Recensioni per
Annegamento
di GreenWind

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/03/18, ore 14:15
Cap. 1:

Buon pomeriggio.
Io sono... senza parole, davvero.
Complimenti.
Un racconto del genere è davvero fantastico, scritto con il cuore... poi sembra anche il resoconto di una storia davvero vissuta.
Complimenti ancora, perché la vicenda è commovente e conquista tutta l'attenzione del lettore.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
26/01/18, ore 14:01
Cap. 1:

QUINTO CLASSIFICATO (PARI MERITO)

"Annegamento" di GreenWind



Grammatica e stile: 9/10

Ciao Green, che bello trovarti nel mio contest! ^^
Ma bando alle ciance, concentriamoci subito sulla storia e in particolare su questo primo parametro: trovo che la tua grammatica sia molto buona, non ho trovato praticamente errori, solo delle piccole imperfezioni che però non mi sono segnata perché erano davvero delle piccolezze.
Lo stile è veramente buono, mi ha colpito parecchio: padroneggi lessico e punteggiatura molto abilmente, il testo è fluido e si legge molto facilmente; non è affatto pesante. Inoltre penso che il linguaggio utilizzato sia perfetto per la tua protagonista: non eccessivamente forbito, ma evidentemente curato, proprio per ottenere questo risultato. Complimenti!
Non ti metto il massimo del punteggio per un motivo: ho notato che non vai molto spesso a capo. In questo modo il testo risulta molto compatto e non si ha quasi il tempo di prendere fiato nel mentre che si legge.
Magari andando a capo un po' più spesso, dividendo quindi gli argomenti e i pensieri, renderesti la lettura ancora più fluida e piacevole :)
Ho anche un altro piccolo consiglio: quando introduci dei pensieri o dei dialoghi all'interno delle frasi, potresti evidenziarlo rispetto al testo mettendolo in corsivo, in modo che il lettore non si confonda e si renda subito conto della differenza!
Trovo che il corsivo sia un ottimo diversivo alle solite virgolette ^^
Nel complesso, brava davvero!!!


Trama e personaggi: 10/10

Non posso fare a meno di assegnarti il massimo del punteggio: trama e personaggi sono impeccabili!
La trama non è tra le più semplici, anzi, è abbastanza articolata per una one shot, e non ho notato buchi o incongruenze. Tutto si spiega alla perfezione, tutto ha un perché.
Inoltre il ritmo della storia è ben gestito: la trama si prende il suo tempo, senza risultare ridondante né frettolosa.
Per quanto riguarda i personaggi, abbiamo una protagonista che si racconta attraverso la storia della sua vita. Sono riuscita a capire il suo carattere attraverso tanti piccoli elementi, proprio perché la one shot non era raccontata passivamente: le sue debolezze, le sue paure, i suoi rimpianti, le sue decisioni.
Ho visto una crescita in lei, ecco.
Il personaggio di Roberto è anch'esso ben caratterizzato: se n'è parlato molto e si è fatta una generale descrizione di lui.
E sono riuscita a capire anche il padre: un uomo che forse voleva davvero bene alla figlia, ma non ha mai trovato il modo giusto per dimostrarglielo. Voleva che lei avesse un futuro stabile, un marito con un buon lavoro, e per questo non le ha lasciato sposare Roberto. E' finito per passare dalla parte del torto, non capendo cosa la figlia volesse veramente per essere felice e stare bene.
Personaggi molto forti insomma, che si muovono in un contesto molto forte.


Originalità: 8/10

Ahi. Qui ho dovuto sottrarti qualche punto.
La storia è certo originale, ha degli elementi originali. Il finale per esempio mi ha sorpreso: in genere da una storia ci si aspetta che la protagonista torni con il suo amato o che si arrenda e si lasci andare; invece la tua ha deciso di farsi forza e andare via, perché a Napoli non le rimaneva più niente e voleva garantire un futuro migliore a suo figlio.
Inoltre trovo originale che sia stata la moglie di Roberto a lasciare lui e non il contrario, pensavo che sarebbe stato lui a compiere questo passo perché ancora innamorato della sua vecchia amica.
Insomma, ho deciso di metterti un voto abbastanza alto perché il finale non era scontato: leggevo, leggevo, e non sapevo come sarebbe andata a finire.
Tuttavia trovo che il tema dell'amore irrealizzabile, anche per via di un genitore, sia un tema abbastanza usato. Soprattutto in famiglie retrograde e povere, in cui i genitori sperano di vedere i propri figli al fianco di qualche benestante.
Questa è stata l'unica pecca.


