Recensioni per
Hear me roar
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/12/17, ore 12:18
Cap. 1:

buongiorno, cara
spero che tu sia del mio parere: meglio tardi che mai!è dalla tua vittoria del contest di Nirvana che ho questa bellezza da parte e finalmente oggi posso rileggerla
non è una sorpresa per me sapere quanto scrivi bene, ho già avuto questa fortuna, ma questo è un gioiellino
e dire che Jamie lo detesto, ahahahhaha! (tranne nella III serie con Brienne) e tu mi hai catturata e coinvolta in questa lettura super partes, direi
non lo hai descritto come una vittima per avere il favore dei lettori, ne hai solo colto la parte spaventata da incubi e rimorsi che si mantiene viva sotto la corazza d'oro zecchino dei Lannister
ha proprio un destino legato e fuoco, distruzione e Reali Targaryen, tanto che credo sarà la sua fine...
grazie per questo ruggito pieno di passione, hai meritato la vittoria
bacio
Setsuna

Recensore Master
09/12/17, ore 12:21
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Per chiunque conosca GOT, questa piccola flash è una sorta di evocazione per tutto ciò che Jaime Lannister rappresenta all'interno della serie.
L'autrice è incredibilmente poetica nell'attuare questa prosa "ermetica" e nell'utilizzare con maestria prima di tutto un effetto visivo sul lettore, mettendo in risalto "parole chiave", le quali stimolano la mente del lettore attento aprendo mille porte e altrettante interpretazioni e rimandi alla trama e al background che ha fatto la storia dello Sterminatore di Re.
A colpire, tra le tante cose, sono le figure retoriche, le quali non risultano mai né troppe né pesanti. Anzi, sono il punto di forza di questo stile leggero e vario. Il ritmo della storia, e di conseguenza il modo in cui le frasi sono state utilizzate, sembrano seguire i vari livelli d'intensità dell'emozione di turno: ogni frase ha il ritmo adatto per esaltare un determinato concetto o un sentimento.
A incorniciare il tutto c'è il titolo: è l'ordine che dà un uomo ferito e ancora colmo di orgoglio, la sfida di un leone fiero che ruggisce da dentro, con la virilità del cavaliere impavido e leale ai suoi principi.
In questa flash c'è Jaime Lannister a trecentosessanta gradi: le sue colpe e le sue debolezze, i suoi amori e i suoi punti deboli; c'è il suo spirito battagliero e quello vigliacco, che io reputo di un romanticismo umano senza paragoni.
Il tutto è offerto al lettore senza alcuna sbavatura o errore grammaticale.
Una flash - un'introspezione di Jaime Lannister, sopratutto - da lodare in ogni sua parte. E spero che possa entusiasmare voi come ha fatto con me.
Grazie per l'attenzione!

Recensore Master
30/11/17, ore 12:35
Cap. 1:

Primo Posto e Vincitrice del Premio "Angel Friend"
Hear me roar
di DamadiSangue





Grammatica: 10/10

Non ci sono errori grammaticali o di sintassi. Complimenti!


