Recensioni per
La mia rovina
di Freya Crystal

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/12/17, ore 21:46

Recensione premio

Ciao, cara!
Finalmente passo a lasciarti la prima delle recensioni premio che ti spettano.
Ho scelto questa storia perché, quando mi sono accorta di non averla ancora recensita, mi è preso quasi un colpo: sai bene quanto l'abbia amata e come mi abbia colpita, frase dopo frase, con la sua emotività quasi travolgente e le immagini taglienti come un coltello.
Prima di tutto, devo farti i complimenti per l'idea originalissima: le Banshee nel mondo potteriano sono appena citate e riadattare questo prompt (che era senz'altro uno dei più complessi, sia a livello concettuale che di lunghezza) a una figura del genere è stato un colpo di genio, azzeccatissimo e perfetto per dare una ventata di novità a una coppia molto amata.
La caratterizzazione dei personaggi mi è sembrata perfetta, sebbene non ci sia un IC a cui rifarsi. James, impavido, che non rinuncia, che non può rinunciare a lei... e Rose, la mia bellissima Rose (sai quanto amo questo personaggio, è il mio preferito della Nuova Generazione!), che marcisce dentro, tra le urla che non riesce a frenare e i fremiti quando la morte la tocca troppo da vicino - fino al finale drammatico in cui vedrà morire il suo amato, senza poterlo impedire.
E', sotto certi aspetti, una storia estremamente crudele, amara, ma vera, nonostante sia infarcita di magia e creature leggendarie: l'essenza dell'amore, in una delle sue manifestazioni più violente, è vivida e brucia come il sole a mezzogiorno.
Un'altra cosa che mi è piaciuta particolarmente è la scelta di sviluppare la condizione di Banshee di Rose come se fosse una malattia, è un dettaglio che mi è piaciuto molto.
Lo stile, come al solito, è affascinante ma anche tremendo perché ti pugnala ripetutamente mentre leggi. Immagini graffianti, lessico curato e incisivo, ogni parola è scelta con cura e non potrebbe essere sostituita da nessun'altra.
Ancora complimenti per il primo posto, meritatissimo.
A presto!

Un bacio,
​Mary

Recensore Master
10/10/17, ore 17:46

Prima classificata al contest Sfida alle 100 parole – IV edizione e vincitrice del Premio 100 parole

Grammatica: 10/10
Perfetta, nessuna imperfezione.

Stile e lessico: 10/10
La tua raccolta è certamente stata pensata e strutturata in ogni minimo particolare. I parallelismi tra le prime due drabble e la fusione dei punti di vista nella terza dà la misura di questo, lo rende palese.
Parto proprio dalla struttura, e quindi da ciò che valuto come stile, lodando il parallelo che crei tra la prima e la seconda drabble, marcato dall’anafora Rose/James presente nei capoversi speculari di entrambi i componimenti, che offre al lettore due punti di vista diversi e complementari sulla vicenda narrata. Il parallelismo prosegue poi con la riproduzione del corsivo e della sintassi stessa, identici il primo per posizione e funzione e la seconda per organizzazione testuale in ambedue le drabble. Non era facile giostrare cento parole in questo modo, eppure ci sei riuscita, creando due drabble che sono stilisticamente l’una lo specchio dell’altra.
La terza drabble è un puzzle che si compone lentamente. In questo caso hai azzardato perché hai quasi esagerato con l’uso del corsivo, presente sia per sottolineare espressioni che per esprimere i pensieri o le parole dei personaggi. Eppure, anche in questo caso, la gestione è risultata perfetta, perché malgrado tutto sia pieno in quest’ultimo componimento – quasi come se il testo esplodesse assieme al dolore dei protagonisti –, non c’è un unico passaggio dubbio: è chiaro quando parla Rose, quando parla James, quando uno dei due pensa, quando la narrazione diventa indiretta – il merito di questo è da attribuire sia alla padronanza della scrittura che alla capacità dimostrata di caratterizzare tanto bene i personaggi.
Badando all’intera raccolta, è ottimo anche l’uso dei capoversi: alterni capoversi più complessi ad altri brevi ed efficaci, ma non ne sprechi neanche uno; ogni espressione è significativa e le viene attribuita la giusta dose di “pressione” affinché il lettore ne percepisca la portata.
Il ritmo che hai scelto per la storia è decisamente lento, si procede a passi, man mano, senza frenesia, un ritmo adattissimo ad un tipo di narrazione che sin dal principio presagisce il peggio. A tale riguardo, la scelta di narrare in terza persona e al presente è stata ottima, perché ha concesso un margine di respiro al testo: in pratica, hai scelto il tipo di narrazione più comune e attesa come cornice di una struttura testuale molto complessa – trovo che i due elementi si bilancino e restituiscano un risultato godibile e scorrevole.


