Recensioni per
Back when we had nothing
di Novizia_Ood

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
29/12/17, ore 16:40
Cap. 2:

Ciao,
dato che il tuo parere non conta, e dato che sono il tuo fidanzato, sono qui a lasciarti una recensione.
Victor è un amore. Povera piccola anima indifesa. Io lo amo. Cioè io persona lo amo. Io Sherlock amo te OVVIAMENTE. Insomma, ci siamo capiti. Forse no.
Comunque, questa storia è tra le mie preferite perchè innanzitutto è scritta benissimo, è una delle tue top, poi è IC che è fondamentale per me (mi sono quasi stufata di ripeterlo XD) e poi c'è Victor, che rende tutto più perfetto del perfetto. Il finale è un po' troppo smielato e fluff da vomito per i miei gusti, ma ci sta. L'amore trionfa sempre. Prima o poi.
Cosa starà facendo il piccolo Victor Trevor mentre questi due vivono il sogno d'amore? Chi lo sa....spero sia felice da qualche parte (dubito).
Complimenti,
te vojo bbene assaj,
tuo S.H.

Recensore Veterano
22/11/17, ore 17:39
Cap. 2:

ciao,
scrivi davvero molto molto bene.
Questa è la prima che leggo e leggerò sicuramente anche le altre tue storie.
Ho iniziato a leggerla in aperta apprensione fino alla fine, non sono una fan di Victor se questo si intromette nella vita e nella felicità della mia coppia preferita e capiscono benissimo John quando dice che è consapevole che Sherlock abbia un passato ma sarebbe stato più contento se questo non si fosse presentato materialmente sulla loro porta di casa.
Ero terrorizzata che qualcosa andasse storto e che John si ritrovasse solo. Sono felice che non sia succcesso. 
Mi sono piaciute molto le descrizioni degli stati d'animo, le paure, i tumulti, mi sono commosa in alcuni penieri di John r mi sono commossa in alcuni pensieri di Sherlock . mi è piaciuta tantissimo

Recensore Junior
07/07/17, ore 00:40
Cap. 2:

Ciao, ho letto oggi questa storia tutta d'un fiato e l'ho trovata splendida. È scritta molto bene e per questo ti faccio i miei complenti. La cosa che mi è piaciuta di più è stato il modo in cui i personaggi di John e Sherlock hanno gestito la situazione potenzialmente problematica dell'arrivo/ritorno di Viktor. Mi piace la loro profondità, mi piacciono i dialoghi e mi piace il modo in cui i sentimenti sono espressi. Inoltre sono d'accordo con te quando dici che non e un triangolo, perché appunto i triangoli sono altri e qui invece io ho letto solo la meravigliosa storia di come due persone che si amano scelgono di avere fiducia l'una nell'altra e di continuare ad amarsi per il resto della vita.
Poi, non ho idea di cosa sia successo su Twitter perché non ho un account lì quindi non ho capito i riferimenti ma ti posso assicurare che la storia è comunque perfettamente godibile.
Ancora i miei complimenti!
L'ho aggiunta tra le seguite perché spesso io rileggo le ff che ho amato di più e questa decisamente lo è.
Mi ha dato da pensare questa storia e per questo ti ringrazio.
Ancora i miei complimenti.
Un abbraccio, R

Recensore Master
06/07/17, ore 23:56
Cap. 2:

Il capitolo comincia con una fine azione di cesello, in cui ti sei impegnata in modo evidente, mirata a descrivere tutte le sfumature emotive che caricano di tensione ed attesa l’atmosfera intorno a Sh e John. Come ho già osservato nella precedente recensione, sai gestire in modo efficace l’alternarsi degli interventi di chi parla nei dialoghi e, quello che apre questa seconda parte, non è uno scambio di opinioni consueto, è un esprimersi più con le mezze frasi o qualche parola isolata ma, dietro al silenzio che domina per la maggior parte di quel viaggio in taxi, c’è tutto un fluire di messaggi non detti che i due, nella loro empatia, colgono perfettamente. Però, tornati a casa, la comunicazione tra loro si appanna: stavolta, John sente tutto il peso del passato di Sh che sembra schiacciarlo ma, ancora una volta, il suo amore per lui mette a tacere i suoi bisogni e lo trattiene da quello che, a lui, sembra un uso egoista del loro essere coppia, per avere una rassicurazione riguardo ai dubbi che lo tormentano. È un passaggio importante e tu l’hai rappresentato con credibilità. Importante perché è fondamentale per comprendere pienamente la profondità di ciò che unisce i due. La tua gestione d’autrice della “giornata nazionale del tè” mi è piaciuta per la fluidità con cui hai rappresentato il susseguirsi di tutti quei gesti e quelle parole attraverso cui Sh e John si dichiarano incessantemente l’uno all’ altro, Victor è fuori da tutto questo. Ma la tensione ritorna, con la gelosia che assedia Watson quando il consulting esce con il suo ex. Hai messo a fuoco perfettamente tutto il fluire dei suoi pensieri, preoccupazioni, più che altro, che condivide con la signora Hudson e ho trovato molto coinvolgente la scena che li vede con lei che, maternamente, cerca di rassicurarlo ma il suo buon senso non può mettere a tacere anche i suoi comprensibili dubbi (“…Non mi fido della gente così, lo sa?..”). Ben costruito l’incontro con Victor, ma è soprattutto l’epilogo che mi ha fatto fare pace con il mondo, anche perché, di solito, nelle ff che ho letto e che contengono una proposta di matrimonio, è John che chiede a Sh di diventare suo marito. Tu, qui, hai rovesciato i ruoli e, vedere quello Sh che riesce ad organizzare addirittura l’acquisto dell’anello e trovare il momento giusto per avanzare la sua richiesta, mi ha quasi commosso, per la credibilità del suo nuovo essere così distante, ormai, da quel “caring is not an advantage” che qui sembra proprio preistoria.
“La parte più bella di vivere con Sherlock è Sherlock.”: una frase, tra le tante, che mi voglio annotare perché racchiude tutto il significato del grande amore che lega John a Sh, tutta la sua lealtà e la consapevolezza che, l’unica vita possibile per lui, è con quell’uomo così unico e sconvolgente. Una ff, la tua, scritta con cura e capacità di gestire sia l’introspezione sia momenti veramente intensi, in cui il corpo esprime ciò che le parole non riescono a comunicare.

Recensore Master
04/07/17, ore 13:41
Cap. 2:

Ciao, devo ammettere che dopo quello che mi hai detto in risposta alla recensione all'altra tua storia, non mi aspettavo che questa seconda e ultima parte sarebbe arrivata così presto. L'ho letta tutta d'un fiato, ieri e ora mi fermo a lasciarti due parole di recensione. Considerata la lunghezza di questa seconda parte, avrei forse un milione di cose da dire, ma mi limiterò a sottolineare ciò che mi è rimasto maggiormente impresso. Altrimenti non finisco più!

