Recensioni per
Asor della Prima Stirpe
di _Polx_

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/08/18, ore 18:06
Cap. 1:

Ciao!
Dopo che tu hai recensito la mia storia, ho fatto un salto nel tuo profilo e adocchiato questa minilong. L'ho inserita tra le seguite e... beh, è rimasta lì fino adesso, quando finalmente ho letto il primo capitolo.
A incuriosirmi è stato il titolo, perché stupidamente mi ha ricordato uno di quelli della mia storia, lo ammetto. In mente mi richiamava un contesto antico, duro e allo stesso tempo imponente. E in parte devo dire che ho ritrovato questo all'interno del testo, quindi innanzitutto reputo il titolo attinente alla storia, oltre a esprimere una certa importanza.
Grammaticalmente c'è poco da dire, perché non ho trovato errori, tranne questo:
La donna si sporse oltre la sua figura: “vi è un medico con te?”. -> Qui non servono i due punti, serve il punto e la maiuscola all'interno delle virgolette. La stessa cosa vale per gli altri due casi simili: tra le battute che utilizzi, nessuna necessita dei due punti.
Ho trovato lo stile insolito per una narrazione di una storia, più simile a quello che si usa quando si fa un resoconto di un evento, formale e distaccato. In parte l'effetto è dovuto al narratore onnisciente, in parte alla sinteticità delle varie parti, sia descrittive che narrative. E' un testo scorrevole, ben scritto, dalle frasi lineari e un lessico vario e ben ponderato, ci sono alcuni termini che danno spessore e caratterizzazione al contesto e all'ambientazione, e questo è positivo; ma secondo me manca un tono, qualcosa che crei empatia e coinvolgimento.
Quindi è il susseguirsi degli eventi che in qualche modo deve sopperire a questa "mancanza".
L'ambientazione è molto vaga, non ho molti elementi per immaginarmi il luogo, immagino che lo conoscerò più avanti; mentre del contesto hai dato diversi schemi. Primo fra tutti il contesto sociale e militare, due tratti che sembrano ben legati tra loro: il primo è ben diviso tra gente illustre e la plebe; il secondo ha una rigida morale al suo interno mista ai suoi soliti difetti, dove il nome di una stirpe viene elogiato ma l'onore di un uomo può essere infangato per aver messo al mondo un figlio illegittimo con una popolana. Un figlio che tra l'altro, che lui lo voglia ammettere o meno, ama.
Una cosa che non ho capito, invece, è la questione del sangue. Immagino che la stirpe antica non sia l'unica ad aver generato uomini, ma c'è anche una che discende dalla Sorella. Qui, mi ha un attimo confuso l'accenno senza approfondimenti, è un passaggio importante che però tratti di sfuggita; forse troverà delucidazioni più avanti.
Mi farà molto piacere conoscere questi tre personaggi, prima fra tutte Diamante in realtà. Asor la considera una fanciulla a modo e bella, che non ha molte pretese né si esibisce in chissà quale modo; ma che affronta con la preoccupazione di una madre il suo arrivo, tanto che a sconvolgerla forse sia più il fatto che lui si sia presentato alla sua casa senza un medico. E' l'istinto della madre, e non certo l'arroganza, che lei tira fuori in questo momento, quella forza che contraddistingue una persona buona e a modo da una debole e accondiscendente. Diamante mi appare come una donna intelligente, dalla grande bontà, che sa amare anche in silenzio e rispettare il padre di suo figlio per quel che è, senza pensare di poterlo cambiare o chissà cos'altro; ed è anche una madre forte e preoccupata, che farebbe di tutto per il suo bambino.
Asor è combattuto tra le due realtà in cui si è chiuso lui stesso: quella della sua nascita in quanto uomo discendente della prima stirpe destinato a far carriera e uomo che ha un figlio illegittimo che ama e protegge. Ne esce fuori un contrasto nei suoi atteggiamenti: nasconde la vergogna, ma i suoi sentimenti lo spingono comunque a non lasciarsi quella famiglia alle spalle; si preoccupa per Astar ma l'orgoglio gli impedisce di rischiare più del dovuto e lo rende superficiale e borioso in un certo senso.
E poi c'è l'innocenza del bambino, quell'ammirazione che ha verso il comandante (che immagino non sapere essere suo padre). E' un uomo che sa quel che dice e quindi dev'essere vero. L'ultima frase è quella che mi ha dato di più, emotivamente. Ha saputo caratterizzare nel tono la semplicità del fanciullo.
Per concludere: è un capitolo interessante, con uno stile che non rientra propriamente nelle mie corde, ma ha una struttura ben precisa, un contesto che può essere approfondito, e ne varrebbe la pena, ma soprattutto dei personaggi che sono stati presentati molto bene secondo me, che mi hanno incuriosito molto e che voglio approfondire. Direi che è l'inizio di una storia che continuerò a seguire e a leggere il prima possibile (anche se non so quando sarà).
A presto!
(Recensione modificata il 12/08/2018 - 06:08 pm)

Recensore Master
21/04/18, ore 15:25
Cap. 1:

Ciao Polx!! ^^
Dopo taanto tempo torno a farmi viva.

