Recensioni per
“C'è la guerra...”
di Guido

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/09/19, ore 17:37

Ciao, Guido!
Non so davvero come iniziare la recensione, questa storia è straziante ma al tempo stesso gelida. Sembra una poesia dalle tinte cupe in cui non accade nulla nonostante accada tutto, ma dentro i personaggi, nella loro staticità che impietrisce, nella loro incapacità di comprendere il reale.
Credo sia una delle poche volte in cui mi sono imbattuta anche nel punto di vista di Frank, è stato questo a incuriosirmi, ma trovarlo intrecciato a quello di Alice in questo flusso di coscienza alternato è stato unico.
Entrambe le caratterizzazioni risentono di quanto accaduto ai personaggi originali, non lo scrivi ma si sente, che i tuoi protagonisti sono spezzati, che sono fuori dal mondo e dai loro stessi affetti. Mi è piaciuto come entrambi notino la presenza di Neville e reagiscano in maniera differente: mentre lei sembra più disponibile ad accettare qualche incursione, a Frank dà più quiete la nebbia che il suo diradarsi, perché poi perde i riferimenti e non sa più in che acque agitarsi.
Anche io trovo plausibile che Neville sia andato a salutare i genitori, per quanto ne sapeva all'epoca poteva essere un addio quello – ed è andato vicinissimo a esserlo, considerando quanto sia diventata scomoda la figura di Neville a Hogwarts per i Carrow, per non parlare poi della battaglia finale.
Un dettaglio che ho trovato di una tristezza infinita, ma terribilmente verosimile, è il fatto che Frank guardando Alice la appelli vecchia, non solo dà l'idea di quanto siano provati entrambi fisicamente dal tempo e dalla degenza, ma senza alcuna pietà mostra quanto ormai la mente di Frank sia compromessa e non possa tornare indietro.
Un racconto bellissimo e molto intenso, complimenti.

Rosmary

Recensore Veterano
10/02/18, ore 00:14

Piano piano cerco di concludere il "tour" delle storie che hanno partecipato al contest di Mary xD Ti chiedo perdono per il ritardo, ma gli ultimi mesi sono stati tremendi per assenza di tempo e per pigrizia :D
Dunque, faccio due premesse:
- Alice/Frank non è per nulla tra le mie coppie preferite, né tra quelle coppie di cui ogni tanto mi incuriosisce leggere qualcosa per cambiare; eppure, la loro "condizione", per quanto terribile, mi ha sempre affascinato, e credo offra ottimi spunti di scrittura;
- lo stile: molto semplice, frammentario... non il mio preferito, decisamente. Ho comunque cercato di andare "oltre" e di leggere la flash in un'ottica diversa, cercando anche (per quanto possibile) di immedesimarmi in una mente distrutta come quella dei protagonisti, e quindi cercando di comprendere e apprezzare comunque la scelta dello stile in virtù di ciò.

Detto questo, ho apprezzato molto la storia: credo in primis che si presti bene al tipo di lunghezza dettato dal contest proprio per la sua frammentarietà, per il suo essere un insieme di "sprazzi rubati", in bilico tra lucidità e pazzia, di due persone che sono ormai i fantasmi di se stessi, che quasi girano in tondo, in un circolo vizioso e fumoso, senza trovarsi l'un l'altro, senza trovare nemmeno se stessi. Hai rappresentato molto bene questa confusione, sia con lo stile (come dicevo prima), ma soprattutto con il registro scelto: sembra quasi di leggere i pensieri di un bambino... e, alla fine, credo che le loro menti siano ormai regrediti a un livello infantile, quindi questa scelta ci sta tutta. Di conseguenza, questa semplicità è un'arma a doppio taglio: una volta inquadrata la situazione, ciò che suscita è tutt'altro che semplice, bensì è una serie di colpi allo stomaco, diretti e incisivi, che lasciano quasi senza fiato e con un grande senso di vuoto.