La prima cosa che mi sento di dire, è che più che una seconda parte è lungo viaggio in quella che è la relazione tra Sherlock e John e, nello specifico, nella mente e nei sentimenti di John Watson. Ciò che nella prima parte era forse meno evidente, perché ti sei concentrata di più su Victor e sulla sua storia con Sherlock, è che il protagonista vero di questa storia non è tanto Victor o Sherlock, ma John stesso. Credo di aver mancato il punto nella recensione al capitolo precedente e di essermi lasciata fuorviare da Victor Trevor, che è un personaggio praticamente OC e che il più delle volte cattura la mia attenzione in una maniera totale. Per curiosità scientifica più che altro. Se a questo ci si aggiunge il fatto che il narratore è esterno e che la storia non è un focus a 360 gradi su un unico personaggio, ma che "salta" da Sherlock a John e viceversa, ecco che solo adesso arrivo a capire qual è il perno di questa storia. Come dicevo: John Watson. Lui è quello che si ritrova al centro di una situazione che non si aspettava affatto e si vede. E mi è piaciuto molto come lo hai portato a ragionare in questo capitolo. John fatica lui per primo a capire cosa pensa di Victor e della sua storia passata e mai conclusa con Sherlock, per questa ragione è tanto criptico e per questa stessa ragione, Sherlock non lo capisce e fa fatica a dedurlo. John è obiettivamente geloso di Victor, ma non tanto perché non si fida di Sherlock o di quello che prova o della solidità della loro relazione, è più un fatto superficiale (come confessa lui stesso a un certo punto), è una gelosia che nasce incontrollata e che scaturisce dalla paura e dalla passione mescolate assieme in un qualcosa di pericoloso e difficilmente controllabile. Forse John non si sente all'altezza di Sherlock, forse teme di non essere abbastanza e che lo lasci o magari è convinto che questa vecchia storia del passato sia più importante di quella che hanno lui e Sherlock ora. Si capisce che è un miscuglio di sentimenti irrazionali, che a lui per primo non sono del tutto chiari. Ma ho apprezzato il fatto che per Sherlock resti una specie di mistero e che non sappia bene come comportarsi, io credo che questo sia molto da lui. Perché sappiamo che per Holmes non è facile gestire una relazione o capire cosa dire e quando dirlo. I chiarimenti tra loro vengono fuori a spizzichi e bocconi, questa è una cosa che ho apprezzato tanto. John che torna a casa, roso dalla gelosia e che preferisce andare a dormire invece che fare l'amore con Sherlock per i motivi che lui reputa sbagliati... è molto da John questo modo di pensare, l'ho rivisto tanto. E quindi aspetta e lo fanno il mattino dopo, quando è sicuro di desiderarlo unicamente per ciò che è e non perché è preoccupato per Victor. Ho apprezzato questo concetto, così come ho apprezzato il fatto che Sherlock si metta a chiarire le cose e proprio lui che fa fatica persino a concepirle certe discussioni. Ma il chiarimento alla fine arriva e arriva lì tra una cosa e l'altra, ma è tanto forte il messaggio che riesce a convincere John completamente. E poi si arriva alla parte che ho preferito di più in assoluto ovvero il dialogo con Mrs Hudson. Che vede un John mai tanto sincero e che si apre per la prima volta. John è un uomo profondamente chiuso in se stesso e ciò che teme più di tutto è di rovinare la sua storia con Sherlock, quindi io credo che taccia più che altro per timore di rovinare le cose tra loro o di spaventare Sherlock. Ma con Mrs Hudson non ha niente di cui temere, c'è una rilassatezza e un'arrendevolezza straordinarie nel modo che ha di aprirsi. Ho davvero adorato quel pezzo.

Dall'altra parte invece c'è Sherlock. Che è evidente che non sa bene come comportarsi. Da un lato credo sia felice di poter affrontare Victor dopo il disastroso modo in cui è finita tra loro, ma credo che ci sia una grossa fetta di lui che invece avrebbe voluto tener chiusa quella parte della sua vita. Sherlock fa tenerezza perché va un po' a tentativi. E si vede molto bene. Ma ciò che viene fuori davvero molto bene è il suo essere cambiato rispetto a Victor. Mi pare evidente che la loro storia sia stata morbosa e disastrosa e viene anche detto che Sherlock non ha per niente reagito bene a quello che ai tempi aveva considerato un abbandono. Ci sono dei parallelismi con la faccenda del matrimonio di John, questo è vero, ma ci sono anche troppe differenze perché si possano accostare le due cose. Quello che è chiaro è che dove Sherlock è cambiato, per John e a causa di John, Victor è rimasto ancorato al rimpianto e al passato. Dice di essere ancora innamorato di Sherlock, ma non posso non chiedermi di quale Sherlock è innamorato? Sherlock non è più il ragazzino di un tempo, oggi è profondamente diverso rispetto al passato e credo sia evidente dal modo in cui ama John.

