Recensioni per
Goodbye Stranger
di Aliseia
Credo di aver capito! Elijah lo chiama "straniero" come fece all'epoca del loro primo incontro, lo fa di nuovo, per via dell'amnesia, ma in questo modo è come se rievocasse senza saperlo, i ricordi di un passato lontano. |
Una storia che non poteva fare a meno di affascinarmi, con il flashback del passato, della loro prima e selvaggia notte da vampiri, e con i riferimenti al loro eterno conflitto, rifiuto di asservirsi, tendenza dominatrice di Elijah, capricci di Tristan, subito domati dal desiderio per il suo nuovo Sire. È vero, Elijah ha fatto arrabbiare anche me, ma non tanto per il sesso violento con Tristan e nemmeno per il suo atteggiamento teso a mortificare e plasmare la sua creatura. Tutto ciò è normale per loro, stiamo parlando di vampiri e non di missionari e il loro rapporto è segnato sempre e per sempre da passione violenta, sesso selvaggio, desiderio irrefrenabile. Inoltre, Elijah ha appena trasformato Tristan e deve insegnare al piccolo nobile viziato e abituato a comandare ad assoggettarsi a un nuovo potere. No, quello che mi ha fatto arrabbiare con Elijah è un'altra cosa: com'è stato possibile che, dopo una notte così appassionata, dopo aver trovato per la prima volta un compagno suo pari, degno di lui, altrettanto selvaggio, fiero e amante della bellezza, Elijah lo abbia abbandonato, condannato a diventare un'esca, che abbia rinnegato tutto quello che c'è stato tra loro. È questo che non accetto, l'abbandono, i ripetuti abbandoni, quando fin dal principio Elijah aveva capito che era Tristan e solo Tristan il compagno perfetto, chi lo avrebbe accettato completamente nel suo essere mostro e gentiluomo. |
“Ciao, straniero”. Già questo mi basta per andare fuori di me. Gli sorride sulle labbra e quel calore che s’irradia dal centro del petto lo sento io, tutto in quelle braccia e avrei voluto essere lì. Cioè c’ero, io ci sono sempre, io gli appartengo in modo totale. Sono di entrambi come Elijah pensa che Tristan dopo la trasformazione sia suo. E suo soltanto. Gli appartiene. Quanta potenza, quanta passione, quanto dolore in quel pensiero. Tristan è suo. E lo sarà per il resto delle loro vite millenarie. Lo sarà per via del sangue, certo. Ma non solo. Loro si appartengono da prima del sangue. Da prima di tutto. Si appartengono dal primo istante in cui gli occhi neri si sono persi in quelli blu. |