Recensioni per
Di panico e di paura
di AintAfraidToDie
Ciaoo! |
Ho letto già iei, ma ho dovuto attendere un momento propizio: |
Non prendere le mie parole per dei meri complimenti di rito: la tua ff mi è piaciuta davvero e tanto. Per vari motivi, prima di tutto per il POV in cui ti sei cimentata che è, secondo me, il più impegnativo e cioè quello di Sh. Nonostante le difficoltà, sei riuscita ad esprimere efficacemente la sua interiorità, prima dominata da una lucida e spietata razionalità. “Prima” di quell’incontro al Barts in cui è scoccata la scintilla grazie a Mike, con quel medico apparentemente così “normale”. Ora, invece, notiamo l'effetto che John ha avuto su di lui, primo fra tutti lo stanare un’umanità impensabile in un individuo che faceva, dell’arrogante superiorità, il suo biglietto da visita. Intanto, ed è la cosa più importante, Sh è davvero innamorato del suo blogger ed anche il suo "coinquilino" lo è, senza dubbio. La tua abilità narrativa ha saputo, nel far parlare i pensieri del consulting, amalgamare perfettamente il dominio, tipicamente holmesiano (non credo esista davvero questo aggettivo, passamelo ugualmente) della ragione, con gli impulsi del cuore. Grazie a questo accorgimento, la lettura diventa avvincente e ricca di credibilità. |
È una storia bellissima, perfettamente caratterizzata e in qualche modo anche divertente. John è assolutamente adorabile in questa sua ingenuità e dolcezza, preoccupandosi (ovviamente) della salute di Sherlock. Non sono riuscita a staccare gli occhi nemmeno per un secondo dalla tua OS, perché è stato meraviglioso conoscere uno Sherlock che si auto-analizza in maniera così introspettiva durante un attacco di gelosia, consapevole che ci sia una minima possibilità di perdere John (nonostante sappiamo che questa sia solo una sua supposizione). |
Ciao, ieri sera mi stavo per mettere a leggere A History Of Decadence, che non avevo ancora mai letto e vedo quest'altra OS e, affascinata dall'intro, decido di leggere prima questa. Ma comunque leggerò anche l'altra. Devo fare anzitutto una premessa, da anni io ho un problema in questo fandom ovvero non riesco a leggere le storie scritte in questo modo, alla prima persona con Sherlock come narratore e con molte parentesi nelle frasi. Non sono contro le parentesi tonde, ogni tanto aiutano e le uso pure io, ma se messe in maniera massiccia secondo me spezzano troppo il ritmo delle frasi e la fluidità del testo. Ci sono storie che ne fanno un uso davvero esagerato, senza star qui a citarle ce n'è una famosissima e che io non sono addirittura mai riuscita a leggere per intero, e proprio a causa a causa di questo stile. Diciamo che è un problema mio, anche perché è una cosa che non ritengo poi così necessaria su Sherlock. Nel senso che a mio avviso la narrazione introspettiva dovrebbe essere come un flusso coerente e incoerente di pensieri, come un fiume in piena che straripa e straborda di tanto in tanto. Diciamo che ho un'idea totalmente diversa rispetto a questa. Nonostante questo, la tua storia l'ho letta tutta e sono riuscita persino ad arrivare in fondo, e ti dirò che mi è pure piaciuta. Ho fatto la premessa che ho fatto per sottolineare che, nonostante sia un modo di scrivere a cui faccio fatica a reggere, anche a livello visivo, con questa non ho avuto particolari problemi. Sì, ogni tanto dava fastidio, ma non c'era una presenza massiccia di parentesi, il che mi ha permesso di poter leggere tutto sommato in tranquillità. |
Ciao! Wow che bella OS che hai scritto! Allora premetto che io adoro le storie dove si narra della gelosia di uno dei due, amo John geloso e se possibile impazzisco ancora di più per Sherlock geloso. Bella la scelta di utilizzare Greg come causa della gelosia del detective, mi dispiace per il povero Lestrade, però c'è da dire che funziona veramente bene. Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è stata vedere John attraverso gli occhi di Sherlock, vedere appieno tutto l'amore che prova per lui. È un qualcosa di totalizzante e devo dire che sei riuscita a far arrivare davvero bene tutte queste emozioni e questi sentimenti. Ho apprezzato che sei partita da una situazione di coppia già esistente, è bello vedere l'amore che li lega. Sherlock e le sue paure, timori ed insicurezze poi sono tenerissimi, quando teme di essere soltanto la sua stupida ed ennesima donna è di una dolcezza indicibile. La rappresentazione di John è davvero bella, poi però penso che quella è la visione di Sherlock del suo John e mi sciolgo ancora di più! Quindi in definitiva brava, ho davvero apprezzato questa storia, chiudo con una delle frasi più belle che mi ha fatto sorridere: "A queste cene, da solo, io non ti ci mando più.". Bravo Sherlock, marca il territorio e chiarisci ciò che è tuo!!! Ahahah! A presto! |