Ciao Green **
Come stai? Spero bene ^^
Visto che è da tanto che non ti leggo, e visto che partecipi anche tu al contest di Soul, mi sono detta che era l'occasione giusta per passare a salutarti e a leggere la tua storia.
Mi aspettavo qualcosa di bellissimo, ma ciò che ho letto è ancora più bello di quanto mi aspettassi; come riesci a superare sempre te stessa e a stendere il lettore con questi testi meravigliosi?
Ti giuro che sono rimasta totalmente colpita, rapita, trascinata dalle tue parole. Un racconto che potrei definire quasi storico, perché ambientato quando ancora c'era la lira, quando ancora il mondo andava al contrario, quando ancora era diffusa la tradizione di voler scegliere il marito per le proprie figlie...
La cosa grave, secondo me, è che queste cose esistono ancora, e siamo nel 2018! I paesi retrogradi sono ovunque, specialmente quelli piccoli e per niente evoluti, quelli che sono rimasti sospesi nel passato e popolati prevalentemente da persone anziane, appartenenenti a mentalità d'altri tempi. Non si possono biasimare, ma purtroppo anche i loro figli e nipoti molto spesso crescono con queste fesserie in mente, con la paura che la gente del paese pensi male di loro e bla bla bla.
Sono sconvolta, credimi.
Comunque, parlando nello specifico del tuo racconto, parto col dirti che, nonostante la canzone da te scelta non rientri nei miei gusti, trovo sia molto molto calzante con quello che tu hai raccontato. Ci sta proprio bene, perché hai voluto raccontare un'intera vita tramite una lunga lettera a un padre padrone.
Non è ben chiaro se la protagonista lo odi; ha un modo di parlare che è quasi distaccato, tranne quando pensa a Roberto e parla di lui. Trovo questa cosa molto particolare, perché tu hai così messo in evidenza quali sono i sentimenti davvero importanti per questa donna: l'unca cosa che conta e che la fa soffrire è l'amore per Roberto. Non sembra importarle granché la causa, lei soffre perché non sta con lui. Basta.
Sì, si scorge che prova un certo risentimento nei confronti del padre, che ha dei rimpianti per colpa sua... ma infine lo chiama "papà", come se lui lo fosse stato davvero. Ho come l'impressione che questa donna abbia sempre provato riverenza verso quel genitore, che non riesca a odiarlo semplicemente perché non è stata abituata a farlo. Sarebbe stato un sacrilegio ribellarsi al volere del padre, sarebbe stata un'eresia ammettere, anche solo a se stessa, di odiarlo.
Così come non pare odiare il marito, che le ha rotto le scatole per anni, e poi si è fatto l'amante alla prima occasione. Che bell'esemplare.
Roberto non le ha dato i soldi, ma sai perché? Secondo me non è cattivo, semplicemente ha sempre cercato di coronare il suo sogno d'amore con la protagonista, ma lei l'ha sempre respinto. Poi, quando le servivano dei miseri soldi, è corsa a piagnucolare da lui. Ma che è? Lui ha fatto bene a rifiutarsi di darglieli, sicuramente è stato ferito da quell'ennesimo gesto cattivo e opportunista nei suoi confronti.
Forse la protagonista si è concentrata troppo su se stessa e non ha minimamente messo in conto i sentimenti di Roberto, povero cristo.
In generale, entrambi hanno sofferto, ma lei non è stata buona e santa come dice, no! Anche lei ci ha messo del suo, soprattutto assecondando il padre fino all'ultimo.
Non dico che sarebbe stato facile per lei ribellarsi, anche perché si parla proprio d'altri tempi, però come può dire che Roberto è cattivo?
Gli ha rubato la macchina!!!! Ma come!!!! Anziché rubarla al marito, quel pezzente di Carlo, l'ha rubata a Roberto?! Io sono rimasta davvero scioccata, non me l'aspettavo... non credevo che sarebbe arrivata a tanto.
Sai una cosa? Questa è la classica donna che riversa il suo odio e il suo risentimento sulle persone sbagliate. Che tristezza assurda...
Green, sei riuscita a coinvolgermi e appassionarmi anche questa volta, che brava sei :3
Prima di lasciarti, volevo darti un consiglio: quando scrivi le cose che i vari personaggi dicono, anche se ovviamente non racchiudi i dialoghi tra virgolette perché sono frasi che fanno parte dei ricordi ed è una buona scelta stilistica, io però ti consiglierei di metterle in corsivo, per differenziarle meglio dal resto del testo. Mentre leggevo, infatti, in certi punti ho dovuto tornare indietro per capire quali fossero le frasi della narratrice e quelle facenti parte del dialogo.
Non so se mi sono spiegata al meglio, in ogni caso puoi chiedermi di spiegarmi meglio o anche decidere di non seguire il mio consiglio, ci mancherebbe altro :D
Ti faccio ancora tantissimi complimenti e ci sentiamo alla prossima avventura ^^ e buona fortuna per il contest ♥ |