Rose lo sente morire ogni notte, quando lo cerca in un sogno e poi ricorda d'essere lei, la bestia dal quale dovrebbe proteggerlo”: per completezza, riporto questo estratto dove nel punto indicato in grassetto inserisci una virgola grammaticalmente scorretta, perché separa il complemento. Non lo considero un errore perché di fatto non lo è: confrontando l’espressione allo stile della raccolta risulta evidente che quella pausa sia voluta, che rallenti ulteriormente il ritmo e imponga al lettore una presa di coscienza. È una cesura importante, perché Rose viene definita “bestia” per la prima volta, è qui che il lettore prende piena coscienza della condanna che pende su lei e James. Difatti, poco dopo citi la Banshee.

Passando al lessico, ho solo da complimentarmi. Nessuna ripetizione di troppo, nessun termine fuori posto. Il registro è medio e sceglie i termini con cura: non appaiono particolarmente ricercati, ma sono riferiti a campi sensoriali e semantici precisi, inoltre è un lessico molto diretto, che aiuta a non appesantire una struttura già stilisticamente molto ricercata e a suo modo pretenziosa.

Rose scaglia quella maledizione senza pietà, ma James non vede che i suoi occhi stanno annerendo e che la sua pelle sta marcendo”: scelte come “scaglia”, “annerendo” e “marcendo” sono molto espressive e riuscite, rendono palese ciò che sta accadendo e con quale forza – un pregio da non sottovalutare quando si hanno solo cento parole a disposizione. Se “scaglia” fosse stato “lancia”, ad esempio, non avrebbe comunicato la stessa forza dirompente e soprattutto distruttiva.

Concludendo, trovo che sia stata bravissima in questo parametro e quando non si hanno appunti da fare si può solo assegnare il massimo, quindi 10/10!

Titolo: 4/5
Sono stata molto indecisa sul punteggio da assegnarti, alla fine ho deciso di detrarre un punto dal punteggio totale perché La mia rovina pecca in stile, cioè non è in grado di richiamare né riprodurre l’eleganza e la ricercatezza dello stile che utilizzi, è un titolo stilisticamente “senza pretese”, in pratica l’esatto contrario della struttura della tua storia. Questo è però anche l’unica pecca di questo titolo, che per il resto ha il pregio di riassumere ciò che in fondo è l’intera vicenda narrata: la storia di una rovina, della fine di un amore mai nato ma anche della fine di due vite. Inoltre, un elemento che ho trovato sia originale che indovinato è l’utilizzo della prima persona singolare. Benché a prima vista questo sembri discordante rispetto al testo, narrato in terza persona, a fine lettura si rivela una scelta felice, perché il titolo è cucito su entrambi i personaggi come un vestito su misura: la prima persona li accomuna, li rende uniti e uguali nel dolore e nella disperazione, e abbraccia anche il lettore, che non può far altro che sentirsi almeno un po’ “rovinato” assieme ai tuoi protagonisti. Mettendo in relazione pro e contro, ho quindi trovato giusto assegnarti 4/5.

Utilizzo (e originalità) del prompt: 10/10
Urlando contro il cielo è quel tipo di espressione che si lega facilmente alla rabbia, o magari per antitesi a una gioia sfrenata. Tu l’hai invece trasportata in un contesto di disperazione, legando il concetto all’ineluttabilità degli eventi. Non è un personaggio a urlare contro il cielo, è l’intera narrazione che emette grida di dolore disperate, perché il presagio di sicura sventura è chiaro sin da subito, e man mano che si procede con la lettura non si può far altro che urlare assieme ai personaggi tutta questa ingiustizia contro il cielo – il fato malevolo. Inoltre, ho trovato molto, molto originale che tu sia riuscita a trovare una connessione “concreta” tra il prompt e la protagonista femminile: Rose urla realmente, è la sua condizione, la sua natura, e questo urlo è indissolubilmente legato al dolore provato.
Seppur riadatto, il prompt è poi presente anche testualmente, inserito a più riprese e in varie forme, elemento che unito a tutto il discorso fatto in precedenza fa sì che il titolo scelto sia effettivamente il concetto portante dell’intera raccolta. Hai fatto davvero un ottimo lavoro, non ho nessun appunto da farti, né per quanto attiene all’utilizzo né riguardo all’originalità. 10/10 meritatissimo!

