Sono venuta, anche se tardi, per quel vecchio scambio di recensioni autunnale a lasciare la recensione.
Cosa potrei mai dire di questa storia di cinque capitoli?
O meglio, c'è davvero qualcosa da dire su un personaggio come Lu?
Io e la protagonista abbiamo pareri diametralmente opposti, modi di vivere e di porsi opposti, personalità completamente differenti che se si dovessero confrontare nella vita reale finirebbero in un acceso scontro di punti di vista. E soprattutto abbiamo vissuto depressione e suicidio in modi completamente diversi.
Ma non è questo il punto?
La vita dipende dal punto di vista di chi la guarda con i suoi occhi.
Nelle sue contraddizioni, Lu fa di tutto per confermare il suo assoluto punto di vista, rimanendo immutabile, immobile e imbattuta. Non ci sono personaggi abbastanza forti da tenerle testa e questo è anche l'unico difetto che la storia possiede: i personaggi comprimari sono troppo flaccidi, facendo apparire il punto di visa della protagonista come l'unica ed assoluta verità del mondo, non c'è un'evoluzione o un contrasto vero e proprio.
Tutto il resto è scritto in modo eccellente, non ho trovato errori ed è davvero molto piacevole da leggere.
Però ha senso che sia andata a finire così. Speravo in un contrasto di idee che poi non è mai arrivato.
La realtà fa male. Ma una realtà sola non esiste.
In questo infinito coro di voci che è la vita, io chiedo, non è riduttivo chiudere tutto in una scatola finita?
Non ci potrebbero mai stare dentro tutte, quindi bisogna scegliere quali metterci, sacrificando però quella verità corale che è la vita.
E no, la luce non è vita, non da sola. Se ci fosse solo lei il mondo sarebbe in fiamme adesso. L'universo intero vive su un precario equilibrio di energie, quando questo equilibrio si rompe tutto crolla.
La luce non può esistere se non esistono le tenebre e viceversa.
Questa storia mi ha fatto riflettere e, paradossalmente, nella sua negatività, ha rafforzato il mio desiderio di continuare a combattere per andare avanti.
Riaccende in me quella fiamma che una volta si era sopita.
Quindi, hai fatto davvero un buon lavoro autrice. Hai risvegliato in me delle emozioni molto forti e, dato che non capita spesso, meriti un applauso. *Quindici minuti di applausi.*
Good job!
Infine, per quanto possa sembrare strano, voglio chiedere una cosa alla protagonista:
"Chiariscimi una cosa, cosa ti ha fatto arrivare fino a questo punto e perché?"
Lux.
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