Song-fic: 5/5

Direi che la canzone calzava a pennello con la storia. L'atmosfera cupa e malinconica, la voce di Daughter che non eccede mai, la musica rilassata, quasi rassegnata.
Penso che sia perfetta per questa storia.
Anche il testo è pertinente alla storia raccontata.
Hai gestito molto bene questo aspetto :)


Gradimento personale: 5/5

La storia mi è piaciuta, eccome se mi è piaciuta! L'ho trovata a dir poco splendida e mi ha trasmesso molto. Soprattutto nel finale, in cui nonstante tutto si continuano a nutrire delle speranze.
Inoltre hai ambientato il tutto in un'atmosfera di degrado, in una città abbandonata e in cui ci sono poche speranze per il futuro. Queste tematiche abbastanza delicate mi piacciono un sacco - forse lo sai già -, io stessa ho scritto di temi del genere, e quindi la tua storia non poteva non piacermi!
Un'altra cosa che ho adorato particolarmente è stata il finale, che non era il classico banale e scontato che tutti si aspetterebbero. I due infine non tornano insieme, anche se entrambi hanno divorziato dai loro precedenti matrimoni: loro sono cambiati, il loro rapporto è cambiato, e quando avviene ciò non si può sempre tornare indietro.
Davvero una bella storia, molto toccante! ^^


TOTALE: 37/40

Recensore Master
12/01/18, ore 19:35
Cap. 1:

Ciao Green **
Come stai? Spero bene ^^
Visto che è da tanto che non ti leggo, e visto che partecipi anche tu al contest di Soul, mi sono detta che era l'occasione giusta per passare a salutarti e a leggere la tua storia.
Mi aspettavo qualcosa di bellissimo, ma ciò che ho letto è ancora più bello di quanto mi aspettassi; come riesci a superare sempre te stessa e a stendere il lettore con questi testi meravigliosi?
Ti giuro che sono rimasta totalmente colpita, rapita, trascinata dalle tue parole. Un racconto che potrei definire quasi storico, perché ambientato quando ancora c'era la lira, quando ancora il mondo andava al contrario, quando ancora era diffusa la tradizione di voler scegliere il marito per le proprie figlie...
La cosa grave, secondo me, è che queste cose esistono ancora, e siamo nel 2018! I paesi retrogradi sono ovunque, specialmente quelli piccoli e per niente evoluti, quelli che sono rimasti sospesi nel passato e popolati prevalentemente da persone anziane, appartenenenti a mentalità d'altri tempi. Non si possono biasimare, ma purtroppo anche i loro figli e nipoti molto spesso crescono con queste fesserie in mente, con la paura che la gente del paese pensi male di loro e bla bla bla.
Sono sconvolta, credimi.
Comunque, parlando nello specifico del tuo racconto, parto col dirti che, nonostante la canzone da te scelta non rientri nei miei gusti, trovo sia molto molto calzante con quello che tu hai raccontato. Ci sta proprio bene, perché hai voluto raccontare un'intera vita tramite una lunga lettera a un padre padrone.
Non è ben chiaro se la protagonista lo odi; ha un modo di parlare che è quasi distaccato, tranne quando pensa a Roberto e parla di lui. Trovo questa cosa molto particolare, perché tu hai così messo in evidenza quali sono i sentimenti davvero importanti per questa donna: l'unca cosa che conta e che la fa soffrire è l'amore per Roberto. Non sembra importarle granché la causa, lei soffre perché non sta con lui. Basta.
Sì, si scorge che prova un certo risentimento nei confronti del padre, che ha dei rimpianti per colpa sua... ma infine lo chiama "papà", come se lui lo fosse stato davvero. Ho come l'impressione che questa donna abbia sempre provato riverenza verso quel genitore, che non riesca a odiarlo semplicemente perché non è stata abituata a farlo. Sarebbe stato un sacrilegio ribellarsi al volere del padre, sarebbe stata un'eresia ammettere, anche solo a se stessa, di odiarlo.
Così come non pare odiare il marito, che le ha rotto le scatole per anni, e poi si è fatto l'amante alla prima occasione. Che bell'esemplare.
Roberto non le ha dato i soldi, ma sai perché? Secondo me non è cattivo, semplicemente ha sempre cercato di coronare il suo sogno d'amore con la protagonista, ma lei l'ha sempre respinto. Poi, quando le servivano dei miseri soldi, è corsa a piagnucolare da lui. Ma che è? Lui ha fatto bene a rifiutarsi di darglieli, sicuramente è stato ferito da quell'ennesimo gesto cattivo e opportunista nei suoi confronti.
Forse la protagonista si è concentrata troppo su se stessa e non ha minimamente messo in conto i sentimenti di Roberto, povero cristo.
In generale, entrambi hanno sofferto, ma lei non è stata buona e santa come dice, no! Anche lei ci ha messo del suo, soprattutto assecondando il padre fino all'ultimo.
Non dico che sarebbe stato facile per lei ribellarsi, anche perché si parla proprio d'altri tempi, però come può dire che Roberto è cattivo?
Gli ha rubato la macchina!!!! Ma come!!!! Anziché rubarla al marito, quel pezzente di Carlo, l'ha rubata a Roberto?! Io sono rimasta davvero scioccata, non me l'aspettavo... non credevo che sarebbe arrivata a tanto.
Sai una cosa? Questa è la classica donna che riversa il suo odio e il suo risentimento sulle persone sbagliate. Che tristezza assurda...
Green, sei riuscita a coinvolgermi e appassionarmi anche questa volta, che brava sei :3
Prima di lasciarti, volevo darti un consiglio: quando scrivi le cose che i vari personaggi dicono, anche se ovviamente non racchiudi i dialoghi tra virgolette perché sono frasi che fanno parte dei ricordi ed è una buona scelta stilistica, io però ti consiglierei di metterle in corsivo, per differenziarle meglio dal resto del testo. Mentre leggevo, infatti, in certi punti ho dovuto tornare indietro per capire quali fossero le frasi della narratrice e quelle facenti parte del dialogo.
Non so se mi sono spiegata al meglio, in ogni caso puoi chiedermi di spiegarmi meglio o anche decidere di non seguire il mio consiglio, ci mancherebbe altro :D
Ti faccio ancora tantissimi complimenti e ci sentiamo alla prossima avventura ^^ e buona fortuna per il contest ♥