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10
Di IC si può parlare molto poco considerando i personaggi, quindi la valutazione verte sulla caratterizzazione, sul loro essere reali o sfocati. Come puoi intuire dal punteggio, non ho nessun appunto da farti in questo parametro, trovo che le caratterizzazioni di Rose e James siano più che riuscite e che in particolare sia riuscita e viva la caratterizzazione del loro amore senza futuro.
Solitamente commento ogni personaggio presente singolarmente, ma questa volta farò un’eccezione perché la forza della tua caratterizzazione sta tutta nella coppia e nella maledizione che cala su di essa. Ho molto apprezzato la condizione di Banshee come metafora di una malattia congenita da cui non è possibile guarire, ciò ha attualizzato molto la tua storia, l’ha resa indipendente dal mondo dei maghi, e in ciò è stato di grande supporto il modo in cui tutte le conseguenze legate alla “malattia” hanno condizionato i tuoi personaggi: ciò che sono, che avrebbero potuto essere e che saranno dipende dalla natura di Rose.
Rose è tremendamente reale e disperatamente innamorata: urla il suo dolore mentre marcisce. E James non è da meno, così innamorato da restare mentre lei marcisce, mentre lei con uno sguardo ne annuncia la morte. I tuoi non sono amanti sfortunati, di più!
Molto verosimile che lei, quella con la vita compromessa, tenti di allontanarlo. Ma lui, da bravo Grifondoro, resta ogni volta, sino alla propria fine.
Trovo i tuoi personaggi tridimensionali, colmi di sensazioni, emozioni e vissuti, tanto da avere avuto la sensazione di conoscerli da sempre nonostante il loro inizio e la loro fine sia condensata in trecento parole. Ottima caratterizzazione, 10/10!

Totale: 44/45

Recensore Junior
05/10/17, ore 18:20

Credo che per apprezzare a pieno il valore di questa raccolta siano necessarie più letture, così da entrare in confidenza con il mondo che tratteggi, che è un mondo piacevolmente nuovo e non atteso. Questa storia, che racconti in sole trecento parole, è innovativa, complessa, coraggiosa, tragicamente bella e lontana anni luce da tutte le altre storie che ho letto su Rose e James. E' una storia speciale, senza se e senza ma, e tu l'hai racconta con grande abilità!
Come dicevo, leggere due volte le drabble mi ha aiutato molto... aver scoperto il segreto di Rose durante la prima lettura mi ha portato a dare tutto un altro peso alla sua tragica alterigia, al suo silenzio sofferto così come al disperato desiderio di rimanere se stessa - "non svanirò" - che si intravedono nella prima drabble. 
Ci affacciamo alla seconda, invece, con gli occhi di James ed è esattamente il suo sguardo acuto e profondo l'unico che vorrei seguire, alla ricerca della verità. E' bellissima l'immagini che tratteggi, di lui che cerca Rose, la aspetta, in un certo senso la sfida, non demorde. E' un'immagine deliziosamente tragica, immaginarlo fermo, con lo sguardo fisso, mentre lei gli sfila accanto cercando di ignorare il temporaneo conforto e l'illusoria salvezza che lui le sta offrendo, pur di proteggerlo dal mostro che si cela sotto le apparenze.
Subito dopo, senza farsi troppo desiderare, le carte vengono svelate. Quando ho letto per la prima volta la terza drabble ero abbastanza incredula: è davvero una banshee o forse è solo una metafora? mi chiedevo. Ma il cambiamento fisico di Rose non lascia dubbi, è descritto con poche, efficaci parole. Annerisce e marcisce mentre in lei cresce la paura, il timore di perdere se stessa nel mostro, di ferire chi ama.
Il finale è davvero terribile. Terribile ma giusto, perfetto. L'ho apprezzato molto di più alla seconda lettura, dato che subito mi era rimasto il dubbio su chi fosse a pronunciare quell'ultima battuta. Ora sono quasi certa che sia James, prima di essere travolto dall'urlo mortifero che Rose - ora "la Banshee"- non ha saputo trattenere. 
Hai dato vita a questa storia tragica e speciale in maniera magistrale, davvero. L'idea di Rose sconvolta, con le spalle al muro e gli occhi chiusi, che non può scappare ma nemmeno parlare - per non liberare quel grido, suppongo (premonitore di morte o mortale lui stesso, questo non l'ho ben capito) - mi ha davvero toccata. Hai trovato un modo coraggioso, ardito e sicuramente originale per interpretare il promt che ti era stato affidato, centrandolo in pieno. Hai dato una versione completamente diversa di questa coppia, tanto che il fatto che i due siano cugini non si percepisce mai, non costituisce minimamente un ostocalo perchè ne esiste un altro, ben più grande. Questi personaggi potrebbero risultare un po' astratti rispetto al mondo di Harry Potter, ma il riferimento alla Banshee potteriana riporta il tutto "a casa", così come le tue note ^^ mi piacerebbe un sacco vedere Hermione e Ron alle prese con questa sorta di malattia genetica dei maghi e, se un giorno dovessi scrivere qualcosa del genere, sarei curiosissima di leggerlo! 
Davvero complimenti e in bocca al lupo per il contest!

