Eccolo là, il mio Yuri.
Io non so davvero come fai a preoccuparti del modo in cui lo caratterizzi, viste le Perle made in plisetsky che ci regali.
È proprio così che io intendo il personaggio di Yuri, è questo uno dei motivi per cui sono innamorata di lui. Sto parlando di quel momento di imbarazzo in cui Yuri si trova armato di sole parole e non sa proprio come rispondere all’enorme dichiarazione che Beka, con il suo solito modo di fare così diretto, gli spiattella in webcam così, senza preavviso.
Ok, questo davvero va annoverato tra i più bei momenti otayuri che tu abbia scritto finora.
Il povero Yuri (caspita ma non solo lui, anche io non avrei saputo cosa dire… ok, forse abbiamo qualcosa in comune? Fattostà che lo capisco benissimo, e questo anche per merito tuo che hai saputo rendere in un modo splendidamente reale la sua sensazione di disagio) si sente fare questa confessione così spiazzante che Otabek butta lì con una semplicità e una disinvoltura disarmanti… Otabek che, per me, non ha grossi filtri tra cuore e bocca, e questa cosa la fai capire molto bene in questo punto: e per me è una delle caratteristiche che rendono Otabek straordinario, oltre al fatto che ha un intuito pauroso con Yuri. Magari parla di rado, magari esprime i suoi sentimenti in modo poco appariscente, però quando deve dire una cosa la dice, e quella è, nella sua forma più ingenua grezza e onesta. È proprio questo il bello di questo personaggio. Ed entrambe le caratteristiche si vedono molto bene in quel pezzo, che davvero direi che sia stato il mio pezzo preferito di tutta la fanfiction assieme al finale, il momento in cui Otabek se ne esce con quella che in pratica è una dichiarazione d’amore con tutte le carte in regola, infatti anche Yuri va in panne di fronte alla schiettezza (e forse anche alla precocità) di questa confessione detta a voce alta. E la cosa stupenda è che Otabek capisce immediatamente il suo disagio, capisce benissimo che lui non può rispondergli in quel momento. Non a parole almeno. E la tragedia è che, in quel frangente, Yuri non ha altri mezzi per rispondergli – dio quanto hai reso FOTTUTAMENTE REALE questo personaggio ma quanto ti adoro Martinaaaa - Perché è Yuri, perché è presto, anche.
Yuri non sa bene come stare al passo con questa dichiarazione così... calorifera ma diamine così ingombrante! e Otabek lo capisce, e ha l’intuito eccezionale di dirgli guarda che non mi devi rispondere, non mi devi dire niente.
Ed è bellissimo anche quando dici che, se fossero stati lì, uno di fronte all’altro in carne ed ossa, Yuri l’avrebbe ucciso di baci. Però in questo modo… lui non sa cosa farci con le parole.
Niente da fare, questo pezzo mi ha rubato il cuore. Scusami se mi sono impuntata su questa parte ma per me è stata veramente la punta di diamante della storia. Per il personaggio di Yuri, per il personaggio di Otabek, e per il modo in cui questi due personaggi si incastrano così bene.
Comunque ci sono un sacco di altri particolari che mi sono piaciuti da morire, perché poi questa storia è fatta di piccoli particolari, minuscoli particolari, ma alla fine sono proprio quelli ad essere preziosi, ad essere significativi all'ennesima potenza.
Io resto dell’idea che sia più difficile relazionare due personaggi “dalla distanza”, perché i loro momenti di contatto sono così “a rischio equivoco”, così volatili, così sottili, perché non si toccano neanche, infatti questa storia è tutta fatta di sottigliezze, sei passata per il sottile a scrivere Zhanym, per le piccole cose – eccola la benedizione del rating verde (e non prendermi mica sul serio quando dico che ultimamente scrivi troppo rating verde, lo sai che scherzo XD perché diamine quanto ma QUANTO lo scrivi bene).
In questa storia hai proprio giocato il rapporto tra Yuri e Otabek su sottigliezze minime. Ad esempio, quel momento carinissimo in cui Otabek continua a negare di essere stanco, e poi, dopo l’ennesimo sbadiglio, dà subito ragione a Yuri, un secondo dopo aver negato di essere stanco, se ne esce con “Mi sa che hai ragione.”.
Ho adorato quel momento. L’ho adorato per come hai giocato il loro rapporto in quell’apparentemente insignificante momento, ma guarda è proprio una cosa minima, infatti faccio anche un po' fatica a spiegartelo, perché sembra una sciocchezza, però… in sostanza… è Yuri che ha ragione. È Yuri che “mette a letto Beka”. Eh non lo so, per come la vedo io è una roba fortemente anti cliché, perché in sostanza stavolta diamo ragione a Yuri, è Yuri quello tra virgolette giudizioso, è Yuri che si preoccupa per Beka e non il contrario.