Insomma, hai tirato in piedi una storia estremamente sfaccettata e complessa. Soprattutto nella maniera che hai avuto di caratterizzare i personaggi. Interessante il tuo Victor, su tutto. Anche se è un po' lontano dalla mia personale visione, ma quello che ho apprezzato comunque è che non si sia rivelato uno stronzo totale o un vero e proprio villain, come invece in passato mi è successo troppo spesso di trovare. Alla fine è un uomo che fa anche un po' pena, perché ha avuto una vita terribile e la sola persona di cui è stato innamorato, ora ama un'altra persona. La sola speranza è che trovi finalmente il coraggio di andare avanti con la propria vita.

Spero di ritrovarti in futuro con altre storie belle come questa.
Koa

Nuovo recensore
03/07/17, ore 09:14
Cap. 2:

Finalmente recensisco.
GIORGIA.
Tu che avevi paura che lo smut non ti riuscisse.....lasciami dire figlia bella che ti è riuscito a meraviglia.
No seriamente, c'è stato un punto in cui ho detto "HO CALDO" e sta mattina me lo sono riletto ahahahhhah

Questa seconda parte mi è piaciuta tantissimo. John e Sherlock sono LA VITA, descrivi accuratamente quello che SONO e quello che provano l'uno nei confronti dell'altro e la cosa mi fa piangere e boh....bona.
"L'hai fatto John, hai salvato la vita di Sherlock" frase da incorniciare. Racchiude TUTTO, senza altre spiegazioni.
Victor.....eh. Fondamentale Victor è un poraccio perché nel mondo esiste John Watson e non si può competere quindi mi dispiace un pochino poverino. Nella prima parte l'ho odiato (mortaccitaLEVATE) ma qui nella seconda capisci quanto sia innamorato però oh, che ci puoi fare? Sherlock NON È PIÙ SUO e l'ha capito e si è messo l'anima in pace.

La proposta di matrimonio.......sono stata Giorgia. "Ho pianto"
Perché è stata la cosa più dolce del mondo e jsbsjsgahhjahshsjsj quanto si AMANO questi due non si sa.
Brava Giorgia sei stata FENOMENALE ❤️

Recensore Master
21/05/17, ore 16:18
Cap. 1:

Che dire? Anche a me brucia tantissimo come abbiano gettato nel cesso il personaggio di Victor, che aveva tantissimo potenziale (esattamente come hanno fatto per Sebastian Moran... non accetterò mai che Moran sia quell'ameba sul divano che preme pulsanti).
Mi piace molto come hai strutturato la storia, poni le basi per un conflitto che farà scintille tra John e Victor (e già se ne vedono alcuni esempi) e mi piace proprio come hai delineato e approndito proprio il personaggio di Victor (che di solito è ritratto come quello stronzo e basta) e il suo passato con Sherlock.

Recensore Master
13/05/17, ore 14:48
Cap. 1:

Ciao, sono in un ritardo terrificante. Lo so. Ma tra una cosa e l'altra l'ho letta soltanto oggi! Forse sarebbe stato più saggio aspettare un pochino, perché ho appena terminato la lettura e credo di essere ancora un pelo stordita visto che la quantità di pensieri e cose che ho provato mentre andavo avanti è davvero massiccia. Spero di ricordarmi tutto e di riuscire a spiegarmi bene.

Inizio dalle cose facili. All'inizio ero spaventata dagli avvertimenti, quel "drammatico" non lasciava presagire a nulla di piacevole e temevo ci sarebbe stata una qualche morte (di John o di Sherlock - ma a questo punto mi butto su Victor suicida), ma poi ho preso coraggio e mi sono detta che non potevo perdermi una storia con Victor tra i protagonisti. Sono colpita tanto dallo stampo introspettivo che ha la storia, molto massiccio ma non ingombrante o fastidioso. L'introspezione permette una vicinanza maggiore coi personaggi e un approfondimento della loro sfera emotiva e psicologica e sono stupita di come tu ci sia riuscita. Non perché sottovaluti le tue abilità, ma se si considera che la terza persona col narratore esterno e che si alterna tra Sherlock e John, non è mai facile da gestire e non sempre permette di approfondire le cose a dovere. Tu ci sguazzi davvero stupendamente, complimenti perché il primo capitolo è stato scritto in modo impeccabile.