Ester

Recensore Master
01/10/17, ore 16:10

Buon pomeriggio Freya :D
Continuo nel mio giro di recensioni, anche se devo ammettere che la tua storia è stata una delle prime che ho letto; non l'ho tuttavia recensita subito perché ho avuto bisogno di rileggerla un paio di volte per comprenderla appieno. Trovo infatti che ad una prima lettura le tue drabble siano abbastanza criptiche, almeno per me, è il motivo è piuttosto evidente: hai condensato molto - la trasformazione di Rose da donna a creatura vicina alla morte, il peso di essere una Banshee e il rapporto tra lei e James - in sole trecento parole totali, e in questo sei stata abilissima, nonostante l'apparenza criptica di cui ti parlavo prima.
Tra l'altro è stata un'idea a dir poco geniale quella di associare il titolo "Urlando contro il cielo" alla figura della Banshee, che mi affascina parecchio: io non ci avrei mai pensato, e per questo credo che l'originalità della trama sia massima! Hai infatti dipinto benissimo il marcire dell'aspetto di Rose, la tragicità che comporta l'essere una creatura legata indissolubilmente alla morte: nella sua paura di vedere la morte di James hai reso Rose molto umana, e non ci si può che immedesimare in lei, che teme addirittura se stessa.
Parlando di caratterizzazione, trovo che si possa parlare più di caratterizzazione di coppia, piuttosto che dei singoli personaggi: questo perché tutte le caratteristiche che ci mostri di Rose e James esistono in funzione del loro rapporto. Inoltre, per certi versi li hai resi molto simili e speculari: entrambi sono determinati, Rose ad evitare lo sguardo di James, a cercare di allontanarsi da lui, mentre James è risoluto nel non voler abbandonare Rose, nel volerla al proprio fianco fino alla fine. Proprio riferito a questo, la terza drabble è quella che ho preferito: è il punto in cui il destino di James si compie, in cui gli incubi di Rose prendono forma e, soprattutto, è il punto in cui emerge con forza tutta la drammaticità della condizione di Rose, che può solo limitarsi ad urlare. Le ultime tre frasi sono davvero efficaci in questo senso, mi sono piaciute tantissimo **
Infine, se la trama mi ha intrigata parecchio, anche lo stile ha contribuito al fascino un po' oscuro e senza dubbio tragico che aleggia nella raccolta: ho amato le immagini nei sogni di James, tra cui i ruderi, i vetri infranti e gli echi sbiaditi, perché sono tutti simboli forti e significativi!
In bocca al lupo per il Contest!
Un bacio

Recensore Veterano
30/09/17, ore 17:06

Cara, carissima Freya, tu sei sempre una certezza! *_* Non vedevo l'ora di leggere queste drabble, vista la coppia protagonista, e la prima lettura (sì, prima, perché non sono riuscita a smettere di leggerle e rileggerle!) mi ha a dir poco sorpreso! Sapevo che avrei letto qualcosa di molto bello, ma non mi aspettavo una trama così particolare ed esaustiva in appena 300 parole! Ti avevo sottovalutata xD
Lasciami dire, in primis, che l'aver utilizzato l'espediente "Banshee" è stato davvero un colpo di genio! Mi affascinano molto quei personaggi colpiti da maledizioni o che scoprono di avere dentro di sè "geni" latenti di qualche altra creatura: non so se ricordi la Harry/Gabrielle scritta per uno dei tuoi contest... dopo quella, non sono riuscita a trovare più nulla di simile... fino ad oggi! ** Tra l'altro, hai scelto una creatura che mi ha sempre affascinato e che ho sempre trovato interessante per la sua natura, per il suo essere praticamente condannata all'infelicità, visto il potere che le compete. Sei riuscita, quindi, a esprimere in maniera efficace tutta la terribile realtà che Rose si trova e si troverà sempre più a dover affrontare, la tristezza nel sapere che prima o poi "vedrà" la morte dei suoi cari, del suo amato... nonostante la sua vicenda sia molto intensa, emerge molto bene anche la caratterizzazione di James, il suo essere talmente legato a lei da provare ad andare oltre, standole comunque vicino e cercando di proteggerla da se stessa, pur sapendo tutto, pur sapendo cosa riserverà loro il futuro. E' tenace, è coraggioso, ed è terribile vederlo lottare per lei fino alla fine, fino alla sua fine. A tal proposito, ho amato particolarmente la terza drabble, proprio perché è quella in cui il loro tragico destino è più evidente, ma anche per la sua lapidarietà che colpisce dritto al cuore e che ti fa rendere conto di cosa è successo solamente troppo tardi. Come al solito, inutile dirlo, ho adorato lo stile utilizzato e l'utilizzo di immagini molto incisive per esprimere la frustrazione di Rose ("dietro quella commedia vede solo la tragedia" e "brucia contro il silenzio" sono le mie preferite in assoluto!) e l'avanzare della sua "maledizione".

In bocca al lupo per il contest!

Giulia