Ciao!
Non ho mai letto una tua fanfiction prima d'ora, ma comunque "Bentornata fra noi!"
Allora, ti dico subito che, se tutte le altre tue storie sono come questa... beh, WOW!
In realtà, un po' ti "odio" perché è stato un colpo al cuore, già sono triste perché mi sento vecchissima a pensare che oggi è QUEL 1* settembre.
No, ma sul serio scherziamo, ero già nata quando finivano le gesta dei nostri amati eroi, ero una bimbetta di prima elementare quando mia mamma mi portò a vedere il primo film di Harry Potter, ero spaventatissima da tutti quei mostri orribili e, quando mi mettevo a letto a leggere i libri, puntualmente mi rifiutavo di finire il secondo perché avevo troppa paura del Basilisco... E ora, invece, eccoci qua.
La tristezza era tanta che non ho avuto neanche la forza di pubblicare la mia One Shot su questo giorno, troppa nostalgia, troppa emozione... e poi leggo questa e ... addio! XD
Ciance e deliri a parte, sei stata bravissima, è una fanfiction meravigliosa, davvero, intensa, semplice, naturale... ne sono rimasta davvero colpita per molti motivi:
1. La morte di Cedric è stata terribile e, ancora adesso, dopo la cinquantesima visione del film o lettura del libro, alla cinquantunesima sono ancora lì che spero e incrocio le dita perché non succeda.
2. Seguendo le gesta di Harry e compagnia, veniamo portati a dimenticare la morte di Ced. Infatti, a parte due incubi, qualche battibecco e una Cho inconsolabile, Cedric non viene più nominato; il dolore passa e il nostro lutto scompare insieme a quello dei protagonisti, giustamente "distratti" da altre incombenze dalle fattezze di rospi rosa infiocchettati.
Quindi, personalmente non mi sono mai troppo soffermata su questo aspetto, il ritorno a Hogwarts è funestato da altri eventi, nessuno crede a Harry e Cedric viene messo da parte, la sua morte fatta passare sotto silenzio.
Mentre tu mi hai fatta scontrare con questa cosa, con il fatto che molto probabilmente la maggioranza dei Tassorosso non avrà passato un bell'anno. Tutti gli amici di Ced non si vedono più eppure continuano a esistere e a soffrire per la morte assurda e ingiustificata di un ragazzo innocente.
E con questo vengo al punto 3. Cedric era innocente, stava affrontando una prova difficile, certo, ma è stato colpito a tradimento, non stava combattendo come Fred, non si è sacrificato come Lily; la vita intorno a lui continua esattamente uguale, la scuola ricomincia e il suo assassino non viene neanche considerato come tale.
Tu hai colto alla perfezione questo aspetto, lo hai reso in maniera delicata, descrivendo un momento di normalità assoluta che coglie in fallo perfino Vitius, che, come tanti altri, è stato assorbito da altre cose, dimenticandosi di Cedric. Ora se ne ricorda, si lascia investire da quel peso, lo accoglie con rispetto, ma poi è costretto a ritornare al presente, al suo ruolo che gli impone di spezzare quel momento di raccoglimento, per il bene suo e dei suoi studenti.
Mi ha dato l'impressione del minuto di silenzio, quei sessanta secondi dedicati interamente a una o a più persone. In quel minuto ci lasciamo travolgere dalla tristezza, ma poi l'incanto si rompe, quella sorta di stallo emotivo si sblocca e tutti ritornano alla loro quotidianità.
Tutto questo papiro inutile è per dirti grazie per aver scritto e condiviso questa storia con noi, perché è davvero emozionante e vera.
Ancora complimenti, spero di leggere presto qualcos'altro di tuo (nel frattempo, magari quando ho tempo, passo a dare una sbirciata alle tue storie più vecchie)
A presto,
_Jo |