La seconda cosa che volevo dire è che sebbene io abbia un account twitter non seguo Victor, John e Sherlock e quindi presumo di essermi persa qualcosa. Riferimenti e citazioni che mi pare di capire tu abbia ripreso. Quindi di sicuro mi sono persa quel divertimento dell'identificare questa o quella cosa che hai inserito qua e là, ciononostante questa parte I mi è piaciuta moltissimo e qui veniamo al nocciolo della faccenda. Hai scritto una storia che è molto incentrata sulle emozioni e sui sentimenti. Sono quelle di John e Sherlock che mi sono rimaste più dentro, anche se Victor ha una parte massiccia nel passato di Sherlock e ora incombe sul presente, credo di esser rimasta presa molto più dai Johnlock. Forse perché ho una visione differente del passato di Sherlock e Victor o perché mi figuro un qualcosa di meno tragico, ecco. Anche se c'è da dire che la caratterizzazione di Victor è perfetta: sfaccettata, approfondita quel tanto da dargli un certo risalto ma senza esagerare e dargli spazio eccessivo, oscurando gli alti due. Victor è un OC in tutto e per tutto e qui ha sfaccettature amare e forse un pelo oscure, che mi hanno quasi stupita e che di certo non mi aspettavo. Di fatto è un amore giovanile, quello che hanno vissuto lui e Sherlock e dal quale sono stati strappati. Non che valga meno di un amore adulto, ma io credo che Victor amasse molto di più la propria paura verso il padre, che Sherlock stesso. Ora è aggrrappato al ricordo di quello che avevano e quando John gli chiede come ha potuto non combattere per lui, ecco lì ho sorriso. John è fatto così, combatterebbe contro il mondo intero per chi ama. Il soldato leale e coraggioso che non concepisce come si possa amare uno come Sherlock, lasciarlo andare via (o per meglio dire "farsi separare da lui") e sostenere di amarlo ancora oggi. Sì, Victor è contraddittorio e ha ombre oscure dentro di sé e lati caratteriali non propriamente positivi, ma sono certo che l'affetto che aveva all'inizio fosse sincero. Forse in questo senso è molto più fragile e instabile di Sherlock e molto più irrazionale. Sherlock amava alla follia, è stato ferito e abbandonato, ma dopo aver sofferto (forse avendocela più con se stesso e con l'idiozia di essersi innamorato - come dice Mycroft: è uno svantaggio - che con Victor stesso) ha cambiato pagina. Sherlock ha superato tutto e ora vive un nuovo amore, più adulto e magari diverso da quello con Victor. Ma dannatamente profondo. Ho molto ammirato come stai gestendo Sherlock, ecco. Razionale, pragmatico e dannatamente logico, eppure emotivo e fragile. Stai facendo un buon lavoro sia con lui che con John che è la gelosia personificata e io adoro quando è geloso!

Sì, è una storia molto complessa, la tua. Dove il passato è lontano di venti anni, eppure si insua ancora nella stabilità di Baker Street. E fa traballare le sicurezze di John e la pazienza di Holmes. Decisamente questa storia non poteva rimanermi indifferente, ora aspetto la conclusione per le considerazioni finali.

Grazie per averla pubblicata.
Koa

Recensore Master
11/05/17, ore 23:17
Cap. 1:

