Recensioni per
Indiana Jones e lo Scrigno dei Venti
di IndianaJones25

Questa storia ha ottenuto 124 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/01/18, ore 16:20

Eccomi qui (perdonami per il piccolo ritardo...)!
Questo capitolo mi ha davvero stretto lo stomaco: mi sono messa nei panni di Indy e ho potuto percepire chiara e distinta la sua rabbia nei confronti di Abner, ma non solo - penso anche a suo padre, e in generale a tutte le persone che non lo hano mai davvero conosciuto, giudicandolo per la sua apparenza non immacolata e non comprendendo la bontà che si nasconde nel suo animo. Con grande maestria hai saputo descrivere il conflitto di sentimenti che si agita dentro il cuo animo - diviso fra l'amore per Marion e la stima per quello che un tempo considerava suo padre, ma che ora sembra essere la persona più detestabile sulla terra. Ovviamente, anche la ragazza appare distrutta, sia fisicamente che emotivamente: suo padre, da uomo educato e perbene, si è trasformato in una belva e non usa eufemismi nell'esprimere ciò che pensa di Jones e dei suoi interessi nei confronti della figlia. 
E ancora più netto, in questo frangente, appare il contrasto fra questa giornata nefasta e la precedente, che aveva visto l'idillio nel deserto dei due innamorati. 

Per quanto riguarda la faccenda dello Scrigno dei Venti, non ho ben capito se quanto hai raccontato si ispira ad un evento storico realmente accaduto o èp frutto della tua fantasia. In ogni caso, non posso che essere contenta del fatto che Forrestal sia finito in prigione, lasciando a Marcus Brody e ai suoi accompagnatori (penso a Oxley, ma anche alla donna che ha richiesto il suo aiuto) campo libero per la ricerca dello Scrigno dei Venti.

Come al solito, grazie mille per la condivisione e a lunedì ♥
Sabrina

P.S.: Ho come una brutta sensazione, ma temo sempre che la contessa possa rivelare a Marion della sua piccola avventura con Jones e dare così una ulteriore "mazzata" ad una situazione già tragica. Spero davvero di sbagliarmi - una batosta del genere al povero Indy, già abbastanza contrito, sarebbe il colpo di grazia. 

Recensore Junior
23/01/18, ore 15:00

Ciao!
Sono molto felice di leggere che, nonostante la sfuriata con cui era partita la giornata per i due giovani, essi abbiano comunque vissuto il loro dolce idillio e che Indy abbia trascorso forse il suo più bel compleanno di sempre: sia lui che Marion meritano un po' di felicità, e questo deserto altrimenti austero e spoglio ha fatto da sfondo perfetto per la loro "fuga d'amore". Di questo capitolo ho apprezzato proprio il contrasto fra il deserto, calmo e silenzioso, e la tempesta che imperversa nell'animo dei protagonisti.
Immaginavo che Marion avesse ascoltato almeno parte della conversazione di Indy con suo padre: purtroppo da essa non è emerso nulla di buono, e i due protagonisti coinvolti hanno semplicemente avuto l'occasione per mostrare il loro lato peggiore - tutti e due, arroccati ciascuno sulle proprie posizioni, non vedono che l'unica che ne paga le conseguenze è Marion.
Addirittura Abner si mostra disperato davanti al conte, non sapendo davvero che pesci prendere...riuscirà prima o poi a capire che il cuore di sua figlia ormai appartiene irrimediabilmente a Jones? Se ne farà una ragione?

Complimentoni anche per la ricostruzione storica degli eventi dell'infanzia e della giovinezza di Indiana: con grande maestria hai saputo combinare la nostra storia recente con le sue vicende private. ho solo una piccola curiosità: l'incontro con la piccola principessina è una tua invenzione o è tratto da una di quelle storie del giovane Indiana Jones?

