Eccomi qui (perdonami per il piccolo ritardo...)!
Questo capitolo mi ha davvero stretto lo stomaco: mi sono messa nei panni di Indy e ho potuto percepire chiara e distinta la sua rabbia nei confronti di Abner, ma non solo - penso anche a suo padre, e in generale a tutte le persone che non lo hano mai davvero conosciuto, giudicandolo per la sua apparenza non immacolata e non comprendendo la bontà che si nasconde nel suo animo. Con grande maestria hai saputo descrivere il conflitto di sentimenti che si agita dentro il cuo animo - diviso fra l'amore per Marion e la stima per quello che un tempo considerava suo padre, ma che ora sembra essere la persona più detestabile sulla terra. Ovviamente, anche la ragazza appare distrutta, sia fisicamente che emotivamente: suo padre, da uomo educato e perbene, si è trasformato in una belva e non usa eufemismi nell'esprimere ciò che pensa di Jones e dei suoi interessi nei confronti della figlia.
E ancora più netto, in questo frangente, appare il contrasto fra questa giornata nefasta e la precedente, che aveva visto l'idillio nel deserto dei due innamorati.
Per quanto riguarda la faccenda dello Scrigno dei Venti, non ho ben capito se quanto hai raccontato si ispira ad un evento storico realmente accaduto o èp frutto della tua fantasia. In ogni caso, non posso che essere contenta del fatto che Forrestal sia finito in prigione, lasciando a Marcus Brody e ai suoi accompagnatori (penso a Oxley, ma anche alla donna che ha richiesto il suo aiuto) campo libero per la ricerca dello Scrigno dei Venti.
Come al solito, grazie mille per la condivisione e a lunedì ♥
Sabrina
P.S.: Ho come una brutta sensazione, ma temo sempre che la contessa possa rivelare a Marion della sua piccola avventura con Jones e dare così una ulteriore "mazzata" ad una situazione già tragica. Spero davvero di sbagliarmi - una batosta del genere al povero Indy, già abbastanza contrito, sarebbe il colpo di grazia. |