Buona serata,

July
 

Recensore Junior
23/01/18, ore 17:06

Ciao! Ho trovato questa storia per caso e, che dire, mi hai fatto venire i brividi!
Ho riletto almeno tre volte tutto, avida di carpire anche il più piccolo particolare, la più tenue sfumatura.
Il testo è scritto benissimo, perfetto per suggerire lo sguardo folle sul mondo che potrebbero avere Alice e Frank.
Hai prodotto un qualcosa di profondo, che probabilmente nessuno si è mai spinto nemmeno ad immaginare, e devo dire che sei riuscito nel tuo intento alla grandissima :)
Complimenti per il tuo talento!
 

Recensore Master
19/12/17, ore 18:15

Carissimo, non so proprio come io abbia fatto a perdermi questa tua storia!
É davvero un piccolo capolavoro, bravo! ❤️
L'idea di un amore destinato a non essere vissuto, pur se entrambi si amano ancora é crudele, triste, ingiusta, eppure al tempo stesso così poetica e romantica.
La presenza di Neville rende tutto ancora più tragico e vivido.
Mi é anche piaciuta la tua idea per spiegare il motivo di tutte quelle caramelle che Neville riceveva da sua madre.
Le ripetizioni hanno fatto aumentare i battiti del mio cuore, coinvolgendomi ancora di più nella storia.
Bravo davvero, dovresti scrivere più flash!
A presto,
Francy

Recensore Master
15/12/17, ore 10:51

Ciao, passo di qui per lasciarti la prima delle due recensioni premio che ti spettano. Che dire? Questa storia è geniale, sei riuscito a rendere perfette lo stato confusionario delle menti di frank e Alice, tant'è che mentre leggevo anch'io ho avvertito il loro stato di confusione.
Per il resto non ho niente da dire, davvero.
A presto.

Recensore Veterano
10/12/17, ore 16:18

Recensione premio - secondo classificato al contest ... dopo (II edizione)

Questa breve storia mi ha commosso molto: trovo che tu sia riuscito alla perfezione nell'intento di rappresentare la confusione mentale di Frank e Alice, soprattutto grazie all'ottima caratterizzazione dei due personaggi e allo stile che, così frammentato, rende davvero l'idea. Ho trovato molto azzeccato l'espediente, come hai spiegato, della guerra, e anche il dettaglio della caramella. L'unica cosa che non mi ha convinto troppo è il modo in cui hai distinto i due soggetti, perché è un po' confusionario. Per il resto scrivi molto bene, senza errori; suppongo che la semplicità del lessico sia dovuta allo stato mentale dei Paciock, quindi la ritengo accettabile e adeguata al tipo di narrazione. Come sempre apprezzo maggiormente le storie su personaggi secondari, quindi devo farti i miei complimenti anche dal punto di vista del gradimento personale :)

Chiara

Recensore Veterano
01/12/17, ore 17:10

Ciao :)
ho pensato di dare un'occhiata al tuo profilo e devo dire che ho trovato una vera e propria perla. Sì, perché questa flash è intensa, profonda, talmente ben scritta e con un'introspezione così curata che mi ha fatta emozionare ... E io non sono una persona che si emoziona facilmente, per cui complimenti davvero!
Ho trovato molto IC la resa della condizione in cui versano Alice e Frank e il modo in cui Neville si approccia ai genitori, nonchè tremendamente realistico il fiume di pensieri frammentati che corre nella mente dei due ex Auror.
Hai saputo rendere perfettamente giustizia a una coppia di cui purtroppo si legge poco di frequente all'interno del fandom perciò tanto di capello.
La storia finisce dritta tra le ricordate.
Alla prossima!

Recensore Master
20/11/17, ore 15:55

Ciao Guido! Questa flash è scritta con uno stile semplice e al tempo stesso estremamente incisivo, perché la scelta è funzionale ai personaggi di cui parla. Il senso di confusione, l'impossibilità di trovare stabilità nei ricordi e nella mente si avverte in maniera vivida, sia in Alice che in Frank. Le ripetizioni di "caramella" ed "era bella" enfatizzano la drammaticità del momento. Il tutto si snoda agli occhi del lettore in maniera delicata, mantenendo sempre un effetto distaccato, proprio di chi non riesce mai a ricordare del tutto, di chi sembra sempre sul punto di farcela e poi torna a sprofondare nel vuoto, in un'eterna fase di stallo. I periodi frammentari riflettono al meglio la triste condizione dei coniugi, è una scelta che ho veramente adorato. L'unica cosa che non ho gradito del tutto è il titolo con le virgolette e i puntini di sospensione, che secondo me gli fa perdere in immediatezza. Per il resto la storia mi è piaciuta, hai maneggiato due personaggi complessi con cura, riuscendo a rispettarli. Forse è il fatto che Frank definisca Alice "vecchia" ad avermi colpito di più nella sua drammaticità, perché rende proprio l'idea di un uomo che non è più lucido e non sa più distinguere a fondo chi ha vicino, nemmeno sua moglie.
I miei complimenti.