Stile: 10/10

Lo stile è molto particolare, mi ha colpito.
La prima cosa che mi viene in mente, l’elemento che rimane impresso più di tutti, è il lessico. Parte del lavoro lo fa l’uso del corsivo, che ti aiuta a mettere in risalto e a marcare determinate parole. E quelle parole si imprimono nel cervello del lettore assumendo più di un significato, come gli strati di una cipolla. La terminologia usata richiama il fuoco e la cenere, il nulla e il vuoto; ed è questo a dare corpo e sostanza alla flash.
Usi diverse metafore che ti permettono di elevare il tono della flash, ma ciò che più mi ha colpito tra le figure retoriche è “l’incubo che respira”: una bellissima personificazione, la quale rende protagonista non Jaime, ma le sue colpe, un mostro che nel tempo si è ingigantito talmente tanto che fa paura. Davanti a un simile mostro, la mente si annulla.
Il narratore esterno è usato molto bene, e secondo me è stata la scelta migliore, perché un simile stile non avrebbe reso altrettanto con un narratore interno. L’elevazione del punto di osservazione, permette al lettore di interpretare a più livelli la lettura, rende quest’ultima più duttile, più flessibile a diversi significati.
Potrei definire questa flash ermetica, per il semplice fatto che non c’è una vera e propria narrazione: non descrivi, non muovi i personaggi. È tutto nella testa di Jaime.
La flash è calibrata, ogni suono e ogni pausa sono state create per dare equilibrio e varietà alla forma. Non c’è un ritmo che mantiene o che usi per più di una frase. Ogni frase presenta una propria melodia, ha una diversa pausa, una diversa forma. Tutto questo ordine e tutta questa stratificazione ti hanno permesso di esaltare con maestria la complessità dei pensieri e dei concetti che prendono forma, in chiave metaforica, all’interno della mente, ma soprattutto dell’anima, del protagonista. Sei stata bravissima, quindi, a non portare all’eccesso entrambe le tecniche, e così facendo hai evitato di caricare il testo.
La lettura risulta quindi immediata, fluida, coinvolgente. La complessità delle metafore, poi, le dà spessore, aprendola a diversi significati e interpretazioni. Complimenti!


Originalità e trama: 10/10

Più che l’originalità – che è una parola che va usata con le pinze ormai – è la personalità del testo che premio, il grande lavoro che qui hai saputo creare.
Non c’è una vera e propria trama fisica, ma direi più psicologica. Perché sì, tu ricalchi la storia, la crescita, gli alti e bassi di Jaime Lannister. Partendo da un doppio significato – passato remoto e passato recente che si incontrano e si sovrappongono, secondo me. La scena che Jaime ricorda è quella recente, in cui a cavallo del suo destriero si è lanciato nell’attacco suicida contro la madre dei draghi, proprio mentre questa era accanto a uno di essi (ferito, ma più tosto forze ancora, direi). Ma in quel “spingere, fino a quando il Drago non muore e con lui la sua follia”, la maiuscola richiama anche un altro evento, il primo in ordine cronologico a segnare il conflitto interno del protagonista: l’uccisione del Re Targaryen, Aerys.
Nel sonno si può permettere il lusso di non sentirsi in colpa, si può annoverare l’orgoglio di chi ha fatto la cosa giusta, ha messo fine alla follia del tiranno. Eppure, in quanto guerriero, non può fare a meno del rimorso; e quindi preferisce l’annullamento, il vuoto. Un vuoto, però, che è popolato di sensazioni contrastanti, sfinenti, ma che lui accoglie e preferisce alla veglia, la quale è fatta da maschere da indossare e un’armatura a proteggerlo. Nell’incubo, lui è indifeso dalla realtà.
L’immagine degli uomini in fiamme e dell’incubo che respira gli ricordano che egli non ha controllo sugli eventi, ma può solo affrontarli. Gli ricordano anche per cosa combatte, qual è il suo compito di comandante. La battaglia contro il drago ha in qualche modo lasciato una nuova scottatura in Jaime: come guerriero sente l’impotenza, di aver fallito nel difendere i suoi uomini e la sua terra. Ma è un leone, e come un felino attacca.
Queste due facce – il comandante e lo sterminatore di Re – lo dilaniano dall’interno e lo portano alla follia, una follia interiore che arde e brucia.
È questo il fuoco che egli sente. Sente di aver fallito, sente che nessuna mossa è giusta; ritorna la vergogna, la sensazione d’impotenza. La profezia già compiuta mi rimanda alla morte dei figli, che egli non ha saputo proteggere da altri e da se stessi.
L’introspezione e l’angst sono protagonisti, ricamati con cura sulla pelle del protagonista. Davvero un lavoro da brividi.


