Recensioni per
Cap. 11: What about us?
di Abby_da_Edoras
Boh non so se mi crederai o no ma ho la pelle d'oca, ma letteralmente..non è una metafora, ho i brividi 😆 sento freddo 😆😆 non so se è per via del immedesimazione della storia che ti spinge a sentire quello che provano i personaggi che tu leggi ( spiegazione data anche su internet , per cui se tu leggi di qualcuno che mangia un dolce, ti sembra di sentire il sapore e quindi forse loro che fanno il bagno mi ha portato a sentire freddo) non lo so, sto straparlando 😆😆 lo so che sarebbe stato più romantico e più bello da leggere se avessi semplicemente detto che avevo sentito i brividi i dall'emozione, però boh, sarà anche così, di certo è così e io l'ho spiegato solo in un modo un po' più contorto, però lo sai che non mi esprimo bene 😆😆😆 |
Non so perché ma oggi non riesco a stare lontano da queste storie. Credo che sia la quarta o la quinta che leggo oggi, forse la sesta 😆😆 Comunque ho amato la colazione a base di croissants una colazione del genere a letto non l'avevo mai neanche immaginata nemmeno nei miei sogni !! mi piace la tua creatività, ora elijah vuole fargli passare la fobia del mare, vedremo come |
“Tristan non avrebbe più dovuto avere paura del mare perché lui gli sarebbe stato vicino, lo avrebbe amato e protetto da ogni male e gli avrebbe fatto dimenticare tutte le sofferenze con il suo affetto.” |
Questo finale di capitolo mi ha dato i brividi dall’inizio alla fine. È stupendo. Meraviglioso. Bellissimo. E altrettanto lo è Elijah nelle intenzioni e nei fatti. La sua cura, la sua premura sono bellissime e dolcissime e io sono rimasta di sasso. Emozionata e felice perché finalmente il capoccione ha capito. E Tristan, povero amore. Quanta sofferenza e quanta forza. Lo spietato vampiro millenario e il ragazzino impaurito. Sono così belli entrambi. Io capitolo ogni volta di fronte a quello sguardo, e così Elijah. Niente ci fiacca di più del nostro piccolo conte. Niente. Ma al contempo sa che se vuole farlo stare bene, deve prendersene cura e fargli affrontare quella prova dura e difficile, forse più per Elijah che per Tristan, paradossalmente, perché sa di essere il colpevole di tutto quel dolore e gli strazia il cuore . |
E quando dico che saresti di gran lunga un’autrice migliore degli attuali autori di TO non scherzo affatto. In confronto alle tue, le loro storie impallidiscono e scompaiono, loro sono banali. Tu no. Tu prendi i personaggi e le loro storie e le modelli, le crei come se fosse sempre stato così. Non so se riesco a far capire quello che intendo, ma quel Tristan addormentato, quel dolce principe, con le braccia strette al petto a trattenere il suo Sire nel sonno, e lui, Elijah così tanto in sè, così tanto consapevole, così bello e perfetto, ha fatto un percorso, è cresciuto ed è cambiato con l’andare dei racconti, è diventato l’uomo che ha sempre desiderato essere. So che non sarà tutto rose e fiori, che non sarà tutto perfetto, ma non potrebbe, altrimenti non sarebbero più loro, ma si meritano un po’ di tregua, felicità, dolcezza. Hanno aspettato mille anni per questo. E tutto questo è a Marsiglia, la nostra città. La città delle streghe di Tristan. |
Mentre scrivo ho ancora nel cuore l’emozione e la musicalità della tua storia. Davvero bellissima, e originale in un modo che non la rende meno credibile… anzi! Mi pare di vederli, i nobili arroganti e spocchiosi che Elijah incontra in sogno, la scena ha una plasticità incredibile, è drammatica e leggera nello stesso tempo. Perfettamente inserita nelle atmosfere della serie, ma ispirata da un coraggio che la serie originale non ha. Cosa sarebbe stato di loro, se Elijah avesse fatto un’altra scelta? |