fatto respirare un sapore totalmente diverso, che comunque non esclude l'altro. La tua Daphne è pura, ricca di abnegazione ma allo stesso tempo contorta e decisa; ha una forza nascosta nella sua debolezza - la debolezza con cui si presta a farsi dipingere da Blaise. Blaise è totalmente nuovo, se non consideriamo i pochi momenti di film e libro. Sinceramente non mi aspettavo un "pittore maledetto": il suo amore è - non posso farci niente, l'ho visto così - incerto, come se lui stesso non sapesse che cosa pensare di esso. Sicuramente è la tristezza di Daphne ad attrarlo, ma il fatto che lui cerchi a un certo punto di smettere - pare che soffre nel vederla soffrire, ma passa prima il livore della gelosia e il pensiero del rifiuto a priori - mi fa pensare che ci sia dell'amore, nascosto nei suoi problemi affettivi e di porsi agli altri. Questa originalità, te l'ho già detto in parte, mi ha colpito e mi è molto piaciuta. L'idea, però, di non avere la certezza sui sentimenti di questo personaggio mi ha fatto abbassare il voto, mi ha dato una sensazione strana, in parte contorta, che... non so spiegare... mi ha creato un vuoto nello stomaco, ecco!
Allo stile, come già detto, va un commento a parte: pittore è Blaise, pittore sei stata tu. Hai praticamente dipinto le immagini, frammenti di tela, resi spezzati proprio dall'impaginazione. Mi è piaciuta anche l'idea di mettere i dialoghi a destra: nella mia mente sta a significare un effetto "fuori" e "dentro" la testa del protagonista, creando un contrasto unico e funzionale, che ha arricchito la narrazione e l'impatto con le sensazioni che andava a creare.
"Imperfetta era vera, imperfetta era talmente bella da soffocare."
"Non finirai mai di dipingerla"
"Daphne è solo un sogno da cancellare."
"Non la lascerai mai libera."
Queste sono le frasi che mi sono piaciute in modo particolare: la prima rende l'idea di quanto bellezza e perfezione possono andare a pari passo, ma per un pittore che ricerca sempre la perfezione sono sofferenza.; la seconda mi ha dato l'idea di profondità del personaggio di Daphne, troppo complessa per essere definita a tutto tondo; la terza è ricca di quella voragine, in parte contorta, di cui ti ho parlato prima; e la quarta è così complessa che non so spiegartela, sembra che esprima morbosità e euforia allo stesso tempo.
A presto!

Recensore Veterano
28/03/17, ore 00:38

Ciao, Freya! Ecco la mia valutazione :) Ho letto le note, quindi alcuni dei dubbi esposti nel commento non valgono più! XD A presto!

9.5/10 e PATHOS 
Parto con il fare all’autrice mille e più complimenti, perché questa storia mi ha davvero conquistata. Non ho dato il massimo dei voti solamente perché era possibile assegnarlo a una sola storia (che mi è piaciuta quel pelino di più che ha fatto la differenza). Ho comunque deciso di assegnarti il premio “Pathos” per più motivi: per lo stile (di cui parlerò in seguito), per la coppia (preferisco Daphne con Draco, ma la Daphne/Blaise non mi dispiace affatto… diciamo che basta che ci sia lei! :D), per il tipo di “relazione” descritta (ci ho letto tanta passione e sentimento, senza però la vena sdolcinata che odio abbastanza; rasenta quasi l’ossessione, ma senza sfociare nella morbosità eccessiva) e per la caratterizzazione sublime dei personaggi principali. 
Lo stile utilizzato mi ha colpito tanto: l’ho trovato molto poetico, soprattutto quando, nella prima parte, viene descritta Daphne. In particolare, ho adorato le frasi “Daphne è spuma di mare sospesa nel silenzio” e “Daphne è un fiore che non si sfiora…”. La storia ha un che di “romantico”, ma senza scadere nel sentimentale o nello sdolcinato; traspare tutta la passione tormentata e malinconica che Blaise prova per la ragazza, nonostante spesso e volentieri si sfiori l’ossessione. E’ una sorta di gioco di equilibri: si assaggia un po’ di entrambi, ma senza strafare, né cadere completamente nell’una o nell’altra. L’innamoramento di Blaise è sospeso anch’esso, come lo è il suo rapporto con Daphne, come lo è il comportamento ambiguo di lei, come lo è anche il finale: perché Daphne è “sospesa” a sua volta, continua a rifugiarsi nella sua ambiguità, pur avendo cominciato a rivelare le sue carte. 
Molto incisivi anche i dialoghi: diretti e d’effetto, colpiscono subito il segno e riescono ad aprirci maggiormente l’animo di questi due personaggi così misteriosi. Mi piace molto anche l’impaginazione della storia, l’aver creato questa sorta di movimento, senza che esso risulti fastidioso alla vista. Io, poi, sono una “fan” della divisione netta tra dialoghi e descrizioni/introspezione. 
L’unica “pecca” di questa storia è relativa al ruolo giocato dal personaggio di Draco. Dunque, è evidente che Daphne ne sia innamorata/attaccata (o, almeno, è quel che vuole far credere), ma non mi è chiaro se lui sia morto/in procinto di morire (quel “più Draco si spegne” mi ha confusa un po’), o se la flash sia semplicemente ambientata durante il sesto anno e dunque il fatto che Draco sia più stanco, pallido e isolato è dovuto alla sua missione per conto di Voldemort. La seconda alternativa, che mi sembra la più ovvia, mi è comunque venuta in mente a una terza lettura della storia; forse era necessario inserire un dettaglio in più che rendesse più chiara la questione… o, forse, sono io rincoglionita xD Ribadisco che si tratta di un dettagli quasi insignificante rispetto alla bellezza complessiva della storia, ma è stata la “goccia” che ha fatto le differenza tra questa e la mia storia preferita in assoluto del contest. 
(Recensione modificata il 28/03/2017 - 12:43 am)
(Recensione modificata il 28/03/2017 - 12:45 am)