Recensore Master
19/11/17, ore 01:27

4 - “C'è la guerra...” di Guido.EFP
Totale: 30.6/40. 

1) Grammatica e ortografia: 4.6/5.
 
La grammatica va bene, ci sono soltanto alcune imprecisioni. 
“Mamma, Papà” sta dicendo “...c'è la guerra, non so se tornerò.”: non c'è motivo di mettere la maiuscola a “papà” (- 0.20). 
Lo stesso qua: “Addio, Papà. Addio, Mamma.” (- 0.20). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 3/5. 
Devo dire che, in linea di massima, ho trovato lo stile che hai utilizzato eccessivamente semplice. Capisco che la scelta sia stata dettata dal voler rappresentare lo stato mentale alterato dei tuoi protagonisti, che si presenta “frammentato” e si presta quindi molto bene a essere rappresentato con frasi corte e un lessico semplice. Tuttavia, mi aspettavo qualcosina in più: dato che non potevi arricchire il testo con metafore/immagini o un lessico più ricco per non incidere sulla caratterizzazione, penso che avresti potuto lavorare sull'incisività delle frasi. I periodi corti si prestano molto bene ad essere lapidari, categorici... penso che avresti potuto fare qualcosa di più studiato, vista la semplicità del testo. 
Un'altra cosa che non ho gradito particolarmente è la confusione che si è venuta a creare alternando i due punti di vista (che sono privi di soggetto per il discorso fatto prima) senza separarli con segni grafici. La prima volta che ho letto la storia non ho capito niente, sono sincera. Ti consiglio di separare le parti o con degli asterischi, oppure spostando a destra tutti i punti di vista di un determinato personaggio, per esempio Alice. 
Inoltre, ti consiglio di cambiare in questa frase “E quella vecchia che sta fissando ora... perché è sempre qui con me?” l'aggettivo “vecchia”, perché a una prima lettura ho pensato ti stessi riferendo alla nonna di Neville, che sappiamo lo accompagna in queste visite. È vero che rileggendo il periodo si capisce a chi ti riferisci, ma è una flash di nemmeno 500 parole e l'immediatezza, senza alcun tipo di confusione, mi pare essenziale. 
Il motivo principale per cui lo stile non ha ottenuto più punti, tuttavia, è un altro. Hai scelto di descrivere una situazione molto commovente: Frank e Alice che si sono dimenticati l'una dell'altro, la presenza di Neville, l'espediente piuttosto angst delle caramelle – immagine che ricorre per tutta la storia. Insomma, il tutto dovrebbe far piangere qualunque lettore, ma a me non ha commosso più di tanto. La storia non mi ha coinvolta da un punto di vista emotivo, non mi ha emozionata e, anzi, mi è stato piuttosto difficile sentirmi vicina ai personaggi o immedesimarmi in essi. 
Ho trovato lo stile un po' carente nel trasmettere l'emotività della situazione, e per quanto mi riguarda penso che ci sia da lavorare su questo punto. 

3) Titolo: 2/5. 
Sarò molto sincera, questo titolo non mi piace. In primo luogo, trovo che l'uso delle virgolette sia un'atrocità: non lo gradisco per niente e, anche se riprendesse un dialogo presente nel testo – e non è questo il caso -, non lo trovo corretto, sia a livello visivo che di forma. Tralasciando la questione delle virgolette, il titolo in sé non mi fa impazzire: è un po' generico, un po' nostalgico (e questo è un aspetto appropriato, data la natura della storia), ma non mi piacciono quei tre puntini alla fine – come non trovo corretto il punto finale, il titolo va lasciato “aperto”. 
Trovo che un titolo debba essere categorico, incisivo e d'impatto, dato che è il biglietto da visita della storia, deve invogliare i lettori alla lettura. Sono tutti aspetti che non ho riscontrato nella tua scelta, sebbene la sfumatura malinconica che hai prediletto non mi dispiaccia del tutto. 