Titolo: 5/5

È un lamento, il titolo. L’ordine di un uomo ferito, dilaniato da dentro. Il ruggito che vuole che gli altri ascoltano sembra essere quello della sua anima non poi così nera. È il richiamo di chi ha perso e ha vinto, ma è anche l’avvertimento per i nemici: sono orgoglioso e continuerò a scendere in guerra, a lottare, a mostrare la faccia.
Se Cersei, fin quando era madre, sembrava una leonessa che proteggeva i suoi cuccioli, adesso l’unico vero leone secondo me rimane Jaime: c’è rabbia, c’è incomprensione, frustrazione; ma c’è anche voglia di combattere, lealtà, forza di volontà, indolenza verso ciò che vedono gli altri.
Il titolo è decisamente accattivante. Io lo avrei preferito in italiano, perché a un ignorante come me sarebbe parso più immediato come concetto, però in inglese ha una musicalità felina, un suono soffocato che poi si conclude con un ringhio feroce. Mi è piaciuto davvero tanto, mi ha stregato. Dirti anche che è perfetto per questa flash mi pare superfluo.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Mi sembra di aver detto già tutto nella trama, perché nella tua storia trama e caratterizzazione si sono sovrapposti. L'introspezione di Jaime è la chiave di lettura dell’intreccio narrativo. Qui mi soffermerò sulle parole in corsivo che caratterizzano il significato della sua personalità.
Credo che una cosa che caratterizza Jaime è il non saper dimenticare, e hai fatto bene a metterlo come inizio della storia. Jaime ricorda la promessa fatta a Kathelyn, ricorda Brienne, ricorda i patti stretti con Bronn e in seguito con Daenerys. Ricorda anche gli errori e i propositi di una vita, ricorda cosa significa essere soldato e suddito.
Spingere è la foga, è il suicidio e il sacrificio, è la voglia di non vedere altri morti, di mettere fine a quell’orrore; è il desiderio di non volerlo più rivivere, di non vederlo ripetersi. Spingere è la forza di chi non si arrende e di chi ha la forza per combattere, sempre, anche in mezzo alla disperazione, anche brandendo la disperazione.
Il nulla è l’unico riposo concesso a un uomo tormentato: Jaime ha una doppia vita dentro di sé, colui che ha fermato la follia e colui che ha ucciso il Re; colui che è un Lannister e colui che mantiene la parola data con onore. Jaime è entrambe le facce di una medaglia, e vivere con un confronto simile ti annulla dentro, c’è un momento in cui esce la bestia che c’è in lui, la parte istintiva del leone. Ed è folle, come una risata.
Sciogliersi: la sconfitta, la ragione, un senso della vita, una speranza, un dovere. È la perdita di ciò in cui si è creduto per tutta una vita, è l’aver fallito come comandante come fratello sposo e padre.
E infine il fuoco: sembra un simbolo legato ai draghi, eppure appartiene anche ai leoni. È il fuoco della rabbia, della forza, della resistenza; della vergogna, della colpa, dell’ardimento in battaglia e nel servire un ideale e un sovrano.
Jaime Lannister è tutto questo, e tu non lo hai dimenticato. Grazie.