Recensore Master
28/03/17, ore 00:15

Ciao, cara!
Ti lascio la valutazione!
9/10.
Autrice presunta: _ Freya Crescent .
Questa storia è davvero molto bella.
Il suo punto forte è sicuramente lo stile, che è quasi ipnotico. È estremamente vivido, trasmette al meglio le emozioni dei personaggi – la tristezza, l'ossessione -, con crudeltà quasi, senza sconti. Le immagini che usi sono varie e tutte d'impatto, incisive, graffianti. Rendono il resto molto curato e ricercato, sinuoso, pieno, senza tuttavia appesantirlo.
Mi è piaciuta molto anche la struttura: a sinistra le descrizioni e a destra i dialoghi, attraverso cui ci viene raccontata e svelata pian piano la trama.
Anche la caratterizzazione dei personaggi mi è sembrata perfetta. Blaise è morboso, ha qualcosa di davvero disturbato e se ne avvede anche da solo, si trova ripugnante: amare Daphne perché la vede soffrire, perché la sua bellezza fiorisce nella tristezza, è terribile, inquietante. Vuol dire che non c'è speranza, che non c'è pace, che non finirà mai bene – è una condanna, e si percepisce in maniera estremamente acuta nel testo.
Daphne, invece, calcolatrice senza essere manipolatrice, di una sua bellezza quasi ingenua, è commovente. Anche lei non è troppo normale per accettare questo lato di Blaise, eppure la tua storia dà proprio l'impressione che il rapporto tra i due sia inevitabile, che non si potesse sviluppare in nessun altro modo se non così.
Devo ammettere che il finale non mi ha fatto impazzire. Sebbene sia rivelatore dell'intera vicenda, ha un qualcosa di indefinito che non mi convince del tutto.

Un bacio,
Mary

Recensore Master
27/03/17, ore 22:53

Alla scorsa edizione non avevo dato a nessuno 10. Ma a questo giro è tutto un'altra storia… la tua flash mi ha colpita subito. L'ho riletta tre volte di seguito per quanto mi è piaciuta. Ho trovato la caratterizzazione molto bella e ben fatta anche se in poche righe e di quelle poche righe metà erano dialoghi. Mi piacciono questi amori tormentati, fatti di odio e amore, ma poi solo amore (qui non è odio, ma più finta indifferenza). Loro che si cercano e non lo confessano. E poi quell'ultima frase mi ha stroncato, bellissima… continuerò a fingere di amare Draco al posto tuo ** mi viene da piangere, troppo intensa, troppo dolce eppure così poco fluff che la avrebbe resa banale, ma così non è stato, complimenti. La alternanza di dialoghi e pensieri è davvero efficace, mi ha catturata molto e mi ha immerso nella mente di Blaise e di Daphne, mi ha trascinata nella lettura volendone leggere sempre di più.
Avevo il sospetto che fossi tu l'autrice, ma eravate troppe per averne la certezza! La tua é stata ovviamente la flash preferita e confermo ogni parola !! Mi ha davvero emozionato é meravigliosa!