Ottavo turno del contest: Ten little Indian Boys
_only_hope_ con: Dentro di lei
Grammatica: 4.90/5
Finnick ne Il canto della rivolta dice = citando un’altra opera, è bene scrivere ne: “Il canto della rivolta”
Stile: 14/15
Lo stile della drabble, malgrado la brevità della storia, ha un andamento un po’ alterno. L’espediente iniziale, quello di usare l’anafora, anche se non proprio con una cadenza regolare nei periodi, risulta troppo staccato dal resto della narrazione. Mi spiego meglio: in cento parole usarla sia come parte finale delle prime frasi, che poi a metà ― arrendevole e umiliata ― appesantisce un tantino la lettura.
Peccato, perché ci sono delle cose che funzionano, invece.
Il narratore in terza persona non toglie nulla alla pura introspezione, hai espresso benissimo i sentimenti del personaggio, il fatto narrato era molto realistico e disturbante.
Si soffre con Annie in questa discesa in un inferno che evidentemente, dalla tua trama, è una situazione abituale, per lei. Non c’è alcuna descrizione cruda o dettagliata, ma niente toglie alla rabbia e allo schifo che il lettore prova immedesimandosi nella sfortunata protagonista.
IC/caratterizzazione: 20/20
La caratterizzazione mi pare ineccepibile, e questo malgrado una variazione della storia originale, il che può verificarsi solo se si hanno solidissime basi sul fandom utilizzato.
Perché è riuscito così bene, questo IC?
Sicuramente perché visti i disturbi mentali dei quali Annie soffre, c’è una enorme possibilità che il tipo di sfruttamento peggio che omicida che decidono di riservarle sia “perfetto”.
Chi meglio di una persona non in sé può, in un certo senso, accondiscendere alla violenza, e risultare non credibile se la denunciasse? E a chi, poi?
L’hai plasmata in modo drammatico e con empatia, soffrendo con lei; trasportare la nostra immaginazione nei personaggi aiuta anche lo stile, perché lo rende uniforme al modo di parlare o, in questo caso, di vedere la realtà, senza che si noti che l’autore della fiction è “estraneo”. Bellissimo.
Utilizzo indicazione + Jolly n.3: 14.50/15
Il genere Angst brilla in tutta la sua cupa luce, e da donna, non posso pensare a nulla di peggio.
Non c’è scampo, non c’è un secondo di calo della tensione; il male è insieme psicologico e fisico, ed è del genere che, piano piano, ti avvelena l’anima, ti spinge a pensare che forse hai fatto qualcosa per meritarlo. È anche più terribile di quanto annunciato nello specchietto, perché non c’è nemmeno l’idea della vendita del corpo, ma solo dello stupro. Il fatto che Annie non tenti di lottare non significa che non vorrebbe più di qualunque cosa al mondo, ma solo che è arresa, non ce la fa neppure a cercare di salvarsi. Il mezzo punto di meno, purtroppo, è per l’OC. L’uomo in questione è importantissimo nella drabble, e hai spiegato che è di mezza età, sposato, quindi qualcosa c’è, ma manca un fondamento perché non sia una “comparsa”, cioè un nome, un volto, un dettaglio fisico. Qualcosa che lo “crei”. So però che pochissimi usano gli OC, quindi capisco bene la svista.
Gradimento generale della drabble: 5/5
Molto audace, già dal titolo che rispecchia perfettamente il contenuto. Hai scelto e trattato con delicatezza priva di volgarità l’argomento che penso sia il più difficile (di quelli permessi su efp), eppure non sei andata leggerissima o hai censurato tutto. La tua narrazione è stata davvero equilibrata.
Totale: 58.40/60 |