Il primo elemento che ho trovato molto efficace per organizzare una storia resa credibile anche dalle caratterizzazioni psicologiche dei personaggi, è stata la tua attenzione nel costruire, man mano, il profilo a tutto tondo di Victor. Ottimo è il ritratto di lui che desumiamo dal flash back iniziale, dalla reazione di Sh alla sua lettera, da quello che succede in seguito. Mi è piaciuto molto, poi, come fai agire John, mantenendolo IC, con tutta la sua umanità così disarmante ed il suo affetto incontenibile per Holmes. Ho trovato grandiosa la scena dell’ingresso di Victor al 221b, accolto dalla cortese disponibilità del medico e da uno Sh ammutolito. “…Vi conoscete già?..”: rappresenti il povero John preso tra due “giganti”, non solo in quanto a statura ma anche per quel che riguarda il fascino; infatti anche Trevor lo rappresenti come un uomo “sempre di bellissima presenza”, in quanto a Sh non abbiamo dubbi sul suo aspetto. Nonostante tutto Watson cerca di non farsi sopraffare dalla situazione decisamente imbarazzante tra quei due “monumenti” e s’impegna a dimostrare cortesia ed accoglienza, anche se, in cuor suo, i dubbi cominciano veramente a farsi sempre più angoscianti. Fai compiere a Sh, in quei momenti un gesto, che ho trovato molto indovinato, per esprimere come il pensiero di John sia, per il consulting, una vera e propria ancora di salvezza nella tempesta che si è appena scatenata in lui: è solo un particolare ma, ripeto, mi ha attirato quel sedersi immediatamente sulla poltrona rossa facendo accomodare Victor sulla sua, quasi a proteggere John da qualcosa che potrebbe provocargli sofferenza. Proseguendo nella lettura, ho veramente gustato, angst a parte, quella specie di “danza” in cui, a parole e gesti, Sh e John affrontano la situazione; il primo cerca di non ferire troppo l’altro e, al tempo stesso, conserva un silenzio pesante sulla vera importanza della sua storia con Victor, John percepisce che l’incontro tra i due, di cui è stato spettatore, è solo la punta di un iceberg che, in profondità, potrebbe essere di dimensioni insospettate. Con un’Autrice di spessore come te, desidero essere sincera, condividere dei dubbi, per evitare una mia ingiusta frettolosità nelle osservazioni. Infatti c’è qualcosa che mi lascia un po’ di perplessità e riguarda Sh: ho trovato un po’ troppo “invadente” la, pur terribile, delusione a causa di Victor per spiegare la difficoltà del consulting di rapportarsi con gli altri. Sicuramente si tratta di un’esperienza devastante ma il personaggio di Holmes ha una complessità notevole ed i suoi lati oscuri potrebbero, a mio avviso, nascondere altri drammi, altre tristi esperienze, anche familiari, vissute che, sommate in questo contesto, all’abbandono di Trevor, giustificherebbero il ricorso alle droghe e l’incapacità di aprirsi con fiducia ai rapporti umani. Ma, del resto, la libertà di chi scrive non può essere vincolata dalle opinioni altrui o essere appannata dalla preoccupazione di muoversi perfettamente nell’IC più rigoroso. Ciò che ho letto fino ad ora, infatti, mi è piaciuto molto, sia, ovviamente, per il contenuto, ma anche per il tuo modo di scrivere, di quel gestire sapientemente il rimbalzo dei dialoghi nello svolgersi delle conversazioni, mai banali, di delineare lucidamente la psicologia dei personaggi. Alla prossima, ciao.

Recensore Veterano
11/05/17, ore 13:39
Cap. 1:

Ciao! :)

Parto dalla cosa più importante: scrivi - da - Dio. Pubblico in questa sezione da qualche mese, ma non mi ero mai fermata a leggere delle storie - qualche piccola one shot, per la maggior parte flashfic qua e là, veramente poche a dire il vero, più una fanfiction trovata su ao3, ma per il resto davvero, non ho mai letto niente su loro, un po' per paura; sono parecchio affezionata a John e Sherlock e le mie esperienze su questo sito non sono state delle migliori (in fatto di scrittura, mancanza di originalità e OOC continuo dei personaggi). Sono capitata su questa storia per caso e sono super contenta di averlo fatto! La tua scrittura è scorrevole, non usi termini troppo ricercati che probabilmente stonerebbero; le tue descrizioni sono dettagliatissime, sia dal punto di vista fisico che, e soprattutto, da quello interiore. Le mille preoccupazioni di John, questa gelosia e insicurezza emerse così all'improvviso da sorprendere lui stesso; il passato che torna, la voglia di metterci un punto ma allo stesso tempo la paura di doverlo fare e di affrontarlo da parte di Sherlock... è arrivato tutto, ogni cosa. Davvero, mi inchino.