Grazie come al solito e a lunedì ♥
Sabrina

Recensore Junior
16/01/18, ore 15:54
Cap. 16:

Ciao!
Quando ieri mattina sono venuta a dare un'occhiata al tuo profilo e non ho visto il nuovo capitolo (so quanto sei puntuale nella pubblicazione!) ho temuto che non lo avresti pubblicato...per fortuna lo hai fatto invece :-D
Come sempre ti faccio i miei complimenti e ti ringrazio per aver condiviso questo nuovo pezzetto della storia. Io sono del parere che ogni uomo ha accanto a sé la donna che si merita: tanto vale per Indy, tanto anche per Renée belloq. Louise è esattamente il genere di donna che Belloq si merita: sotto un'apparenza avvenente e raffinata si cela una donna volgare, di cattivo gusto, ignorante - proprio come il suo amante. Indy invece è riuscito a conquistare il cuore di una fanciulla pura, dolce, ingenua seppur di forte personalità ed intelligenza. No, non è più una bambina -. e non solo per le attività a cui lei e Jones si dedicano quando sono nella stanza da letto (per quanto ho il timore che Abner si sia fatto un'idea di quello che è successo la sera precedente, anche se non vuole crederci): è una donna perfettamente in grado di badare a se stessa, che sa cosa vuole dalla vita. Suo padre dovrà rassegnarsi ad un inevitabile e pesante scontro con il suo allievo se non la lascerà andare.
Molto azzeccato il riferimento al modello Lambda della Lancia (uno dei miei preferiti), che a quell'epoca doveva fare furore. Oltre ai tuoi riferimenti a ciò che era in voga in quegli anni, che ci immergono in una realtà assai diversa da quella odierna (da un punto di vista tecnico, economico, ma soprattutto sociale), mi piace sempre tanto il contrasto generazionale fra Indy e persone nate nell'800, come suo padre o Abner: Jones è un uomo moderno, figlio del '900 nonchè di mentalità profondamente aperta, e puntualmente si scontra con loro per le sue idee troppo "avanguardistiche".
Ancora complimenti e a lunedì ♥
Sabrina

Recensore Junior
08/01/18, ore 21:24

Buonasera!
Ormai la lettura del tuo capitolo settimanale è diventata un vero e proprio rituale che allieta il mio lunedì...oggi mi ha fatto compagnia assieme ad una tazza di latte bollente e un cioccolatino :-D
Mi hai fatto davvero emozionare con la descrizione della notte d'amore fra Indy e Marion, sia per quanto riguarda la descrizione dei loro gesti, del loro rituale d'amore, sia per il coinvolgimento emotivo davvero palpabile: Jones è irrimediabilmente cambiato, ma credo proprio che anche in Marion sia avvenuta una trasformazione - o meglio una crescita. E a te vanno i miei complimenti per come sei riuscito a rendere veri questi sviluppi psicologici tanto profondi. La scena finale del balcone mi ha ricordato un po' l'amore clandestino di Romeo e Giulietta e un po' la folle intemperanza di Han Solo (ma, come ci siamo già detti varie volte, Indy e Han si sovrappongono senza problemi).
Mi piace molto il fatto che tu stia disseminando qua e là indizi e riferimenti a vicende che si concretizzeranno nei film e che qui sono solo in nuce: penso per esempio alla repulsione di Marion per l'alcol che nel film si trasformerà nella sua principale fonte di guadagno, oppure alla promessa di Indy sul fatto che tornerà sempre dalla sua amata - più o meno sempre rispettata.

Ma veniamo ad Abner: ormai le cose si sono chiarite nella maniera più esplicita e diretta possibile. da una parte c'è il sollievo di non agire più come clandestini, ma dall'altra si percepisce ancora più chiaramente l'oppressione di un padre un po' troppo possessivo e geloso della sua unica bambina - che ormai tanto bambina non è più. Mi sono divertita davvero tanto a leggere di Indiana alle prese con l'ira di Abner e del giuramento che è costretto a fare (e che credo infrangerà, prima o poi, arrivando a spezzare il cuore della ragazza e quello di suo padre purtroppo).
Grazie per questo altro piccolo capolavoro e alla settimana prossima!
Sabrina