4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 10/10. 
In questo parametro, devo dire che sei stato davvero bravo. 
Trovo che ogni particolare della tua storia rispecchi alla perfezione le caratterizzazioni dei due personaggi, soprattutto lo stile che, anche se non ha incontrato pienamente il mio gusto per la sua eccessiva semplicità, riesce perfettamente a trasmettere la sensazione dello stato mentale alterato in cui vivono Frank e Alice. 
Mi è piaciuto come hai descritto questa sorta di “dissociazione dalla realtà” che la loro mente ha utilizzato come meccanismo difensivo alla tortura. Penso che tu sia stato estremamente verosimile, soprattutto nel sottolineare come basti anche una parola (“guerra”) a incrinare il delicato “equilibrio” di una mente instabile, come basti un niente per farli ripiombare nell'orrore di ciò che hanno subito. 
Alla luce di ciò, risulta terribile che, per proteggersi, siano stati costretti a dimenticarsi l'una dell'altro. È davvero un dettaglio atroce, che secondo me avrebbe meritato anche più spazio nella storia – che gli potevi dare, visto che eri ben lontano dalle 500 parole. 
Un altro particolare che mi è piaciuto tanto è stato quello delle caramelle: l'unica cosa bella del passato che non è stata rotta o sporcata da Bellatrix e che resiste, nonostante tutto, grazie all'istinto materno di Alice, che riconosce istintivamente Neville senza riconoscerlo davvero. 
Sei stato davvero bravo, complimenti. 

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4/5. 
Il pacchetto che hai scelto è: “18) Coppia: Alice Prewett-Paciock/Frank Paciock. 
Indicazioni: Dopo essere stati torturati da Bellatrix le loro facoltà mentali sono state drasticamente ridotte, tanto che faticano a riconoscersi, nonostante il loro amore. Per un breve istante uno dei due ricorda, ma poi ritorna la confusione.” 
Devo dire che penso tu sia stato abbastanza fedele al pacchetto, anche se forse non del tutto. 
L'indicazione generale (“Dopo essere stati torturati da Bellatrix le loro facoltà mentali sono state drasticamente ridotte, tanto che faticano a riconoscersi, nonostante il loro amore.”) senz'altro è stata rispettata. Anzi, direi che l'hai esasperata ancora di più, perché i due, in effetti, non si riconoscono mai. 
Tuttavia, nella tua storia manca un vero e proprio momento di consapevolezza, che era ciò che si chiedeva invece alla fine del pacchetto (“Per un breve istante uno dei due ricorda, ma poi ritorna la confusione.”). Manca questo ricongiungersi, dal mio punto di vista. Spesso Frank nella storia arriva ad afferrare qualche ricordo di Alice, ma io avrei interpretato l'indicazione in maniera diversa e la tua interpretazione non mi ha convinta, né soddisfatta, fino in fondo. 

6) Gradimento personale: 7/10. 
La tua storia in linea di massima mi è piaciuta, sebbene questa non sia tra le coppie che amo di più. Trovo che tu sia stato molto bravo nella caratterizzazione e nella descrizione del particolare stato in cui versano i tuoi personaggi: delineare in maniera credibile dei protagonisti dissociati dalla realtà a causa dello stato di follia in cui versano senz'altro non è semplice. 
Tuttavia, devo dire che questa storia non mi ha entusiasmata. Lo stile è eccessivamente lineare per i miei gusti e, se da un lato è un pregio perché ti permette di comunicare in maniera più immediata la situazione in cui vivono i tuoi personaggi, dall'altro non mi ha elettrizzata e non mi ha coinvolta più di tanto. La storia avrebbe dovuto essere triste e coinvolgente, visto l'argomento che tratta, eppure non me ne sono sentita toccata particolarmente. 
In linea di massima, una storia gradevole, ma che, per quanto mi riguarda, non rimane impressa. 