Recensore Master
10/01/18, ore 12:09
Cap. 1:

Ciao^^
sono Yonoi, e anch'io partecipo al contest "About music". Non ho parole per dirti quanto ho amato la tua storia, scritta benissimo e con immagini di rara suggestione. Ambientata in Italia, finalmente, perchè le storie succedono anche qua, e mica sempre all'altro capo del mondo... viene da dire, anzi, che questa è una tipica storia italiana, che parla tra l'altro della differenza di mentalità tra Nord e Sud, dove tuttora, in molte realtà, è il padre padrone che decide, senza alcun riguardo per i desideri e le capacità reali dei figli, senza nessuna attenzione alle esigenze di un mondo che sta cambiando, che non è più ancorato a valori desueti quali il patriarcato e la ricerca del miglior partito, il più conveniente all'onore e ai bisogni della famiglia. 
Ho amato particolarmente, nel tuo racconto, l'evoluzione interna e di pensiero della tua protagonista, da bambina affamata di vita, aggregata a un gruppo di scugnizzi sudati, scatenata nei giochi feroci di una campagna dagli orizzonti infiniti, a donna imprigionata da una serie di scelte una più limitante dell'altra. E una parte di colpa l'avrà pure il padre, ma un'altra ben consistente ce l'ha non tanto la protagonista quanto la mentalità desueta che la stessa ha finito per assorbire e fare propria: quella della mancanza del coraggio di andare controcorrente, dell'imputare ad altri il fallimento delle proprie scelte, del "cosa dirà la gente". Seguendo il filo della narrazione, la protagonista appare imprigionata da scelte che la allontanano sempre più da se stessa, da quella forza vitale che pure questa donna continua a custodire dentro di sè, e da cui forse potrà riuscire ad attingere, quando saprà lasciarsi alle spalle non tanto i ricordi quanto i rancori, le accuse, i rimpianti.
Complimenti veramente per questa storia, che mi aspetto di vedere sul podio del contest!  

Recensore Master
26/12/17, ore 15:34
Cap. 1:

Ciao, sono Rowan; partecipiamo allo stesso contest. La sensazione di annegamento, finale a parte, permane fin dalle prime righe di questo triste racconto. L'annegamento di chi non riesce a respirare, in trappola, e non riesce più a vivere col peso delle proprie scelte sbagliate che quotidianamente gli crolla addosso. Quanto il senso di prigionia è responsabilità del singolo, quanto invece è imposto da altri (società, famiglia, circostanze esterne?) Non ho una risposta a questa domanda; già nel Settecento un saggio disse: "L'uomo nasce libero, ma ovunque è in catene." Complimenti e in bocca al lupo per il contest, Rowan.

Recensore Master
22/12/17, ore 20:42
Cap. 1:

Ciao^^
una storia dura, di una vita avara di soddisfazioni. La tua protagonista scrive un'immaginaria lettera al padre, nella quale gli attribuisce le colpe del corso che ha preso la sua vita.
Ma siamo sicuri che la colpa sia sempre stata degli altri? Che lei non abbia nessuna responsabilità per come si è evoluta la sua esistenza? Molto spesso è stata passiva, rinunciataria, ha fatto la vittima invece di fare come le aveva suggerito Roberto, ovvero non farsi schiacciare.
E la conseguenza è una vita obiettivamente di m..., con studi desiderati ma mai fatti, un lavoro odiato, un marito pessimo e un figlio forse mai voluto.
Chissà, forse con l'ultima presa di coscienza riuscirà a seguirlo, il consiglio di Roberto. Io glielo auguro.
Una bella storia, con una profonda introspezione, che ci porta direttamente nei pensieri della protagonista. Complimenti e in bocca al lupo per il contest!^^

Recensore Master
22/12/17, ore 12:09
Cap. 1:

Ciao, sono Evelyn. Partecipo anch'io al contest, ed ho preso l'impegno, piacevolissimo, di leggere anche tutte le altre storie partecipanti.
La tua "lettera" al padre defunto è semplicemente perfetta, contiene tutta la rabbia e la frustrazione della figlia per non essere stata abbasta forte, per potersi ribellare a quel padre manesco ed autoritario.
L'unico modo per salvarsi è lasciarsi tutto alle spalle ed andarsene via.
Bellissima introspezione, mi è piaciuta moltissimo, davvero!
Buona fortuna per il contest!