Ed eccomi qua!
So che la maggior parte della storia di Marathe è pubblicata su wattpad, ma passo prima qui perchè... comodità mia, ecco. Preferisco la visualizzazione del buon vecchio EFP.
Comunque, tornando alla tua storia.
Marathe è un personaggio che a quanto pare è credente. Si affida costantemente al Creatore e ad Andraste, ma la sua fede sembra vacillare, davanti al disastro che i Varchi stanno causando, vomitando demoni e risvegliando quelli che già attanagliavano il nostro mago.
La sua paura di non essere abbastanza, di essere poco più di un gioco per Dorian, personificata nel draghetto che si rigira nel suo stomaco, è assolutamente adorabile e rende bene l'idea. Anche la paura di perdere i suoi compagni, di essere perfino la causa della loro morte, anche se il lettore non li conosce, sei riuscita a rendere il suo terrore reale e darne un assaggio al lettore.
Il continuo dialogare con sè stesso spiega bene quello che sta passando per la sua mente, e anche le espressioni usate, a volte persino volgari, sono genuine e reali. L'unica nota che stona in tutto questo è l'"okay", che secondo me è un termine troppo legato al nostro mondo per risultare verosimile nel mondo di Dragon Age.
Gli altri personaggi, seppur appena accennati e di contorno, incuriosiscono e lasciano intendere qualcosina delle loro storie, sono certa che ci sarebbe parecchio da raccontare, essendo un gdr.
La scena finale con Dorian è dolcissima, Marathe sembra accettare la sua paura e cogliere il momento. Dorian sicuramente sta fingendo di dormire, cosa assolutamente IC, lasciandosi avvolgere nel mantello dell'altro e godendosi il suo affetto.
Ne hanno passate tante, ma per qualche ora, tutto è perfetto.

Sullo stile, niente da dire, è coinvolgente e riesce a far entrare nella mente di Marathe, che pur essendo un personaggio sconosciuto al lettore, alla fine spicca tridimensionale e "reale" come quelli canonici.

Andrò a leggere le sue vicende, mi hai incuriosito tantissimo sul suo passato.

Alla prossima!