Partiamo subito con una spolverata di angst, con un morbo minaccioso che colpisce solo i bambini. Il tuo stile distinto ci accenna la figura di Asor che nonostante le malelingue si dimostra comunque un uomo, nonché padre, responsabile e disponibile. Purtroppo, il morbo non risparmia nessuno, ma sarà come dice Asor solo influenza?
Si distingue anche qui il lato ironico del Comandante, che tanto mi aveva intrigato nel sequel.
In ultimo, penso che il tuo stile si addica moltissimo al tipo di storia e al fantasy medievale, gli dona un'enfasi e classe unica.

Ti segnalo solo un refuso:
... un velo di sudore freddo a imperargli la fronte. → imperlargli.

Sperando di non impiegarci secoli, passerò presto per continuare la lettura, sciao~♥

Recensore Master
13/04/18, ore 15:43
Cap. 1:

Ciao _Polx_,
ho l'abitudine di andare a dare un'occhiata sulla pagina di chi mi lascia una recensione, per vedere se, nei suoi scritti, trovo qualcosa che mi incuriosisce, e quindi eccomi qui! :-)
Comincio col dire che mi piace il tuo stile di scrittura: nonostante tu usi termini ricercati e forbiti, la lettura risulta comunque scorrevole e piacevole sotto tutti i punti di vista.
Riguardo alla trama, non mi piace molto il rapporto che c'é tra Asor e suo figlio. Capisco che, in una società come quella che descrivi, l'avere un figlio "bastardo" possa essere visto come una macchia indelebile sulla carriera di un Ufficiale dell'esercito, ma arrivare addirittura a negargli la possibilità di andarsene per scampare al morbo mi pare al limite dell'umanità. Non fraintendermi, la storia mi piace, è solo che mi immedesimo molto nei personaggi di cui leggo, e spesso se si comportano in un modo che non mi aggrada tendo a dichiararlo :-)
Al prossimo capitolo!

Recensore Master
18/01/18, ore 15:03
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui^^
Ho scelto questa tua storia e, come fai tu, intendo commentare ogni capitolo.
Intanto ci proietti in un mondo devastato da una pestilenza. Non un morbo comune, bensì una malattia che ghermisce esclusivamente bimbi e fanciulli, come a privare le persone dei loro beni più cari, ovvero i figli.
Il mondo che ci descrivi appare feudale, rigidamente diviso in caste e anche legato a tradizioni che tollerano ben poche eccezioni.
Asor infatti, pur nobile, pur valente guerriero, paga il fio di un figlio bastardo, e questo non cessa di influenzare negativamente la sua carriera.
Ci dipingi lui come un uomo pratico, autorevole, che cerca nonostante tutto di dedicarsi al dovere e allo stesso tempo di mantenere i propri doveri di padre e compagno nei confronti del bambino e sua madre.
Diamante ci appare in questo primo capitolo come una fanciulla dolce, avvenente e remissiva, ma si indovina dietro il suo comportamento qualcosa che di sicuro si svilupperà col procedere della storia.
Mi è piaciuto il tuo modo di scrivere, che sembra narrare i fatti come un'antica cronaca, non rinunciando a calarci quando occorre nelle emozioni dei protagonisti.
Molto bello, complimenti!^^

Recensore Veterano
02/12/17, ore 02:27
Cap. 1:

Ciao Polx,
ho letto l'esordio e ora leggo il 'nuovo'. Noto con piacere che la tua scelta stilistica non è cambiata nel tempo: è come se ti mettessi sempre a una certa distanza dalla storia che vai narrando, ponendoti come un'osservatrice degli eventi con uno stile piano ed elegante, che non giudica i personaggi nel loro operato ma semplicemente li guarda muoversi e agire.
Trovo interessante la figura di Asor, diviso fra i suoi affetti personali e il suo senso del dovere/onore che è coerente con la generale atmosfera 'medievaleggiante' della storia. Già normalmente i rapporti padre-figlio non erano esattamente un crogiolo di amore e tenerezza a quei tempi, il fatto che poi si tratti di un 'figlio naturale' non migliora la situazione. Asor è quasi buffo nella sua maniacalità per l'apparenza, costantemente in conflitto con il suo istinto paterno.