Ho aperto questa (prima parte) one shot per curiosità, perché leggendo la descrizione immaginavo tu avessi preso ispirazione dalle vicende di twitter (ah, cosa farei senza quegli account? No, seriamente. Sono stati una boccata d'aria fresca) e infatti così è stato. Hai ripreso anche qualche tweet e ne sono felicissima. Con Victor ho vissuto un po' di alti e bassi a dire il vero: ero contenta del suo arrivo, interessata al suo passato con Sherlock, ma anche infastidita dai continui flirt e successive discussioni che ne scaturivano. Devo ammettere di aver ritrovato le stesse e identiche sensazioni provate anche qui in questa storia, per cui bravissima.

Sei riuscita benissimo a caratterizzarli, tutti e tre, perfino Victor. Ho continuato ad amarlo/odiarlo per tutto il tempo (il riferimento a Jude Law mi ha stesa.) E ho apprezzato come tu abbia inserito il piccolo flirt professore/insegnante durante la mostra, in modo da mantenerlo pubblico. Il commento acido di John è stata la mia boccata d'aria fresca. Mi è piaciuto anche il dialogo che hanno avuto lui e Victor (nella vita reale non si possono bloccare le persone, eh John?), così come quello con Sherlock dove finalmente è riuscito a mettersi a nudo e a raccontargli quella storia e tutte le sue cicatrici.

In sintesi, quegli account sono geniali e tu non sei stata da meno nel riportare tutto, ma con originalità, lasciando un'impronta tutta tua e non limitandoti esclusivamente a ricopiare battute e cose così. Ti ho già fatto i miei complimenti?

Chiudo dicendoti che non vedo l'ora di leggere la seconda parte, attento con molta impazienza l'uscita Sherlock/Victor, i (immagino) messaggi preoccupati di John e... beh, sì, la conclusione. Dimmi che hai riportato quel dialogo per cui continuo a sclerare da più di una settimana. Anzi no, non dirmelo, preferisco l'effetto sorpresa. Okay basta, la pianto di rompere.

Ti mando un bacio, a presto :)

Nuovo recensore
09/05/17, ore 18:37
Cap. 1:

okay, l'ho letta ieri ma sono solo ora a recensire, chiedo venia. 
sono una fan, se così si può dire, degli account su twitter, e immaginarli vivere ciò di cui twittano succede piu spesso di quanto forse non dovrebbe, poi ho adorato l'uso specifico dei tweet scritti proprio da loro. hai saputo davvero bene esprimere il concetto di una loro relazione non ancora perfettamente delineata. ma ancora un po' sfumata. che poi, ammettiamolo, siamo tutti un po' viclock nel profondo, quando pensiamo allo sherlock dell'università. sono una johnlock decisa e so che john è il presente e il futuro, ma il passato è victor ed è giusto che venga raccontato, e tu hai dato meravigliosamente l'idea di come sherlock deve essersi sentito e cosa prova, nel vivere in una relazione mai terminata ufficialmente. ho adorato questa parte della storia, e non vedo l'ora di sapere come la concluderai. 
un bacio, elettra. xx

ps; se vai a vedere sul profilo di sherlock, una ragazza tempo fa gli ha chiesto se fosse ancora sposato con il suo lavoro, e lui rispose dicendo che "hanno una relazione aperta". quella ragazza sono io. :')

Recensore Veterano
08/05/17, ore 23:27
Cap. 1:

Ciao! A me piace farmi del male quindi questa tua ff non può che essermi piaciuta. Ultimamente poi mi va così; non mi piace Victor ma finisco per apprezzarlo in questa sua parte di primo amore ingombrante. E tu lo stai rendendo benissimo, ovviamente. ComplimentI per il tuo modo di scrivere che mi piace davvero tantissimo. Questi dialoghi infiniti ma sempre brillanti.. brava, davvero, a mio parere è molto difficile mantenere un livello cosi alto. Ho una scena preferita che mi è rimasta impressa: quando John commenta acido alle battute di Victor che secondo lui non fanno ridere nessuno, per poi ingozzarsi imbarazzato col flute. Praticamente mi si è materializzata in testa e l'ho trovata anche molto IC, cioè proprio da scena del telefilm stesso. Una piccola perla. :) Aspetto la seconda parte.