Ok, ti avevo avvertito che era una cosa minima, ma il punto è che se tu fossi una che mi caratterizza gli otayuri restando sempre entro i binari del cliché, credimi, non avresti messo questo microscopico dettaglio. Avresti piuttosto fatto il contrario. Invece hai messo questo piccolissimo ribaltamento, un piccolo dettaglio in una storia fatta di tanti piccoli meravigliosi dettagli.
Per quanto riguarda la famosa parola zhanym, non possiamo non parlarne visto che la storia è incentrata su questo, un'altra cosa bella che hai messo, ma bella bella: il fatto che Otabek l’abbia chiamato in quel modo senza rendersene conto. E a me questa sembra una cosa credibilissima. E poi mettiamoci il fatto che questi due, soprattutto Otabek, si parlano sempre a un orario assurdo della notte. E quindi per me ci sta davvero un sacco che Otabek, sovrappensiero, lo chiami in questo modo così tanto denso di significato. E questo è un altro di quei particolari che ho adorato. Non tanto il fatto che lui l’abbia chiamato così, ma piuttosto il fatto che Otabek nemmeno si ricordi di averlo chiamato in quel modo.
E Yuri ovviamente - ecco un'altra cosa realistica - che va a cercare il significato di quella parola su google, che poi si fa mille viaggiano mentali…
Poi una cosa… alla fine, in questa storia sembra quasi che non succeda niente. COL CAVOLO. Ma ci rendiamo conto che praticamente questi due si sono detti ti amo???
Ecco, per me nella serie che hai progettato, questa storia ha invece un ruolo a dir poco fondamentale, perché se ci pensiamo, soprattutto se ci soffermiamo a riflettere sul finale, è l’anello di congiunzione tra when the cherry trees blossom e tutto ciò che verrà dopo. Perché tu in questa storia descrivi l’innamoramento definitivo di Yuri Plisetsky. O quantomeno, la presa di coscienza di Yuri di essersi innamorato. Perché in fin dei conti anche io la vedo in questo modo: Otabek è innamorato perso di Yuri, lo è sempre stato, è lui che lo va a cercare a Barcellona, è lui che ha pensato per anni hai suoi soldier’s eyes insomma… non prendiamoci in giro.
Yuri invece, tanto per cambiare, è quello più difficile, quello che deve fare i conti con i propri sentimenti, è quello che ci mette un po’ di più, è lui che deve rendersi conto di essersi innamorato.
E nel finale assistiamo a un momento a dir poco fondamentale, quando Otabek gli manda quel messaggio. Fa anche un po’ sorridere il modo in cui gli dice quelle cose da pelle d’oca, perché anche questa è una cosa realistica:
Io non mi tolgo dalla testa che Otabek sia un po’ timido, tra le altre cose. Sincero e onesto fino al midollo, ma anche - un po' - timido. Un po'. (infatti poi arrossisce quando Yuri gli chiede spiegazioni su Zhanym). E Otabek gli manda quel messaggio in cui gli dice cose molto più profonde rispetto a tutto quello che si sono detti nella conversazione faccia a faccia, in cui hanno trattato la cosa con più superficialità.
Sì, Otabek gli ha fatto quella confessione spiazzante, ma poi ha aggiustato un po’ il tiro. La prendono un po' alla leggera, Otabek che un po' scherzando gli propone di trovare anche lui un nomignolo da fidanzati, e Yuri che gli confessa di preferire Beka… la prendono un po' sul ridere insomma.
E poi invece, a conversazione conclusa, Otabek gli manda questo messaggio così profondo. Che però resta sempre un messaggio. Non una comunicazione diretta. Questo messaggio della buonanotte che scalda Yuri fino alle ossa. Che gli fa rendere conto una volta per tutte di essersi a sua volta innamorato di lui. Ed è una cosa che mi fa tanto sorridere che lui gli dica quelle cose per messaggio, una volta che hanno già finito di parlare. Che per me è una cosa normalissima e assolutamente realistica, una cosa che facciamo in tanti.
Una cosa così intensa è più facile da scrivere piuttosto che da dire face-to-face, no?
La cosa carina è che Yuri, durante tutta la loro conversazione, sembra trattare in modo un po’ superficiale questa cosa che Otabek lo chiami zhanym. Per poi accorgersi alla fine di essere in trappola, di essere innamorato perso. È per questo che dico che questa storia NON è diabetosa, non inserisci robe dolci a tempo perso, questa è una situazione che potrebbe benissimo accadere nella realtà. E io sono convinta che Yuri e Otabek un po’ diabetosi nella realtà lo siano (ma giusto un po' eh….)
Ok, ho concluso gli sproloqui ma ho paura - TU devi avere paura - che stanno per iniziarne di nuovi.
Vado verso la mia rovina... ci vediamo nell'aldilà ❤
Sil |