Gradimento personale: 4.5/5

Prima di dirti quanto mi sia piaciuta l’introspezione di Jaime Lannister, voglio spiegarti subito perché manca quel mezzo punto. La storia è perfetta, e il tuo stile è molto personale e ben calibrato, ma c’è una cosa che a me non piace trovare in un testo: le parole cancellate e pezzi di termini tra parentesi. Obiettivamente riconosco che il fatto che tu abbia utilizzato, seppure cancellato, il termine “sogno” come riflesso di “incubo” mi ha dato l’idea di liberazione che il protagonista prova quando crolla esausto la notte: l’incubo che lo tormenta in qualche modo lo purifica dai suoi peccati; sembra uno scambio che lui fa volentieri per poter tornare a indossare la maschera dello Sterminatore di Re alla luce del sole. Quel “(ri)svegliarsi” l’ho capito meno, probabilmente hai voluto dare un senso di quotidianità a quel dolore che qui presenti in forma unica, ma che per Jaime è la normalità. Tutto questo per dirti che è un modo di scrivere che ti riesce, perché l’ho capito(spero) ma che a me non colpisce mai troppo positivamente. Il testo tagliato mi va bene quando devo dare l’idea di una lettera o una pagina di diario scritta e riscritta; ma quando è il narratore esterno e onnipresente a narrare… beh, lui non commette errori, non ha ripensamenti. È una tipologia di narratore che a me richiama l’ordine e la disciplina. L’uso misto di questi due fattori non mi ha convinto.
Però lo stile non ha, comunque, potuto poi così tanto sul gradimento totale, dove io ho molto apprezzato – puoi vederlo dal voto finale di questa voce – il conflitto che rende tanto complesso questo personaggio. Confesso che è uno dei miei preferiti. Secondo me è nato nella famiglia sbagliata, a suo modo è migliore persino di Tyron, perché dica quello che vuole non è un vigliacco, non ha paura; e se la prova, l’affronta come il grande guerriero che è. È il senso di onore e lealtà che mi colpiscono di questo personaggio, la sua complessità. E tutto questo l’ho ritrovato nella tua flash. Quindi, complimenti per questo piccolo grande lavoro!

Punteggio: 49.5/50

Recensore Master
13/11/17, ore 18:37
Cap. 1:

Ciao!
Sono qui per l'obbligo che mi hai lasciato al gioco "Obbligo, verità e salvataggio" nel gruppo fb Il Giardino di Efp.
Grandissima premessa: non conosco bene il fandom in questione; di GoT avrò visto al massimo 4 episodi della prima stagione (sono arrivata all'uccisione di Lady, e non ho avuto il coraggio di andare avanti! ç__ç).
Tralasciando questa mia mancanza personale, credo di aver inquadrato bene il contesto in cui hai ambientato la ff.

Ti confesso una cosa: ad una prima lettura non avevo capito bene le dinamiche della drabble, poi ad una seconda rilettura è diventato tutto limpido come la luce del sole.
Mi è piaciuta.
Hai utilizzato un paio di espressioni che mi sono piaciute molto, come ad esempio l'incubo che respira, Jamie che imbraccia la rabbia... Le ho apprezzate in modo particolare.
Hai uno stile tutto tuo, a tratti metaforico, a tratti "analitico". Mi spiego meglio: è come se tu, nelle tue righe, mischiassi la metafora con la logica. Ho trovato espressioni bellissime, ma messe su carta con una punteggiatura molto "ferrea". Le cancellature volute, due lettere tra parentesi e gli onnipresenti trattini... hanno dato quel tocco in più alla storia. Una nota aggiuntiva che può piacere, ma può anche non piacere.
Io rappresento la maledetta via di mezzo - of course! xD
Apprezzo le specificazioni ricalcate dall'aggiunta dei trattini, ma non ad ogni riga. (Anche se qui, in questa drabble, conferiscono un ritmo tutto particolare e ben studiato - penso - al testo).
Non sopporto le parentesi, soprattutto nel caso in cui le hai utilizzate tu. E, ciliegina sulla torta, non impazzisco per le cancellature. Insomma, capisco l'effetto che vuoi dare al testo, ma... non mi piace. xD
Questa non vuole essere una critica, ma solo una mia osservazione. Ti prego, non offenderti.

Per il resto... è stata una lettura piacevole. Sembrava di essere lì con Jamie, dinanzi a quel Drago. Non tanto con la mente, ma proprio con l'anima. Perché tu non ci hai mostrato solo i suoi pensieri, ma in poche parole hai fatto un bell'excursus del personaggio.
Brava.

Ho apprezzato anche il rimando a Cersei, e al loro rapporto incestuoso. Il loro è l'unico incesto che riesco a sopportare. xD

Detto questo, mi eclisso.
Bandierina verde, of course.
Alla prossima!