Recensore Junior
02/01/18, ore 21:35

Buonasera!
Questo capitolo mi è piaciuto molto, sopratutto perché mi ha permesso finalmente!) di capire qualcosa in più sull'Arca dell'Alleanza, sulle ricerche del professor Ravenwood e anche sul nobile Lanfranchi. Abner si è rivelato essere un padre dolce, affettuoso, attento al futuro della figlia - non un semplice professore ammattito dal troppo studio ed invasato da un folle progetto. Non è uno sciocco, e ha capito che c'è del tenero fra Jones e la sua bambina (anche se non credo che si sia reso conto di quanto la cosa sia andata avanti!).
Alla fine Gustavo si è rivelato un bonaccione, e ha anche esibito una certa "discrezione" e un certo tatto per quanto riguarda la fugace avventura di Jones con la contessa. Speriamo che mantenga l'acqua in bocca, come si suol dire - e speriamo anche che alla altezzosa contessa non venga in mente di spifferare la piccola avventura a Marion...rischierebbe davvero di spezzarle il cuore. Del resto, Jones mi pare già di per sé abbastanza contrito e pentito di quello che è accaduto sulla nave.
Come sempre, ti faccio i miei complimenti per la caratterizzazione di tutti i personaggi, ognuno dotato di un proprio spessore e di una propria psicologia ben definita, al di là di ciò che si vede nei film (specie per quei personaggi che nei film non compaiono affatto). Un ulteriore punto di merito è la tua notevole cultura storica, che infarcisce di mille dettagli le vicende dei protagonisti (la guerra mondiale e la situazione del Fascismo in Italia, solo per fare qualche esempio), ma che è anche in grado di fornire uno sfondo plausibile alla storia dell'Arca dell'Alleanza (complimentoni anche per i riferimenti biblici!!!)
Attendo con ansia il prossimo capitolo, intanto ti abbraccio e ti ringrazio sempre per aver condiviso il tuo talento!
Sabrina

Recensore Junior
26/12/17, ore 18:18
Cap. 13:

Ciao Alessandro!
Grazie mille per questo splendido regalo di Natale che hai voluto farmi (in realtà temevo che, essendo Natale, non avresti pubblicato un nuovo capitolo...): un capitolo davvero stupendo. Mi sorprende soprattutto la tua capacità di tenere testa a molte situazioni e di intrecciare eventi e personaggi dei film a tue invenzioni nonché alla tua immensa cultura personale, che infarcisce di mille richiami ogni riga che scrivi :-D
In particolare, mi colpisce sempre la caratterizzazione di Abner, un personaggio che nei film viene solo accennato e che quindi tu hai creato di sana pianta - pur rimanendo fedelissimo a ciò che si dice di lui nei film. Anche Ox e Belloq sono molto ben tratteggiati: Indy non è certo lo stupido che Belloq crede di poter fregare con tanta facilità - si è reso ben conto che non è una persona di cui potersi fidare ma che, anzi, è pronta a pugnalarlo alla prima occasione utile.
Ma come non fare un accenno alla tenerissima descrizione della passeggiata di Jones e Marion per le viuzze di Gerusalemme (da come la descrivi, sembra che tu conosca la città come le tue tasche....ma in generale, sembra che tu abbia visitato tutti i posti meravigliosi che descrivi ogni volta, dal deserto egiziano alla palude del sud America!): l'amore che sboccia è delicato come un fiorellino, e difficilissimo da materializzare in un racconto - ma tu ci sei riuscito alla perfezione. Purtroppo però ho come l'impressione che il loro idillio non sia destinato a durare tanto a lungo, per via di una certa contessa che - temo - non mancherà di rinfacciare a Jones della loro piccola "avventura" a bordo della nave...o no?
Intanto ti ringrazio ancora moltissimo e ti mando un abbraccio,
Sabrina

Recensore Junior
18/12/17, ore 17:41
Cap. 12:

Ciao!
Ho atteso tutta la settimana con pazienza per questo nuovo pezzo della storia e la mia attesa è stata ripagata benissimo! Questo capitolo è stato meraviglioso, stupendo, intenso, emozionante...e non so davvero come altro descriverlo. L'ho letto tutto d'un fiato e - non dico una bugia - l'ho riletto altre due volte tanto che mi è piaciuto :-D
Finalmente Jones è cresciuto, e inaspettatamente per lui l'amore è stata l'esperienza che più lo ha cambiato: capita che non si cresca con il passare degli anni, bensì con un momento, un'esperienza, un'epifania che rivolta la nostra esistenza come un calzino e ci fa riconsiderare tutto ciò che abbiamo fatto fino a quel momento. Hai descritto magnificamente i dettagli di questa notte magica in cui sia lui che Marion si svelano l'uno all'altra e si amano senza riserve e senza limiti, donandosi anima e corpo e lasciandosi sfiniti.
i tuoi timori di essere troppo melenso e di scadere nel patetico sono assolutamente senza fondamento. L'italiano è una lingua ricca di sfumature, e come in ogni situazione ci sono mille modi per dire le cose, ma tu hai saputo scegliere le parole più giuste, il modo più adatto per tratteggiare con tatto e dolcezza queste emozioni così devastanti. Quindi...complimenti di cuore!
Permettimi un piccolo commento anche alla prima parte, quella su Marcus: un uomo di grande intelligenza e di immensa cultura, ma assolutamente inadatto alla vita pubblica, nonché del tutto privo di senso dell'orientamento...povera la sua segretaria, costretta a subire le conseguenze della sua distrazione e della sua sbadataggine. Mi domando invece chi sia il misterioso "datore di lavoro" che ha richiesto il recupero dello Scrigno dei Venti e che dispone, a quanto sembra, di infinite risorse economiche...ma credo che ci vorrà ancora qualche capitolo per saperne qualcosa in più. ;-)
Intanto ti abbraccio e ti ringrazio moltissimo per queste pagine che mi stai regalando <3
Sabrina

Recensore Junior
11/12/17, ore 21:37
Cap. 11:

Buonasera!
La lettura del tuo capitolo sta diventando sempre più il miglior modo per iniziare la settimana :-D
Adoro la tua descrizione di Marcus Brody che, nonostante sia più giovane rispetto a quello che vediamo nei film, non ha affatto lo spirito dell'avventuriero ma resta un topo di biblioteca (e si perde, come è noto, nel suo stesso museo!!!): un uomo affabile, che ispira fiducia...insomma, un vero gentleman!
La faccenda dello Scrigno dei Venti sta iniziando a chiarirsi...come pure quel misterioso vecchio che desiderava di morire descritto qualche capitolo fa: finalmente, qualche nodo sta venendo al pettine e la nebbia sulle situazioni oscure sta iniziando (spero) a diradarsi.
E che dire della zuffa in cui è stato coinvolto suo malgrado Indiana? Stavolta, almeno, non se l'è andata a cercare, anche se le sue reazioni sono e restano assolutamente esagerate e fuori luogo. Riuscirà Marion a rivederlo in una veste più dignitosa che non nasconda il suo innegabile fascino ai suoi giovani occhi, come le era capitato prima della sua partenza? Lo spero davvero...e, ovviamente, spero anche in altri sviluppi. Frattanto, i miei complimenti al nostro archeologo che, finalmente in vita sua, è riuscito a resistere ad un'affascinante tentazione e a dire di no alla bella contessa (ma ho il timore che pagherà caro questo suo rifiuto...).
Ti faccio mille complimenti, e grazie per aver rallegrato questo uggioso lunedì!
Alla prossima settimana
Sabrina

