Una poesia molto piacevole e scorrevole.
L'angoscia che sei riuscita a trasmettere in questi pochi versi è davvero toccante.
Questa poesia ha diverse e singolari sfaccettaure.
Il lessico è molto buono e le metafore usate sono ricercate e donano al lettore molti spunti su cui riflettere, ricreando immagini molto suggestive.
Personalmente ho trovato molto apprezzabili i versi e le parole: “ Vuota effige, canto della gola insanguinata”; “Graffio con le unghie quest'unica frase. Graffio sul marmo che mi sarà tomba.”
La protagonista continua a dire di “star bene” quasi con ossessività, come a volerci credere realmente, ma di fatto, è proprio il contrario e si sente spezzata, rotta, affranta. E la sua immagine la tormenta a tal punto da non volerla più vedere, conscia di essere cambiata e di non piacersi più per ciò che è. Non solo esteriormente, ma probabilmente anche interiormente.
Ho trovato la lunghezza adeguata e la scrittura decisa e sapiente, senza inutili fronzoli, spiegazioni eccessive o troppo succinta. Apprezzabile in tutta la sua unica bellezza.
Complimenti,
Azzurra. |