Nuovo recensore
08/05/17, ore 20:10
Cap. 1:

Okay.
Allora. Mi dispiace darti questa notizia ma non sei riuscita a farmi piacere Victor anzi, l'hai scritto talmente bene che mi da fastidio come da fastidio a John.
Io in questo momento sono John.
Accetto il passato di Sherlock, accetto che ne sia stato innamorato ma non muoio dalla gioia di averlo tra i piedi.
Il passato di Victor e Sherlock è così forte che mi sento insicura come John delle volte e quindi ho emozioni contrastanti ahhahahah
Addddoro tutto questo angst ma spero vivamente che nella seconda parte sará di meno sennò NUN CE LA FÓ.
Ovviamente sono soddisfatta della tua scrittura e di come seinfiuscita a raccontare al meglio le vicende su Twitter e mi è piaciuta l'interazione tra John e Victor, TENSIONE ALLE STELLE PROPRIO.

L'unica cosa """negativa""" che ho notato è che secondo me in alcuni punti la tua parte Viclock è emersa un po' troppo e alcune cose non mi è piaciute leggere (non parlo dello smut ma dei sentimenti di Sherlock) la Johnlocher che è in me storce il naso ecco u.u

P.s. Continua così te se vole bene. ❤️

Recensore Veterano
08/05/17, ore 09:54
Cap. 1:

Ouch! Ma terminare così è cattiveria! È un crimine! Povero, povero Giovannino mio. Va bene mi tocca aspettare la seconda parte. Ok dai cerchiamo di fare una recensione seria. Per il momento ti do le mie considerazioni random: Victor continua a non piacermi, anche se in una storia del genere posso tollerarlo, ma solo perché Sherlock è ben deciso della sua scelta; cioè mi piace il fatto che dia il pretesto per la gelosia di John, non mi piace un intruso nel rapporto Sherlock/John, perché non è una gelosia infondata, Sherlock prova dei sentimenti per Victor, lo ha amato...andiamo sono gelosa io della situazione, come si può pretendere altro da John?; amo John comprensivo; amo John geloso; amo John in modalità in difesa di ciò che è suo; amo John. Ah e amo anche Sherlock che ama John. Mi è piaciuto come hai colmato i vari buchi, è molto interessante e poi ci sono dei momenti Johnlock davvero belli. Comunque il nobel va a "Era in guerra il soldato", non so perché ma mi ha fatto troppo ridere! Me lo sono proprio immaginato il piccolo Johnny boy tutto impettito, ricordati caro Victor che il nostro Johnnino è stato un soldato, ha ucciso delle persone! Vedi non fargli avere brutte giornate! Mi sa che il proposito recensione seria è tristemente fallito, chissà forse il prossimo capitolo...un abbraccio! (Sicuramente c'era altro che volevo scrivere ma la senilità precoce che avanza mi fa dimenticare delle cose mentre le sto scrivendo...eh!)

Recensore Junior
08/05/17, ore 08:41
Cap. 1:

Wow! Wow! Wow! Questa prima parte mi è piaciuta un sacco e non vedo l'ora di leggere la seconda!
Una delle cose che mi ha colpito di più è il fatto che hai colto i sentimenti e le emozioni di tutti i personaggi e sei riuscita a trasmetterli perfettamente. Spesso si preferisce focalizzarsi su un solo punto di vista, invece tu hai preso in considerazione ciò che provavano sia Sherlock che John che Victor, e questa è una cosa che personalmente mi piace molto! Questa storia si fa leggere che è una meraviglia 😄 Complimenti!!
Alla prossima!
Mela

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