Recensore Junior
06/12/17, ore 22:37

Buonasera!
Complimenti per come stai mandando avanti questa storia...mi attira come un magnete e non sto nella pelle per l'arrivo del prossimo capitolo: è scritta splendidamente e tutte le situazioni lasciate (volutamente) in sospeso non fanno altro che aumentare l'acquolina in bocca e la curiosità per ciò che succederà :-D
La descrizione del Cairo, con le sue viuzze piene di bancarelle, con i suoi odori, mi ha colpito davvero tanto: mi sono per un attimo immaginata fra quelle strade, con quella calura (e invece ero in metro a Napoli!!!)
Jones poi...che dire! Magistrali il suo rimorso, i suoi sensi di colpa (che mi auguro lo tormentino ancora a lungo e lo tengano lontano dalla contessa...), e anche le sue riflessioni sull'amore e sull'età che avanza (un'età tuttavia non tanto distante dalla nostra, anche se alla sua epoca i tempi erano diversi e quindi tutto - matrimonio, figli - si faceva con molto più anticipo di quanto non succeda oggi). Riuscirà il nostro eroe a tenere fede alla propria promessa di non "tradire" più Marion e, soprattutto, riuscirà a conquistare il suo cuore? Spero di leggerlo presto.
Quanto alla faccenda dello Scrigno dei Venti, non ti chiedo nulla al riguardo - so già che non ti sbottoneresti più di tanto, perché vuoi lasciarmi ancora nella nebbia fumosa in cui mi trovo con le scarsissime informazioni finora fornitemi...ma non ti preoccupare, saprò attendere con pazienza. Intanto mi è piaciuto l'inserimento di Marcus Brody (che spero di incontrare presto nella lettura, visto che è uno dei miei personaggi preferiti).
Ti abbraccio e a presto!
Sabrina

Recensore Junior
29/11/17, ore 21:36

Buonasera!
Eccomi qui (con un leggerissimo ritardo...) a leggere e commentare un altro capitolo di questa splendida storia che mi sta prendendo sempre di più. Le tue descrizioni, come anche le digressioni sui vari personaggi, sono assolutamente magnifiche: sembra davvero di vivere le esperienze assieme ai personaggi che caratterizzi mirabilmente.
L'egoismo sconfinato di Belloq è proprio quello che ci si aspetta da una persona viscida come lui...il suo desiderio viscerale di vendetta è il preludio di guai per Jones e Oxley (o no?!) Mi è piaciuta molto la descrizione della personalità di Louise, che (ingenua!) crede di avere in mano il suo cuore e si lascia trascinare in avventure completamente fuori dal suo mondo.
Interessante anche l'accenno allo Scrigno dei Venti: non è che ci stia capendo molto su questo misterioso manufatto (gli indizi che hai finora seminato sono troppo scarsi per fare un quadro chiaro della faccenda), ma spero che andando avanti le cose possano chiarirsi.
Quanto a Indy...che dire, la carne è proverbialmente debole, ma la sua di più: è bastata una fascinosa contessa per fargli dimenticare la purezza di Marion e tutti i suoi buoni propositi! :'-(
Complimenti per questo capitolo e a presto!
Sabrina

Recensore Junior
21/11/17, ore 15:52

Ciao!
Come al solito, è un grande piacere leggerti e tuffarmi nelle bizzarre avventure che fai vivere al nostro caro Jones.
Complimenti innanzitutto per la caratterizzazione di un personaggio come Belloq, secondo me poco esplorato nel film: sei riuscito a cogliere la vena altezzosa e vagamente superba che traspare dal suo modo di fare e dal suo abbigliamento (immagino che i suoi nobili natali siano una tua invenzione...) e a sfruttare un evento della sua giovinezza per spiegare l'odio viscerale che nutre contro Indiana. Interessante anche la sua relazione con una donna matura e la sua condizione di "mantenuto" che ben si addice al suo modo di fare spietato e senza scrupoli. Insomma, sto scoprendo tanti lati di questo personaggio che mai mi sarei aspettata...bravissimo!!!

Quanto al "matrimonio" combinato...che dire, una trovata super esilarante che mi ha fatto morire dal ridere :-D
Purtroppo quello dei matrimoni combinati è un tema delicato quanto attuale: il fatto che Jones ne esca "pulito" grazie ad un escamotage non vuol dire che è così per tutti (vedi la cuginetta di Sallah).