Giudizio dell’Autrice del pacchetto, Lady Vel: 30/30. 
Non sono la migliore nello scrivere recensioni quindi spero di essere chiara. È esattamente ciò che volevo leggere. Il cuore si è leggermente rotto parola dopo parola, la presenza di Neville poi è quel qualcosa in più che me l'ha fatta veramente amare. Il momento in cui Neville gli dice addio e loro non capisco perché piange è assolutamente magnifica. Sebbene mi abbia ucciso leggerla non posso far altro che dare il massimo, dopotutto era quello che volevo. I miei più sentiti complimenti. 

Nuovo recensore
18/11/17, ore 19:06

Ebbene, dopo aver letto ciò posso dirmi ancora maggiormente sorpresa e, ancor di più, onorata dal fatto che tu possa apprezzare i miei, di scritti.
In primis un inchino al riferimento alla macchina della nebbia, da me particolarmente apprezzato, posto come inizio perfetto per una fic breve ma incredibilmente intensa.
Non sono brava con le recensioni, a dire il vero, non lo sono mai stata nonostante io mi senta spesso in dovere di condividere il mio pensiero, quando apprezzo tanto una storia: posso solo cercare di spiegarti quanto io abbia apprezzato il tuo modo semplice, elegante e d'effetto di coinvolgere.
Hai reso alla perfezione la confusione, il caos delle menti dei coniugi Paciock ridotte ad uno spettro di ciò che erano una volta, senza mai far perdere il segno, senza rendere difficoltosa la comprensione o la lettura; anzi, direi che hai reso il tutto magistralmente semplice, diretto, trasmettendo senza troppe pretese ogni singola emozione, l'angoscia, la confusione e la paura e la malinconia.
Detto ciò posso solo ribadirti i miei complimenti, sono sicura che mi ritroverai presto anche in altre tue storie.
A presto,
Ida

Recensore Junior
08/11/17, ore 09:47

Buongiorno Guido,

Ho appena finito di leggere questa flash fic. Proverò a lasciarti un commento che sia degno della storia, che sebbene breve, è ricca di pathos e introspezione, nonché curata nei minimi dettagli. Mi inchino al riferimento della Fog Machine, come simbolismo per la mancanza di aderenza con la realtà e lo stato di confusione. La nebbia impedisce di vedere tutto, pertanto le cose belle tanto quanto quelle brutte e nel caso di Frank e Alice l'elemento atmosferico rappresenta per loro una protezione dal ricordo di un orribile evento passato. E' una bellissima e allo stesso tempo triste analogia che tu hai reso perfettamente. Credo non sia stato affatto facile immedesimarsi nella mente di una persona che soffra di disordine post traumatico da stress e dei danni permanenti che ne derivano da esso, ma tu sei riuscito a farlo con delicatezza e rispetto e l'immagine che traspare di Neville attraverso le parole di Frank è stata costruita con una dolcezza e una tenerezza indescrivibili.

Che dire, ripeto che leggere le tue storie è sempre un gran piacere! Vorrei riuscire a scrivere un commento più ricco e costruttivo, ma temerei di diventare ridondante e preferisco evitare. Ancora, complimenti per la tua abilità nello scrivere!

Un abbraccio, a presto,

K.

Recensore Veterano
06/11/17, ore 18:39

Sono facile alle lacrime, mi commuovo con poco, lo ammetto, ma tu sei crudele. Come si può restare impassibili di fronte a una scena del genere?
Credo che tu abbia reso a meraviglia la confusione dei personaggi: il frequente andare a capo, le frasi brevi e spezzate, il rapido cambiare punto di vista, tutto contribuisce a creare un senso di caos e di spaesamento. Ma che la tua scrittura sia magistrale non è una novità, questo va riconosciuto.
Mi permetto di farti un unico appunto, che si ricollega a un pensiero già fatto leggendo "Come foglie nel vento": ci si perde un po' quando cambi punti di vista, a volte è necessario fermarsi e rileggere per capire chi è che stia parlando. Non è una tragedia, ma forse potresti pensare a un qualche espediente di impaginazione che aiuti a separare meglio i diversi punti di vista.
Per il resto, non posso dire altro che "Chapeau!"