Per quanto riguarda Diamante (nome molto 'pokemoso') è coerente anche lei con l'ambientazione, il mondo non può essere fatto di sole eroine. C'è infine Astar che è ancora tutto da scoprire, insieme ai dettagli (che spero saranno ricchi e generosi) riguardo alla seconda stirpe! Sono tipo i dunedain di LOTR? **

In definitiva direi che hai fatto grandi passi avanti da quel primo racconto e nei prossimi giormi proseguirò molto volentieri nella lettura :33 (ora si dorme che è tardi)

Un abbraccio,
NuandaTSP

Nuovo recensore
27/11/17, ore 09:47
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui!

Non ho moltissimo tempo, per cui non so quanto lunga riuscirà ad essere oggi questa recensione, ma ti avevo promesso che sarei passata presto e ci tenevo a mantenere la mia parola e morivo dalla voglia di cominciare a leggere questa storia <3 Quindi cominciamooo!!!

1. Non si sa niente dell'ambientazione. Levante, meridione... ok, ma di quale regno? ADORO il fatto che tu non l'abbia specificato. Meno si dice nei primi capitoli, più invogli il lettore a continuare. Quindi brava, molto brava.

2. Sei riuscita a non farmi sopportare Asor sin dalle prime righe. Seriamente, orgoglio, onore de che??? Che razza di Prima Stirpe è? Ogni volta che sente parlare del figlio fa finta che non esista, è guidato soltanto dall'asettico "senso di dovere". Mi chiedo soltanto dove sia finito il suo senso d'onore quando l'ha concepito. E, ai limiti dell'assurdo, Diamante che si scusa per il disturbo per avergli chiesto di far visitare il LORO figlio malato. Non so se è peggio lei o Asor, guarda. Nel dubbio, spero che Astar sopravviva e un giorno la faccia pagare al papino. Il piccolo mi ha fatto tenerezza sin dal primo istante che mi è stato presentato... tra parentesi, sembra che Astar non sappia che Asor è suo padre. Se è così, ho un motivo in più per continuare e gustarmi i pop corn quando lo scoprirà.

2. L'immagine della pestilenza, con i monatti e la plebe in subbuglio mi fa tanto Promessi Sposi. Renzo, ci sei? XD Non è una critica, ovviamente, è soltanto la prima impressione che ho avuto. E quando lettore ti dice che la tua prosa gli ricorda Manzoni, beh, credo che uno scrittore debba sentirsi felice. Complimenti per il lessico colto, curato.

3. "Scomodare un medico ufficiale per un piccolo inconveniente ufficioso non è certo questione da poco. Desidero constatarne di persona la necessità”.
Queste due frasi raccolgono l'essenza della mia avversione per Asor. Anche se so che mi farai ricredere su di lui, ne sono convinta.

Un primo capitolo bellissimo e accattivante. E' superfluo dirti che continuerò, credo tu abbia già capito che lo farò <3

Recensore Junior
19/11/17, ore 19:43
Cap. 1:

Devo dire che l'inizio della storia incuriosisce molto, anche se ha lo stampo classico dell'introduzione e descrive per sommi capi i personaggi protagonisti e alcuni fra gli eventi più importanti che fanno da sfondo alla vicenda. Questo regno non ha ancora un nome, non ha un governo, almeno precisamente specificato. Hai evitato di presentare le generalità del luogo perché forse intendi introdurle in seguito, come la storia di questa "Prima Stirpe", e va bene perché incita il lettore a saperne di più.
La prosa è molto "dotta", diciamo così, più delle storie che ho letto; credo che tu abbia puntato a un lessico più elegante per dare un taglio antico e cavalleresco alla storia.
In effetti, gestire il racconto con pochi pezzi alla volta permette al lettore di gustarselo meglio, e a te di curare di più lo stile e gli intrecci passo dopo passo.
Non so ancora cosa tu abbia in mente di fare o se questa storia è connessa alla precedente che hai pubblicato, ma rimango comunque sintonizzata. A presto!

Recensore Master
16/11/17, ore 12:30
Cap. 1:

Ciao!

Siamo finiti qui quasi per caso dando un'occhiata al titolo e alla descrizione della tua storia. Devo dire che mi è dispiaciuto che il capitolo fosse così corto perché bramavamo qualche pagina in più. I personaggi sono interessanti, la prosa molto scorrevole anche se ha un che di solenne che, in questo genere di fantasy, non mi dispiace assolutamente.

E' possibile empatizzare sia con il comandante che con la sua amante e suo figlio ed è interessante la terribile situazione dell'impero dovuta alla pestilenza.

Continua così!
Morgengabe