Accordi. Un buon titolo, senza dubbio: accordi e vento di guerra. S’infittisce la storia e delineano i primi elementi del contesto, lo scheletro di una rete a cui si rifarà tutto nel momento in cui non ci sarà nulla.
Comincia Excella, rampolla di casa Gionne, la sua merce di scambio.
Povera Excella, figlia di un padre non diverso dal ricco possidente avido e bramoso, innamorato di un potere che solo nella Corona può trovare; sprecata, Excella, figlia di una madre che ha voluto il proprio bene prima del suo. E’ sulla bocca di tutti, ma non è importante per nessuno: è il centro dell’accordo, è la rosa preziosa, è solo un oggetto senza considerazione.
Eppure in fondo è fortunata, Excella, perché Re Wesker non è un semplice buon partito -è un uomo, è un militare e un guerriero. E soprattutto, è con Alexandra.
Fortissimo il contrasto che si crea nell'immagine di Alex china su Excella, occhi crudeli su un viso candido che le ricorda un tratto che non le è mai appartenuto -un'innocenza di cui deride la trasparente ingenuità. Brilla Excella nella cortina che Alex ha scelto di vestire, è innocente Biancaneve rispetto a Grimilde, che cerca un fiore (una rosa) da consumare per smettere di decadere. Excella è una bambina, impaurita da un luogo a cui sente di non appartenere, da un uomo troppo enorme e troppo nero, da una donna che la guarda e vede solo carne da macello -eppure si prepara a giocare, perché non ha altra scelta. La piccola Gionne si oppone alla controparte moderna pur camminando sulla stessa corsia, mostra quell'innocenza originale rubata prima che potessimo vederla -e se questo è il parallelismo, una ragazzina al fianco di Aheri, allora son rose che non fioriranno.
Dopo l'innocenza, il Ragno e lo Scorpione -Lansdale e Simmons, i brutti e cattivi. Sono trame (per ora) quelle che ordiscono, mali non ancora reali. Sono uomini accecati dall’odio e dalla sete di potere coloro che daranno realtà alle voci, che le useranno per distruggersi e distruggere.
Non tutto.
Non tutto perché non è ancora calata la carta di Stuart -Stuart, il jolly che ha le spoglie di un servo, la svolta nascosta da innocua comparsa. Entra in scena e lo fa piano, perché le cose importanti fanno meno rumore -osserva e vigila, è l’ombra di serpi che strisciano per scaldarsi dove non devono. Stuart è cruciale perché degno di fiducia, perchè è unico ed è raro: Alex ha pescato la sua carta, Alex la tiene in mano e Alex potrà vincere a un passo dalla sconfitta.
Il secondo capitolo è quindi un crocevia, l'intersezione di layers differenti: paralleli, che trovano il punto d'incidenza in personaggi che s’incontrano per tessere relazioni
Un giorno dovremmo andare a caccia insieme, Claire.
e intrighi
Si parla di una guerra, Albert.
su alleanze
Assolutamente e totalmente, mia signora.
odio
Puttana, […] siete solo una puttana!
e un rapporto
Morde, Albert - il cuore, la bocca, tutto - sempre.
che durano da sempre.
Non ci resta che vedere su quale piatto cadrà la bilancia. (Recensione modificata il 06/12/2017 - 10:18 am) |