Faccio parte di quella categoria di persone mentalmente instabili che provano una sorta di odi et amo nei confronti di Samina, quindi comincio già col dirti che ho apprezzato l'evoluzione del personaggio all'interno di questa storia. In troppi si fermano a guardare soltanto ciò che è diventata, dimenticandosi di come si comportava prima che suo marito scomparisse nel nulla e finisse in un'isola deserta. *coff coff*
Comunque sia, eccomi qua! Ti avevo promesso una recensione e finalmente ho trovato tempo per scrivertene una decente. Probabilmente sarà un pelo sconclusionata, ma non volermene. ;-;
Questa oneshot è molto dolce. Approfondire questo aspetto antecedente la storia di Sole&Luna, ovvero il primo incontro tra Lillie e Nebulino, è stata una scelta azzeccata. Si percepisce l'amore che la ragazzina nutre nei confronti di questo esserino sconosciuto, soprattutto nella scena dinamica della fuga. Se posso essere sincera, mi è piaciuto tanto il dialogo tra madre e figlia: in primo luogo, per la ragione che ti ho indicato prima; secondariamente, perché anche il personaggio di Lillie dimostra una certa "evoluzione", passando da timore ad affetto incondizionato - tale madre, tale figlia, sotto questo punto di vista!
Per quanto riguarda invece l'aspetto puramente lessicale e sintattico, vorrei darti qualche piccolo consiglio, che sei libera di prendere in considerazione o meno. Anzitutto voglio evidenziare i tuoi progressi: ti conosco da quando, Efpiniamente parlando (?), eri piccina picciò, perciò leggere questa storia mi ha resa felice. Sei migliorata e si vede che, nonostante il poco tempo, riesci a scrivere con tanta passione. Proprio quest'ultima traspare dalle scelte lessicali. Anche io ho sempre cercato parole particolari e alle volte un po' troppo complesse, per impreziosire ciò che scrivevo. Proprio per questo motivo ti consiglio, a volte, di alleggerire l'atmosfera: nelle scene dinamiche o di movimento, le descrizioni puntigliose rischiano di rallentare il tutto. Ti faccio un piccolo esempio, giusto per capirci:
[...]non assomigliava al ruggito di un Tauros o al raglio di un Mudsale. Le ricordava più una cometa attraversante il cielo stellato di notte, piuttosto che un lamento bestiale.
Proprio perché i pensieri sono immediati e fugaci, l'ultima osservazione è leggermente ridondante, perché hai già dato una definizione di "lamenti bestiali" nel periodo precedente. Ovviamente questo è un esempio, anche non molto evidente, quindi non ti devi affatto preoccupare per l'osservazione che ho fatto! Ci tenevo solo a darti un piccolo consiglio.
Sono proprio contenta di aver letto questa storia. Ti ringrazio di avermela segnalata! Mi raccomando, quando hai altro da farmi leggere, fammi un fischio: anche a scoppio ritardato, sappi che lo farò!
P.C.R. |
