Ciao, buonasera!
Apprezzando piuttosto il mondo della poesia, devo dire che per me è stato veramente carino scegliere questo piccolo componimento perché, proprio con l'arrivo della primavera, una stagione che ho sempre definito piuttosto imprevedibile ma accolta da me sempre con molto piacere, vista la grande quantità di luce che aumenta e per la rifioritura della stessa natura.
Proprio quest'ultima è la protagonista assoluta di questa poesia, capace di essere e risultare mobile nella sua evoluzione, con il sole che lancia la sua forza verso i bellissimi petali danzanti che arricchiscono l'ambiente già prospero di luce, di canti gioiosi del bel tempo e degli uccelli, che sono tornati dopo l'inverno gelido e privo di sicurezza per animali come loro, che hanno bisogno di tutto quello per essere a loro agio.
I ciliegi in fiore poi sono veramente spettacolari nella loro bellezza che si fa presente durante questo periodo, sono sinonimo di prosperità e magnificenza e apprezzo moltissimo che appaiono nella fine perché danno quel tocco di classe che rendono il tutto come magnetico e di spessore, mi ricorda molto la natura orientale per via di molti film d'animazione (e non) visti al cinema o in DVD.
Penso che sia stato tutto espresso in un linguaggio molto semplice e d'impatto per creare un'immagine piuttosto onirica nel suo realismo positivo e solare, a contatto con particolari che rendono la primavera tale con i giusti segnali: non importa esattamente dove si trova il luogo specifico perché come spiegato nel quinto verso (molto musicale) è tutta una questione di aura, di sensazioni che si elevano verso tutto il perimetro naturale e più artificiale dove c'è vita e sentimenti analoghi.
Molto bellina e rappresentativa, mi è assolutamente piaciuta.
Un abbraccio,
Watashiwa |