Ora che hanno sgominato una banda di violenti predoni e sono fuggiti abilmente da una parentela col capotribù...riusciranno i nostri eroi a riprendere la via per Gerusalemme?
Attendo con ansia il prossimo capitolo!
Sabrina

Recensore Junior
13/11/17, ore 21:02

Buonasera!
Hai ragione, questo capitolo è stato parecchio divertente...ma ci voleva, per smorzare un po' i toni cupi dei capitoli precedenti (e per lasciare in sospeso tutte quelle situazioni intricate che spero si sbroglino quanto prima, perché sono super curiosa!!!).
Adoro la tua caratterizzazione di Sallah, e adoro il modo in cui descrivi le sue grasse risate...me lo immagino davvero, con il suo faccione gioviale, a prendersi gioco dello sfortunato Indy alle prese con un matrimonio assurdo.
Molto tenera la riflessione di Jones su Marion: si vede bene come stia passando dall'essere un incallito donnaiolo ad un inguaribile romantico.
Insomma...complimentoni come sempre!
Sabrina

Recensore Junior
06/11/17, ore 16:33

Ciao! Come al solito puntualissimo nel pubblicare questo nuovo meraviglioso capitolo 😍
Tutte queste situazioni lasciate sospese non fanno altro che accrescere la mia curiosità per come procederà la storia...
Complimenti innanzitutto per la magistrale descrizione di Belloq, così simile al personaggio che si vede nel film eppure dotato di una caratterizzazione inedita: ora mi sono più chiari gli eventi che hanno portato lui e Jones a conoscersi e poi ad odiarsi.
Sul misterioso scrigno dei Venti credo che quello che hai già raccontato sia solo la punta dell'iceberg...chissà quali tesori si nascondono in questo scrigno e quante persone sono state già stregate dalla sua maledizione.
Intanto, la strada verso Gerusalemme sembra allungarsi sempre di più, e la donna amata appare un po' come quelle città o quei tesori tanto agognati dai nostri archeologi quanto irraggiungibili...vero?
Un abbraccio e alla prossima settimana
Sabrina 💜

Recensore Junior
31/10/17, ore 18:10
Cap. 5:

Ciao!
Innanzitutto perdonami per il ritardo, ma come sai ieri ho avuto un po' da fare... ;-)
Come al solito, ti faccio i miei complimenti per questo altro meraviglioso capitolo, che non fa altro che aggiungere curiosità su come andrà a svilupparsi questa storia d'amore che, per ora, si fa attendere. Mi stupisco sempre della maestria con la quale riesci a combinare fatti inventati, realtà storica (e archeologica) e fatti e aneddoti della saga: dimostri non solo una grande cultura, ma anche una profonda conoscenza del nostro archeologo e degli episodi descritti nei film...COMPLIMENTI!!! L'idea di intrecciare le vicende relative alla ricerca dell'arca dell'alleanza con quelle relative ai teschi di cristallo è assolutamente geniale (non avrei immaginato che Belloq e Oxley potessero conoscersi...).
Ovviamente Abner, come ogni padre, vorrebbe il meglio per la propria (unica) figlia, e il nostro Indy non corrisponde alla descrizione!
Bravissimo, come sempre...attendo con ansia un altro capitolo!!!
Sabrina

Recensore Junior
23/10/17, ore 16:09

Ciao!
Anche questo capitolo mi è piaciuto moltissimo. Complimenti innanzitutto per la descrizione di Abner - personaggio che non compare nei film e che quindi tu abbia inventato di sana pianta. Mi è piaciuta molto anche la caratterizzazione della giovane Marion, finora solo accennata, e del suo rapporto con il padre. L'intraprendenza della ragazza fa presagire un bel po' di pepe nella storia con il giovane Jones - che già appare poco gradito a suo padre...non vedo l'ora di leggere gli sviluppi del loro rapporto :-D Anche il fatto che Indy consideri la ragazza come la sua "personale" Arca dell'Alleanza e che sia disposto a tutto pur di farla sua mi ha colpito: davvero un bel parallelismo fra il vecchio e il giovane archeologo.
Volevo infine farti i complimenti anche per il bellissimo monologo iniziale: si vede che ti sei documentato alquanto sulla storia e sulla geografia dei territori di cui parli, e mi ha colpito il pathos che Abner ci mette nel convincere il suo (immaginario) uditorio del fatto che l'Arca dell'Alleanza sia molto più di una leggenda metropolitana.
Bravissimo come al solito!
Alla prossima
Sabrina